Creato da morr2006 il 28/10/2006

RIMINISUDBLOG

pensieri e commenti su Rimini sud

 

Messaggi di Settembre 2007

Nando Piccari lancia invettive che trasudano ammirazione...grazie..

Post n°50 pubblicato il 29 Settembre 2007 da morr2006
 



Nando lo trovate alla voce"satira" nel sito dei DS futuri PD(Se tutto fila liscio).Sa usare la tastiera e a volte la sua prosa e' fresca e spiritosa.Politicamente parlando e' di quelli che hanno in passato preso un sacco di legnate,non senza colpa, e questo non puo' che rendercelo tutto sommato simpatico.E' intelligente,colto,pigro e piace alle donne.Con il corpo lancia un messaggio univoco a chi si complimenta con lui per l' ottima salute chiedendone il segreto:-No sport-sembra dire,come Winston Churchil,agitando un mozzicone di toscano.Condivido con lui l'amore per Montefiore ed e' proprio la' che ci siamo incontrati l'ultima volta.Io correvo in salita come d'abitudine e lui scendeva in auto.Vedendomi si ferma e mi chiede col piglio arcigno del commissario politico:-Tu voti qui??- e io di rimando con un certo inutile candore dico:-No-e lui:- Ah....-come dire- neanche a questo servi..-e via,riparti' di botto senza perdere altro tempo...Poi come andarono le elezioni a Montefiore per il sindaco si sa.E ironia della sorte il padre dell'avvocato Berselli,che ha battuto Piccari,era un sottoposto di mio padre durante la guerra nel deserto tra Tobruk e El Alamein.Quanto e' piccolo il mondo..per non parlare delle coincidenze..Quello che non si capisce bene e' cosa ci stia a fare la voce SATIRA nel sito dei DS,a cui mi onoro anche io di appartenere.Siamo seri.Chi gestisce il potere come noi(chi piu' chi meno...noi meno) in citta' da tanti anni solo con una buona dose di faccia tosta puo' avere il coraggio di parlare di satira.E verso chi si farebbe questa SATIRA se e' lecito domandare?Verso il palazzo?I potenti di turno?I soliti noti a cui non scappa un appalto???Oppure verso i prepotenti che amano ricordare come loro facciano a Rimini sia il governo che l'opposizione lasciando agli altri poveri grulli la parte dei grilli parlanti...????Francamente non ci pare anche se siamo sempre pronti eventualmente a riconoscere i nostri errori....Dall'alto della sua potenza di fuoco mediatica(speriamo con diritto di replica) sul sito dei DS online e da "Chiamami città" ..che si sappia...il nostro simpatico "old farmer" ci gratifica con un giudizio che deve a lungo aver tenuto nel cassetto in attesa dell'occasione propizia e a proposito delle liste civiche di Beppe Grillo,tra l'altro,affferma:

-Bisogna però riconoscere che il “guru trillante” ha fatto qui da noi un colpo grosso: l’adesione (anzi, l’arruolamento) di Corrado Zucchi, detto anche “Corrambo Schwarzenzucchen Sterminetor”, che anni fa giunse direttamente da Hollywood a Rimini, dove inspiegabilmente militò perfino nel PCI, anziché andarsi a collocare fra gli amici di Borghezio.-

Piglia,incarta e porta a casa...e vabbè..speriamo almeno di continuare a trovare qualcuno che ci aiuta a trovare un piatto di minestra,con l'aria che tira...Ma perchè poi prendersela con la mia pluridecennale militanza comunista..nessuno ha mai avuto nulla da ridire,soprattutto quando c'era da rischiare la pelle..mah..del resto l'incazzatura è comprensibile perchè se per caso un miracolo portasse Beppe al potere un sacco di gente dovrebbe trovarsi un lavoro serio.Si tratta di pura e semplice autodifesa,di instinto di sopravvivenza...ma la vera prova che tradisce la reale ammirazione di Nando per il sottoscritto è nell'accostamento ,che mi onora, al personaggio di Terminator,il mitico cyborg che sacrifica la propria vita per salvare una malconcia umanità..E che a Rimini coincide con una battaglia vittoriosa per riportare la legalità alla stazione ferroviaria.A riggrazzie..E che dire poi del richiamo al vecchio Arnold che dal nulla è diventato governatore della California ed è in lizza per la presidenza al prossimo giro dopo questo..legge permettendo.Roba da standing ovation.E poi ha del coraggio a prendersela con un tipaccio come me..che non ha nulla da perdere.E a me piace la gente coraggiosa.Due cose però non quadrano se Nando me lo permette.

