Creato da morr2006 il 28/10/2006

RIMINISUDBLOG

pensieri e commenti su Rimini sud

 

Messaggi di Dicembre 2007

lucciole invincibili a Rimini??Ci vorrebbe un pateracchio all'italiana.

Post n°92 pubblicato il 24 Dicembre 2007 da morr2006
 
Foto di morr2006


finora si,il governo nel decreto sicurezza aveva previsto le espulsioni pur tra mille difficoltà e a passo di lumaca...ora c'è il nulla..il disegno di legge specifico per contrastare/regolamentare la prostituzione appare un'impresa titanica per Prodi.Se non c'è ruscito Berlusconi nella precedente legislatura con la sua maggioranza bulgara ci vorrebbe un miracolo ora per il professore sempre strattonato da teodem e barricaderi da caffè..
Rifondazione vuole le red zone senza punire i clienti..i cattolici della Giovanni XXIII della Caritas etc. vogliono punire i clienti e aborrono le RED ZONE.Oggi a Roma manifestano contro la prostituzione e contro l'ipotesi di zone a luci rosse ma senza nessuna proposta operativa se non quella di punire i clienti.In realtà le zone a luci rosse a Rimini e ovunque ci sono già e funzionano da anni,al coperto e al caldo e rendono pure sotto gli occhi di tutti anzi,tra l'indifferenza generale.Per non parlare di via Varisco.Da 12 anni funziona a Mestre una zona a luci rosse con la benedizione di tutte le autorità locali,con risultati di controllo apprezzabili.Da noi non se ne può neppure parlare.Ci vorrebbe forse un pateracchio all'italiana per uscire dallo stallo.Si perchè nel frattempo con i romeni nella Cee l'emergenza prostituzione di strada è diventata endemica e irrisolvibile,come la monnezza nelle piazze di Napoli.Lo dice anche Biagini assessore alla PM che non c'è nulla da fare con queste leggi.E prima di Berlusconi anche i nazisti,che di potere ne avevano parecchio,avevano fallito nel tentativo di estirpare la prostituzione all'interno del "reich millenario"...E ovunque nel mondo si è sparsa la voce che l'Italia è il paese di bengodi per puttane e papponi per la dabbenaggine dolosa dei politici per cui si passano la voce e arrivano in massa.E con loro arrivano i concessionari di zona delle varie mafie e lo spaccio di cocaina:la colonizzazione del crimine straniero procede a gonfie vele con intrecci ed alleanze con il nostro crimine organizzato.Ma l'ideologia e gli interssi di bottega sono ben più forti del bene pubblico e così le nostre strade rimangono terreno di caccia libero per puttane,papponi e puttanieri con annessi pushers.E non se ne vede via d'uscita.Bisognerebbe,secondo buon senso,copiare dai nostri vicini europei dove è proibito comprare e vendere sesso in strada sotto pena di sanzioni pecuniarie e pene detentive.E in più è possibile per le amministrazioni e le forze di polizia locali prendere atto,diciamo così,della vocazione naturale di determinate zone ad ospitare,poichè scarsamente o per nulla popolate,la presenza di operatori del sesso a pagamento con tutti i controlli sanitari,sociali e di sicurezza possibili rivolti al dialogo e alla proposta di stili di vita diversi e alternativi.Ma cos'è il buon senso di fronte alla truculenza dell'ideologia e alla fame di visibilkità politica??Già...E allora ci vorrebbe un dono magico per venirne a capo,un pateracchio all'italiana in stile convergenze parallele misto all'antico si fa ma non si dice.Insomma punire puttane e puttanieri di strada chiudendo un occhio,come già si fa ora,con più margine di manovra per le red zone di fatto e facendo finta di nulla,come già si fa da anni,su night club e cinema dove si fa di tutto e di più...Ci vorrebbe un miracolo,chissà forse i Re Magi ci potrebberro dare una mano..o il Gabibbo..mah..

 
 
 

CINESI A RIMINI TAROCCANO DONI DI NALATE:BECCATI

Post n°91 pubblicato il 22 Dicembre 2007 da morr2006
 


BRAVI AGENTI DELLA POLIZIA MUNICIPALE!!!
non sono tutti uguali.Ovvio..Ma è una gara dura sapere quello che fanno...e non pare siano molto collaborativi..
Non era così difficile accendere i riflettori sui traffici dei commercianti cinesi da cui nessuno è mai riuscito a memoria d'uomo a ottenere uno scontrino o una fattura.Piuttosto non vendono.E gli affitti esorbitanti che sono in grado di pagare cash???E le agevolazioni fiscali di cui godono e gli icentivi dal nostro Stato??Ci sarebbe ancora molto ma molto da scoprire in materia.Ma ci sono due problemi almeno:1-Gli agenti del Nucleo Ambientale della PM sono 7 e sono subissati di lavoro.Il loro numero rimane tale per ragioni,o meglio contraddizioni squisitamente politiche.Anzi è un miracolo che ci siano ancora.2-La Cina è vicina.Quando il loro ambasciatore sternutisce Prodi si asciuga il "coppetto" come si dice a Bologna.(vedi Dalhai Lama).Migliaia di imprenditori furbacchini italiani fanno affari d'oro all'ombra della grande muraglia alla faccia di chi produce solo in Italia.Vuoi lasciarli alla mercè delle guardie rosse???Fate voi...e continuate a comprare da loro...
dal Resto del Carlino Rimini
Sequestro di merce contraffatta
Falsi anche i codici a barre

