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Messaggi di Novembre 2005

Messaggio N° 1703 30-11-2005 - 22:03

VIA PASOLINI

 
E' in uscita in questi giorni nelle librerie un dvd - prodotto da Rai Trade - intitolato “Via Pasolini” che vuol essere un excursus nelle diverse partecipazioni televisive del regista, poeta e saggista Pier Paolo Pasolini che narra di se stesso.
Sinceramente ci si poteva aspettare di meglio anche perché gli spezzoni scelti seppur molto significativi (ci sarebbe da chiedersi obiettivamente cosa poteva essere non significativo nelle parole di un genio di tale portata, dove anche le virgole assumevano una valenza espressiva), sono comunque piccole parti di discorsi intellettualmente molto vasti.
 
Se si può utilizzare un ingrato paragone culinario ci si trova di fronte ad antipasti che stuzzicano l'appetito ma non lo saziano.
Ebbene nonostante ciò, e di fronte alla delusione iniziale, è importante comunque citare quest'iniziativa perché
indubbiamente di grande valore se rapportata al silenzio in cui in tutti questi anni la televisione italiana, e tutti i grandi mass media nazionali, ha ricoperto una delle personalità  fondamentali e fondanti del nostro '900.
Si parte con brevi cenni biografici: dal rapporto con il padre, che Pasolini definisce “drammatico”, all'auto-esilio in Friuli dopo la scomparsa del fratello partigiano durante il secondo conflitto mondiale, all'incontro risolutivo con il marxismo.
In effetti è difficile selezionare una serie di concetti per cui definire il pensiero del regista, perché anche nelle minuzie le sue parole trasudano sempre un grande respiro e un'immensa originalità non di maniera, ma piuttosto viscerale e vissuta. Concetti mai banali, mai scontati, mai retorici o autocelebrativi, lontanissimi dai discorsi che sentiamo oggi alla televisione, anche in programmi che hanno ambizioni pseudo-intellettuali o informative.
E soprattutto Pasolini non voleva rassicurare, piuttosto colpire per stravolgere un mondo che non amava, che trovava profondamente anti-democratico. Non temeva l'impopolarità e nemmeno lo scontro verbale, il fine era spronare e spiegarne il perché.
Oggigiorno siamo pateticamente anestetizzati da trasmissioni dove persone improvvisate esperte in tutto vanno in televisione per dichiarare per esempio che sono contro la fame in Africa. Quando (e se) il presentatore chiede semplicemente: “Perché?”, vediamo affogare le stesse in sguardi imbarazzanti pieni di vuoto, si perdoni l'ossimoro, e il meglio che si ottiene è un retorico: “Perché non è giusto.” Persino monsieur De La Palisse arrossirebbe di fronte a tanta banalità spesa per problematiche immensamente gravi.
Pasolini non era così. Ogni attacco o difesa sono sempre estremamente circostanziati perché vissuti, esperiti, frutti di studi profondi e di una capacità analitica rara.
 
Ci sono due spezzoni bellissimi tratti dalla stessa intervista di Biagi del 1969 che bisogna assolutamente citare per esplicitare questi commenti.
Biagi: “Il Vangelo la consola?”
Pasolini: “Mah... non cerco consolazioni. Le consolazioni sono sempre retoriche, insincere, irreali...”
Biagi: “Quali sono le persone che ama di più?”
Pasolini: “Le persone che amo di gran lunga di più sono quelle che possibilmente non hanno neanche la quarta
elementare, ma non ci legga della retorica in tutto questo. Gli analfabeti o le persone con meno della quarta elementare posseggono una grazia. La cultura piccolo-borghese porta sempre a delle corruzioni e a delle impurezze.”
 
Sentirsi schiacciati dalla forza e dalla virulenza delle idee di Pier Paolo Pasolini. Ecco, questo è un sogno ancora
realizzabile.
suede68

Messaggio N° 1702 30-11-2005 - 19:13

EROS RAMAZZOTTI

Eros Ramazzotti: "dove c'è musica"... riciclata.
 
In questi giorni è uscito il nuovo CD di Eros Ramazzotti, uno dei cantanti più conosciuti in Italia e all'Estero, un personaggio che negli ultimi anni ha fatto parlare molto di sè, anche se spesso a suo discapito, viste le sue disavventure sentimentali.
...
Ho ascoltato il cd e ho trovato in esso tantissime belle parole, pensieri nei quali mi ci ritrovo, espressioni di una sofferenza che ha vissuto sulla sua pelle, inquietudini velate con melodie ritmiche.
Devo ammettere che alcuni brani sono davvero molto, ma molto belli, come il singolo che canta insieme ad Anastacia, che ritengo essere la classica voce da duetto.
10 e lode.
 ...
Però... c'è un però...
 ...
Da un punto di vista musicale, il nostro caro EROS, nonostante i suoi 42 anni suonati, non si decide a maturare.

Imperterrito percorre suoni già sperimentati, suonati e risuonati...

Addirittura una canzone: Bambino nel tempo, ha lo stesso attacco iniziale di un suo vecchio successo: Più bella cosa.
...
Mi domando: ma EROS che bisogno ha di auto - plagiarsi ???
 
E c'è di più: corre il rischio di prendere la D'Alessionite con il suo fare tutte canzoni fotocopia !!!!
Certo sono orecchiabili....bisogna pensare al commerciale....va bene anche il fatto che vuole mettere in musica le sue vicissitudini di vita.......

"...prima con l'incontro della sua anima gemella - Stella Gemella - poi la conoscenza della donna dei suoi sogni - Più bella cosa - e la consapevolezza che non ne esistono altre simili - Un'altra Te - ( e meno male aggiungerei io ) - poi la crisi...l'abbandono.....i ricordi - Un'emozione per sempre- ..... e poi la certezza che il mondo fa schifo in cerca di un amore condiviso - La Nostra Vita -  " ....
 
...Beh EROS direi che adesso sia arrivato il momento di cambiare...
di fare la svolta professionale che gli manca per diventare un pilastro da trasmettere alle nuove generazioni...
...insomma è arrivato il momento di CRESCERE...
altrimenti finisce col somigliare a MAX PEZZALI ( ex 883 ) l'eterno Peter Pan del commerciale Made in Italy nonostanti sia un ultraquarantenne un tantino appesantito.
 
Ottimo CD EROS:  ma aspettiamo e speriamo nel prossimo. 
In Bocca al LUPO.

julia974

Messaggio N° 170130-11-2005 - 10:09

IL MALE DI VIVERE

Una notizia ansa battuta pochi minuti fa riferisce che stando ad alcuni dati sostenuti dall'Associazione Docenti Cattolici, in Italia ci sarebbero circa 800mila giovani che soffrono del cosidetto Male di Vivere.

