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Messaggi del 30/01/2008

Messaggio N° 2478 30-01-2008 - 12:43

RICORDIAMO UN GRANDE UOMO!

GANDHI.
MOHANDAS KARAMCHAND GANDHI

 OGGI SONO 60 ANNI
 CHE E' MORTO

 
---

 

 CHI E' E COSA HA FATTO LO SAPPIAMO TUTTI

-----

Nasce a Porbandar nel 1869 e compie gli studi laureandosi in Inghilterra; la grande madre / avversaria che iniziera' a combattere dopo una permanenza in Sud Africa durante la quale ,esercitando la professione di avvocato ,prese coscienza delle gravicondizioni nelle quali versava la maggior parte dei miseri ed "intoccabili" sparsi nel mondo.

Nel 1915 ,ritornato quindi in India ,inizio' la sua attivita' politico - morale che gli valse ,nel tempo, l'appellativo di Mahatma ( grande anima); i punti basilari del suo pensiero e della sua azione furono presto chiari; indipendenza dall'Inghilterra e liberta' totale per il suo paese, liberta' da ottenere attraverso un grande impegno continuo e senza compromessi ma sempre con un dogma, un principio inviolabile; la lotta non violenta e la disubbidienza civile , il rifiuto di sottostare alle regole rigide del sistema pagando in prima persona con anni ed anni di carcere e sacrifici.

Il grande messaggio di Gandhi sta tutto in questa semplicissima linea di condotta ,tanto piu' efficace quanto piu' forte e immodificabile. Uno dei concetti piu' belli ed affascinanti della sua battaglia era proprio quel satyagraha , un concetto tradotto semplicisticamente in resistenza passiva , ma ,in realta' piu'complesso, piu' profondo; il vero senso del termine e' di per se' una mina vagante innescata in tutte le societa' dall'antichita' ad oggi; satyagraha vuole meglio significare
"insistenza per la verita' "

L'uso della violenza e' una pratica assai facile per imporre le proprie idee,
molto piu' semplice del dialogo e Gandhi non abbandono' mai questa strada difficile come non abbandono' mai la ricerca della verita' ,anche quando questa portava a galla gli intrighi le debolezze e gli errori dei suoi stessi seguaci; in questo sono pochi i grandi, gli uomini che riescono a non piegarsi mai e a rifiutare i compromessi, lottando spesso con i propri amici ,i propri compagni di viaggio ; questo credo sia forse il piu' grande insegnamento ma anche il piu' grande limite di un pensiero fatto da un grande spirito per piccoli spiriti come gli uomini , la gente anonima di tutti i tempi e le ere.

Persone come Gandhi hanno il grande dono di una coerenza insopprimibile che corre molto vicina al confine dell'idealismo un poco "folle" che ha portato tanti grandi personaggi dentro il cuore di immense folle , pero' solo col passare del tempo,degli anni.

Forse per questo ,assieme a questa forte comunione con tanti animi sparsi nel mondo, il bagaglio di questi uomini unici e' sempre stato , per converso ,pieno di solitudine; forse proprio dopo una vita passata con e per la gente , Gandhi mori' assaporando questo vago senso di solitudine la mattina del 30 Gennaio 1948 ,quando fu ucciso da un fanatico indu' , un suo fratello di fede quindi, quando la "sua India" liberata ed indipendente iniziava a soffrire le rivalita' etniche e religiose; non c'era piu' un solo grande nemico ,l'oppressore inglese , ma tanti anonimi ed invisibili nemici , avversari di fede e di interesse , gli stessi compagni di lotta di ieri...

RINGRAZIO MAURO PER QUESTO TESTO.

di: YORNON

Messaggio N° 2477 30-01-2008 - 12:37

Essere proletari è diventato un lusso!

Oggi a “Studioaperto”, trasmissione del canale televisivo Italia1 ho seguito l'intervista di una donna in attesa del quarto figlio che ha deciso di abortire suo malgrado perchè ha il fondato timore di non poter allevare in modo decoroso i tre figli già nati.


Mi è venuto da riflettere sul termine “proletario”, che è entrato nell'uso comune per indicare chi ha come unica ricchezza la prole ed è sempre stato associato ad una condizione di povertà estrema.

Ho pensato: "essere proletari è diventato un lusso!"
La società globalizzata ha tolto le paratie commerciali favorendo la possibilità di spostare la produzione dei beni dove costa meno.

Così ci troviamo di fronte all'assurdo di avere paesi “ricchi” (permettetemi le virgolette) come il nostro dove una giungla di leggi e normative tutela i lavoratori facendo nel contempo sparire le attività produttive, perchè il lavoro conviene farlo altrove, dove le leggi sono facilmente aggirabili per poter inquinare impunemente l'ambiente e sfruttare anche il lavoro dei bambini.

La classe politica non sembra essersi accorta di questa evoluzione e, intrisa di privilegi com'è, non tocca la situazione di disagio che si respira tra le persone comuni, che hanno visto le entrate familiari pesantemente ridotte dalla diminuzione del potere d'acquisto e dalla disoccupazione. I politici continuano a passare il tempo nei propri giochi di potere, che cominciano a sciuscitare nei più la sensazione di un profondo ribrezzo.

Il problema della governabilità non ci sarebbe se ci governassero persone di buon senso tecnicamente preparate, qualunque fosse la legge elettorale utilizzata. Di converso non può che dare pessimi risultanti anche la migliore delle leggi elettorali che porti al governo solo persone interessate a riempire le tasche proprie e quelle dei propri sostenitori, a danno del bene comune.

Mi piacerebbe che iniziasse a formarsi una classe politica trasversale che non si fondi più sulla concezione delle classi sociali, sulla destra o sulla sinistra, ma che, sotto la bandiera del buonsenso comune, decida quello che è meglio fare per la collettività, senza far prevalere gli uni o gli altri interessi.

Avrebbe senso penalizzare le importazioni per favorire il rispetto dei diritti umani e dell'ambiente. Purtroppo l'inquinamento si è globalizzato fin dall'inizio perchè l'atmosfera della terra non è separata da confini.. e lo stesso vale per l'acqua del mare; ciò porta a diseconomie che ricadono su tutti noi.

Il maggior costo produttivo del nostro paese potrebbe così essere giustificato e diventare economicamente sopportabile, consentendo di far rifiorire le attività... ma si sa.. quando ci sono di mezzo grandi interessi economici non si riesce a fare molto, o per lo meno, si riesce a fare qualcosa solo quando si è in molti... magari boicottando le merci che non vengono prodotte nel rispetto dell'uomo e della natura.

di: wkilegge


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