Le pene richieste dai pm Anna Canepa e Andrea Canciani, 225 anni, sono state dimezzate, dopo sei ore di consiglio e 108 anni di carcere, i 25 imputati dei fatti del G8 di Genova ora hanno imparato la lezione, un solo assolto in tutta la vicenda e pene esemplari per i due leader, Marina Cugnaschi (11 anni) e Vincenzo Vecchi (10 anni e 5 mesi). Questi due, hem hem, "signori" nella loro difesa hanno sempre rifiutato l'etichetta di black bloc confermando di fatto che la responsabilità delle loro azioni era di chi manifestava contro il vertice con la bandiera pacifista sulle spalle. Punto importante della sentenza è l'aver condannato i manifestanti anche per resistenza a pubblico ufficiale dopo aver valutato alcune cariche della polizia che questi angioletti hanno tentato di contestare dichiarandole illegali. La difesa alla lettura della sentenza dimentica i 108 anni incassati ed esulta perché il Tribunale ha, secondo loro, riconosciuta illegalità nelle cariche effettuate, cosa che i due pm incaricati non leggono nella sentenza poiché i Carabinieri e la Polizia di Stato, ove riscontrato, dovranno rispondere nelle sedi appropriate del se e dell'eventuale comportamento scorretto da loro tenuto durante il G8 di Genova, mentre, la sentenza ben evidenzia che la violenza di piazza è tutta sulle spalle del mondo no global. Ricordate il famoso "uomo della trave" quel "bravo ragazzo" che con una trave sfondò i vetri della camionetta dei carabinieri da cui poi fu esploso il colpo di pistola che colpi Carlo Giuliani, bene, Massimiliano Monai, l'artista della trave, ha beccato 5 anni. La pesante e secca condanna di Monai afferma le responsabilità di quel gruppo di violenti al quale apparteneva anche Giuliani, poi trasformato in eroe dalla sinistra e dai no global. Il lavoro svolto dai due pm Anna Canepa e Andrea Canciani, anche se le loro richieste sono state dimezzate, ha visto identificati dieci no global in ogni requisitoria come appartenenti al famoso blocco nero. La sentenza, con i suoi 108 anni, va ben oltre, infatti, è la chiara dimostrazione e condanna di un modo violento, terroristico di manifestare le proprie idee e pone un "basta" a chi ancora indugia nella difesa delle ragioni dei no global. Ciliegina sulla torta la sentenza ritrova il suo pieno valore nel risarcimento economico che gli imputati dichiarati colpevoli dovranno risarcire a negozianti, banche, carabinieri e poliziotti feriti, come allo stesso Stato, costituitosi parte civile, si riconoscono i suoi diritti con il risarcimento dei danni morali subiti dai ministeri dell'Interno e di Grazia e Giustizia. La cosa più bella è che finalmente una giusta sentenza mette fine a tante diatribe ponendo un punto fermo e chiarendo, chi aveva torto e chi ragione in quei giorni a Genova.
Ci aggiorniamo amici… ci aggiorniamo!!! Scritto da: il.corsaro.nero
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