Troppo spesso ci si sente pressati in una società come quella attuale, dove c'è la filosofia dell' Avere e non quella dell' Essere, dove è fondamentale restare al passo dei tempi e della tecnologia se non si vuole < correre il rischio > di essere emarginati da tutti gli altri..... una società dove è importante restare nella massa, nei luoghi comuni, essere in altre parole < NORMALE > .
 
Ma cosa significa essere normali? Rispettare le REGOLE ? Ma poi quali regole sociali , imposte da chi? e Perchè ?
 
In caso contrario....si è completamente matti, folli, pazzi.
 
Nel nostro paese, in base a dei dati Istat, muoino più giovani per suicidio che per AIDS, cancro o droga.
 
Ma allora perchè non cominciamo a porci delle semplici domande e cercare di capire il motivo di tutto questo?

Noi giovani siamo alla continua ricerca di noi stessi, della nostra identità e la nostra società non permette di ritrovarci, perchè è una società che pensa al Dio Denaro, che emargina chi non HA, che impone determinate scelte di  VITA, che emargina le minoranze, le differenti scelte sessuali, politiche, condanna l'apertura mentale e penalizza i meriti, i talenti......portando avanti invece una mentalità di interesse, di convenienza, di scambio.
 
Il progresso è importantissimo nella vita moderna, poter usufruire delle nuove tecnologie che la scienza ci mette a disposizione è fondamentale per il nostro sviluppo fisico e mentale.
Ma tutto questo dovrebbe essere per tutti e non solo per alcuni eletti.

Il consumismo è la vera causa del MALE DI ESISTERE.....e adesso con l'avvicinarsi del periodo natalizio tutto questo diventerà amplificato.

Messaggio N° 170025-11-2005 - 14:20

VITA DA SINGLE: IL PUNTO DI VISTA MASCHILE



Essere single non è facile.
Anche quando si è circondati da un nutrito gruppo di amici che ci tengono al caldo...c'è sempre un momento in cui si desidera l'intimità di quel sodalizio su cui si fonda un rapporto di coppia.


Gli uomini sono cambiati?

Non è facile dare una risposta. E' cambiata in qualche modo la società...dunque anche il costume...e la morale che può essre considerata sua figlia.


Andiamo in genere più di corsa di una volta...e ci arrestiamo sempre di meno a valutare e dare importanza ai particolari...ai piccoli gesti.


Se tuttavia accusiamo gli uomini di essere meno romantici di un tempo...bisognerebbe prima di tutto valutare se e quanto questo può essere attribuito alla società....che per inciso non è composta di soli uomini ma anche di donne.


Probabilmente ciò che è cambiato è il nostro modo di relazionarci. Il romanticismo non è morto nè nel desiderio femminile di ricevere dolci attenzioni...nè nell'impeto maschile di assecondare questo desiderio.


Riprendiamo il controllo del nostro tempo. Cerchiamo di camminare ogni tanto invece di correre...e vedrete...che ciò che è solo sepolto sotto un tappetino di neve...rifiorirà col
tepore della primavera
.



Welch

Messaggio N° 1699 24-11-2005 - 18:31

Una PACS sulla spalla

Si sente parlare ultimamente dei PACS. Cerchiamo di capire cosa sono e di fare il punto della situazione.

Non è niente di difficile o complicato......è semplicemente l'abbreviazione di PATTI CIVILI DI SOLIDARIETA'.

Ecco cosa stabiliscono:


due persone che vivono insieme possono - se lo vogliono - avere accesso ai seguenti diritti/doveri:
- regolazione del regime patrimoniale e degli acquisti fatti in comune;
- diritti e doveri di mutua assistenza morale e materiale;
- riconoscimento dello status di eredi legittimi;
- diritto di soggiorno al partner straniero;
- pensione di reversibilità dopo una convivenza di almeno tre anni;
- estensione al partner dell'assistenza sanitaria;
- diritto di visita in ospedale;
- diritto di visita in carcere;
- diritto di successione nel contratto di affitto;
- facoltà di prendere decisioni in caso di malattia del partner.

....

La cosa paradossale è che la questione dei PACS per le coppie omosessuali o quelle eterosessuali che creano famiglie di fatto,e che è in parlamento dall'anno scorso, è stato invece riconosciuto per i parlamentari di questa legislatura.

Avete capito bene:

i parlamentari italiani - anche quelli più ligi verso i diktat del Cardinal Ruini – possono far beneficiare i loro conviventi dell’assistenza sanitaria integrativa. Però – almeno per quanto riguarda l’attuale maggioranza, la prossima si vedrà .

Sono sufficienti una dichiarazione del parlamentare e tre anni di convivenza. Requisito, quest’ultimo, che non viene però richiesto se sono nati dei figli.

Questo riconoscimento – peraltro giustissimo, e ammesso anche dalle regole sull’assistenza sanitaria di altre categorie come ad esempio i giornalisti – fa a pugni con la contrarietà espressa della maggioranza degli stessi parlamentari a riconoscere analoghi diritti ai cittadini qualunque.

__________

Il 26 novembre 2005 a ROMA in PIAZZA FARNESE ci sarà una manifestazione per i PACS da riconoscere a donne e uomini, lesbiche e gay, eterosessuali e bisessuali, transessuali e transgender, credenti e non, cittadini italiani e portatori di altre culture, che vogliano essere protagonisti della loro vita.
Ci sarà, si spera, un grande raduno delle coscienze libere

il PACS è un’opportunità in più per tutti, non è un obbligo per nessuno. Per le coppie di fatto che intendono rimanere tali ma che hanno un carattere di convivenza stabile la legge prevede alcuni riconoscimenti in più, nel rispetto della volontà della coppia di non darsi nessun vincolo normativo. Assistere il/la propria partner in ospedale, partecipare alle decisioni che riguardano la sua salute e la sua vita, lasciare in eredità il proprio patrimonio alla persona con cui si è condivisa l'esistenza senza le gravose imposizioni fiscali previste per un estraneo sono alcune delle opportunità, oggi negate, che verrebbero introdotte dalla nuova legge.

julia974

Messaggio N° 169722-11-2005 - 13:14

ADSL 4 MEGA , TANTO PER CAPIRCI ...


4 mega NON è la velocità di connessione diretta, è solo una larghezza di banda massima, concessa, in buona parte alle utenze, a seconda del doppino (cavo) di connessione che esiste dalla centrale Telecoz alla centralina sotto casa, e da li al vostro modem-router che sia...

