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Messaggi del 21/09/2007

Messaggio N° 2365 21-09-2007 - 12:10

La legge non è uguale per tutti!!!

La casta è casta e và si rispettata, nella poesia “ ’A livella ” di Totò la casta è rappresentata da un nobile marchese che si trova, suo malgrado, seppellito vicino ad un semplice netturbino…. Cliccate qui per leggerla, è molto divertente.

In Italia quando parliamo di “casta” l’immaginario collettivo fa subito mente locale a tutti i politici e al loro status vivendi.

Parlando di politici, di bollini di qualità e di un popolo spinto sempre di più all’esasperazione nelle piazze non posso non pensare a tre casi strepitosi e sconvolgenti, il Cardinale in Rosso On. D’Alema, mentre, prendendo spunto dai Promessi Sposi, l’Innominato  viceministro Visco e giusto in tema manzoniano  Don Abbondio ovvero Prodi.

Quando si parla di politici indagati pensiamo, immediatamente, a  Berlusconi & amici, perché a sinistra abbiamo solo tanti piccoli angeli con l’aureola e il certificato per la beatificazione già nella valigetta.

Tre magistrati hanno deciso che, per amore della famosa dea bendata, la Giustizia, anche questa casta di sinistra debba esser, ove ne siano provati i requisiti, rinviata a giudizio e messa sotto accusa.

Milano, il gip Clementina Forleo ha sotto mira da mesi il Cardinale in rosso, On. D’Alema, che deve spiegare il perché di una frase intercettata nelle comunicazioni tra lui e Consorti in merito alla scalata all’Unipol e il ruolo rivestito dal vicepremier  nella vicenda, all’epoca dei fatti l’On. D’Alema rivestiva la carica d’europarlamentare.  

Ciliegina sulla torta ecco che tutta la casta fa quadrato e la risposta del Parlamento è chiara quanto inquietante “ Non spetta a noi decidere in merito all’autorizzazione a procedere”, spiega il relatore della Giunta On. Elias Vacca, “all’epoca delle intercettazioni telefoniche sub judice, L’On. D’Alema era un europarlamentare quindi la richiesta fatta dal gip Forleo va inoltrata a Strasburgo invece che a Montecitorio”, decisione condivisa anche dal presidente della Giunta per le autorizzazioni della Camera, Giovanardi dell’Udc.

D’Alema tira un respiro di sollievo, il fattaccio e allontanato e mesi e mesi d’indagini atte a far sì che il Cardinale in Rosso  fosse presente in un aula di tribunale a dar conto del suo operato, si allontanano…. almeno per il momento!

Nel caso del viceministro Visco, il nostro Innominato, il pm della Procura di Roma, Angelantonio Ravanelli, se la sbriga con tre parole, che non sono “sole, cuore e amore” ma “ Un comportamento illegittimo” che non può esser considerato reato e quindi archiviato.

Il generale Speciale è stato destituito ingiustamente e il viceministro in barba ad ogni etica e comportamento corretto continua nel suo ruolo d’Innominato.

Nella bella terra scura e calda della Calabria un pm, Luigi de Magistris, continua tra mille difficoltà fughe di notizie e ispettori mandati da Clemente Mastella che, quando non vola al gran premio, usa questi ispettori per monitorare il lavoro di magistrati che indagano… guarda caso sul tanto ben amato Prodi,  Presidente dell’attuale governo.

Da Occhetto ad oggi, mai una volta un’indagine che abbia colpito i vertici dell’ex partito comunista, è mai arrivata in tribunale, ovvero, in un’aula dove ancora c’è la scritta “ La legge è uguale per tutti”.

Come disse  Antonio de Curtis, al secolo Totò” la casta è casta e va, si, rispettata….!!! 

 

Ci aggiorniamo amici… ci aggiorniamo!!!

Scritto da: il.corsaro.nero


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