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La fantascienza, parte seconda

Post n°2300 pubblicato il 31 Luglio 2019 da blogtecaolivelli

La fantascienza, parte seconda

Anni quaranta: l'epoca d'oro

La prima fantascienza aveva una forte

base avventurosa ed era caratterizzata

dalla "meraviglia" per i progressi della

scienza (si era nell'epoca dell'avvento

dell'elettricità), ma dagli anni quaranta

 cominciò a occuparsi più delle ripercussioni

del progresso scientifico che non delle

ipotetiche conquiste della scienza in sé

stesse.

Questi anni sono dominati da John W.

Campbell, che alla fine del 1937 assunse

la direzione della rivista Astounding Stories

nella quale ospitò tutti gli autori della cosid-

detta Golden Age (Età dell'oro), quali A. E.

Van VogtIsaac AsimovRobert A. Heinlein

Clifford D. SimakRay BradburyTheodore

Sturgeon: per quanto l'"epoca d'oro" vera e

propria la si consideri terminata negli 

anni cinquanta, questi scrittori sarebbero

diventati i "mostri sacri" a cui si sarebbero

rifatti gli autori successivi, compresi quelli

degli anni sessanta, anche solo per

contestarli o farne la satira.

Secondo i critici degli anni cinquanta, la carat-

teristica della fantascienza americana era

l'estrapolazione, ovvero il riconoscimento,

sulla base di alcuni elementi, di una tendenza

in atto per proiettarla nei suoi sviluppi futuri,

non tanto con lo scopo di prevedere il futuro

come farebbe la futurologia, quanto per

discutere fenomeni del presente estremizzandoli

in un contesto ipotetico.

Altri spunti critici mettono invece in luce il (prevalente)

riferimento al "sense of wonder" ("la meraviglia"),

che fa appello ad un analogo della "volontaria 

sospensione dell'incredulità" di cui parlava il

poeta Coleridge ("Quella volontaria e momentanea

sospensione dell'incredulità che costituisce la fede

poetica").

Anni cinquanta: tra sociologia e letteratura

Gli anni cinquanta segnano per la fantascienza

americana un notevole cambiamento: all'atteg-

giamento fiducioso e ottimistico nei confronti della

scienza, a causa della bomba atomica si sostituisce

un approccio più angosciato.

La guerra fredda, la società dei consumi, la 

paura del diverso (sia esso il comunista o il nero,

a causa delle lotte per i diritti civili), la società di

massa americana dominata da pubblicità e 

televisione (significativa fu la vittoria alle elezioni

del 1952 di Dwight D. Eisenhower su Adlai Stevenson:

nonostante  Stevenson fosse candidato più colto

e brillante, l'apparato pubblicitario scatenato

per sostenere Eisenhower lo portò alla vittoria):

tutti temi centrali per quella che verrà a lungo

chiamata "fantascienza sociologica".

Rappresentanti più importanti di questa

tendenza sono la coppia Frederik Pohl e 

Cyril M. KornbluthRobert Sheckley,Richard

MathesonWalter M. Miller, jr. nonché la

prima produzione di Philip K. Dick.

Ma accanto a questa linea sociologica, che

usa la fantascienza come strumento di critica

della società americana e dei suoi eccessi,

ce n'è un'altra, che s'incarna soprattutto

nella figura del grande editor e scrittore 

Anthony Boucher, che si sforza di promuovere

una migliore qualità letteraria nella fantascienza.

Suo discepolo è Philip K. Dick, ma a questa

tendenza appartengono anche altri scrittori

che esplodono in questo decennio, come 

Fritz Leiber (che insegnava Shakespeare in

uncollege) o Cordwainer Smith (coltissimo

discendente di una potente famiglia americana,

cresciuto in Cina e imbevuto della cultura di

quel paese); le esperienze, le invenzioni, le

scoperte e le soluzioni stilistiche di questi

scrittori apriranno la strada ai discepoli,

negli anni sessanta, della "New Wave".