Quindi NON ESISTE che si scarichi a 4 mega, come ho sentito dire da alcuni utenti (no, non all'interno dei forum, utenti...utonti che devo per lavoro sorbirmi)...perche non è FISICAMENTE possibile.

Il 4 mega è appunto, come dicevo, una banda laterale, un qualcosa che permette, in teoria, di vedere streaming in alta risoluzione (certo che se uno ha un 14 " e la grafica in 600x 800 c'è poco da fare  ), scaricare e vedere le partite di calcio, films vari, e servizi.

SOPRATTUTTO servizi. 

Ma NON upload e download.

Quelli sono limitati ad una banda che va nel download fino ad un massimo di 1.2, 1.6 , e per l'upload poi la storia è ancora ad età della pietra, ma ripeto, non Libero e basta, chiunque.

Ci sono dei casi di fortunelli che riescono a uploadare oltre i canonici 256k, alcuni a 512, ma è grasso che cola, niente di che, e come dicevo, sono dei fortunelli...

Inoltre dicevo, il doppino è stato steso a suo tempo, in alcuni casi anche 15-20 anni fa, dalla centrale alla "derivazione", ed in quei tempi di "carico da connessione" non se ne parlava, l'unico carico che doveva sopportare un doppino era la linea, ed in alcuni (quasi tutti ) i casi, una debole tensione per alimentare l'elettrocalamita che faceva "trillare" il telefono stesso...

Adesso ci sono telefoni fissi con gli sms, fax, videotelefoni...e linee adsl TUTTO sul povero doppino di "rame"...(nel migliore dei casi è fil di ferro zincato...), quindi qualcosa deve necessariamente fare "buca", cioè qualcosa, se non tutto...rallenta.

Poi c'è il cavo dalla centralina al vostro palazzo, anche quella steso con molta probabilità poco prima della costruzione del palazzo stesso, o anche dopo, ma sempre del solito doppino si tratta, e poi c'è la derivazione dalla centralina del palazzo a casa vostra.

Quindi le perdite (aumentando i nodi, chiaramente le perdite di segnale) aumentano in maniera geometrica, basta poco, un connettore allentato, umidità, polvere, ratti (si, ci sono anche quelli) che rosicchiano i cavi...ecc...

L'ultimo miglio, di cui si parla tanto non esiste, nel senso che NON viene ripassato fisicamente il cavo a nessuno, si "acquista" solo la concessione su un tratto di cavo, ma il cavo sempre lo stesso è.

Allentato, coperto di polvere, di umidità, di muffa, rosicchiato dai topi, dai dinosauri, quello che vi pare, ma sempre lo stesso è.

Io parlo per me...l'unico sistema che ho avuto per aumentare la velocità...(oddio, quanta poi...) è stato quello di farmi stendere una linea nuova dalla centralina sotto casa a casa mia e da li far passare SOLO la linea adsl, qualcosa è migliorata, ma non poi + di tanto...e, ripeto fino allo spasimo, io NON sono sotto Libero - Infostrada.

Quindi prendersela con i moderatori, sia di questo che di altri forum è, a mio modesto avviso, sbagliato.

Sò anche per esperienza ( e chi non ne ha) che i call center servono al giusto , ed a volte anche a meno, ma perlomeno LORO sono dipendenti della società...i moderatori NO.

Sò perfettamente, come ognuno di noi che abbia avuto problemi, che quando non si ha il servizio per il quale si paga ed a volte anche profumatamente, ci si può...alterare...ma non è che facendosi venire le vene gonfie al collo si risolva qualcosa, a parte che ci aumenta lo stress...e già ne abbiamo abbastanza tutti...

Io, ripeto, non voglio fare il difensore di nessuno, ma mi accorgo che di disinformazione ce n'è tanta, specialmente in questo campo...

L'unico che permette up e download in misura grossa è chi si serve della fibra, e non voglio fare pubblicità a nessuno, è solo una chiara constatazione, ma attenti, anche chi ti offre un 12 mega stabili di connessione...sa che non ti dice tutta la verità...perchè comunque ti sta parlando di TUTTA la banda disponibile, non di quella dedicata alla rete...che poi ha dei costi a mio modesto avviso...cari asserpentati, ma io sono un singolo e stò bene come sono, forse a qualcuno di voi non importa di spendere tanto, sono contento per loro, ma io, nel mio piccolo, mi accontento...

E non mi venite a dire " ma tu sei un moderatore, collegato a Libero in qualche maniera....".....

FATE caso a dove posto questo 3ad, proprio dove NON sono moderatore, in modo che non mi si possa accusare di questo, e comunque anche io non sono libero dalla spada di damocle del bannaggio da OT, o da altro, anzi, se vogliamo...ma questo è un altro discorso...

Sò perfettamente che in un forum solitamente, al di la dei post "informativi" ci si lamenta a spada tratta, lo faccio anche io dove scrivo (non crederete mica che scriva solo quì, vero?  ), ma ogni tanto, se non altro per spirito di giustizia, ci vuole anche qualcuno che dica le sue verità, e , ripeto, non tutte possono essere punitive per il servizio.

Io mi sono ritrovato, mio malgrado, passato a 4 mega, e non l'ho chiesto io, ed in effetti anche la mia linea NON è cambiata assolutamente da prima che avevo il "povero" 1200, ma mi tocca pagarlo lo stesso come un 4 mega, a me non interessano le partite, non guardo streaming, e principalmente, mi hanno detto, come postavo in un altro 3ad, che NON POSSO TORNARE indietro, che ..."ormai"...(Consuelooooooo)...mi devo tenere il servizio e che se voglio mi devo distaccare dalla rete e poi riattaccarmi con una utenza a basso profilo...si, ma "ci possono essere dei tempi lunghi di riconnessione...anche 2-3 mesi..."...quindi al momento me lo tengo...

Mi accorgo che stò andando OT, e non mi piace, quindi termino.

Ma ripeto, state attenti a cosa si dice in un 3ad, o perlomeno, come dice spesso un mio collega "prima di azionare la bocca, assicurarsi che il cervello ( a questo punto con le informazioni esatte) sia collegato"...senza assolutamente offesa per nessuno.

Ciax a tuttx.

Scritto da North_Wind sul Forum Parlando di Tecnologia

Messaggio N° 1695 22-11-2005 - 10:01

Libero ed i concerti: Antonello Venditti

 

 

Il palco s'illumina ed ecco che s'intravede l'immancabile camicia bianca di Venditti.

