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Post n°3263 pubblicato il 22 Settembre 2020 da blogtecaolivelli

Fonte: articolo riportato dall'Internet

André Leroi-Gourhan

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.André Leroi-Gourhan

André Leroi-Gourhan (Parigi25 agosto 1911 - 

Parigi19 febbraio 1986) è stato un etnologoarcheologo

 e antropologo francese, oltre ad essere ricercatore di

prima classe del CNRS, professore ordinario di etnologia

e preistoria in varie università, tra cui quella di Lione, di

Parigi (la Sorbona) e il Collège de France, dove sostituì

l'Abate Breuil come professore di preistoria tra il 1969

 e il 1982.

Quando era bambino, suo nonno lo portava a passeggiare

nel Museo Nazionale di storia Naturale e nel Giardino

Botanicodi Parigi. Nel bosco di Fontainebleau alla ricerca di

funghi, insetti e qualunque cosa risvegliasse la sua curiosità.

Gli piaceva vedere i fossili degli animali e degli uomini delle

caverne e leggere su quell'argomento.

Un libro di Marcellin Boule, che gli regalò la sua madrina:

"Gli uomini fossili", è stato decisivo per lui.

Fu discepolo di Marcel Granet, e quindi di Marcel Mauss,

questi lo portò a discutere la tesi di dottorato dedicata

all'Archeologia del Nord Pacifico, studiò ulteriormente ottenendo

il diploma della Scuola Nazionale di Lingue orientali: prima in 

Russo nel 1931 e successivamente in Cinese, nel 1935. a partire

dal 1933, lavorò nei dipartimenti di Etnologia di vari musei

francesi e inglesi, tra cui il British Museum di Londra e ilMuseo

dell'uomo di Parigi. Poco tempo dopo, per due anni, è stato r

esponsabile delle attività del Museo dell'uomo e del Museo

Nazionale di Francia in Giappone, dove si dedicò a studiare,

di prima mano, la loro cultura materiale e spirituale come un

etnologo, così come la loro preistoria come archeologo.

Ritornato al suo paese, è stato nominato vice curatore del Museo

Guimet di Arte asiatica di Parigi tra il 1940 e il 1944.

Quello stesso anno fu inviato al Castello di Valençay, per sorvegliare

il mantenimento di alcune opere evacuate dal Louvrea causa della

guerra, tra queste la Venere di Milo e la Nike di Samotracia.

Durante la seconda guerra mondiale, partecipò alle attività della 

Resistenza per le quali fu decorato con la Croce della 

Legion d'onore.

Nel 1946, divenne vicedirettore del Museo dell'Uomo.

Essendo un professore dell'Università di Lione, iniziò a sviluppare

una seconda tesi di dottorato (in scienza), il cui titolo era 

Indizi sull'equilibrio meccanico nel cranio dei vertebrati terrestri 

(1954) . Nel 1956 succede a Marcel Griaule, come professore di

Etnologia e Preistoria presso l'Università della Sorbona; insegnò

anche come professore presso il Collège de France

 Dal, 1969 al 1982, e in qualità di membro dell'Istituto di Francia.

In aggiunta alla croce della Legion d'Onore, già citata, durante la

sua prestigiosa carriera si guadagnò molti altri riconoscimenti,

tra cui:

Leroi-Gourhan e i metodi di ricerca preistorica

Nel corso dei suoi scavi in siti preistorici come la grotte des Furtins 

Berzé-la-Ville (1945Saona e Loira), la grotta musteriana

di Arcy-sur-Cure (1946-1963Yonne), la grotta di sepoltura 

neolitica di Le Mesnil-sur-Oger e, in particolare, con il ritrova-

mento magdaleniano, di Pincevent (del 1964Seine-et-Marne),

Leroi-Gourhan contribuì a rinnovare i metodi di scavo archeologico.

L'insediamento, eccezionalmente ben conservato, di Pincevent

gli consentì di sviluppare lo scavo in estensione, con il metodo

chiamato "decapaggio" ossia tramite uno scavo in orizzontale,

seguendo la topografia dello strato archeologico, con tutte le

precauzioni, osservando la stratigrafia e annotando tutti i dettagli

con un ritmo molto lento: lasciando scoperte vaste aree dello

stesso livello archeologico. 

A partire da lì, egli poteva dispiegare un'approfondita analisi spaziale

di questo habitat preistorico, applicandovi inoltre alcune idee di etnologia 

prelevate dai suoi lunghi anni di studio degli strumenti dei popoli primitivi

di oggi.

Tuttavia, non pretendendo di applicare i dati attuali alla preistoria.

Leroi-Gourhan è anche il responsabile della creazione nel 1964, del 

concetto scientifico di catena operativa (chaîne opératoire) applicata

alla tecnologia litica preistorica: è l'insieme dei passi concatenati

(sequenza dinamica) che si verificano nella produzione di artefatti litici,

dalla raccolta delle materie prime fino al loro abbandono, passando

attraverso le diverse fasi di fabbricazione, il loro utilizzo e la loro

ricostruzione (affilatura, ravvivamento...) e il loro riutilizzo, se era il caso.