Migliaia di prodotti contraffati, tra giocattoli, fuochi d'artificio, generi alimentari, sono stati scovati dalla Polizia Municipale riminese. Sulla merce illegale erano stati posizionati codici a barre adesivi fasulli. La truffa partiva da un grande magazzino di Monza che importava la merce dalla Cina

Giocattoli con vernice tossica in Cina -

Un giro di contraffazione di codici a barre adesivi fasulli per l'importazione e commercializzazione illegale di prodotti made in China. Marche importanti quelle riprodotte: Nestlè, Ferrero, Loacker, San Pellegrino, Unilever, Averna, Stock. Il giro di contraffazione si sviluppa tra la Romagna e la Lombardia.



A scovare il giro illecito di prodotti, la Polizia Municipale di Rimini. Durante un semplice controllo, gli agenti hanno scoperto in un negozio, un foglio di codici a barre adesivi ancora da apporre ai prodotti. Le aziende avvertite hanno subito sporto querela, e le indagini dell'operazione, battezzata 'Codice a barre' hanno portato all'individuazione di un granda magazzino di Monza. All'interno della fabbrica migliaia di codici a barre e prodotti non in regola con le norme europee. La centrale monzese riforniva un grossista riminese e questo a sua volta i vari piccoli negozianti. Trentacinque i negozi controllati, dodici gestiti da italiani, 23 da cinesi.



In ogni esercizio è stata sequestata merce sprovvista di più semplici requisiti di sicurezza; tra i prodotti confiscati anche fuochi d'artificio. Il magazzino di Monza è stato posto sotto sequestro, come quello di Rimini. Decine le persone indagate tra cinesi e italiani, per violazione delle norme comunitarie, falsificazione di marchi e vendita di prodotti industriali mendaci. E le azinede coinvolte potrebbero essere sparse in tutta Italia.



Quello che preoccupa gli inquirenti, oltre alla pericolosita' dei prodotti commercializzati (tra questi giocattoli per bambini), e' che il grossista di Monza, specializzato in import-export, riforniva tutta l'Italia. Il trucco era quello di mandare alle verifiche per ottenere il marchio Ce un prototipo del prodotto perfettamente a norma; e poi importarne delle copie che non avevano nulla dell'originale.



La Polizia municipale riminese consiglia ai cittadini di controllare che i codice a barre su prodotti acquistati anche in questi giorni, siano stampati sul prodotto e non apposti con un adesivo.

 
 
 

DI PIETRO SUL DECRETO SICUREZZA

Post n°89 pubblicato il 20 Dicembre 2007 da morr2006
 


L'intervista pubblicata da Il Giornale di mercoledi 19 dicembre 2007.


ADP:
Fosse per me, toglierei quella norma che e' confusa e scritta male, e andrei avanti col decreto.

IG: Perche', secondo lei, bisognava andare avanti?
ADP: Di sicurezza c’e' bisogno come il pane e l’acqua in questo paese, e di interventi c’e' ancora piu' urgenza. Per questo abbiamo provveduto per decreto.

IG: Però è emerso lo scoglio di quell’articolo sull’omofobia…
ADP: Per ragioni politiche, peraltro non condivisibili. Ma quell’articolo, con la sicurezza non c’azzecca niente, come avrebbe detto il vecchio Di Pietro. E’ una chiara forzatura di una parte della coalizione, per infilare nel problema della sicurezza che attiene al Paese un altro problema che appartiene alle coscienze e alla cultura.

IG: Dunque è contrario al ritiro del decreto?
ADP: Ritengo del tutto fuori luogo, fuori tempo e fuori dal buonsenso, rinunciare all’intervento per decreto sulla sicurezza. Io credo che il governo dovrebbe fare due cose con urgenza: prendere atto che quella norma non c’azzecca nulla con la sicurezza, e assumersi la responsabilità di non andare in ferie, perché a Natale e Capodanno c’è ancora qualche giorno utile per non lasciare scadere il decreto: affrontare dignitosamente e a testa alta il voto al Senato, mettendo con le spalle al muro quanti vogliono strumentalizzare il loro voto per ottenere una cosa diversa dalla sicurezza.

