Il dibattito sull'azienda speciale Pio Istituto Caterina Scazzeri e le relative iniziative delle forze politiche della maggioranza e dell'opposizione hanno monopolizzato, in questi giorni, l'attenzione dei cittadini. In realtà, sono molti gli argomenti sui quali dovrebbe aprirsi un tavolo di discussione e di approfondimento. Provo a indicarne alcuni.
L'approvazione dell'ordine del giorno riguardante la creazione della Regione Salento, votato all'unanimità nel Consiglio Comunale del 22 novembre scorso. Non ricordo che tale argomento facesse parte del programma elettorale del sindaco Antonio De Giorgi. Si tratta di un atto politico che potrebbe avere conseguenze incalcolabili e mi chiedo come abbiano fatto i nostri consiglieri di maggioranza e di opposizione ad assumersi una tale responsabilità senza un minimo di consultazione con i cittadini, quanto meno attraverso gli organi a ciò preposti (consulte e forum). Mi chiedo, ancora, perché i consiglieri di SEL non abbiano votato contro una proposta avversata in tutti i modi da Nichi Vendola e dal loro partito.
La chiusura del teatro Olmi, i cui lavori di ristrutturazione previsti dal progetto Bollenti Spiriti non sono ancora cominciati (per dire, a Torre S.Susanna sono già finiti) e, più in generale, il fermo di tutte le iniziative dell'assessorato alla Cultura, veramente inspiegabile.
Due questioni grossissime, quali l'ampliamento del cimitero e della zona artigianale, sulle quali corrono voci poco rassicuranti rispetto alla trasparenza delle operazioni, voci magari, anzi sicuramente infondate, che dovrebbero però essere immediatamente stroncate coinvolgendo i cittadini almeno attraverso un'informazione articolata ed esauriente (a questo dovrebbe servire il giornale Comune Informa).
Lo sviluppo urbanistico: che fine ha fatto il Piano Urbanistico Generale? Come si concilia un intervento organico su tutto il territorio con le lottizzazioni in corso? Come andrà raccordato il P.U.G. con il piano di riqualificazione della cosiddetta zona 167, finanziato con due milioni di euro?
Le politiche sociali, che paiono prive di un progetto organico (magari ce l'hanno), fino al punto che la stessa maggioranza ha deciso di privarle di un settore qualificante come quello degli anziani: è questo il risultato dell'istituzione dell'azienda speciale. E come funziona l'erogazione dei contributi agli indigenti, che pare bloccata? Voglio dire, l'amministrazione riesce a venire fuori dalle secche della gestione ordinaria con l'obiettivo di rafforzare la rete di protezione sociale per i cittadini?
La tutela del territorio, a cominciare dal centro storico. Che cosa vuole realmente fare la maggioranza della ex biblioteca comunale, del mercato coperto, del cinema Tanzarella, per non parlare di via Roma che cade a pezzi? Come intende contenere il traffico, soprattutto nel centro, e regolamentare i parcheggi?
Il personale: come pensa l'amministrazione di far fronte al prossimo pensionamento di molti dipendenti, considerati gli attuali vincoli di spesa, che praticamente consentono l'assunzione di una sola unità ogni cinque che se ne vanno?
Sono soltanto alcune delle aree d'intervento su cui puntare l'attenzione. Intendiamoci, qui non si tratta di tirare addosso la croce a nessuno, ma ricordo le parole del sindaco nel suo discorso inaugurale. Ora è lui il punto di riferimento, perciò sappia che se Latiano è morta, i tre giorni sono passati da un pezzo.
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