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L'amore ai tempi del coler
Post n°1940 pubblicato il 19 Febbraio 2019 da blogtecaolivelli
L'amore ai tempi del colera è un romanzo dello scrittore colombiano Gabriel García Márquez, Premio Nobel per la letteratura pubblicato nel 1985 in lingua spagnola con una tiratura milionaria, traduzioni quasi immediate in molte altre lingue ed enorme successo di pubblico. Intento dell'autore durante la lavorazione era "scrivere un romanzo del XIX secolo come si scriveva nel XIX secolo". Cartagena de Indias, anni Venti del XX secolo. L'anziano Juvenal Urbino viene chiamato a redigere il certificato di morte di Jeremiah de Saint-Amour, esule caraibico e suo amico personale; l'anziano rifugiato si è tolto la vita. Il giorno del funerale anche il dottore perde la vita per un banale incidente domestico. Durante le esequie, la vedova Fermina Daza viene avvicinata da un suo coetaneo, Florentino Ariza, che le confessa di essere ancora innamorato di lei a distanza di oltre mezzo secolo. A metà ottocento il giovane Florentino Ariza è un impiegato con la passione per la poesia; si innamora a prima vista dell'adolescente Fermina Daza, figlia di un immigrato spagnolo con traffici poco trasparenti, e attraverso la complicità della zia della ragazza, inizia con lei una relazione amorosa prevalentemente epistolare. Il padre della ragazza tuttavia, Lorenzo Daza, spregiudicato trafficante di mule, mira a far sposare la bellissima figlia con un uomo ben più importante di un telegrafista di mestiere e non può sopportare che l'infatuazione dei due giovani ostacoli i suoi piani di ascesa sociale. Appena scopre il legame tra i giovani, si trasferisce con la figlia in un lontano villaggio per qualche tempo, allo scopo di farle dimenticare il pretendente. Ma la complicità dei telegrafisti in tutti gli uffici postali lungo il viaggio di Fermina con il padre fa sì che i due giovani continuino a rimanere in contatto. Tornata a Cartagena, Fermina Daza incontra casualmente al mercato il suo promesso sposo, e qui si rende conto di non amarlo più. Rompe bruscamente il fidanzamento. Florentino Ariza precipita nello sconforto, pur seguitando ad amarla infinitamente. Tale amore, serbato nel cuore del protagonista, non avrà coronamento prima di "cinquantatré anni, sette mesi e undici giorni, notti comprese", tempo intercorso tra la rottura del fidanzamento e il successivo incontro che Fermina Daza e Florentino Ariza poterono avere da soli, dopo l'improvvisa vedovanza di Fermina. Dopo la rottura con Florentino, Fermina Daza subisce il corteggiamento del giovane dottor Juvenal Urbino, lo scapolo più ambito della città, medico di grande fama che la visita su richiesta del padre perché sospettata di aver contratto il colera. Dopo avere opposto resistenza, Fermina cede al desiderio del padre di sposarsi perché teme di rimanere sola. Al momento del matrimonio, sfarzoso e importante quanto Lorenzo Daza aveva sperato, però, non c'è amore tra i coniugi; nascerà con il tempo e con l'abitudine, malgrado il tedio della vita mondana, le liti furibonde, e l'unico tradimento del marito. Durante oltre cinquant'anni, Florentino Ariza prende la decisione di farsi nome e fortuna per poter avvicinare, anche da lontano, la società bene frequentata dall'amata, vederla e meritare infine il suo amore, una volta tornata libera. Convinto che Fermina Daza rimarrà prima o poi vedova, sale lentamente all'interno della gerarchia della Compagnia Fluviale dei Caraibi, che appartiene allo zio. I due ex fidanzati si incontrano, sempre casualmente, in occasione di eventi mondani, ma Fermina ostenta sempre una ferrea indifferenza, senza mostrare mai di ricordare i giorni del loro amore. Ciò è motivo di tristezza per Florentino, che ha un carattere malinconico ma paziente e testardo; egli ricerca consolazione in tantissime altre donne. I suoi numerosi amori sono così discreti che si merita comunque in città la fama di omosessuale. Quando dopo la morte di Juvenal Urbino, Florentino Ariza ribadisce la sua promessa d'amore, Fermina lo caccia subito. Florentino non si perde d'animo e per un anno le scrive lettere riuscendo a poco a poco a riconquistare la fiducia della donna. Iniziano a vedersi per il tè del pomeriggio, ricominciano a parlare del passato, e infine con il consenso del figlio e della nuora di lei, intraprendono una crociera su un battello fluviale che risale il fiume Magdalena, seguendo un itinerario che Florentino aveva percorso cinquant'anni prima. Ma adesso la foresta pluviale è disboscata, gli animali