Anni sessanta: la New Wave

La rivoluzione nella fantascienza fu portata

avanti sui due lati dell'Atlantico: nel Regno

Unito c'era il gruppo di scrittori legati alla rivista

 New Worlds, tra cui spiccava James G. Ballard,

ma che contava anche altri talenti come

Brian W. AldissJohn Brunner e Michael Moorcock.

Negli Stati Uniti la figura di riferimento diventò

il provocatorio e dissacrante Harlan Ellison,

innovativo autore di racconti e curatore di due

antologie (intitolate Dangerous Visions e Again,

Dangerous Visions) che smossero le acque fin

troppo ferme del genere con argomenti scottanti:

il sesso, ledroghe, il femminismo, il razzismo, il 

Vietnam, ecc. Nelle antologie di Ellison ci sono

nomi importanti della nuova fantascienza americana:

 Robert SilverbergPhilip José FarmerPhilip K. Dick,

 Roger ZelaznySamuel R. DelanyNorman Spinrad,

 R. A. LaffertyJoanna RussUrsula K. Le Guin

Gene WolfeKate Wilhelm.

La fantascienza della New Wave fu il prodotto di

due tendenze che s'incrociavano creando un

equilibrio instabile:

una ricerca letteraria che spinge molti scrittori a

rifarsi ai modelli della letteratura modernista e alle

avanguardie delpostmodernismo, quindi a non

scrivere nello stile da best seller (letteratura di

consumo) tipico fino a quel momento di molta

letteratura fantascientifica (e il migliore rappresentante

di questa tendenza è il più sofisticato e letterario

tra gli scrittori americani, Thomas Disch);

una ben precisa volontà di andare a toccare temi

tabùche erano stati assenti per anni dalle riviste

di fantascienza: non a caso questo è il momento

in cui s'inseriscono autori neri, come Delany, o

donne, come la Russ o la Le Guin, o dichiaratamentegay,

come Thomas Disch e ancora Delany.

Se da un lato la nuova ondata (questo il significato

letterale di New Wave) costrinse finalmente il mondo

accademico - non solo negli Stati Uniti - ad occuparsi

della fantascienza (pur tra resistenze e incomprensioni)

- è in questo periodo che nascono le prime riviste

accademiche di critica sulla fantascienza, 

Science-Fiction Studies, Foundation edExtrapolation, 

- dall'altro la sofisticazione letteraria di queste

opere portò alla presa di distanza di molti fan

della fantascienza tradizionale degli Asimov e

degli Heinlein.

Anni settanta

Il decennio successivo fu caratterizzato dalla

continuazione dell'attività della New Wave:

soprattutto Ballard scrisse in questo periodo

la sua trilogia fondamentale,Crash

Il Condominio (High Rise) e L'isola di cemento

 (The Concrete Island).

Entrò in crisi invece Philip K. Dick, per problemi

di droga ed esistenziali, che lo portarono a

una pausa nella sua produzione fino alla seconda

metà del decennio.

L'impatto innovativo della New Wave poco a

poco si attenuò: i singoli autori andarono ciascuno

per la propria strada.

Il fenomeno degli anni settanta fu da un lato

l'emergere di numerose scrittrici, sempre più

interessate ai temi del femminismo e più in

generale dell'identità femminile.

Tra le figure dominanti spiccarono Joanna Russ 

Ursula K. Le Guin,Marion Zimmer Bradley

Doris Lessing (autrice che proveniva da altre

esperienze, ma che negli anni settanta scrisse

il monumentale ciclo fantascientifico di Canopus

in Argos: Archives).

A queste va aggiunta Alice Sheldon, una notevole

autrice che fino al 1977 si era nascosta dietro

lo pseudonimo maschile di James Tiptree Jr..

A metà degli anni settanta nel cinema di

fantascienza il travolgente successo di Guerre

stellari di George Lucas riporta in auge i temi

della space opera degli anni quaranta; la pellicola

richiamava alcuni elementi di sword and sorcery

 (fu coniato per essa il termine ibrido science

fantasy[13] e alcuni commentatori si sono

azzardati a dichiarare che si tratta di una fiaba

riverniciata di fantascienza).

