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Messaggi del 18/06/2007

Messaggio N° 2278
Tag: Noi&Voi
18-06-2007 - 13:39

Il punto delle novità

Due settimane fa, prime di una serie che vedranno la luce nel 2007, abbiamo introdotto delle novità nella Community e nelle News, nella direzione di valorizzare i contenuti prodotti nella Community stessa.


Alcune sono visibili a chi naviga nei servizi, altre meno. Tra le prime c'è la barra di navigazione posta in alto nel profilo e nei contenuti; il suo scopo, come pure quello della scheda di profilo personalizzabile, è di consentire la presentazione in un'unità integrata sul web di se stessi e dei contenuti di cui si è autore.
Tra le novità meno visibili ci sono state le modifiche strutturali necessarie a reggere il resto.


Nell'area delle News, la sezione Libero Blog è stata concentrata sulla nostra Community.
A due settimane dal lancio pensiamo che si possa migliorare il taglio editoriale, la selezione dei contenuti;
il direttore Alessandro Gennari e la Redazione ci stanno lavorando.


L'autorevolezza dei nostri blog:
La nostra è una piattaforma giovane. Su internet si trovano diverse classifiche, basate su "panieri" di parametri complicati a piacere. Scegliamo un misuratore particolare, non perché esaurisca l'argomento, ma per semplicità e per l'autorevolezza della fonte: il ranking google.
Ebbene, i blog di Libero con ranking google pari a 5 si contano probabilmente sulle dita di una mano, piattaforme più mature ne hanno a decine. Ma solo pochi mesi fa erano quelli di ranking 4 a essere una stretta minoranza. Segno che la nostra Community cresce anche nei blog: sta evidentemente ai nostri blogger continuare a produrre bene, a noi di Libero dare la visibilità che consenta di trovare stimoli alla crescita.
Inutile nascondersi che si può migliorare su entrambi i lati.


La visibilità:
Di Libero Blog si è detto, a breve si vedranno i risultati di una maggiore focalizzazione. È uno strumento importantissimo per stimolare la crescita dei contenuti prodotti nella Community, non solo dei blog.



L'altro strumento è il "blog del giorno", che tanto agita il sonno dei nostri blogger :)
Da alcuni mesi stiamo sperimentando un algoritmo di ranking interno, basato esclusivamente su dati di traffico: popolarità, interesse, interazione sono i tre aspetti della navigazione su un blog che l'algoritmo intende misurare.
Ad oggi l'utilizzo di questa sorta di valorizzazione è ancora accompagnato da cautela, da un lato servendo solo come suggerimento ai lanci del blog del giorno, dall'altro consentendo di affinare l'algoritmo stesso.
In questo modo, dall'inizio del 2007, siamo passati da due a sei lanci al giorno, utilizzati, più che per premiare pochi blog "autorevoli", per dare visibilità al numero più ampio possibile di blog, scelti in base alla loro capacità di destare interesse.
I numeri: dal 1 gennaio sono stati lanciati oltre 500 blog.

L'adozione di un ranking automatico ci consentirà dunque di abbandonare la selezione editoriale e manuale dei blog da lanciare. Questo rimarrà obiettivo della Redazione. Qui serve una cosa diversa, serve offrire una ricca selezione di post, scelti in tempo reale, con il criterio di massimizzare il potenziale interesse e coinvolgimento di chi legge. E quanto è nei nostri piani fare.

Contenuti Adult:
Anche qui, la situazione è migliorabile e ci stiamo lavorando. Va messo ordine, dando modo al blogger, ad esempio, di dichiarare esplicitamente il suggerimento di limitare la visione del blog a un pubblico adulto. Una volta introdotto questo sistema, il resto sarà più semplice. A breve risolveremo, comunque, i casi più eclatanti.

Nel ricordare che le vostre osservazioni sono sempre preziose per il miglioramento della qualità dei servizi, vi auguriamo un buon blogging.

Messaggio N° 2277 18-06-2007 - 12:58

Il Papa ci scusi per un Gay pride senza dignità.

di Francesco Cossiga, lunedi 18 giugno 2007, lettera aperta tratta da: "Il Giornale"

Santo Padre,
ho l'onore di conoscerla di persona e attraverso i suoi scritti da molti, molti anni. E so bene quali siano le Sue doti non solo d'intelligenza e di carità cristiana, ma di comprensione e di tolleranza.
Quando prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede Lei ha promosso, nella piena riaffermazione della dottrina morale della Chiesa, comune anche alle altre grandi religioni monoteiste circa l'oggettivo e intrinseco grave disordine delle relazioni omosessuali, già definite dai catechismi cattolici come «peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio», ha promosso documenti dei Vescovi e della stessa Congregazione che prescrivono il dovere di ogni cristiano di rispettare la dignità delle persone omosessuali.
Le scrivo questa lettera per chiederle scusa, oltre che a Lei come Vescovo di Roma, come a cittadino elettivo di questa città che La ospita da oltre venticinque anni. Le chiedo scusa per le offese che sono state recate alla Chiesa di Roma, ai suoi simboli e ai suoi principi, e direttamente alla Sua persona da parte dei partecipanti di una manifestazione priva di decoro e di dignità.
Io le chiedo scusa come semplice cittadino di questa città e come cattolico, cattolico liberale che crede fermamente nella libertà e nella civile tolleranza, ma «cattolico infante» che, anche se un giorno ricoprì quasi occasionalmente alcune cariche rappresentative dello Stato, nessuna influenza ha né alcun ruolo riveste ormai più nella vita politica e istituzionale del nostro Paese, ma che come cittadino di uno Stato democratico ha il diritto di rammaricarsi per l'offuscamento nella vita italiana per quelli che sono stati i valori storici fondanti della nostra comunità nazionale, il riconoscimento del cui carattere fondamentale fece scrivere a un grande filosofo laico e liberale un saggio dal titolo: Perché non possiamo non dirci cristiani.
Questa lettera aperta di scuse gliela avrebbe dovuta forse scrivere il Presidente del Consiglio dei ministri, cattolico e «cattolico adulto»: ma egli, e lo comprendo, non può perché ritiene che la politica e la religione debbano essere non solo distinte ma separate, e che ciò debba valere anche sul piano della buona educazione, perché il suo Governo ha dato il suo patronato a questa carnascialesca e volgare manifestazione e tre suoi ministri vi hanno partecipato insieme a leader di partiti della sua coalizione di governo, e infine perché coloro che vi hanno partecipato sono suoi elettori e suoi sostenitori. Credo vi abbia partecipato in nome della laicità anche un manipolo di «cattolici democratici».Questa lettera aperta di scuse gliela avrebbe dovuta scrivere il Sindaco di Roma, non cattolico, ma molto ossequioso verso la Chiesa e soprattutto verso i vescovi, i sacerdoti, i religiosi e le religiose che sono elettori nel Comune di Roma; ma non può perché anche suoi elettori e suoi sostenitori sono i partecipanti della sfilata dell'altro giorno. Ma anche se io non rappresento altri che me stesso, ed è assai poco - anche se penso che molti romani, cattolici o no, almeno in nome della buona educazione e dello spirito di ospitalità la pensino come me -, sono certo che vorrà accettare queste scuse da un tempo suo affezionatissimo amico (il teologo anche se cardinale era una cosa, per me «cattolico infante» il Papa è un'altra cosa!) e Suo devoto fedele.
Francesco Cossiga

Scritto da: il.corsaro.nero


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