1-L'accomunamento con Borghezio è chiaramente fuori luogo.Perchè è vero che sono razzista,ma solo per il fatto che a me piacciono più i neri dei bianchi..come diceva Gassman nel sorpasso.In realtà io sto con Cofferati,con Ciamparino e con Amato,perchè sono convinto che la vera democrazia sta e può stare solo nell'ordine e nelle regole giuste,condivise e applicate con fermezza.E che nel far west attuale comandano solo i potenti e i prepotenti a danno dei poveracci che non hanno i privilegi di casta o la macchina blindata..E che ai cittadini bisogna saper dare sicurezza e che quelli come te,con tutto il rispetto,in perfetta buona fede ci fanno perdere voti..a pacchi..

2-I giudizi che dai sul movimento che sta intorno a Grillo sono una svista clamorosa,un errore politico grande come una casa.Se tu pensi di conquistare consensi al PD bollando come eretici giovani cittadini,che mancano vistosamente nelle nostre file,stanchi della politica della corruzione e dell'inciucio,delle poltrone e dei privilegi,degli idioti al comando purchè fedeli...bè qui forse bisognerebbe andarsi a rileggere i testi fondamentali sulla lotta di classe e sulla rivoluzione che non hanno perso nulla di attuale anche dopo il crollo del muro di Berlino.

 
 
 

Graffiti: i Basquiat di casa nostra

Post n°49 pubblicato il 25 Settembre 2007 da morr2006
 


Creatività metropolitana: un esempio alla stazione  di  Rimini distrutto dai nuovi barbari