Il successo clamoroso della serie sancì il ritorno

a una fantascienza d'intrattenimento, più

spensierata e meno culturalmente impegnata.

Anni ottanta: il cyberpunk

A dominare la scena nei primi anni ottanta fu

l'ondata cyberpunk.

Il nuovo spazio da esplorare, dopo quello esterno

tra le stelle e quello interiore della psiche,

fu quello virtuale delle tecnologie informatiche 

e di telecomunicazione.

Si può dire che Internet sia stata profetizzata

(anche se già ne esisteva una prima forma

pionieristica) nel 1984 dal romanzo più celebrato

del cyberpunk, Neuromante di William Gibson

 con il suo cyberspazio.

Anche il cyberpunk fu lanciato da un'antologia di

racconti, Mirrorshades, curata dall'intraprendente

scrittore e giornalista Bruce Sterling.

Sulla scia dell'ondata cyberpunk si assistette

ad un rinnovato interesse accademico per la

fantascienza (vista come un'area confinante

con la letteratura postmoderna), all'esplodere

dell'immaginario fantascientifico nel nuovo

ambito dei videogiochi, ma soprattutto ad un

rinnovato interesse da parte del cinema di 

Hollywood, che cominciò a realizzare, complici

le nuove tecnologie digitali, film sempre più

spettacolari spesso basati, direttamente o

indirettamente, sui classici del genere.

Le avanguardie furono una volta ancora sostituite

del "mercato".

L'ondata cyberpunk durò meno della New Wave,

soprattutto a causa dell'affievolirsi dell'ispirazione

dell'autore più dotato, William Gibson.

Altri autori del movimento si affermarono in modo

più o meno duraturo, come Lucius ShepardKim

Stanley RobinsonRudy RuckerLewis Shiner.

A margine del movimento cyber si pose una tra

le più interessanti autrici di quegli anni, la

sofisticata e letteraria Pat Cadigan, mentre ne

era del tutto al di fuori l'altra figura di spicco

della scrittura al femminile, l'afroamericana 

Octavia Butler.

Anni novanta

Il periodo fu caratterizzato da una forte ripresa

della fantascienza britannica, tanto che alla fine

del decennio si parlò di un vero e proprio "British

Boom", legato all'attività di nuovi autori quali 

Iain BanksKen MacLeodM. John Harrison e

infine il più giovane, China Miéville.

Negli Stati Uniti si assistette invece a un declino

delle vendite di tali proporzioni che alcuni scrittori

cambiarono genere: un vecchio leone come 

Thomas M. Disch, si riciclò brillantemente

nell'horror con la sua Minnesota Supernatural

Series; Robert Sheckley tentò di passare al giallo

(come aveva già fatto negli anni sessanta), ma

senza grandi risultati; Patricia Anthony, una delle

autrici più promettenti, dalla fantascienza passò

al fantasyJonathan Lethem, considerato da

alcuni l'unico vero erede di Philip K. Dick, passò

alla letteratura mainstream.

Tutto questo avvenne nel momento in cui temi,

idee, immagini, luoghi, trame della fantascienza

comparivano sempre più spesso anche al di fuori

del genere, e si parlò di un genere avantpopche

pescava dalla fantascienza, dal giallo, dal western,

dall'horror.

Oltre alla prima produzione di Lethem, buon

rappresentante di questa tendenza fu uno

degli scrittori giovani, Matt Ruff.

Anche in Gran Bretagna la ripresa della let-

teratura fantascientifica si legò a fenomeni

d'ibridazione, che fecero parlare dinew weird,

o di weird fiction, o slipstream.

China Miéville, ad esempio, nei suoi romanzi

mescolò fantasy, horror, gotico, fantascienza

e (in dosi massicce) i giochi di ruolo.

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