Noi li accomunati da un applauso scandito all'unisono.

La musica comincia ed Antonello canta esattamente come 20 anni fa. L'ultima canzone è bellissima: che fantastica storia è la vita.

Ci fa notare la mancanza  del pianoforte e ci racconta che una volta tanto ha preferito essere il cantante della band godendosi ogni nota.

E' un susseguirsidi successi: Sara, Amici mai.

In quel momento mi accorgo di ripercorrere una parte della mia vita, quella fatta di viaggi, di gratificazioni, di amori che ancora mi son cari.

L'emozione diventa grande alle prime note di Roma capoccia.

Il pubblico si alza in piedi quando Antonello intona Ci vorrebbe un amico. E' un solo canto scandito dagli applausi fragorosi.

La mascotte del nostro gruppo Giorgia ha solo 11 anni ed è al suo primo concerto. 

L'accompagno sotto il palco per fotografare il primo cantante che vede dal vivo. Torno bambina  con lei correndo mano nella mano.

Ripenso a ieri sera e mi rivedo: 38 anni, inginocchiata sotto al palco e sorrido. E' stata una bella emozione.


Antonello canta senza sosta Buona domenica, Alta marea, alla fine intona Ricordati di me.

Le luci si spengono, ma nulla è finito resta in noi quella dolce sensazione di ricordi ritrovati.


Con questa breve cronaca di fatti ed emozioni, colgo l'occasione per ringraziare l'intero staff di Libero che ancora una volta mi ha regalato un sogno.

FLAMBYNA

Messaggio N° 1694 19-11-2005 - 10:07

COFFI-BREC: TOP OF THE POST


Questa settimana riportiamo alcune segnalazioni fatte dagli utenti che hanno visitato CoffiBrec. Manco a dirvelo ne aspettiamo altre, tante altre :)





» chicca di "silke":
signora entra in negozio di articoli sportivi e chiede: "ma voi ce l'avete le ascish???"
Saranno le scarpe che ti fanno sentire bene anche quando sei stanco...



» chicca di "doradm78":
il suo titolare le chiese chiarimenti: "signorina, potrebbe lucidarmi su questo progetto?"
Roba da andare in ufficio con la cera...



» chicca di "piripao0"
una collega: "oggi è il mio anniversario di matrimonio". E il capo con aria stupita: "...oggi?!? Ma non ti eri sposata di domenica?!?"
Senza parole...



» chicca di "liebekuh"
Un cliente di un centro commerciale, tempo fa: "è arrivato il Motorola StarTrek?"
No...non è ancora atterrato!



Impiegato_blog

Messaggio N° 1693 18-11-2005 - 09:59

FELIX, PECORELLO, FELINDO

Tre nomi, un solo adorato personaggio che ha vissuto un solo anno con me, siamo stati veramente due buffi personaggi, io e il mio gatto, una specie di mutazione genetica io gatta e lui uomo? Non saprei, forse un caso di ordinaria allegria, un caso..... Lo trovai piccino piccino che beveva a una fontanella, ma non fui mossa da pena, capii subito che era lui il mio gatto e lo sarebbe stato forever, non sta più con me da tanto,ma dove diavolo sei?? Tutte la mattine lo portavo all'asilo (da mia madre) era troppo piccolo secondo me per star solo e lo andavo a riprendere la sera, dopo il lavoro, l'ho fatto per mesi, si montava sul mio cinquino sgangherato ma senza gabbietta, si sistemava sul lunottino di dietro, non aveva mica paura, era comico vedere la faccia del benzinaio quando mettevo benzina, lui veniva davanti e spiava le operazioni con il musetto stampato sul vetro.... Si andava anche a fare la spesa, e non c'entrava più nel lunotto di dietro,la coda gli pendeva sul sedile, mi aspettava paziente, se andavo in qualche negozio sotto casa gli dicevo "Tu vieni Felix?"e veniva con me, eravamo diventati la favola del piccolo quartiere dove abitavo allora,in un piano terra piccolissimo..... Poi improvvisamente un gatto nero con la coda a zig zag decise che doveva essere il mio gatto, credo che tra loro si parlino, forse si era sparsa la voce, "Silvio" si chiamava così,aveva preso questa decisione e la portava avanti in maniera testarda, e Felix si incavolava e giù botte nel mio corridoio di casa, sembravano due fratelli che si picchiavano per un gioco, così diventanno tre ad andare a spasso la sera, certo che era brutto Silvio ahahahahah Felix non dormiva come tutti i gatti acciambellato ma su un fianco tutto lungo lungo, possibilmente appiccicato come una ventosa a me, come mi svegliamo gli dicevo " vieni Felix?" e mi baciava sul naso, si adesso ridete....prendetemi in giro, si baciava a comando, e perchè Pecorello? Aveva un tono della voce, quando mi chiamava che sembrava una pecorella, Felindo, ho sempre avuto la convinzione che i nomi che finiscono con ardo fossero strani, mentre quelli con indo.....beh...mi piaceva sto nome Felindo ahahahaha Poi una sera Felix non tornò più....l'ho cercato per i prati intorno, l'ho chiamato per giorni.....per sere intere, pensavo sta dietro a qualche gatta, ero sicura tornasse, mi aspettavo di vedermelo sbucare all'improvviso, non potevo accettare un tradimento a un qualcosa di unico, ma lui non tornò più. Era finito quell'anno strampalato noi due insieme, me ne feci una malattia.....e tutti a dirmi: " ma sei pazza, ma tutto questo per un gatto?" Ma non era un gatto, era Felix! Mai pensato fosse morto, nemmeno per un istante, pensarlo con le alucce nel paradiso dei gatti, beh.....non ce lo vedevo, non aveva la faccia del gatto angelo ne del gatto diavolo, era Felix, niente altro! Allora feci qualcosa che forse è ridicolo, forse è fuori da ogni logica, con una foto andai in una di quelle fabbriche di ceramiche, mi sono fatta fare una statua di porcellana, quasi di proporzioni naturali,volevo che facesse ancora parte della mia vita, sono passati 10 anni, sta ancora nel mio cuore e sta qui....vicino al mio pc, che mi tiene compagnia..... Perchè io penso che chiunque faccia un pezzo di strada con noi, ci abbia dato allegria e gioia e soprattutto amore, gatto, cane o persona, non vada mai dimenticato, e comunque non potrei mai dimenticarlo, non stiamo parlando di un gatto ma di FELIX.....PECORELLO.....FELINDO..... Le persone spesso non ci degnano di uno sguardo, lui ha diviso momenti speciali con me, chiamarlo gatto no, non mi pare il caso, un personaggio buffo con grandi baffi, capace di dare amore, forse ha solo un nome....il suo.....Felix...

scritto da: sissunchi

Messaggio N° 1692
Tag: Noi&Voi
16-11-2005 - 13:27

AVVISO AI NAVIGANTI


La Community di Libero cresce quotidianamente grazie alla vostra presenza e ai vostri contributi. Stiamo lavorando per rendere la Community e i suoi servizi sempre più accessibili.




