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Messaggi del 05/02/2008

Messaggio N° 2484 05-02-2008 - 17:28

V per vendetta

So che non posso in nessun modo convincerti che questo non è uno dei loro trucchi, ma non mi interessa. Io sono io. Mi chiamo Valerie. Non credo che vivrò ancora a lungo e volevo raccontare a qualcuno la mia vita. Questa è l'unica autobiografia che scriverò e, Dio, mi tocca scriverla sulla carta igienica. Sono nata a Nottingham nel 1985. Non ricordo molto dei miei primi anni, ma ricordo la pioggia. Mia nonna aveva una fattoria a Totalbrook e mi diceva sempre che "Dio è nella pioggia". Superai l'esame di terza media ed entrai al liceo femminile. Fu a scuola che incontrai la mia prima ragazza: si chiamava Sarah. Furono i suoi polsi erano bellissimi. Pensavo che ci saremmo amate per sempre. Ricordo che il nostro insegnante ci disse che era una fase adolescenziale, che sarebbe passata crescendo. Per Sarah fu così, per me no. Nel 2002 mi innamorai di Christina. Quell'anno confessai la verità ai miei genitori. Non avrei potuto farlo senza Christy che mi teneva la mano. Mio padre ascoltava ma non mi guardava. Mi disse di andarmene e di non tornare mai più. Mia madre non disse niente, ma io avevo detto solo la verità, ero stata così egoista? Noi svendiamo la nostra onestà molto facilmente, ma in realtà è l'unica cosa che abbiamo, è il nostro ultimo piccolo spazio all'interno di quel centimetro siamo liberi. Avevo sempre saputo cosa fare nella vita, e nel 2015 recitai nel mio primo film: "Le pianure di sale". Fu il ruolo più importante della mia vita, non per la mia carriera ma perché fu lì che incontrai Ruth. La prima volta che ci baciammo, capii che non avrei mai più voluto baciare altre labbra al di fuori delle sue. Andammo a vivere insieme in un appartamentino a Londra. Lei coltivava le Scarlett Carson per me nel vaso sulla finestra e la nostra casa profumava sempre di rose. Furono gli anni più belli della mia vita. Ma la guerra in America divorò quasi tutto e alla fine arrivò a Londra. A quel punto non ci furono più rose per nessuno. Ricordo come cominciò a cambiare il significato delle parole. Parole poco comuni come fiancheggiatore e risanamento divennero spaventose mentre cose come Fuoco Norreno e gli articoli della fedeltà divennero potenti. Ricordo come diverso diventò pericoloso. Ancora non capisco perché ci odiano così tanto. Presero Ruth mentre faceva la spesa. Non ho mai pianto tanto in vita mia. Non passò molto tempo prima che venissero a prendere anche me. Sembra strano che la mia vita debba finire in un posto così orribile, ma per tre anni ho avuto le rose e non ho chiesto scusa a nessuno. Morirò qui, tutto di me finirà, tutto, tranne quell'ultimo centimetro; un centimetro è piccolo, ed è fragile, ma è l'unica cosa al mondo che valga la pena di avere. Non dobbiamo mai perderlo, o svenderlo, non dobbiamo permettere che ce lo rubino. Spero che chiunque tu sia, almeno tu, possa fuggire da questo posto; spero che il mondo cambi e le cose vadano meglio ma quello che spero più di ogni altra cosa è che tu capisca cosa intendo quando dico che, anche se non ti conosco, anche se non ti conoscerò mai, anche se non riderò, e non piangerò con te, e non ti bacerò, mai; io ti amo, dal più profondo del cuore. Io ti amo.

Valerie

(lettera trovata da Evey Hammond nascosta nella cella)
(On air I found a reason by Cat Power - clicca qui)

Scritto da: venere.891

Messaggio N° 2483 05-02-2008 - 11:18

Prodi è caduto, per ultima cosa ritiri i soldati dall'afghanistan

il governo è stato sfiduciato, marini non ne farà uno nuovo, si andrà a votare con la sinistra divisa, la destra compatta, il senato sarà solidamente in mano a berlusconi e soci, ci aspettano anni di soffrenze. Prodi faccia un'ultima cosa: ritiri le truppe italiane dalla guerra in afghanistan. Lo può fare, basta dividere la votazione sul rifinanziamento delle missioni all'estero tra quelle di peacekeeping e quelle di guerra, far capire che c'è una abissale differenza tra kosovo, libano e afghanistan.

Peacereporter ha dato ieri la notizia che “truppe Nato italiane” hanno preso parte all’attacco avvenuto domenica notte nel distretto di Bakwa contro un abitazione nella quale si trovavano alcuni talebani, tra cui un loro comandante locale, il mullah Abdul Manan. Il governatore del distretto di Bakwa, Khan Agha, sostiene che le vittime civili dell’attacco italiano sono nove persone, tra cui due donne e due bambini. E il Mullah Manan non è tra le vittime”. Le truppe italiane sono impegnate anche nell'operazione Sarissa: 200 uomini che stanno conabattendo i talebani a fianco delle Delta Force statunitensi e delle Sas britanniche, in particolare nella provincia occidentale di Farah.

la germani ha detto no agli stati uniti che chiedevano truppe da combattimento in afghanistan, due giorni fa, anche zapatero ha rimandato al mittente la richiesta americana. Dire no si può, e stare in afghanistan è contro la nostra costituzione.

si voti separato per il rifinanziamento alle missioni all'estero e torniamo a casa da una guerra nato, ingiusta, e pretestuosa. i partiti della sinistra potranno chiedere almeno questo?

anche questo è difendere la vita, giovanni paolo II lo ricordava spesso... "La violenza distrugge ciò che sostiene di difendere: la dignità, la vita, la libertà degli esseri umani"

Scritto da:kudablog


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