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Post n°2009 pubblicato il 03 Marzo 2019 da blogtecaolivelli
Fonte: Internet 17 gennaio 2018 Cortesia NOAA La ricostruzione dell'andamento delle correnti a getto - forti venti che percorrono l'alta atmosfera - negli ultimi 300 anni mostra che gli eventi meteorologici estremi sono legati alle fluttuazioni nel loro percorso, che si sono intensificate a partire dagli anni sessanta del Novecento(red) Gli eventi meteorologici più estremi che si sono verificati in Europa dal 1960 in poi - dalle ondate di calore, alla siccità, fino agli incendi boschivi e le inondazioni - sono in correlazione con l'intensificazione delle fluttuazioni nel percorso delle correnti a getto sull'Atlantico settentrionale. dell'Università dell'Arizona a Tucson, che hanno ricostruito i cambiamenti avvenuti nelle correnti a getto dell'Atlantico settentrionale a partire dal 1725. Lo studio è pubblicato su "Nature Communications". e ad alta velocità che fluiscono con un andamento quasi "orizzontale" al confine fra la troposfera e la stratosfera. Gli studi dendrocronologici hanno permesso la ricostruzione delle correnti a getto fino al 1725. (Cortesia Greg King Copyright 2010) Quando la corrente a getto dell' Atlantico settentrionale si trova nella sua posizione settentrionale più estrema, le isole britanniche e l'Europa occidentale sono interessate da un'ondata di caldo estivo, mentre l'Europa sudorientale deve affrontare forti piogge e inondazioni. estrema, la situazione si capovolge: l'Europa occidentale sopporta forti piogge e inondazioni, mentre l'Europa sud orientale fronteggia temperature estreme, siccità e incendi. America orientale e il calore estremo e la siccità in California e nel sud-ovest americano sono invece legati alla posizione invernale della corrente a getto del Pacifico settentrionale. anni sessanta del Novecento le oscillazioni nel percorso delle correnti a getto dell'emisfero settentrionale sono notevolmene aumentate.
Valerie Trouet e colleghi hanno combinato più strategie di ricerca. Partendo dalle rilevazioni da satellite disponibili dal 1979, che permettono di correlare l'andamento della corrente a getto con la distribuziine della pressione atmosferica, hanno poi allargato la base di dati a quelli rilevati dalle stazioni meteorologiche dal 1871, per estendere infine la correlazione ai dati dendrocronologici, ossia alla relazione fra struttura degli anelli degli alberi, pressione atmosferica e andamento della corrente a getto. loro ricostruzione dell'andamento delle correnti a getto agli ultimi mille anni analizzando antichi manufatti in legno conservati nei musei. |
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