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« La peste nera ed il capitalismo | Altre curiosità............ » |
Post n°1546 pubblicato il 23 Gennaio 2018 da blogtecaolivelli
Fonte : Internet 13 ottobre 2011 Ricostruito l'intero genoma del batterio responsabile della Morte Nera. Per la prima volta è stato possibile ricostruire l'intero genoma di un agente patogeno antico, quello della peste che falcidiò nel XIV secolo tutta Europa. Grazie alla nuova metodologia adottata dovrebbe essere possibile studiare il genoma di tutti i tipi di agenti patogeni storici (red) L'intero genoma della peste nera che imperversò in Europa a metà del XIV secolo è stato sequenziato da un gruppo di ricercatori della McMaster University a Hamilton, in Canada, e dell'Università di Tubinga in Germania. ricostruire l'intero genoma di un agente patogeno antico, un'impresa riuscita grazie a un un nuovo approccio metodologico - recentemente messo a punto e descritto dallo stesso gruppo di lavoro - per integrare le lacune e i difetti che interessano i frammenti di DNA degradato recuperabili da antichi reperti. su Nature- sono riusciti a dimostrare che la peste che fra il il 1347 e il 1351 sterminò oltre 50 milioni di europei è imputabile a una specifica variante del batterio Yersinia pestis, di cui esiste ancor oggi una discendenza diretta che risulta letale per circa 2000 persone ogni anno. permesso di fare passi enormi nell'ambito della paleopatologia: ancora nel 2003 era stato messo in dubbio che la peste del XIV secolo fose effettivamente tale, dato che in resti di presunte vittime di quella epidemia rinvenute in Francia e non erano state trovate tracce di Y. pestis e del suo DNA. "Utilizzando la stessa metodologia, ora dovrebbe essere possibile studiare il genoma di tutti i tipi di agenti patogeni storici", ha commentato Johannes Krause, uno dei coordinatori della ricerca. "Questo ci permetterà di avere una cognizione diretta dell'evoluzione dei patogeni umani e delle pandemie storiche." patogeno, ci sono stati relativamente pochi cambiamenti nel genoma dell'organismo antico, ma questi cambiamenti, per quanto piccoli, possono aiutarci a chiarire i cambiamenti di virulenza in questo batterio che ha devastato l'Europa ", spiega Hendrik Poinar, il secondo coordinatore dello studio. "Il prossimo passo è quello di determinare perché era così mortale." resti di vittime della peste sepolte nelle antiche fosse comuni a East Smithfield, a Londra. disponibili su altri ceppi moderni e antichi, in modo da calcolare l'età in cui si è sviluppato quel ceppo, scoprendo così che la sua prima manifesta= zione deve essere avvenuta fra il XII e il XIII secolo. che sconvolse l'Impero Romano d'Oriente, non può essere imputata a Yersinia pestis, o quanto meno non al ceppo che in epoche successive colpì l'Europa. una nave genovese proveniente dalla Criema. per raggiungere quindi la Norvegia. |
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