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Post n°2184 pubblicato il 12 Maggio 2019 da blogtecaolivelli
Fonte: Le Scienze 23 aprile 2019 L'analisi del DNA dei resti di alcuni crociati ritrovati in Libano indica che le decine di migliaia di soldati che per due secoli giunsero nel Vicino Oriente si mescolarono con gli abitanti del posto, ma il loro apporto genetico fu di breve durata e non è più riscontrabile nella popolazione odierna L'analisi genetica dei resti di alcuni soldati crociati morti in battaglia mostra che quelle truppe non erano formate da soli europei e che vi erano stati incroci genetici con le popolazioni locali, ma anche che questa mescolanza non ha lasciato tracce apprezzabili nella popolazione libanese attuale. Sanger Institute e dell'Università di Cambridge, entrambi in Gran Bretagna, che firmano un articolo su "The American Journal of Human Genetics". Scena di battaglia durante le Crociate in una miniatura medioevale conservata al British Museum (© Science Photo Library / AGF)Per due secoli, a partire dal 1095 d.C. e fino al 1291, decine e decine di migliaia di europei giunsero nel Vicino Oriente per combattere le Crociate. Le vicende storiche sono molto note, grazie all'abbondanza di documenti dell'epoca, che tuttavia riguardano soprattutto le gesta dei condottieri, ma dicono ben poco sulla massa di persone al loro seguito. tratto dai resti di nove dei 25 individui rinvenuti in una fossa funeraria vicino a un castello crociato nei pressi di Sidone, nell'attuale Libano, morti in battaglia intorno al 1200. quattro erano del Vicino Oriente e due avevano un'ascendenza genetica mista. Di fatto, ha osservato Marc Haber, "vediamo un'eccezionale diversità genetica nel Vicino Oriente durante il Medioevo, con europei, orientali e individui misti che combattono nelle crociate e vivono e muoiono fianco a fianco". questa fosse l'origine del flusso genetico europeo riscontrato nel genoma dei libanesi moderni da alcuni studi. Ma poi hanno scoperto che non è così. dei libanesi contemporanei con quello di una serie di campioni di DNA di persone vissute nell'area circa 2000 anni fa, durante il periodo romano. popolazione libanese è geneticamente simile a quella libanese romana, senza alcun aumento del flusso genetico europeo e delle particolari varianti geniche attribuibili alle numerose differenti popolazioni europee giunte durante le Crociate. Evidentemente, osservano gli autori, dopo Crociate furono espulsi dal Vicino Oriente non solo gli europei che vi si erano insediati, ma anche gran parte di quanti avevano un'ascendenza mista. Una delle fosse con resti di crociati rinvenute presso Sidone, in Libano. (Cortesia Claude Doumet-Serhal )Questi risultati indicano che le ricerche genetiche andrebbero condotte facendo attenzione alla risoluzione temporale: nella storia dell'umanità potrebbero esserci altri eventi significativi che non hanno lasciato traccia. periodo romano e di chi ci vive oggi - ha concluso Haber - si potrebbe pensare che ci sia una continuità e che da allora a oggi non sia avvenuto nulla." (red) |
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