blogtecaolivelli
blog informazione e cultura della biblioteca Olivelli
TAG
TAG
« L'universo asimmetrico? | Il moderno DNA di Neanderthal » |
Post n°2904 pubblicato il 12 Maggio 2020 da blogtecaolivelli
Fonte: articolo riportato dall'Internet 16 aprile 2020 Dai neutrini sempre più prove dell'asimmetria tra materia e antimateria L'interno del rivelatore Super-Kamiokande (©T2K Collaboration) I neutrini oscillano, cioè si trasformano in neutrini di diverso tipo, con una probabilità diversa rispetto a quella dei rispettivi antineutrini. Il fenomeno, confermato dal rivelatore giapponese Super-Kamiokande dopo nove anni di raccolta dati, apre uno spiraglio alla comprensione dell'enorme prevalenza della materia che si osserva nell'universo attuale. I neutrini attraversano la materia praticamente indisturbati. Durante il loro viaggio, queste elusive particelle elementari "oscillano", cioè si trasformano da un tipo all'altro. Lo stesso si verifica per gli antineutrini, le antiparticelle dei neutrini, ma con una probabilità leggermente inferiore. dei dati ottenuti con il rivelatore giapponese Super-Kamiokande, gestito dalla collaborazione internazionale T2K, che vede una nutrita partecipazione delle sezioni dell'Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN) e delle Università di Napoli, Padova e Roma Sapienza, Università e Politecnico di Bari, e dei Laboratori nazionali di Legnaro dell'INFN. ma l'accumulo di dati per nove anni ha portato ora la significatività statistica su valori decisamente elevati: la probabilità che si tratti di un effetto casuale e non di un fenomeno reale è ridotta allo 0,3 per cento. Un limite così stringente ha profonde conseguenze, perché indica che il processo di oscillazione viola la simmetria di CP. Questo è uno dei principi fondamentali della fisica: afferma che le leggi sono le stesse nel mondo visto allo specchio (cioè invertendo tutti gli assi spaziali con l'operazione di parità P) purché si trasformino le particelle nelle rispettive antiparticelle (con l'operazione di coniugazione di carica, C). e antimateria, un primo elemento che può portare a spiegare perché nell'universo attuale si osserva un'enorme sovrabbondanza di particelle rispetto alle antiparticelle, nonostante il fatto che il big bang deve aver prodotto materia e antimateria in egual misura. artificialmente, oltre a quelle che hanno come oggetto i neutrini prodotti in grande quantità dal Sole. Per rilevare la differenza di comportamento tra neutrini e antineutrini occorre far viaggiare i neutrini su un tragitto piuttosto lungo, misurandone le caratteristiche all'inizio e alla fine. complesso di acceleratori per la ricerca (JPARC) presso il villaggio di Tokai, sulla costa orientale del Giappone. Le particelle vengono prima intercettate nei pressi del sito di produzione e poi si propagano per 295 chilometri verso Kamioka, non lontano dalla costa occidentale del Giappone. Qui li aspettano 50.000 tonnellate di acqua purissima contenuta in un serbatoio ospitato dal gigantesco rivelatore sotterraneo Super-Kamiokande. Qui le rarissime interazioni tra neutrini e acqua producono una luce che viene catturata da oltre 11.000 fotomoltiplicatori. mettere in funzione e operare uno degli apparati più complessi mai realizzati nel nostro settore" sottolinea Gabriella Catanesi, responsabile per l'INFN dell'esperimento T2K e componente del comitato esecutivo dell'esperimento. "Siamo molto orgogliosi e soddisfatti. Ma non ci fermiamo certamente. Stiamo lavorando per migliorare ancora il nostro apparato per essere in grado di fronteggiare le sfide dei prossimi anni". (red) |
https://blog.libero.it/blogtecaolivelli/trackback.php?msg=14948636
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
AREA PERSONALE
MENU
CHI PUŅ SCRIVERE SUL BLOG
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.