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Un acquario di nome Terra

Post n°2268 pubblicato il 29 Giugno 2019 da blogtecaolivelli

Fonte:Le Scienze

Il Pianeta Selvaggio (1973), premio speciale al XXVI

Festival di Cannes, è considerato il primo film che rovescia

il paradigma per cui la specie umana sarebbe la più evoluta

e importante tra tutte le specie dell'Universo.

In questo nostro universo sconfinato, non è strano che la

vita sia apparsa solo sulla Terra? Come mai nessuno risponde

ai messaggi lanciati nello Spazio? Per il METI, controparte

attiva del SETI (che si occupa solo di osservazione),

è possibile, e forse addirittura probabile, che ET ci stia

osservando di nascosto. Il Messaging ExtraTerrestrial

Intelligence (METI) si è riunito a Parigi per discutere di

questa misteriosa mancanza di alieni: perché i miliardi

di mondi intorno a noi sono tutti silenziosi?

Bisogna dire che anche nel mondo accademico le ipotesi

sono tante e variegate: c'è chi ritiene che abbiamo aspettative

esagerate e che gli alieni, semplicemente, non esistano; c'è chi

pensa che si siano ibernatiin attesa che il Cosmo si raffreddi

un po', e anche chi si spinge a ipotizzare che si siano già estinti.

Al convegno del METI ha avuto un inatteso successo la

cosiddetta ipotesi dello zoo.

THE BIG ALIEN BROTHER IS WATCHING YOU. 

Secondo questa ipotesi, elaborata per la prima volta nel 1973

da John Ball dell'MIT, gli alieni sono vivi e vegeti, e sono ben

attenti a non farsi notare mentre ci osservano.

La Terra sarebbe quindi la nostra gabbia, in una sorta di zoo

cosmico, e a farci da custode/carceriere ci sarebbe una civiltà

alienaspaventosamente più avanzata della nostra.

Tuttavia, se ET si comporta da antipatico è perché cerca di

salvaguardarci: secondo alcuni esponenti del METI, la Terra è

in quarantena perché non siamo pronti per la verità. In definitiva,

gli alieni si nasconderebbero per lo stesso motivo per cui, nei film

di fantascienza (o nelle teorie complottiste), i governi li nascondono

a noi:scoprire un'intelligenza aliena sarebbe distruttivo per la

nostra cultura.

 

TRADIZIONI INTERSTELLARI.

 Il ragionamento può sembrare paranoico, e anche

un po' presuntuoso: in fondo, come possiamo

pensare di interpretare il volere di un'intelligenza

tanto superiore alla nostra? (Se vi sembra di averla

già sentita, questa cosa, avete ragione.)

Comunque, in effetti forse c'è una chiave di lettura.

Per gli astrobiologi dell'Università di Cambridge, la

vita, ovunque nell'Universo, si può evolvere solo

seguendo le leggi dell'evoluzione, che in estrema

sintesi possiamo riassumere in "ciò che è adatto,

sopravvive". Ne consegue che ogni organismo 

adatto che riuscirà a riprodursi, cercherà di instradare

la sua discendenza lungo lo stesso cammino, sia

biologico sia culturale.

Il nostro fratello maggiore alieno potrebbe insomma

volerci instradare nel suo stesso cammino culturale,

ambientato in un universo inizialmente disabitato.

Peraltro, questo significherebbe che il nostro

corrente guardiano alieno sia la prima intelligenza

ad essersi sviluppata nella Galassia, o nell'intero

Universo, oppure che abbia ricevuto questo

stesso trattamento del silenzio da chi è venuto

prima di lui e che ora stia portando avanti il

testimone con noi.

Se io sostenessi che tra la Terra e Marte c'è una

teiera di porcellana in rivoluzione attorno al Sole

su un'orbita ellittica, nessuno potrebbe contraddire

la mia ipotesi purché io avessi la cura di aggiungere

che la teiera è troppo piccola per essere rivelata

persino dal più potente dei nostri telescopi... 

(Bertrand Russell)

UN TÈ CON RUSSELL.

 Il perché gli alieni siano tanto bendisposti nei

nostri confronti e vogliano proteggerci, rimane

insondabile.

Inoltre, l'intera ipotesi dello zoo, per sua stessa

natura, non può essere verificata: non c'è modo

di provare che gli alieni si stiano nascondendo o

stiano controllano la nostra posta spaziale.

Ma, non sorprendentemente, allo stesso modo

non è possibile provare che non sia così: ecco

dunque pronta la teiera di Russell per il consueto

tè delle 5 della storia dell'umanità.

Il dibattito sugli alieni continua, raggiungendo

le frontiere più paranoiche, esotiche e affascinanti

del possibile.

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