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L'amore ai tempi del coler

Post n°1940 pubblicato il 19 Febbraio 2019 da blogtecaolivelli


a Wikipedia, l'enciclopedia libera.

 

Astoria, OR, River Boat 9-1-13 (10004013695).jpgBattello per la navigazione fluviale simile a quelli presenti nel romanzo
AutoreGabriel García Márquez
1ª ed. originale1985
GenereRomanzo
Lingua originalespagnolo

L'amore ai tempi del colera  è un romanzo

dello scrittore colombiano Gabriel García Márquez

Premio Nobel per la letteratura pubblicato

nel 1985 in lingua spagnola con una tiratura

milionaria, traduzioni quasi immediate in molte

altre lingue ed enorme successo di pubblico.

Intento dell'autore durante la lavorazione era

"scrivere un romanzo del XIX secolo come si

scriveva nel XIX secolo".

Cartagena de Indias, anni Venti del XX secolo.

L'anziano Juvenal Urbino viene chiamato a

redigere il certificato di morte di Jeremiah de

Saint-Amour, esule caraibico e suo amico personale;

l'anziano rifugiato si è tolto la vita.

Il giorno del funerale anche il dottore perde la

vita per un banale incidente domestico.

Durante le esequie, la vedova Fermina Daza

viene avvicinata da un suo coetaneo,

Florentino Ariza, che le confessa di essere

ancora innamorato di lei a distanza di oltre mezzo secolo.

A metà ottocento il giovane Florentino Ariza

è un impiegato con la passione per la poesia;

si innamora a prima vista dell'adolescente Fermina

Daza, figlia di un immigrato spagnolo con traffici

poco trasparenti, e attraverso la complicità della

zia della ragazza, inizia con lei una relazione

amorosa prevalentemente epistolare.

Il padre della ragazza tuttavia, Lorenzo Daza,

spregiudicato trafficante di mule, mira a far sposare

la bellissima figlia con un uomo ben più importante

di un telegrafista di mestiere e non può sopportare

che l'infatuazione dei due giovani ostacoli i suoi

piani di ascesa sociale. Appena scopre il legame

tra i giovani, si trasferisce con la figlia in un lontano

villaggio per qualche tempo, allo scopo di farle

dimenticare il pretendente.

Ma la complicità dei telegrafisti in tutti gli uffici

postali lungo il viaggio di Fermina con il padre fa

sì che i due giovani continuino a rimanere in

contatto.

Tornata a Cartagena, Fermina Daza incontra

casualmente al mercato il suo promesso sposo,

e qui si rende conto di non amarlo più.

Rompe bruscamente il fidanzamento. Florentino

Ariza precipita nello sconforto, pur seguitando

ad amarla infinitamente. Tale amore, serbato

nel cuore del protagonista, non avrà coronamento

prima di "cinquantatré anni, sette mesi e undici giorni,

notti comprese", tempo intercorso tra la rottura

del fidanzamento e il successivo incontro che

Fermina Daza e Florentino Ariza poterono avere

da soli, dopo l'improvvisa vedovanza di Fermina.

Dopo la rottura con Florentino, Fermina Daza

subisce il corteggiamento del giovane dottor

Juvenal Urbino, lo scapolo più ambito della città,

medico di grande fama che la visita su richiesta

del padre perché sospettata di aver contratto

il colera. Dopo avere opposto resistenza, Fermina

cede al desiderio del padre di sposarsi perché

teme di rimanere sola. Al momento del matrimonio,

sfarzoso e importante quanto Lorenzo Daza

aveva sperato, però, non c'è amore tra i coniugi;

nascerà con il tempo e con l'abitudine,

malgrado il tedio della vita mondana, le liti

furibonde, e l'unico tradimento del marito.

Durante oltre cinquant'anni, Florentino Ariza

prende la decisione di farsi nome e fortuna per

poter avvicinare, anche da lontano, la società

bene frequentata dall'amata, vederla e meritare

infine il suo amore, una volta tornata libera.

Convinto che Fermina Daza rimarrà prima o poi

vedova, sale lentamente all'interno della gerarchia

della Compagnia Fluviale dei Caraibi, che

appartiene allo zio. I due ex fidanzati si incontrano,

sempre casualmente, in occasione di eventi mondani,

ma Fermina ostenta sempre una ferrea indifferenza,

senza mostrare mai di ricordare i giorni del loro amore.

Ciò è motivo di tristezza per Florentino, che ha un

carattere malinconico ma paziente e testardo;

egli ricerca consolazione in tantissime altre donne.