Per questo motivo nella giornata di oggi i servizi potrebbero essere più lenti del solito. Ci scusiamo per il momentaneo disservizio.



A presto


Staff Libero Community

Messaggio N° 1691 16-11-2005 - 12:13

LINUX DAY 2005


Il 26 Novembre 2005 in quasi tutto il territorio nazionale si terrà la manifestazione del Linux Day.

Come ogni anno in questa manifestazione si potranno imparare moltissime cose legate al mondo Linux ed all'Open Source ( progetti, collaborazione ecc .. ).

Per vedere dove si terrà il vostro Linux Day date un'occhiata a questo link :

http://www.linux.it/LinuxDay/programma.phtml .

Buona giornata

Messaggio N° 1690 15-11-2005 - 20:54

CRASH - CONTATTO FISICO

Finalmente un gran bel film!
Quanto razzismo esiste in America? E quanto i gruppi discriminati  sono a loro volta discriminanti nei confronti delle altre etnie? I cattivi sono solo cattivi? E i buoni? Meritano il paradiso sempre e comunque?
Da queste cinque domande si potrebbe partire per raccontare "Crash" primo film di Paul Haggis regista, già in odore di
Oscar come sceneggiatore di "Million dollar baby".
La trama inizialmente è un po' ostica da seguire perché vengono presentati i personaggi, apparentemente non collegati
fra loro, con in rilievo i difetti (Matt Dillon il razzista; Sandra Bullock la moglie agiata del procuratore distrettuale, acida e sempre arrabbiata; Trandie Newton, bellissima consorte di un regista di colore, che non capisce l'odio razziale di cui il marito è stato vittima fin dalla nascita; Don Cheadle poliziotto nero apparentemente incorruttibile; Ryan Philippe giovane agente bianco contrario al razzismo e alla discriminazione; Brendan Fraser il procuratore distrettuale disposto a tutto per accattivarsi i voti dell'elettorato di colore) e gli episodi in cui si rendono odiosi.
Grazie a diversi "incidenti", nel secondo tempo del film, conosciamo i personaggi per intero e tutto ciò che avevamo pensato fino a quel punto viene azzerato: i buoni mostrano i loro lati negativi, i cattivi hanno modo di riscattarsi. Sembra che il regista voglia lanciare un segnale molto chiaro: solo di fronte agli  "incidenti" (stradali o della vita) le persone si rivelano per quello che sono.
Ottimo il cast. Gli attori, dai più noti a quelli meno conosciuti, sono tutti all'altezza dei ruoli che incarnano.
Sconvolgente l'immagine degli Stati Uniti che ne viene fuori. Il film è ambientato a Los Angeles, ma estendibile a tutta
la nazione, con quartieri che i bianchi non possono frequentare e viceversa per i neri. Non è un film che prende le parti di un'etnia a scapito di un'altra, in questo è estremamente democratico, non si abbandona al pietismo, ma mostra brutalmente come la differenza la facciano sempre e comunque gli esseri umani, singolarmente, nei momenti estremi.
Bello e intelligente, da vedere.
suede68

Messaggio N° 1689 14-11-2005 - 08:19

QNX, LE VERSIONI DISPONIBILI [TERZA e ULTIMA PARTE]


Senza fare tanti giri di parole, QNX è a pagamento, anzi, essendo un prodotto esclusivamente di nicchia, costa una follia per qualunque utente casalingo, si parla di cifre a partire da 4000,00 e rotti € in su, comunque, queste versioni sono destinate a tutti gli effetti al mondo del lavoro, non di certo per un utente desktop, per questi esistono delle versioni totalmente gratuite, anche se sul sito di QNX non sono più reperibili, infatti troviamo solo versioni DEMO da 30 giorni.

Ecco che per una volta il “peer-to-peer” fa al caso nostro senza diventare pirati, infatti si possono trovare alcune versioni con licenza FREE solo per uso personale.


Le versioni free che conosco sono tre:


  • QNX demo, tutto il sistema operativo, compreso il browser per navigare, in soli 1,44 MB!! (requisiti: pc 386 con almeno 8 MB di ram, mouse seriale)


  • QNX v.610 di soli 28,4 MB da installare su partizione FAT o FAT32, funziona anche con sistemi NT a patto di creare un floppy di avvio, lo spazio richiesto su HD è di 600 MB, e comunque non è per nulla invasivo, infatti risiede in una unica cartella facilmente disinstallabile. (mouse seriale)


  • QNX Neutrino 6.1.2 di 237,22 MB solo come CD LIVE, dunque utilissimo come sistema operativo di emergenza, per navigare in internet senza complicarsi troppo la vita (vedi virus, spyware, ecc..) funziona con qualsiasi pc che abbia un CD-ROM.


In conclusione, QNX non sarà mai il sistema operativo per tutti, però ha dalla sua tante qualità che nemmeno Linux si può permettere, se aziende come Cisco, Siemens, Nasa fanno uso di questo “terminator” un motivo c'è.. e comunque penso di aver reso bene l'idea di cosa consiste questa mosca bianca nel mondo dei sistemi operativi.


A buon intenditore.

Messaggio N° 1688 11-11-2005 - 14:26

COFFI-BREC: TOP OF THE POST


Un'altra settimana lavorativa sta per finire. Quali sciocchezze avranno detto stavolta i nostri capi-ufficio? Leggiamole...





» Un capo durante una riunione: "è inutile che insistete, ho capito! Non sono attuso".
Appunto!


» Il capo poliglotta: "se non capisci ti faccio lo scandisk lettera per lettera".
Si si e al computer gli fa lo spelling!


» Non solo i capi sbagliano ma anche i clienti dei capi: un cliente di un grossista voleva delle placche grigio grafite e gli è uscito: "...mi dai 15 placche grigio gratinate?".
Avrà scambiato la ferramenta per la rosticceria!


» Discorso domestico: "...oggi mi tocca sbranare il frigorifero".
Speriamo abbia digerito le parti in metallo che sono pesanti!


» Il capo che parla di macchine: "che differenza c'è fra la X5 e la XFive?!?!
Io penso la stessa che c'è fra BMW e Biemmevu...



