Creato da blogtecaolivelli il 04/03/2012

blogtecaolivelli

blog informazione e cultura della biblioteca Olivelli

 

 

« Il virus dai serpenti o ...Sul terrapiattismo.... »

La dieta dei Neanderthaliani..

Post n°2656 pubblicato il 27 Marzo 2020 da blogtecaolivelli

Fonte: Focus

Sorpresa, i Neanderthal mangiavano pesce

Trovati resti di cibo di mare in una grotta abitata da Neanderthal 80-100.000 anni fa circa, in Portogallo: cade l'ipotesi che la dieta marinara fosse essenzialmente tipica dei Sapiens.

La dieta dei Neanderthal includeva il pesceIllustrazione - Una famiglia di Neanderthal cucina la selvaggina in una grotta

: una ricerca ha scoperto che mangiavano anche cibo di mare. 

| GORODENKOFF / SHUTTERSTOCK  

Gli uomini di Neanderthal mangiavano le cozze alla brace.

E anche le vongole, i granchi, le orate, i cefali. In una grotta a sud di Lisbona,

un gruppo internazionale di archeologi ha scoperto che la dieta dei nostri cugini

preistorici non si basava solo sulla selvaggina cacciata sulla terraferma. Il menu,

invece, comprendeva anche cibi di origine marina. La sc

operta, pubblicata su Science, è rivoluzionaria: perché modifica l'immagine che

avevamo di questi ominidi, ritenuti a torto meno intelligenti e più arretrati

rispetto ai Sapiens.

Fino a oggi, infatti, i paleoantropologi erano convinti che la dieta a base di pesce

- ricca di omega 3 e di altri acidi grassi che favoriscono un buon sviluppo del

cervello - avesse permesso ai Sapiens di potenziare le proprie capacità cognitive,

il linguaggio e il pensiero astratto, prevalendo così sull'Homo neanderthalensis.

Invece, almeno dal punto di vista della dieta (e degli insediamenti sulle coste) i

Neanderthal lottavano ad armi pari coi Sapiens.


La dieta dei Neanderthal includeva il pesceL'ingresso della grotta di Figueira Brava (Portogallo), oggi a picco sul mare:

circa 100mila anni fa distava un km dalla spiaggia ed era abitata da una comunità

di uomini di Neanderthal. | PEDRO SOUTO

La scoperta è frutto di 10 anni di lavoro da parte di un gruppo di archeologi di

varie nazionalità guidato dal professor João Zilhão (Università di Barcellona, Spagna)

E vede fra i partecipanti anche un italiano, il professor Diego Angelucci, archeologo

dell'Università di Trento. «Per molto tempo», spiega Angelucci, «si è pensato che gli

insediamenti costieri fossero un'esclusiva dell'Homo Sapiens, nell'Africa meridionale.

E che solo i nostri diretti antenati si nutrissero di pesce.»


La dieta dei Neanderthal includeva il pesce

Alcuni dei resti di animali marini trovati dagli archeologi nella grotta di

Figueira Brava: (A) patelle, (B) vongole, (C) granchio, (D) vertebra di

delfino, (E) vertebra di squalo. | AC M. NABAIS, D ANTUNES ET AL.

2000, EJP RUAS

Due convinzioni cancellate dalle campagne archeologiche svolte nella

grotta di Figueira Brava, 30 km a sud di Lisbona: la grotta era frequentata

da neandertaliani fra 106mila e 86mila anni fa, in un'epoca interglaciale

con un clima temperato: la grotta, oggi a picco sul mare, distava all'epoca

oltre 1 km dalla costa.

Gli archeologi hanno trovato, sepolti dalle rocce, resti di pesci, molluschi e

crostacei (con segni di cottura rilevati al microscopio), ossa di uccelli marini

(germani reali, oche, cormorani) e di mammiferi acquatici (delfini e foche).

Come facevano gli ominidi a catturare queste prede? «Resta un mistero»,

risponde Angelucci: «forse usavano giavellotti con punta in selce scheggiata,

ma è probabile che usassero strumenti in legno e fibre vegetali, che non son

o sopravvissuti fino a noi. Va ricordato, comunque, che le coste portoghesi sono

molto ricche di pesce grazie alla circolazione delle correnti dell'Atlantico e alla

presenza di ampi estuari dei fiumi che vi sfociano: qui pescare è relativamente

facile.»

A conferma della loro ingegnosità, c'è un altro dettaglio: le pigne.

I Neanderthal raccoglievano pigne mature dai rami più alti dei pini domestici,

per conservarle nelle grotte.

Quando avevano bisogno di cibo, le avvicinavano al fuoco per aprirle ed estrarne

i pinoli.

.Resta da scoprire come combinassero questi ingredienti per le loro ricette

preistoriche.

26 MARZO 2020 | VITO TARTAMELLA

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/blogtecaolivelli/trackback.php?msg=14839154

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Nessun commento
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ULTIME VISITE AL BLOG

vurlaprefazione09m12ps12vittorio.59dony686miriade159tirchio2000blogtecaolivelliellistar2012Draiostre.sa47bibanna545annamatrigianoLoneWolf1822
 

CHI PUņ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

TAG CLOUD

 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963