IG: Sta dicendo che Prodi dovrebbe insistere, togliere quell’articolo e andare avanti?
ADP: Certamente si, perché qualche giorno c’è ancora, e il motivo vero perché non lo facciamo è per il timore che qualche testa calda al Senato dica “allora io non lo voto”. Ma questo è un ricatto, un ricatto politico-ideologico di chi, nonostante l’urgenza e la necessità di intervenire sulla sicurezza, cerca di ottenere un vantaggio competitivo.

IG: Con distacco, che ne pensa lei della norma contro l’omofobia?
ADP: Il principio per cui non deve esserci discriminazione e quindi debbano essere puniti coloro che discriminano per motivi razziali, religiosi o sessuali, è giusto ed è previsto nella dichiarazione dei diritti dell’uomo. Ma quella norma, cosi come è stata posta in essere, è cosi ambigua e allargata che finisce paradossalmente col punire anche il prete che nell’omelia raccomanda di tenere un certo comportamento sessuale. Quella norma va scritta con senso di responsabilità, non con decretazione d’urgenza, e stabilendo precisi paletti fra i comportamenti discriminatori, da punire con mano pesante, e le opinioni, che sono invece esercizio del libero pensiero.

IG: Perché Prodi non osa?
ADP: Che poteva rispondermi? Purtroppo non può tenere conto soltanto delle mie valutazioni. E io, stando nelle istituzioni, ho imparato che le regole di coalizione impongono di fare uno scalino alla volta. Il problema non è il Presidente del Consiglio, è l’irresponsabilità di chi vuol proffittare di ogni situazione. Ma questo pone il problema di sempre, cioè la compatibilità di una maggioranza cosi risicata a poter governare il Paese. Noi dell’Italia dei Valori diciamo che questo è possibile, purché ci sia il senso di appartenenza alla coalizione. Senso che oggi c’è sempre meno, è sempre più sfilacciato, e ognuno si comporta come i topi che abbandonano la nave cercando un proprio spazio vitale.

 
 
 

CARITAS+RIFONDAZIONE:E FU BIADRINI...

Post n°87 pubblicato il 18 Dicembre 2007 da morr2006
 


Serata sotto tono,anche se interessante, all'Holliday Inn mercoledì con l'assessore alla polizia municipale Biagini ospitato dall'associazione "Fai la cosa giusta" che,tra l'altro,appare un convinto supporter della la solida e sperimentata allenza politica le tra la Caritas di Don Gradara e Rifondazione Comunista nella versione di Vittorio Buldrini.Nel back stage prima del dibattito sono state distribuite massicce dosi di camomilla nel tentativo di arrivare a una difficile quadratura del cerchio rappresentato dalla richiesta di sicurezza quotidiana dei cittadini che confligge con il diritto al libero accesso in Italia per tutti i poveri del mondo.Sfumati o assenti del tutto i motivi di contrasto tra i due assessori che l'estate scorsa si sono spesso scontrati pubblicamente a proposito degli abusivi che occupano militarmente la spiaggia e che aggrediscono i vigili urbani quando sono in pochi.Note le posizioni:Buldrini vuole più immigrati e a sostegno cita la Confindustria del Veneto che la pensa uguale.Con più aiuti economici e meno controlli,più diritti magari con un occhio ai futuri elettori.I delitti in Italia diminuiscono secondo lui per cui prendersela con i poveracci è indice di xenofobia.Biagini spiega invece che i vigili a Rimini hanno fatto molto contro l'abusivismo ma lo Stato con le sue leggi è disarmato e non si vede via d'uscita.Contro le prostitute in strada poi la battaglia pare persa.Allegria!!Don Gradara media:solidarietà senza sicurezza per noi non esiste  per cui  non dateci la colpa.Il pubblico si sfoga,mormora  e  qualcuno blandisce.L'impressione è che anche nel 2008 sulle strade e sulla spiaggia a Rimini  il far west non mancherà.

 
 
 

IL NEW YORK TIMES TIFA PER GRILLO....PICCARI STATTE ACCUORTO...

Post n°86 pubblicato il 13 Dicembre 2007 da morr2006
 


  il prestigioso quotidiano di New York  NELLA SUA EDIZIONE DI OGGI SPARA UN VIDEO(VEDI LINK A SINISTRA...)APOLOGETICO NEI CONFRONTI DI BEPPE GRILLO CHE VIENE DESCRITTO COME IL COMICO CHE METTE IN CROCE I POLITICI E LA POLITICA DENUNCIANDO CORRUZIONE,IGNORANZA INEFFICENZA ,complicità e via ammorbando ...POSSIBILE CHE SIA TUTTA UNA MONTATURA E CHE QUEI GIORNALISTI NON CAPISCANO UN'ACCA?????

 
 
 

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