I suoi numerosi amori sono così discreti che si

merita comunque in città la fama di

omosessuale.

Quando dopo la morte di Juvenal Urbino,

Florentino Ariza ribadisce la sua promessa

d'amore, Fermina lo caccia subito. Florentino

non si perde d'animo e per un anno le scrive

lettere riuscendo a poco a poco a riconquistare

la fiducia della donna. Iniziano a vedersi per

il tè del pomeriggio, ricominciano a parlare del

passato, e infine con il consenso del figlio e della

nuora di lei, intraprendono una crociera su un

battello fluviale che risale il fiume Magdalena,

seguendo un itinerario che Florentino aveva

percorso cinquant'anni prima. Ma adesso la

foresta pluviale è disboscata, gli animali

abbattuti dai cacciatori, i villaggi infestati

dal colera. Nello splendido isolamento della

suite accanto a quella del capitano, i due

ultrasettantenni fanno finalmente l'amore,

tornando ragazzi per il tempo della navigazione

fluviale che vorrebbero non terminasse mai.

PersonaggI

Florentino Ariza 

è il protagonista del romanzo.

Si tratta di un uomo dal carattere malinconico,

che si veste in maniera austera con un

completo in velluto nero, occhiali da vista

dalle lenti spesse, occhi spaventati.

All'inizio della storia è impiegato telegrafista,

poi intraprende la carriera all'interno della

Compagnia Fluviale dei Caraibi, e ne diviene

proprietario quando lo zio León XII lo nomina

erede universale. Sebbene si senta sempre

legato a Fermina Daza, con la quale ha avuto

un rapporto amoroso di natura

prevalentemente epistolare da giovane, ha

diverse amanti nel corso della sua vita,

attratte dal suo bisogno d'amore. Il suo

cuore apparterrà solo a Fermina.

Tránsito Ariza

 è la madre di Florentino Ariza, nato

da una relazione clandestina con un uomo sposato.

Gestisce una merceria e un banco dei pegni.

Viene descritta come una madre amorevole,

che segue tutte le peripezie amorose del figlio,

offrendogli la propria esperienza sentimentale

e il proprio supporto. Non si sposerà mai e

morirà dopo aver completamente perduto

la memoria.

León XII 

è lo zio di Florentino Ariza. Ha cinque figli:

quattro maschi e una femmina. I maschi

muoiono tutti prematuramente, la femmina

non è ritenuta adatta alla carriera manageriale.

Per tale motivo, Léon XII affiderà la Compagnia

Fluviale dei Caraibi al nipote Florentino.

Fermina Daza è la donna amata sia da Florentino

Ariza sia da Juvenal Urbino. Nel libro viene

tratteggiata come una fanciulla dal carattere

forte, altera, testarda e orgogliosa, oltre che

bellissima. Cresce senza madre, della quale

trova un surrogato nella zia Escolástica, e con

il padre, uomo dal carattere altrettanto i

mperioso, con il quale avrà sempre un rapporto

contrastato. L'altro affetto familiare che ha

al mondo è costituito dalla cugina e confidente

Hildebranda. Crescendo diventa una donna

elegante e di classe, temuta e corteggiata

socialmente, osteggiata dalla suocera, ma

adorata dal marito. Insieme formano una coppia

solidissima e armoniosa, arbitra di ogni evento

storico e mondano, filantropica e colta, ma

non priva di contrasti, rappresentati perlopiù

da piccole incomprensioni quotidiane e da un

tradimento del dottor Urbino, che tuttavia

riescono a superare a prezzo di una

lontananza di tre anni. Una volta vedova,

dapprima allontana e poi lascia avvicinare

Florentino Ariza, complice anche il sospetto

di un tradimento del defunto marito con una

sua cara amica; anche nel rinnovato amore

senile rimane tuttavia fedele a se stessa,

al suo carattere "da mula d'oro", come la

definì una volta suo padre.

Lorenzo Daza,

padre di Fermina, ha accumulato ingenti

ricchezze tramite attività commerciali quasi

interamente illecite. Si oppone all'amore che

Florentino prova nei confronti di Fermina, ma

accetta subito con gioia la proposta del

dottor Urbino, facendo ogni cosa in suo

potere perché Fermina sposi il miglior

partito della città. Infatti, avendo sempre

avuto grandi progetti matrimoniali, e

ritenendo che una ragazza come Fermina sia

troppo bella per sposare un semplice

telegrafista, l'allonta dal suo primo innamorato,

Florentino Ariza. Si è trasferito con la bimba

da un piccolo villaggio dell'entroterra alla

capitale proprio per questo scopo: trasformare

la figlia di un commerciante di mule in una

signora dell'alta società. Diviene ricco sulla

base di traffici loschi, non curandosi di

infrangere la legge, in modo da avere contatti

importanti. Alla fine, i suoi progetti di ascesa

sociale avranno successo in quanto Fermina

sposerà il dottor Urbino, ma poco dopo sarà

costretto ad abbandonare la città quando si

scopre la vera natura dei suoi traffici.