Le catene operative permettono di stabilire diversi stili e strategie

culturali, quindi sono uno strumento concettuale di inestimabile

valore in preistoria e archeologia.

Schema base di una catena operativa

Entrambi questi contributi, e altri ancora, sono tutti diretti al

paradigma fondamentale della ricerca di Leroi-Gourhan: 

una percezione globale dei fenomeni umani.

Secondo quanto affermava lui stesso, qualsiasi ricerca deve

concentrarsi sulla totalità delle manifestazioni umane, nella loro

natura antropologica, nelle loro attività corporali e mentali, nelle

loro produzioni orali e materiali, per tutta l'ampiezza del loro

habitat (sincronia) e per la loro profondità cronologica (diacronía).

Si sforzò anche di iniziare tutte le sue ricerche in maniera empirica,

senza formulare teorie a priori,con un lavoro sul campo che

raccoglieva tutte le informazioni possibili, con lentezza e

efficacia, prima di proporre ipotesi contrastanti.

Ogni dettaglio deve essere contestualizzato nel modo più ampio

possibile prima di giudicare il suo valore scientifico, e poi con

l'aiuto di successive ipotesi, si arriverà a una conoscenza

d'«insieme».

Questo approccio olistico è, come si diceva, la maggiore esigenza

del suo paradigma scientifico, e spiega l'ampiezza delle sue

specializzazioni: linguista, etnologo, antropologo, archeologo,

semiologo, storico dell'arte...

Come discepolo di Marcel Mauss, Leroi-Gouhad è uno strutturalista

in senso ampio, ma si differenza da altri membri di questa scuola,

ad esempio Claude Lévi-Strauss per l'importanza che attribuisce al 

gesto tecnico e alla cultura materiale, senza diventare un materialista.

D'altra parte dà una importanza fondamentale alle coordinate

cronologiche, ossia storiche, di ogni fenomeno. Per questo motivo,

André Leroi-Gourhan viene più spesso etichettato come uno specialista

nella preistoria, che come un antropologo culturale, pur essendo

entrambe le cose.

Leroi-Gourhan nello studio dell'arte.

André Leroi Gourhan, con Annette Laming-Emperaire, è responsabile

di un paradigma scientifico assolutamente innovativo.

Utilizzando lo strutturalismo per l'interpretazione dell'arte Paleolitica,

basandosi su presupposti molto simili a quelli sviluppati nei suoi scavi.

Egli decise di interpretare ogni grotta come un tutto unico, in cui è

necessario stabilire, nel modo più completo possibile, le relazioni e

sistenti tra ciascuno dei suoi elementi.

Così, cercò di riscontrare qualche tipo di disposizione latente (non evidente)

tra i soggetti rappresentati.

Egli stesso realizzò il gigantesco lavoro di visitare una a una oltre settanta

grotte decorate con arte rupestre, dalla Spagnaagli Urali, datate dai 30000

ai 10000 anni di età.

Rilevò che in quasi tutte si poteva stabilire una precisa organizzazione

dello spazio decorato: che non esisteva un modello nelle relazioni di vicinanza

o lontananza delle figure, e della loro posizione rispetto alla topografia

delle grotte in cui si trovano.

La sua conclusione fu una interpretazione simbolica della rappresentazione

di ciascuna delle immagini come segni binari che si oppongono, si alternano

e si completano. Per Leroi-Gourhan questi elementi erano il maschile

e il femminile.

Organizzazione del grande pannello delle
Grotta di Altamira (Cantabria):
L'animale centrale è il bisonte (la donna), con alcunicavalli 

complementari (gli uomini); sono accompagnati da animali

periferici, in questo caso, cinghiali e cervi


Per Leroi-Gourhan, in un Tipico Santuario di una volta dipinta,

ci sono due tipi di animali centrali, quelli femminili sono gli

 uro e i bisonti, e quelli maschili sono i cavalli.

Questi animali centrali tendono ad essere corteggiati da animali

periferici molto più vari e ambigui: cervi, cinghialicapre. ..

Tutto il complesso si completa con figure ideomorfe e, talvolta, 

antropomorfe

Un secondo lavoro fondamentale in questo campo fu il tentativo

di stabilire una cronologia dell'arte Paleolitica franco-spagnola

diversa da quella proposta dall'Abate Breuil.

A questo proposito, stabilì una successione di cinque stili, con

lunghe transizioni tra di loro, caratterizzati in generale da un

andamento lineare, che tuttavia, non concordano con la divisione t

radizionale della produzione del Paleolitico Superiore.

Ciascuno di questi periodi, secondo quanto avvisa l'autore,

dovrebbe essere considerato come una semplice approssimazione:

In quanto sta nel centro, giusto nel mezzo tra quelli che si dedicano

all'accumulazione maniacale dei dati e quelli che si lasciano sedurre

da una proliferazione speculativa di teorie troppo fantasiose.

Nessuno dei suoi numerosi allievi è stato capace di sfuggire alla

specializzazione che lui non ha mai avuto, senza che questo potesse

alterare la profondità delle sue ricerche.

Attualmente molte delle sue idee sono discusse e discutibili,

però tutti manifestano un profondo rispetto per il suo prezioso

lavoro scientifico.

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