L'intervista a Sgarbi

"Non ci si può interessare di un fenomeno culturale solo se è «legale». Spesso questo confina infatti con la trasgressione MILANO - Al Leoncavallo? Al Leoncavallo! Il nome evoca un luogo disordinato e difficile, occupato da giovani sempre e comunque disubbidienti (condizione naturale anche agli artisti), un centro sociale alternativo alle istituzioni. Per anni abbiamo sentito di scontri, tumulti, occupazioni e, conseguentemente, di delibere di sgombero, di sfratto, come se l'occupazione dovesse rappresentare un simbolo antagonista rispetto alla società borghese. Come, di fatto, è. Non ho mai pensato, quindi, di avere buone ragioni di andare al Leoncavallo, né per piacere né per provocazione. Sono andato lì, semplicemente, per prendere atto di una condizione estetica, stimolata da un episodio: l'inaugurazione della mostra di Jean-Michel Basquiat, maestro ammiratissimo e pacatissimo dei graffitisti, dedicatogli dalla Triennale di Milano. Una legittima irritazione e qualche ragione deve essere riconosciuta a chi si oppone al dilagare di scritture di puro sfogo sopra monumenti di interesse storico-artistico in quella grande città d'arte che è Milano negli esempi di architettura romana, romanica, gotica, rinascimentale, barocca, neoclassica e fascista che rischiano di essere deturpate dal graffitismo selvaggio, ma giustificabile sulle architetture alla stessa stregua che non lo sarebbe sulle pitture. Non si consentirebbe né a Basquiat, né a Keith Haring di produrre i loro vitalistici segni sopra il Cenacolo di Leonardo; e allo stesso modo non si può consentire che la liberazione della creatività si esprima in segni, anche esteticamente coerenti sopra marmi, archi e muri di edifici storici, sulle colonne di San Lorenzo, o sull'architettura del Piermarini alla Scala. Anche se ricordiamo che lo stesso Raffaello, a distanza di poco più di mezzo secolo, dipinse gli affreschi delle Stanze vaticane su precedenti e non consunti, ma semplicemente invecchiati, per il nuovo gusto, affreschi di Piero della Francesca. Tipologia più umiliante è, fra le altre, proprio quella che circonda con inesorabile incombenza l'area dell'attuale Leoncavallo. Sotto edifici di forma improbabile, lugubri e oscuri, vi sono le larghe strade su cui si affaccia il Centro sociale, via Antonio Watteau e via Gian Pietro Lucini. Il primo, fra i grandi maestri del '700 francese; il secondo, poeta dell'avanguardia futurista. Intorno alle targhe delle strade e sui muri circostanti vi è un incredibile fiorire di pitture di prorompente creatività, certamente ragguardevoli, perfettamente coerenti con lo spirito celebrato dalla mostra di Basquiat. Gli autori ne sono emuli e seguaci, talvolta con pari energia, e si muovono in spazi liberi su pareti grigie, nello spirito dei graffiti delle metropolitane americane e in quei sotterranei celebrati da Jack Kerouac nel libro che Basquiat, in una celebre fotografia, tiene fra le mani. È evidente, allora, che dalla tensione di una lotta con la società derivano queste espressioni liberatorie di creatività, le quali sono certamente favorite dalla condizione di emergenza, dall'essere nate in situazioni di conflitto. E anche dall'euforia dell'occupazione. L'arte contemporanea è anche questo. A noi tocca registrarla e riconoscerla dove essa si manifesta, e non come noi desideriamo, vogliamo o speriamo. Queste opere trovano nello scontro la ragione della loro forza, della loro originalità. E quando si parla di un Museo di arte contemporanea non si può pensare che esso sia un luogo della buona educazione, del decoro, della pulizia; asettico come un ospedale. Il Leoncavallo è il luogo della vita. E le cause che hanno scatenato la creatività su quei muri non devono interessarci più del risultato, che è soprattutto in evidente contrasto con la negazione della bellezza e la morte degli edifici circostanti. Se fra questi graffitisti, come è assai probabile, ci fossero artisti di futura affermazione, sarebbe grave cancellarne o eliminarne le origini del linguaggio. Questi muri vanno, quindi, tutelati. Essi sono, come l'opera di Rimbaud, il frutto di una trasgressione che produce vitalità, energia, creatività. Non ho valutato le pitture murali del Leoncavallo come critico d'arte, anche se potevo farlo. E non ho ritenuto necessario visitare le vie Gian Pietro Lucini e Antonio Watteau, valutando il fenomeno del graffitismo in una dimensione metropolitana e internazionale, attraverso le riproduzioni fotografiche o intercettazioni visive occasionali fra strade e metropolitane. Ho, invece, visitato il Leoncavallo da assessore alla Cultura di una città che chiede a gran voce spazi per l'arte contemporanea e che ha un'emergenza estetica, di immediata evidenza, su quei muri. Ecco perché ho ritenuto necessario conoscere quel luogo, il Leoncavallo, come le Torri di Kiefer e l'Hangar Bicocca, fenomeni di analoga rilevanza, uno in chiusura di secolo, l'altro in apertura di millennio; l'uno, prodotto dal disagio, culturale e sociale; l'altro, dal capitalismo nella sua fase evolutiva. Verso e per la cultura. Quello che nella città riguarda un assessore è ben più di quanto non riguarda un fenomeno, una tendenza artistica. Per essa sul piano delle scelte, il critico può anche non avere interessi ad assumere una posizione polemica. L'assessore non può, ovviamente, prescindere dalla legalità, ma non può interessarsi di fenomeni culturali soltanto perché «legali». Altrimenti non dovrebbe occuparsi di decine di autori: da Caravaggio a Pasolini, da De Sade a Rimbaud, da Artaud a Pound, da Genette a Céline. La cultura spesso confina con la trasgressione. Intanto, occorre riconoscerla; poi, valutarne il rapporto con la città e i suoi bisogni. Come critico, sono sempre stato molto severo con i fenomeni di creatività metropolitana. Ma, nel momento in cui il Comune, con la Triennale, celebra Basquiat, non posso evitare di considerare i Basquiat di casa nostra, talvolta non meno creativi e liberi: Kaone, Wany, Sea, Pao, Microbo, Ozmo, Airone, Atomo, Blu, Bros, Eron, anche perché hanno conquistato gli spazi per potersi esprimere che all'artista americano furono garantiti dal mercato. Noi difendiamo quello che si è agitato sui nostri muri. A Milano, in quel grande museo all'aperto che in questi anni è diventato il Leoncavallo. E ora alla Bovisa, con l'istituzionale committenza della Triennale "

Vittorio Sgarbi 24 settembre 2007

 
 
 

PROMEMORIA LEGGE ABUSIVISMO E PROSTIT.DI STRADA INCONTRO.....

Post n°48 pubblicato il 24 Settembre 2007 da morr2006
 

MATTINATA RICCA DEL POOL PER I DUE DISTINTI PROVVEDIMENTI DI LEGGE E PIANO DI LAVORO:

1-CONTRASTO DELLA PROSTITUZIONE DI STRADA.

A-COINVOLGERE SUBITO GLI ESPERTI.

B-RICONOSCERE E IDENTIFICARE IL REATO

C-SANZIONARE CON PENE ALTERNATIVE AL CARCERE(LAVORO OBBLIGATORIO NELLA COMUNITà DI DON BENZI PER ES..) E CON PENE PECUNIARIE

 
 
 

ORE 13,14:DEGRADO A RIMINI CIRCONVALLAZIONE

Post n°47 pubblicato il 21 Settembre 2007 da morr2006
 


AL VOLO...OLE'!!