Morirà nel suo paese natale senza rivedere

la figlia.

Escolástica 

è la zia di Fermina Daza, e insieme sua

confidente e custode. Quando Lorenzo

Daza scopre che lei ha facilitato la relazione

con Florentino, la caccia via di casa. Fermina la

cercherà in vari luoghi, ma non riuscirà mai a trovarla

né perdonerà il padre per averla allontanata in quanto

per lei era un surrogato della figura materna.

Hildebranda Sánchez

è la cugina di Fermina e la sua migliore amica.

Si conoscono nel viaggio intrapreso da Lorenzo

Daza per allontanare la figlia da Florentino, e

rimarranno amiche per tutta la vita. Definisce

Florentino come un uomo "brutto e triste, ma tutto amore".

 

Juvenal Urbino 

è il marito di Fermina Daza. Proviene da una

famiglia della nobiltà cittadina. Ha studiato

Medicina a Parigi, città in cui ha portato più volte

la moglie. Alla sua morte le campane suonano

a lutto, privilegio riservato solo alle grandi personalità.

Leona Cassiani 

è un'impiegata della Compagnia Fluviale dei Caraibi.

Florentino Ariza la incontra su un tram, e riesce

a farla assumere nella compagnia, dove si

guadagna la fiducia sia di Florentino sia di León XII.

América Vicuña

 è una quattordicenne affidata a Florentino Ariza.

Sono in rapporti di parentela, ma per un certo

periodo intrattengono discutibili relazioni

amorose. Dopo che lui riallaccia il rapporto con

Fermina Daza, América si suicida apparentemente

in seguito all'esito negativo di un esame scolastico,

ma il vero motivo è la lettura della corrispondenza

di Florentino.

Critica

L'amore ai tempi del colera è il primo romanzo

pubblicato da García Márquez dopo il premio Nobel;

mai nessuna sua opera riceverà così tante critiche

da chi lo aspetta al varco, pur ottenendo un

immenso successo di pubblicoNel 1983 l'autore

torna a vivere in Colombia dopo un breve esilio

volontario in Messico, perché non ritiene di essere

al sicuro nel proprio paese.Ha in progetto un

nuovo quotidiano da intitolarsi El Otro, che finanzierà

con i fondi del premio; ma quando tutto è pronto

per iniziare, García Márquez acquista una casa

a Cartagena dove vive ancora la sua famiglia,

e vi si chiude per scrivere quello che chiama

"il romanzo dei vecchietti".Tutto sembra

avere inizio da un sogno, quello di "un romanzo

in cui un vecchio di ottant'anni vive una storia

di frenesia sessuale con una vecchia di settanta",

Al momento della scrittura prendono il sopravvento

i ricordi personali; la prima parte del romanzo è l

a rievocazione del fidanzamento dei suoi genitori:

il padre Gabriel Eligio García Martínez, telegrafista,

si era tenuto in contatto con la futura madre dello

scrittore, Luisa Santiaga Márquez Iguarán grazie

alla complicità dei colleghi telegrafisti quando il

padre della ragazza la porta via dalla città per

allontanarla da un matrimonio osteggiato.

A differenza del romanzo, al ritorno di Luisa

Santiaga i due si erano sposati in segreto l'11

giugno 1926. Anche Gabriel Eligio era un

violinista dilettante, come Florentino Ariza.

Il viaggio finale dei due amanti rievoca le

undici navigazioni dell'autore sullo stesso

fiume, che negli anni Ottanta era già un fiume

morto, inquinato e devastato dal disboscamento

selvaggio. Secondo Michael Bell questo è

il suo più riuscito tentativo di scrivere un romanzo

genuinamente popolare e accessibile pur

conservando "la sofisticazione di un'elevata

coscienza modernista".Per Grynor Rojo parla

della parodia di un romanzo pre-borghese per la

storia di Florentino e Fermina, e della parodia di

un romanzo borghese "che contiene in sé meccanismi

della propria disintegrazione" per la storia d'amore

di Fermina con il marito Juvenal

 

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