Santa pazienza...



Impiegato_blog

Messaggio N° 1687 11-11-2005 - 13:42

QNX, DALLA TEORIA ALLA PRATICA [SECONDA PARTE]


Dopo aver descritto, in modo abbastanza chiaro, i concetti fondamentali sull'estrema sicurezza di QNX, passiamo all'atto pratico.

Un sistema operativo come questo è indispensabile in applicazioni dove è richiesta una precisione meccanica centesimale, come ad esempio il controllo di apparecchiature robotizzate, infatti non è ammissibile, in certe circostanze, assistere ad interruzioni del lavoro svolto da un braccio robotizzato.

Cosa succederebbe se un paziente perdesse la vista a causa di un malfunzionamento del robot che si ferma col raggio laser proprio nel bel mezzo dell'operazione?

QNX risolve alla radice proprio questo problema perché, a differenza di Windows o Linux, non si deve aspettare il risultato del calcolo, dunque non ci sono MAI punti di interruzione.


Laptop e cellulari.


Qualcuno si sarà chiesto se questo sistema operativo è adatto anche per i computer dei comuni mortali, ebbene si!

Non so quanti di voi hanno un computer portatile ma so per certo che il problema numero 1

è l'autonomia.

A differenza di Windows e Linux, QNX ha un tempo di avvio brevissimo, meno di 60 secondi, dunque è molto adatto per tutti quelli che del portatile ne fanno uso intensivo.

Spesso e volentieri, capita di dover salvare qualcosa a titolo di promemoria, e magari si è fuori sede, dunque senza la possibilità di collegare l'alimentatore di rete, ma con QNX non ci sono problemi di sorta, in quanto è attivo praticamente subito, basti pensare che la versione da installare su disco è di soli 28 MB, dunque..

Anche i cellulari di ultima generazione possono adottare QNX, i prodotti di punta sono quasi dei veri computer, dunque lo vedremo presto anche nei cellulari di fascia alta, sostituendo alla grande i sistemi attuali, che purtroppo a volte si bloccano.


QNX Neutrino CD Live.


Altra chicca di questo incredibile sistema, è disponibile anche in versione CD Live, dunque lo si può usare in tutti i computer che siano provvisti di CD-ROM.

Il bello del CD Live, consiste nel fatto che sul disco fisso non viene scritto assolutamente niente, il tutto gira direttamente sulla RAM, dunque è adatto, non solo come sistema di emergenza, nel caso che il computer non ne vuol più sapere di avviarsi, ma anche solo per navigare in internet in tutta sicurezza.

Ovviamente di virus per questo sistema non se ne parla nemmeno, essendo di fatto un prodotto di nicchia, senza contare che è praticamente impossibile scrivere sul CD-ROM.

scritto da : ma_quando_mai

Messaggio N° 1686 11-11-2005 - 11:02

MAMMA, NON C’È POSTO PER TE


Si moltiplicano gli strumenti per agevolare il tempo del lavoro con quello della famiglia così come i progetti per fare rientrare le madri in azienda, ma qualcosa sembra non andare per il verso giusto. Sì perché avere dei figli sembra essere ancora un piccolo peccato da espiare. Ancora di più se si tratta di superare un colloquio di lavoro, soprattutto se si è donne. E' vero infatti che le madri continuano a essere penalizzate anche nel momento in cui i selezionatori devono decidere se sono adatte o meno per una determinata occupazione. Una penalizzazione non spiegabile con alcun altro parametro se non quello di aver dato alla luce un bimbo.


Due ricercatrici della Cornell University hanno condotto un esperimento per capire se le neo-mamme ricevevano meno offerte di lavoro perché non capaci o solo perché avevano deciso di dare alla luce una nuova vita e se la loro retribuzione più bassa era dovuta alla scelta di dedicare più tempo (emotivo e pratico) ai figli.


Per vedere quanto la maternità incidesse sulle opportunità di lavoro hanno deciso di realizzare un test di laboratorio le cui cavie erano nient’altro che selezionatori di professione ignari del test cui erano sottoposti. A ciascuno di loro è stato chiesto, dietro compenso, di valutare dei candidati per una posizione medio-alta nell’area marketing di un’azienda di comunicazione.

Ebbene le madri sono state classificate da tutti i selezionatori come meno competenti, meno impegnate, meno idonee per eventuali promozioni e poco adatte a ricoprire ruoli di responsabilità. Questo pure se le candidature erano concretamente di pari grado.


Al contrario, per i selezionatori, gli uomini che hanno dei figli hanno qualità tali da farli preferire ai non-padri. Insomma il fatto di avere figli incide sul processo di selezione in modo completamente diverso a seconda che si tratti di donne o di uomini.

Nel dettaglio: le candidate madri sarebbero meno competenti di un 10% rispetto alle candidate non madri, si attende da loro un impegno inferiore del 15% rispetto a quello delle candidate senza figli. In termini di stipendio gli verrebbe offerta una retribuzione di circa 9 mila euro annui lordi inferiore, pari al 7.4%, a quanto proposto alle colleghe non madri. E soprattutto solo una candidata-madre su due viene proposta per l’assunzione mentre per le donne non madri la percentuale arriva all’87 per cento.


Quali sono le ragioni? Le due ricercatrici, pur attente a non ammettere apertamente una discriminazione nei confronti delle madri, sono convinte che nella mente dei selezionatori avviene, al momento di decidere se assumere o meno una persona, il confronto tra due stereotipi: il “lavoratore ideale” da un lato e la “madre lavoratrice” dall’altra. Secondo le autrici si avrebbe a che fare con le “performance attese” dove la produttività si ricollega alle dimensioni della capacità (o abilità) e dello sforzo. E quello della maternità, secondo questi parametri, è uno status svalutato negli ambienti di lavoro. Come se fosse un peccato da espiare o una macchia da celare. Nella mente di molti esse sarebbero meno intenzionate a mettere tutte le energie in compiti professionali perché quello di madre sarebbe già un compito impegnativo tanto da divenire incompatibile con quello di brava professionista.


Il lavoratore ideale sarebbe quindi un soggetto libero da qualsiasi altra incombenza, preoccupazione, interesse. Ossia colui che mostra il maggiore sforzo nel lavoro facendo capire che sacrifica tutto il resto per quell’impiego. Il lavoratore ideale è un uomo o una donna bidimensionale e il tempo che dedica al lavoro (al di là della sua produttività) è la misura unica di questa devozione. Lavorare fino a tardi ogni giorno, lavorare ogni weekend. Peccato che tale connessione implicita, concludono le ricercatrici, non è necessariamente vera. In particolar modo nei nuovi contesti organizzativi.