 
 
 

FORZA ITALIA INCONTRA RIMINISUD

Post n°46 pubblicato il 21 Settembre 2007 da morr2006
 
Tag: ZONING





Prosegue la serie di incontri promossa da RIMINISUD per giungere in
tempi urgentissimi all'approvazione di un disegno di legge adeguato a
dare alle forze di polizia maggiori poteri per contrastare l'abusivismo
commerciale,in spiaggia e non , e la prostituzione di strada.Dopo l'On
Chicchi dell'Ulivo è stata la volta dell'on.Pizzolante di Forza Italia
nella foto insieme all'avv.Lombardi e a Lualdi del quartiere3.
L'impegno comune è quello di ottenere una giusta legge sulla materia
coinvolgendo tutti i parlamentari e i senatori delle citta turistiche
che sentono particolarmente questo problema.Le proposte espresse da
Pizzolante sono state fatte proprie da RIMINISUD e si possono
sintetizzare in:

1-contro l'abusivismo commerciale di spiaggia e non, occorre colpire i
clienti siano essi turisti o residenti esattamente come la giunta di
Rimini fa con i divieti di sosta.L'ammontare della sanzione deve
passare da 3300 euro a 50/100 euro e deve essere comminata a tappeto da
vigili urbani e guardia di finanza esattamente come si fa con i divieti
di sosta,(chissà forse utilizzando anche glki ausiliari della tram
n.d.r.) o con i portoghesi sui treni.

2-Le forze di polizia devono essere autorizzate a sequestrare subito
tutta la mence che trovano in spiaggia e altrove,anche custodita dentro
borsoni o altri contenitori se sprovvista di regolari documenti di
viaggio o comunque destinata alla vendita abusiva-.

3-I proventi dai sequestri devono essere utilizzati per la creazioine
di un fondo comunale destinato alla formazione e all'equipaggiamento
delle forze do polizia che svolgono questo incarico.

4-Contro la prostituzione di strada si deve intervenire anzitutto
individuando la nuova specie di reato consistente nello svolgimento di
prestazioni sessuali a pagamento o nella trattativa per lo stesso scopo
per strada o in luoghi pubblici o aperti al pubblico.

5-Il cliente della prostituta deve essere sanzionato esattamente come
gli automobilisti che non rispettano i limiti di velocità o sono
sorpresi ubriachi alla guida.Ammenda da 300 euro in su e sequestro
dell'auto in caso di mancato pagamento.Devono anche essere previste
pene alternative alla detenzione per i recvidivi come lavori di
pubblica utilità(ad esempio un mese di lavoro gratuito nella comunità
di Don Benzi...n.d.r.).

6-Deve essere previsto il FOGLIO DI VIA EUROPEO tramite il quale si può
rimpatriare la prostituta forzatamente e si può sanzionare penalmente
in caso di mancato rispetto.In caso di violazione dell'obbligo di
foglio di via internazionale la prostituta perderà i suoi diritti
comunitari e dovrà essere arrestata e condannata a pene alternative
alla detenzione.(come ad es.il lavoro gratuito nella comunità di Don
Benzi).

7-I proventi dell'attività di contrasto anche qui andranno nel fondo
previsto per la formazione e l'equipaggiamento delle forze di polizia
come sopra.

L'on.Pizzolante è disponibile a firmare un disegno di legge con
l'on.Chicchi e tutte le altre forze politiche che saranno d'accordo,con
questi contenuti per andare in parlamento e fare lobby come necessario.

Poi occorre che dalla strategia comune ottenga dal ministro
dell'interno i rinforzi al primo di maggio di tutti gli anni e non al
primo di luglio.E infine occorre un accordo con il comitato provinciale
per l'ordine e la sicurezza che consenta all'amministrazione comunale
di utilizzare in supporto all'azione dei vigili anche personale
specializzato e riconosciuto(come da LR del dic.2003 che prevede il
REFERENTE PER LA SICUREZZA) nell'azione di deterrenza sulla
spiaggia.Anche il Governo nazionale si sta orientando verso le proposte
di RIMINISUD in materia.Nel popolare Programma ITALIA SUL DUE
(Balivo-Cucuzza)della RAI un sondaggio dice che il 66% degli italiani è
per le zone a luci rosse.Rifondazione a Roma chiede zone a luci rosse.A
Porta a Porta Bruno Vespa dice che il 90% degli italiani vuole riaprire
le CASE CHIUSE aggiornandole ai tempi.A Mestre si fa lo ZONING da 12
anni.In Europa tutti i paesi più importanti sono orientati verso queste
soluzioni.Vedi RIMINISUDBLOG

E adesso ditemi in tutta franchezza chi è quello che ancora non ha
capito bene la situazione.

CZ




 
 
 

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