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La fantascienza

Post n°2301 pubblicato il 31 Luglio 2019 da blogtecaolivelli

 

Nellapoesia romantica, inoltre, le immaginazioni degli scrittori

portavano a visioni di altri mondi e di remoti futuri come in

Locksley HalldiAlfred Tennyson.Voltaire, d'altra parte,

chiamava il suoMicromégas(1752) non un racconto

fantastico ma una "storia filosofica" (titolo ripreso poi,

non a caso, da Nievo).

Il più rilevante esempio rimane però il romanzo Frankenstein 

di Mary Shelley, del 1818Brian Aldiss, nel suo libro Billion

Year Spree, sostiene che Frankenstein rappresenta "il primo

lavoro seminale al quale l'etichetta di fantascienza può essere

logicamente appiccicata". È anche il primo esempio del cliché 

dello "scienziato pazzo". Un altro romanzo avveniristico di

Mary Shelley, L'ultimo uomo (The Last Man), è spesso citato

come la prima vera storia di fantascienza.

La prima fantascienza

La fantascienza in Europa inizia propriamente alla fine del 

XIX secolo con il romanzo scientifico (scientific romance),

di cui un esponente di spicco fu Jules Verne(1828 - 1905),

per il quale la scienza era piuttosto sul livello dell'invenzione,

come pure le storie di critica sociale orientate alla scienza di 

H. G. Wells (1866 -1946).

Wells e Verne non furono privi di concorrenti nello scrivere la

prima fantascienza: racconti e romanzi brevi con temi di

immaginazione fantastica apparvero nei quotidiani per tutta la

fine dell'Ottocento, e molti utilizzavano idee scientifiche

come espediente per l'immaginazione. Erewhon è un romanzo

diSamuel Butler pubblicato nel 1872 sul concetto che le 

macchine potessero un giorno diventaresenzienti e supplenti

della razza umana.

Malgrado sia più conosciuto per altre opere, sirArthur Conan

Doyle scrisse anch'egli di fantascienza.

L'unico libro con il quale Charles Dickens si avventurò nel territorio

della speculazione scientifica e negli strani misteri della natura

fu il romanzo Casa desolata (Bleak house, 1852), nel quale

faceva morire uno dei personaggi di combustione umana

spontanea (dopo avere svolto minuziose ricerche sulla

casistica del fenomeno).

Wells e Verne avevano entrambi un bacino di lettori

internazionale e influenzarono numerosi scrittori, in particolare

in America, dove ben presto nacque fantascienza indigena.

Molti scrittori britannici inoltre trovarono più lettori nel

mercato americano, scrivendo in uno stile americanizzato.

Aleksandr Aleksandrovič Bogdanov, uno dei due fondatori

del bolscevismo, medico, sperimentatore, filosofo ed economista,

fu il più importante scrittore fantascientifico russo prima della

 rivoluzione del 1917, autore del popolare romanzo

 La stella rossa(Красная звезда Krasnaja zvezda, 1908) e del

suo seguito L'ingegner Menni (Inžener Menni, 1912), ambientati

in un pianeta Marte dalla società socialista utopica.

Circa negli stessi anni esordì il grande scrittore americano H. P.

Lovecraft, considerato uno dei geni più rivoluzionari nel campo

della fantascienza "cosmica" e dell'horror soprannaturale.

Nel 1924 fu pubblicato il romanzo Noi del russo Evgenij

Ivanovič Zamjatin, considerato il precursore di molti

successiviromanzi distopici.

La science fiction, come fenomeno letterario di massa, è fatta

risalire alla pubblicazione negli Stati Uniti del primo numero

diAmazing Stories (Storie sorprendenti), il 5 aprile del 1926.

 Hugo Gernsback, il fondatore della rivista, nell'editoriale

annunciava di voler pubblicare: "... Quel tipo di storie scritte

da Jules Verne, H. G. Wells ed Edgar Allan Poe - un affascinante

romanzo fantastico, in cui si mescolino fatti scientifici e

visioni profetiche... ".

Il successivo grande scrittore britannico di fantascienza

dopo H. G. Wells fu Olaf Stapledon (1886 - 1950), le cui

quattro opere maggiori (Last and First Men1930Odd John

1935Star Maker1937Sirius1940) introdussero una miriade

di idee che furono presto adottate da altri scrittori.

Più tardi, le opere di John Wyndham (1903 - 1969) guadagnarono

l'acclamazione del pubblico dei lettori e della critica. Wyndham,

che firmava con una quantità di pseudonimi, amava definire la

fantascienza come una logical fantasy.

Prima dellaseconda guerra mondiale, Wyndham scrisse quasi

esclusivamente per i pulp magazine statunitensi, ma nel

dopoguerra divenne noto al grande pubblico, anche al di fuori

dell'ambito degli appassionati, a partire dal suo romanzo 

Il giorno dei trifidi(The Day of the Triffids, 1951).

 
 
 
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