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Le BR sono un’accozzaglia di pseudo intellettualoidi, eversivi e comunisti.  Associazione fondata da Alberto Franceschini e Renato Curcio nel 1970, che con la lunga scia di sangue si guadagnarono il titolo di principale gruppo terroristico italiano. Hanno sempre ritenuto, in maniera demagogica e sbagliata, che l'Italia dopo la II Grande Guerra fosse sotto l'egemonia di un fantomatico governo delle multinazionali plutocratico-capitaliste; gia questo tipo di spiegazione la dice lunga sull'aberrazione totale di queste menti perverse. Il loro modo di pensare si sviluppa, tra l'altro, su teoremi quali, la famosa scritta " La rivoluzione non si processa", qualificare le Forze dell'Ordine come "i servi dello stato", la classe dirigente e borghese quale strumento di potere economico che sfrutta la classe operaia, il maoismo che è la terza superiore tappa del pensiero comunista, perché è il marxismo della nostra epoca, della lotta contro il revisionismo moderno, della presa del potere, dell’instaurazione della dittatura del proletariato, dello sviluppo della lotta di classe nell’ambito della stessa società socialista, delle rivoluzioni culturali fino al comunismo . Tipico esempio di gerarchia piramidale, con al vertice la "Direzione Strategica", sotto la quale i brigatisti si ordinavano in colonne, le più storiche, quella milanese Walter Alasia, quella torinese "Mara Cagol", quella veneta "Annamaria Ludman" che erano intitolate a nomi di terroristi caduti, secondo loro, da eroi contro la guerra al capitalismo e allo Stato. Gli ultimi avvenimenti mi lasciano pensare proprio al modus operandi della colonna milanese Walter Alasia, che si era politicamente preposta a fare da portavoce del dissenso dei sindacati di sinistra, in particolare quello rosso, e ha sempre predicato la lotta contro la borghesia, i delatori, giornalisti contrari e il mondo capitalista.  Nota di rilievo è, che nel 1982, dopo l'escalation di questi atti criminosi, vedi Moro, grazie all'intervento degli uomini del Generale Dalla Chiesa, questa colonna fu completamente eliminata e buona parte dei suoi adepti divennero ospiti, non paganti, delle patrie galere, mentre altri, vedi Scalzone & company, espatriarono in Francia dove trovarono rifugio grazie alla famosa "dottrina Mitterand". Nel frattempo la colonna milanese "Walter Alasia" si trasformava nelle "Brigate Rosse Colonna Milanese Walter Alasia", che veniva letteralmente polverizzata dai famosi "servi dello Stato", le nostre Forze dell'Ordine.
Gli anni 2000 vedono alcuni esponenti di spicco, delle BR, arrestati, condannati e inseriti nei programmi di reinserimento sociale, fortemente voluti dalla sinistra, tant'è che oggi rilasciano interviste, o sono attivisti politici, senza mai rinnegare il passato eversivo. I fatti del 12 febbraio vedono le Br ispirarsi al "Movimento XVII Novembre"(greco), avente la caratteristica di settarsi in cellule stagne, ove nessuno conosce l'identità delle cellule della stessa colonna. La strategia consiste nell'inserimento di cellule rivoluzionarie in ogni fabbrica che hanno l'intento di fare proseliti e di diffondere la dottrina maoista, ed ancora è la Cgil che diventa mezzo d'infiltrazione, o terreno di semina; sta di fatto che dopo l'arresto nel 2003 di Bruno Di Giovannangelo, coinvolto nell'omicidio di Massimo D'Antona, che segue la stessa sorte di Biagi, la Cgil è considerata come "mandante morale" degli assassini di Biagi. Degli arrestati nessuno ricopre incarichi di rilievo nel sindacato "rosso" tranne Davide Bortolato e Massimiliano Toschi che sono nei primi cento membri Fiom e sempre dello stesso sindacato anche Andrea Scantamburlo, Alessandro Toschi e Massimiliano Gaeta, Davide Rotondi ex Cgil, Valentino Rossin del Slc a Amarilla Caprico della Filt. Un particolare inquietante riguarda il torinese Vincenzo Sisi, appartenete al sindacato Filcem, che la Digos di Torino considera quale capo e ideatore del Pcpm, struttura eversiva piemontese. Giusto per gradire..... in Val Susa (nota per la guerra alla TAV) è stato oggetto di perquisizione, senza esser indagato, un dirigente della Cgil, guarda caso attivista contro la TAV. Solo Claudio Latino, il più anziano del gruppo, 50 anni, ha pronunciato la vecchia formula, che questi vigliacchi pronunciano quando "i servi dello Stato"... i nostri Cuori in Divisa, li beccano: "prigioniero politico". Gli altri combattenti rivoluzionari sono stati beccati nel sonno, a dimostrazione che ormai non rappresentano più una minaccia, ma solo un'alzata di testa di queste viscide serpi prontamente schiacciate da un’ottima azione di sorveglianza degli uomini della Digos. Quello che deve preoccuparci non è l'azione di questi sbandati relitti della società, perché le nostre forze dell'ordine sono oggi capaci di prevenire ogni azione, ma capire qual'è l'acqua che alimenta lo stagno in cui, queste serpi, hanno possibilità di strisciare. Certamente i toni aspri e polemici di una politica che ha perso ogni valore, una campagna elettorale in cui un manifesto elettorale "anche i ricchi piangono" invita all’odio di classe, determinati atteggiamenti poco rispettosi nei confronti dello Stato da parte d’alcuni politici dell'estrema sinistra, un Caruso ( PCI) che urla nel megafono " la morte di uno sbirro e uguale alla morte di un ultras", un Cento (Verdi) che parla di questi latitanti come di poveri esuli in terra straniera, Casarini (disobbedienti) che inneggia alla sovversione di massa a Vicenza contro la base NATO, centri sociali in cui la legalità si ferma fuori delle porte e uno Scalzone, che tornato in Italia per decorrenza termini, tranquillamente dichiara " sono pronto a sparare"......................! Solo due note, la prima è in merito all'on.Berlusconi,che ironia della sorte,è stato salvato dalla Boccassini, mentre la seconda riguarda il nostro Prodi, che nonostante il terzo occhio applicatogli in India, solo alle 19.30 ha VISTO cosa succedeva, all'alba, in Italia....... mah!!! Ci aggiorniamo amici... ci aggiorniamo!!! Scritto da: il.corsaro.nero
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