Ladeadiventi

Messaggio N° 1685 10-11-2005 - 23:32

LE LETTERE SCARLATTE

Nei tempi passati...era stata istituita questo tipo di punizione per le adultere, portare cucita in bella vista su tutti gli abiti una lettera "A"...altre volte questa lettera veniva impressa con il fuoco sulla pelle all'altezza del seno, in modo che fosse visibile..."A" adultera...che ogni uomo sapesse con chi avesse a che fare, che ogni persona avesse il disprezzo più totale per questa donna che si era macchiata di infamia.

Ora siamo nell'era moderna, in cui viene dichiarata una certa libertà nei costumi, nelle culture sessuali, siamo tutti tolleranti...ne siamo proprio sicuri? Quanti di noi si portano a spasso quella lettera marchiata a fuoco...e quanti di noi la mettono ogni giorno sul vestito di qualcuno, non sempre la lettera "A"...anche altre lettere, ci sta una vasta scelta...perchè si, ancora oggi, o vendi te stesso e ti adegui al branco o ecco che qualcuno ti appiccica una bella lettera...indelebile.

Due ragazze lesbiche che superano la barriera dei limiti imposti, e si prendono per mano o si baciano in pubblico, si portano a spasso la loro bella lettera scarlatta, la donna sposata che si innamora di un altro, se ha il coraggio di rinunciare all'orticello e alla casetta con lo steccato, mica è guardata con ammirazione, no...un altra bella lettera scarlatta...e qui si...una bella "A" o una bella "P"..certo premiamo quelli che si tengono buoni i consorti con 200 bugie...quelli che vivono la loro vita ipocrita...ma l'apparenza è salva...ok a loro niente lettere.

Si ha una storia d'amore, si è lasciati...che la derisione sia pubblica, oppure lo sguardo pietoso della gente...poverella... ecco qui mettiamo una bella "P" poveraccia...e in fondo magari godiamo,una persona distrutta, a terra...ci fa sentire ai piani superiori...cuciamo altre lettere...
Oppure si è presa una fregatura, gente bugiarda è pieno il mondo, allora si va in giro con una bella "C" cogliona, ma l'importante è che tutti vedano, la prossima o il prossimo veda quella lettera, se sei stata cogliona una volta lo sarai sempre...ma si... " in fondo poteva capirlo", se non ha capito è colpa sua... "C"

...E queste lettere...invisibili, la nostra anima se le porta a spasso, e quel marchio a fuoco come brucia, anche se nessuno ce le cuce materialmente addosso, il marchio di infamia si porta....si legge nei nostri occhi quando qualcuno ci parla di amore...quando qualcuno punta il dito...lesbica,adultera,cogliona,poveraccia...e i benpensanti da dietro lo steccato, si sentono migliori...la facciata è salva.

" SIGNOR GIUDICE...IL MOTIVO DELLA CONDANNA? MI DICA IL CAPO DI ACCUSA...SIGNOR GIUDICE CHE LEGGE HO INFRANTO???"

IMPUTATO...LEI SI E' MACCHIATO DEL REATO PIU' GRAVE:HA AMATO...

Che la lettera scarlatta...sia la punizione...gente che guarda dallo steccato... "APPLICATE IL MARCHIO DI INFAMIA"

...La seduta è tolta...

sissunchi

Messaggio N° 1684 10-11-2005 - 18:02

ANAGRAFE DELLE MOSCHE BIANCHE!


Proprio stamattina in una trasmissione tv di cui non faccio il nome (ehm... la pubblicità si paga eheh) hanno definito le coppie conosciutesi via internet "mosche bianche".


Sempre in codesto programma ho sentito parlare della chat come di un' "ultima generazione di agenzia matrimoniale". Ma io, e chi come me la frequenta tutti i giorni, sa bene che la chat è ben altro... la chat è amicizia, risate, raduni...


In breve, la storia è sempre la stessa. La chat per la maggior parte dei mass media è luogo di perdizione e depravazione  dove pochi, pochissimi eletti, riescono a portare avanti un'amicizia al punto di farla diventare una "storia". Da qui la definizione "mosche bianche".


Io personalmente reputo la chat un posto come un altro dove fare amicizia e passare il tempo, come andare al pub, al bar... insomma... se poi da queste amicizie nascono belle e durature storie d'amore meglio, no???


Mosche Bianche??? Aooooooo!!! Ma dove, quando, perchè? Io di coppie formatesi in chat ne conosco un sacco  e la mia mente malata ha partorito l'idea di questa anagrafe  per cui...


Passate al comune (il mio blog) per l'iscrizione  e fornitemi i nick che mica posso conoscervi tutti???

  1. taty67 e roby662
  2. wildmadcat e pietrablu
  3. FLAMBYNA e VodkaMartini
  4. ZEUS62 e shara68
  5. janeBAOL e Smaug_
  6. zingiber e ******** 
  7. sissalissa e ilparalume 
  8. xanda e dav968 
  9. Attendereprego e zeusthor
  10. Potina e Ilsaggiowhite
  11. ponyboy00 e adetaricone
  12. LUCY63 e Massimo
  13. Lenanick e clavelito
  14. Alien e Elly63
  15. nixieluna e Gloth
  16. djranda e lunaotrantina
  17. fish00 e kikkodafirenze
  18. Peerless77 e Marcondirondirondero
  19. Zefiro972 e Pick
  20. megguccia e mattocorbotto


Taty67

Messaggio N° 1682 09-11-2005 - 14:10

QNX, sistema operativo estremo! [ Prima Parte ]


Oddio, si è bloccato tutto!!

Al giorno d'oggi è normalissimo sentire parlare, per non dire assistere, alle schermate blu di Windows, il classico crash per intenderci.

I motivi in realtà possono essere tanti, un programma scritto male, una DLL che crea un qualche conflitto e cosi via.

Spesso però, anche se il pc è in perfette condizioni, basta visitare un sito web per assistere al famelico crash, certi siti sono stati progettati con scopi non proprio benevoli ed anche a voler prendere tutte le dovute precauzioni, è sufficiente lasciar passare anche un solo javascript scritto ad hoc ed il danno è compiuto.


No guarda, io uso Linux, sono in una botte sicura.


Purtroppo nemmeno Linux è completamente immune dal crash, come dire, “anche lui ha i suoi difetti”, infatti ho letto da qualche parte che, come per Windows, è sufficiente qualche riga di codice malevolo per combinare danni.

