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Messaggi del 13/10/2007

Messaggio N° 2386 13-10-2007 - 20:28

TI AMO... MA INTANTO TI AMMAZZO

In questo periodo stiamo assistendo a tanti omicidi perpetrati nei confronti delle donne.

Una cronaca sempre più ricca di storiacce che hanno come protagonista il carnefice maschio magari respinto o comunque abbandonato, o comunque di casa, un padre, un amico. Sembra quasi che l'uomo tornasse a sentirsi proprietario delle "sue" donne.

TORNASSE PADRONE...

Lo psichiatra Vittorino Andreoli in un'intervista, parla dell'uomo che percepisce una relazione affettiva come proprietà...che esiste una generazione che è stata incapace di educare i propri figli e oggi ci ritroviamo con uomini, giovani, sopratutto ragazzi, assolutamente incapaci di accettare un "no", un abbandono, una sconfitta.

Uomini che considerano la fidanzata, la moglie e persino la figlia come roba loro.

Lo schema è: "ti voglio bene, ma intanto ti ammazzo . Perchè mi hai deluso, perchè mi hai contraddetto, perchè nn riesco a controllare i miei impulsi"

L'idea del possesso, oggi, la troviamo ovunque.

Anche nel linguaggio diciamo spesso "questo è mio" e questo delirio del "mio" ha invaso anche i sentimenti.

E' una realtà maschile perchè è raro che una donna uccida perchè il "suo" uomo l'ha respinta. Il concetto del potere è ancora prevalentemente maschile.

Le donne hanno più il senso dell'altro per predisposizione e per biologia...

Infatti mettono al mondo i figli, sono predisposte ad occuparsi anche degli altri..sono più mature e generose.

L'uomo, quest'uomo di oggi, nn è educato al rispetto degli altri..e perde facilmente il controllo...sopratutto nelle mura di casa dove insieme al vestito, si spoglia degli impulsi repressi fuori di casa...

La violenza esplode perchè CREDONO di avere diritti che invece nn hanno.

UCCIDONO e poi dicono "ma le volevo bene"

E' incapacità di voler bene nel modo giusto?

Scritto da: CapJaneway


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