abbattuti dai cacciatori, i villaggi infestati dal colera. Nello splendido isolamento della suite accanto a quella del capitano, i due ultrasettantenni fanno finalmente l'amore, tornando ragazzi per il tempo della navigazione fluviale che vorrebbero non terminasse mai. PersonaggIFlorentino Ariza è il protagonista del romanzo. Si tratta di un uomo dal carattere malinconico, che si veste in maniera austera con un completo in velluto nero, occhiali da vista dalle lenti spesse, occhi spaventati. All'inizio della storia è impiegato telegrafista, poi intraprende la carriera all'interno della Compagnia Fluviale dei Caraibi, e ne diviene proprietario quando lo zio León XII lo nomina erede universale. Sebbene si senta sempre legato a Fermina Daza, con la quale ha avuto un rapporto amoroso di natura prevalentemente epistolare da giovane, ha diverse amanti nel corso della sua vita, attratte dal suo bisogno d'amore. Il suo cuore apparterrà solo a Fermina. Tránsito Ariza è la madre di Florentino Ariza, nato da una relazione clandestina con un uomo sposato. Gestisce una merceria e un banco dei pegni. Viene descritta come una madre amorevole, che segue tutte le peripezie amorose del figlio, offrendogli la propria esperienza sentimentale e il proprio supporto. Non si sposerà mai e morirà dopo aver completamente perduto la memoria. León XII è lo zio di Florentino Ariza. Ha cinque figli: quattro maschi e una femmina. I maschi muoiono tutti prematuramente, la femmina non è ritenuta adatta alla carriera manageriale. Per tale motivo, Léon XII affiderà la Compagnia Fluviale dei Caraibi al nipote Florentino. Fermina Daza è la donna amata sia da Florentino Ariza sia da Juvenal Urbino. Nel libro viene tratteggiata come una fanciulla dal carattere forte, altera, testarda e orgogliosa, oltre che bellissima. Cresce senza madre, della quale trova un surrogato nella zia Escolástica, e con il padre, uomo dal carattere altrettanto i mperioso, con il quale avrà sempre un rapporto contrastato. L'altro affetto familiare che ha al mondo è costituito dalla cugina e confidente Hildebranda. Crescendo diventa una donna elegante e di classe, temuta e corteggiata socialmente, osteggiata dalla suocera, ma adorata dal marito. Insieme formano una coppia solidissima e armoniosa, arbitra di ogni evento storico e mondano, filantropica e colta, ma non priva di contrasti, rappresentati perlopiù da piccole incomprensioni quotidiane e da un tradimento del dottor Urbino, che tuttavia riescono a superare a prezzo di una lontananza di tre anni. Una volta vedova, dapprima allontana e poi lascia avvicinare Florentino Ariza, complice anche il sospetto di un tradimento del defunto marito con una sua cara amica; anche nel rinnovato amore senile rimane tuttavia fedele a se stessa, al suo carattere "da mula d'oro", come la definì una volta suo padre. Lorenzo Daza, padre di Fermina, ha accumulato ingenti ricchezze tramite attività commerciali quasi interamente illecite. Si oppone all'amore che Florentino prova nei confronti di Fermina, ma accetta subito con gioia la proposta del dottor Urbino, facendo ogni cosa in suo potere perché Fermina sposi il miglior partito della città. Infatti, avendo sempre avuto grandi progetti matrimoniali, e ritenendo che una ragazza come Fermina sia troppo bella per sposare un semplice telegrafista, l'allonta dal suo primo innamorato, Florentino Ariza. Si è trasferito con la bimba da un piccolo villaggio dell'entroterra alla capitale proprio per questo scopo: trasformare la figlia di un commerciante di mule in una signora dell'alta società. Diviene ricco sulla base di traffici loschi, non curandosi di infrangere la legge, in modo da avere contatti importanti. Alla fine, i suoi progetti di ascesa sociale avranno successo in quanto Fermina sposerà il dottor Urbino, ma poco dopo sarà costretto ad abbandonare la città quando si scopre la vera natura dei suoi traffici. Morirà nel suo paese natale senza rivedere la figlia. Escolástica è la zia di Fermina Daza, e insieme sua confidente e custode. Quando Lorenzo Daza scopre che lei ha facilitato la relazione con Florentino, la caccia via di casa. Fermina la cercherà in vari luoghi, ma non riuscirà mai a trovarla né perdonerà il padre per averla allontanata in quanto per lei era un surrogato della figura materna. Hildebranda Sánchez è la cugina di Fermina e la sua migliore amica. Si conoscono nel viaggio intrapreso da Lorenzo Daza per allontanare la figlia da Florentino, e rimarranno amiche per tutta la vita. Definisce Florentino come un uomo "brutto e triste, ma tutto amore".