Ovviamente Linux è di fatto molto più sicuro di Windows, i virus scritti per questo sistema sono ancora pochissimi, però con la crescente diffusione delle sue più disparate distribuzioni, c'è poco da stare allegri.


Ma allora, quale sistema operativo adottare, nel caso di operazioni dove il crash non è assolutamente ammesso?


Uno in realtà esiste, si chiama QNX, ovvero un sistema operativo “Real Time”, nato per lavorare in ambienti ad altissimo rischio, dove anche solo il più piccolo tentennamento del sistema può causare morte e distruzione anche su vasta scala, ad esempio il controllo delle centrali nucleari, e sappiamo tutti cosa era successo nel lontano 1986.

Dan Dodge e Gordon Bell, due canadesi che si sono cimentati in questa sfida nel mondo dei sistemi operativi estremi, e direi con risultati di primissimo livello, basti pensare che il QNX è usato da Cisco, Siemens, Nasa.. un bel biglietto da visita, vero?


Piccolo è meglio.


La soluzione al problema dei crash è stata risolta in modo davvero semplice: togliere tutto quello che non serve al motore, in parole povere, il suo kernel esegue solo lo stretto necessario alle funzioni di vitale importanza per il conseguimento delle operazioni richieste.

Questo fa si che il kernel sia di dimensioni veramente piccole (qualche decina di KB), dunque si può anche permettere di lavorare in tempo reale.

Le funzioni di “contorno”, tipo la gestione hardware, l'interfaccia grafica, ecc.. sono gestite al di fuori del kernel stesso, detto anche “microkernel”, garantendo cosi una stabilità operativa eccezionale, Paolo Attivissimo ne aveva fatto un esempio, chi di voi non ha mai visto il film “Terminator”?

Perde pezzi ma continua imperterrito il suo lavoro.

scritto da
ma_quando_mai

Messaggio N° 1681 07-11-2005 - 22:22

Concordato Si, Concordato No: La Terra dei "Legnasanti"


Negli ultimi giorni ha fatto polemica, tanto per cambiare, anche all' interno del Centrosinistra, la proposta di Boselli ( SDI-Radicali ) di "superare il Concordato" di seguito la risposta del SIR, l' agenzia stampa Servizio di Informazione Religiosa. 

Pubblichiamo la nota Sir di questa settimana. Il leader dello Sdi, Boselli, ha almeno il merito della franchezza: infatti ha motivato proprio con l’antefatto referendario le nozze (o l’unione) con i radicali, poste sotto il segno di Zapatero, con tutto il vecchio armamentario laicista che ne consegue. La “sconfitta” brucia, brucia davvero tanto. I promotori del referendum contro la legge 40 ancora non si capacitano del flop più clamoroso nella storia elettorale italiana che gli elettori (gli elettori, si badi bene, non certo la Chiesa cattolica) hanno loro inflitto qualche mese fa. Così sparano al bersaglio grosso, vogliono abolire il Concordato.
L’episodio, in sé, è tutto qui: si profila semplicemente la possibilità per la pattuglia radicale, per interposto Boselli (gli altri attori della diaspora socialista infatti sembrano più prudenti), di ritornare in Parlamento ad agitare i classici temi del laicismo più stantio, insieme a quelle tematiche liberali-liberiste-libertarie che da sempre rappresentano la composita ideologia del radicalismo italiano, antica scissione dal vecchio partito liberale. La polemica contro la Chiesa cattolica serve a fare notizia, ma non c’è nulla di nuovo. L’unica avvertenza, è di avere almeno il sacrosanto pudore di non rivendicare tutto questo come l’ultima frontiera del progresso.
E qui forse c’è il punto vero della questione. Il laicismo non è più “moderno”: è una vecchia ideologia otto-novecentesca, che oggi, di fronte alle nuove sfide della cultura, della scienza e della politica, risulta spaesata e per sopravvivere ha bisogno di costruire il proprio avversario. Ecco spiegata l’immagine caricaturale della Cei che una pattuglia di politici, intellettuali e giornalisti a questo fine propagandano ed addirittura la nostalgia della Dc che ne consegue.
In realtà la lezione di questi ultimi anni è proprio che l’opinione pubblica, percependo fino in fondo la portata della sfida che ci sta dinanzi, sulle frontiere della “questione antropologica”, rifiuta ogni scorciatoia ideologica, ogni affermazione astratta, come quelle del laicismo tradizionale o dello zapaterismo insinuante. Così tende a riconoscere alla Chiesa il senso dei problemi reali, l’esperienza della persona incarnata, nel suo corpo, nei suoi affetti, nelle contraddizioni, nella fatica e nella speranza della vita quotidiana, nella domanda di senso che ne consegue.
Il quadro concordatario è garanzia di libertà. La Chiesa, come ha ribadito il papa Benedetto XVI, non rivendica alcun potere o alcun privilegio, ma proprio per questo non può non parlare con chiarezza, non può non continuare a sollecitare, incitare le istituzioni a farsi carico dei grandi problemi dell’uomo di oggi e a dire la sua, nel libero dibattito. E così suscitare le più ampie convergenze possibili, oltre ogni steccato, oltre ogni antica divisione.


La commento punto punto...

Il leader dello Sdi, Boselli, ha almeno il merito della franchezza: infatti ha motivato proprio con l’antefatto referendario le nozze (o l’unione) con i radicali, poste sotto il segno di Zapatero, con tutto il vecchio armamentario laicista che ne consegue. La “sconfitta” brucia, brucia davvero tanto. I promotori del referendum contro la legge 40 ancora non si capacitano del flop più clamoroso nella storia elettorale italiana che gli elettori (gli elettori, si badi bene, non certo la Chiesa cattolica) hanno loro inflitto qualche mese fa. Così sparano al bersaglio grosso, vogliono abolire il Concordato.

A parte che il referendum sulla L.40 non è stato il flop più clamoroso. Quello con la minore affluenza è stato il referendum sull' art. 18. Boselli ha chiamato in causa il referedum non per attribuire colpa alla Chiesa (come sembrerebbe dal travisamento del SIR) ma per sottolineare che con il referendum del 12 giugno si è mostrata chiaramente la linea della Chiesa, una linea politica, di canalizzazione dell' opinione pubblica religiosa verso UN determinato partito. Il che è una violazione del Concordato che attribuisce dei privilegi alla Chiesa in cambio proprio del principio di non interferenza. La questione non è "La Chiesa non poteva parlare" ma "visto che la Chiesa ha chiaramente mostrato di volere andare OLTRE quello che il Concordato le permette è ovvio che a questo punto il Concordato è solo un pezzo di carta"
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