*****"La democrazia è cancerogena e gli uffici sono il suo cancro" W. Burroughs "La parola 'democrazia' mi destava una insofferenza fisica, come l'odore stantio dei vecchi cassetti; sentivo nell'aria un odore di muffa, di umida miseria, un odore di cavoli lessi nelle scale della nuova società come in certe vecchie portinerie, un odore di farisei." Leo Longanesi “[An upside down flag is] an international distress signal. It means ‘we’re in a whole lot of trouble, so come save our ass b’cause we don’t have a prayer in hell of saving ourselves.’” - Sgt Hank Deerfield, from In the Valley of Elah. Tag CloudArea personale- Login
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Protesta sotto le finestre di un dirigente del call center Omnia di via Breda. «Siamo senza stipendio» «Adesso basta! Li vogliamo qui. In mezzo a noi. E ce lo vengano a spiegare con parole loro come mai non ci sono stati pagati gli ultimi due mesi di stipendio». Così parlavano ieri mattina i dipendenti del call centre Omnia di via Breda 176. Da giorni la tensione e la rabbia stavano montando. Questa volta, però, si è passati ai fatti. Una cinquantina di operatori hanno lasciato il lavoro e sono scesi in cortile. Sotto le finestre del direttore generale, nonostante la pioggia. Determinati a fare scendere il manager per ottenere subito spiegazioni. Fernando Ruzza ha capito la situazione e ha accettato l’invito senza farsi pregare. «Non mi sono certo sentito in pericolo o accerchiato — tiene a precisare il manager —. Anzi, devo ringraziare dipendenti e sindacati per la correttezza del confronto». Resta il fatto che la riunione improvvisata in cortile non era certo prevista. La determinazione dei dipendenti ad avere rassicurazioni riguardo agli stipendi ha spiazzato lo stesso sindacato interno. «Abbiamo capito subito che di fronte a colleghi che non riescono ad arrivare alla fine del mese, che non hanno più soldi per pagare il mutuo e gli alimenti all’ex moglie, le formalità del confronto sindacale non potevano essere mantenute — racconta Silvana Tranquillo della Cub, sindacato presente nel call centre insieme con la Cgil —. L’idea di chiedere un incontro e aspettare era improponibile. Le risposte servivano subito. Per calmare gli animi». Rita Querzé
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