Juvenal Urbino è il marito di Fermina Daza. Proviene da una famiglia della nobiltà cittadina. Ha studiato Medicina a Parigi, città in cui ha portato più volte la moglie. Alla sua morte le campane suonano a lutto, privilegio riservato solo alle grandi personalità. Leona Cassiani è un'impiegata della Compagnia Fluviale dei Caraibi. Florentino Ariza la incontra su un tram, e riesce a farla assumere nella compagnia, dove si guadagna la fiducia sia di Florentino sia di León XII. América Vicuña è una quattordicenne affidata a Florentino Ariza. Sono in rapporti di parentela, ma per un certo periodo intrattengono discutibili relazioni amorose. Dopo che lui riallaccia il rapporto con Fermina Daza, América si suicida apparentemente in seguito all'esito negativo di un esame scolastico, ma il vero motivo è la lettura della corrispondenza di Florentino. CriticaL'amore ai tempi del colera è il primo romanzo pubblicato da García Márquez dopo il premio Nobel; mai nessuna sua opera riceverà così tante critiche da chi lo aspetta al varco, pur ottenendo un immenso successo di pubblicoNel 1983 l'autore torna a vivere in Colombia dopo un breve esilio volontario in Messico, perché non ritiene di essere al sicuro nel proprio paese.Ha in progetto un nuovo quotidiano da intitolarsi El Otro, che finanzierà con i fondi del premio; ma quando tutto è pronto per iniziare, García Márquez acquista una casa a Cartagena dove vive ancora la sua famiglia, e vi si chiude per scrivere quello che chiama "il romanzo dei vecchietti".Tutto sembra avere inizio da un sogno, quello di "un romanzo in cui un vecchio di ottant'anni vive una storia di frenesia sessuale con una vecchia di settanta", Al momento della scrittura prendono il sopravvento i ricordi personali; la prima parte del romanzo è l a rievocazione del fidanzamento dei suoi genitori: il padre Gabriel Eligio García Martínez, telegrafista, si era tenuto in contatto con la futura madre dello scrittore, Luisa Santiaga Márquez Iguarán grazie alla complicità dei colleghi telegrafisti quando il padre della ragazza la porta via dalla città per allontanarla da un matrimonio osteggiato. A differenza del romanzo, al ritorno di Luisa Santiaga i due si erano sposati in segreto l'11 giugno 1926. Anche Gabriel Eligio era un violinista dilettante, come Florentino Ariza. Il viaggio finale dei due amanti rievoca le undici navigazioni dell'autore sullo stesso fiume, che negli anni Ottanta era già un fiume morto, inquinato e devastato dal disboscamento selvaggio. Secondo Michael Bell questo è il suo più riuscito tentativo di scrivere un romanzo genuinamente popolare e accessibile pur conservando "la sofisticazione di un'elevata coscienza modernista".Per Grynor Rojo parla della parodia di un romanzo pre-borghese per la storia di Florentino e Fermina, e della parodia di un romanzo borghese "che contiene in sé meccanismi della propria disintegrazione" per la storia d'amore di Fermina con il marito Juvenal
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