Creato da blogtecaolivelli il 04/03/2012

blogtecaolivelli

blog informazione e cultura della biblioteca Olivelli

 

 

« PRODUZIONE VITIVINICOLA ...Un antico metodo di cons... »

NOTIZIE DELL'ANTICO GENOMA UMANO....

Post n°1814 pubblicato il 10 Gennaio 2019 da blogtecaolivelli


 MPI f. Evolutionary Anthropology/ J. Krause

Una tecnica innovativa è riuscita a

identificare DNA di specie umane

estinte da sedimenti di siti archeologici

in cui erano assenti resti fossili.

Il risultato permetterà di individuare

la presenza di antichi gruppi umani

dove non è possibile stabilirla con le

tecniche attuali(red

DNA di uomini di Neanderthal e di Denisova
è stato rinvenuto nei sedimenti di quattro
siti archeologici contenenti reperti attribuibili
a questi nostri antichi cugini, dei quali però
non c'è traccia sotto forma di resti fossili.
La scoperta è opera di ricercatori del
Max-Planck-Institut per l'antropologia
evolutiva a Lipsia in collaborazione con
studiosi di altri centri di ricerca, ed è
illustrata in un articolo pubblicato su "Science".

In Europa e in Asia i siti preistorici che
contengono strumenti e altri manufatti
sono numerosi, tuttavia i resti scheletrici
degli antichi umani sono rari, rendendo
difficile e lacunosa la ricostruzione dei loro
spostamenti e delle relazioni fra i
diversi gruppi.
L ricerca del DNA antico aiuterà quindi a
completare la mappa degli insediamenti
umani del remoto passato, e a identificare
le regioni in cui le diverse specie umane
possono avere convissuto, e interagito.

Questa opportunità potrebbe essere
particolarmente importante per l'uomo di
Denisova, finora identificato in una sola
grotta sui Monti Altai, nella Siberia meridionale,
ma di cui persistono tracce genetiche in
popolazioni odierne, suggerendo che un
tempo questa specie fosse diffusa in molte
regioni dell'Asia. Ma non si sa esattamente
dove e quando.

La capacità del DNA di resistere, almeno in
tracce, nei sedimenti antichi è nota dal 2003,
quando il genetista danese Eske Willerslev è
riuscito a sequenziare parte dei genomi di
antichi mammut, cavalli e piante rilevati in
sedimenti prelevati non solo dal freddo
permafrost, ma anche in grotte situate in
regioni dal clima temperato. Finora tuttavia
non si era riusciti a trovare il modo per distinguere
le sequenze umane antiche dalle possibili
contaminazioni dei campioni con materiale
biologico umano moderno.

Viviane Slon, Svante Pääbo, Matthias Meyer
e colleghi sono riusciti a sviluppare una "sonda"
genetica costruita su frammenti di DNA
mitocondriale, ovvero il DNA che è presente
solo negli organelli mitocondri delle cellule,
che permette di filtrare i possibili contaminanti
attribuibili a esseri umani odierni e isolare così i
frammenti antichi.

I ricercatori hanno quindi raccolto 85
campioni in sette siti archeologici in Belgio,
Croazia, Francia, Russia e Spagna, che coprono
un intervallo di tempo compreso fra 14.000 e
550.000 anni fa.

Otto di questi campioni - provenienti dai
quattro siti di Trou Al'Wesse in Belgio, El
Sidrón in Spagna, Chagyrskaya in Russia
e Denisova, sempre in Russia - contenevano
DNA mitocondriale di uno o più Neanderthal,
specie umana scomparsa circa 40.000 anni fa,
mentre uno conteneva DNA dell'uomo di
Denisova, vissuto tra 70.000 e 40.000 anni fa,
per quel poco che ne sanno i ricercatori.

"Ricavando il DNA dai sedimenti, possiamo
individuare la presenza di gruppi di antichi
umani nei siti e nelle aree in cui non è possibile
stabilirla con altri metodi", ha detto Pääbo,
coautore dello studio. "Questo dimostra che l
'analisi dei DNA dei sedimenti è una procedura
archeologica molto utile, che in futuro potrà diventare di routine".

22 febbraio 2018

Una "valanga" di DNA antico chiarisce il popolamento dell'Europa

Una

Il più grande studio sul DNA antico finora

realizzato, condotto su 625 genomi, getta

nuova luce sulla storia del popolamento

dell'Europa e testimonia gli enormi progressi

di questa branca della genetica, che in

appena otto anni è passata da un solo

genoma sequenziato a un totale di oltre

1300(red

archeologiageneticaantropologia

Due grandi migrazioni attraverso l'Europa

e un significativo rimescolamento fra le

popolazioni autoctone di cacciatori-raccoglitori

e i primi gruppi di agricoltori giunti sul continente

sono state confermate da due studi archeologia

genetica appena pubblicati su "Nature".

Questi studi sono la più chiara espressione

degli enormi passi in avanti fatti negli ultimissimi

anni nel campo dell'analisi del DNA antico. I

n appena otto anni, infatti, si è passati da un

unico genoma antico sequenziato a oltre 1300,

625 dei quali proprio in occasione degli studi ora

pubblicati, che hanno visto impegnati più di cento

archeologi e genetisti cooordinati da David Reich,

della Harvard Medical School.

Uno dei due studi ha dimostrato che circa 5300

anni fa le culture di cacciatori-raccoglitori che

vivevano in Europa furono sostituite in molti

luoghi da pastori nomadi, soprannominati

Yamnaya, arrivati dalle steppe dell'Asia centrale,

a nord del Mar Nero e del Caspio, e che riuscirono

a espandersi rapidamente sfruttando i cavalli

e la nuova invenzione del carrello.


Era noto da tempo che alcune delle tecnologie

utilizzate dai Yamnaya si erano poi diffuse in

Europa, ma l'analisi del DNA antico ha dimostrato

che che non fu solo un contagio culturale, ma

il frutto di una vera migrazione.

Il secondo articolo traccia invece la storia

genomica dell'Europa sud-orientale rivelando

un'ulteriore migrazione, avvenuta in due fasi.

"L'evidenza archeologica mostra che quando

i contadini si sono diffusi per la prima volta

nell' Europa settentrionale, si sono fermati

a una latitudine dove i loro raccolti non

crescevano bene", ha detto Reich.

"Di conseguenza, la separazione tra agricoltori

e cacciatori-raccoglitori resistette per circa

duemila anni".

Durante questo lungo periodo, per qualche

dinamica sociale o di potere le donne dei

cacciatori-raccoglitori iniziarono a essere

integrate nelle comunità degli agricoltori.

In seguito, la tendenza si invertì e le donne

contadine tendevano ad essere integrate

in comunità di cacciatori-raccoglitori.

Complessivamente, questi studi confermano

sempre più l'opinione dei paleoantropologi

che fin dalla più remota antichità le popolazioni

umane si muovono e si mescolano in

continuazione.

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/blogtecaolivelli/trackback.php?msg=14130349

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Nessun commento
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ULTIME VISITE AL BLOG

vurlaprefazione09m12ps12vittorio.59dony686miriade159tirchio2000blogtecaolivelliellistar2012Draiostre.sa47bibanna545annamatrigianoLoneWolf1822
 

CHI PUņ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

TAG CLOUD

 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963