Creato da: franco_rovati il 03/03/2009
Come stiamo cambiando.

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"La democrazia è cancerogena e gli uffici sono il suo cancro"

W. Burroughs

"La parola 'democrazia' mi destava una insofferenza fisica, come l'odore stantio dei vecchi cassetti; sentivo nell'aria un odore di muffa, di umida miseria, un odore di cavoli lessi nelle scale della nuova società come in certe vecchie portinerie, un odore di farisei."

Leo Longanesi

“[An upside down flag is] an international distress signal. It means ‘we’re in a whole lot of trouble, so come save our ass b’cause we don’t have a prayer in hell of saving ourselves.’” - Sgt Hank Deerfield, from In the Valley of Elah.

 

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Crisi, chirurgia plastica nuovo investimento per trovare lavoro

Post n°37 pubblicato il 08 Aprile 2009 da franco_rovati
 

Quando la situazione si fa dura, alcuni si rivolgono al chirurgo plastico. La recessione ha chiaramente dato un taglio agli interventi di chirurgia plastica nel 2008, con gli interventi negli Stati Uniti in calo del 9%, fino a scendere a 11,8 miliardi di dollari, stando ai dati dell'American Society of Plastic Surgeons.

Ma alcuni chirurghi e pazienti stanno riscoprendo l'interesse per questo tipo di chirurgia, in particolare tra le persone che vogliono sembrare più giovani e più "fresche" per competere meglio in un mercato del lavoro sempre più difficile.

"Ho 56 anni e sono stato nel mondo della musica per 35 anni. Lo scorso anno non è stato un buon anno e presto dovrò sostenere dei colloqui di lavoro", spiega Jeff Grabow, un dirigente di marketing musicale a Los Angeles, che recentemente ha speso 17.000 dollari per un lifting facciale.

"La chirurgia plastica ha senso per me. Sembro più giovane di 10 o 15 anni e ho più fiducia in me stesso".

Il chirurgo di Grabow, Payman Simoni, ha detto di aver eseguito sul paziente un "lifting da sveglio", utilizzando solo l'anestesia locale, che secondo lui riduce i tempi di recupero e i costi dell'operazione di circa 6.000 dollari, rendendolo un intervento estremamente popolare tra coloro che cercano lavoro.

"Prima della recessione, le persone facevano questo genere di operazioni per poi potersi divertire di più nella vita sociale"; ha detto Simoni. "Ma ora la chirurgia plastica è diventata una necessità per qualcuno. Nel mercato del lavoro di oggi le persone non possono più contare solo sulle proprie capacità. Vogliono sembrare più belli e più giovani per avere maggiori possibilità di competere per i posti di lavoro", ha concluso il chirurgo.

MESSA A PUNTO ESTETICA

L'American Society of Plastic Surgeons ha pubblicato una ricerca che testimonia come le donne americane guardino sempre più alla chirurgia estetica per essere competitive nel mercato del lavoro.

Circa il 13% delle 756 donne oggetto dello studio, comprese tra i 18 e i 64 anni, ha affermato di considerare l'eventualità di un intervento chirurgico per avere maggiore fiducia e maggiori possibilità nel mondo del lavoro.

Circa il 3% ha detto di aver già subito degli interventi di chirurgia estetica per aumentare le proprie chance lavorative e il 73% ha detto che sembrare più giovani o più attraenti è un elemento che conta nel mercato del lavoro di oggi, soprattutto in un momento economicamente così difficile.

Linda Mason, produttrice televisiva e fotografa a Los Angeles, ha detto di aver, recentemente, fatto ricorso ad un lifting perchè "inserita in un mercato giovane".

"Mi rapporto con persone giovani e la miglior cosa che posso fare per avere successo è rimanere giovane", ha detto la donna alla Reuters.

Il chirurgo plastico di Manhattan Stephen Greenberg ha visto un'opportunità in questa nuova fetta di mercato e ha promosso il suo "Pacchetto da battaglia per il lavoro", sia per gli uomini che per le donne.

"Abbiamo fatto dai 50 ai 60 interventi da quando abbiamo lanciato questo pacchetto, cinque mesi fa", ha detto Greenberg, riferendo come non tutti "i ritocchi" abbiano avuto necessità dell'intervento chirurgico ma che, per alcuni, sono bastati interventi meno invasivi e costosi.

"Uomini e donne di 40 o 50 anni competono con persone di 10 0 15 anni più giovani e spesso i datori di lavoro preferiscono qualcuno che appaia più giovane e fresco, anche se meno qualificato", ha continuato Greenberg, che ha anche detto che alcuni pazienti ritengono l'intervento chirurgico un vero e proprio investimento e per questo chiedono anche dei prestiti per pagarlo.

Spesso, l'intervento di chirurgia estetica viene fatto, oltre che per motivi lavorativi, anche solo per un sollievo emotivo in un momento difficile.

"Penso che quando le persone si sentono giù per via della crisi economica, nasca in loro la voglia di fare qualcosa per sentirsi meglio", ha detto Greenberg.

D'accordo con lui si è dimostrato il chirurgo di New York City Steven Pearlman.

"La gente è stanca e sta cominciando a capire che la vita è breve. La chirurgia estetica è un investimento su se stessi. Ti fa sentire bene, ti fa sentire migliore almeno una dozzina di volte al giorno, quando ti guardi allo specchio", ha concluso Pearlman.

Sue Ziedler

Fonte:Yahoo notizie

 
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