blogtecaolivelli
blog informazione e cultura della biblioteca Olivelli
TAG
TAG
Messaggi del 31/08/2017
Post n°1420 pubblicato il 31 Agosto 2017 da blogtecaolivelli
da Internet Svelato il prezioso carico dell'astronave Juno: 3 minifig Lego Le minifg Lego approdano su Giove. Grazie all'astronave Juno le minifig Lego viaggiano dentro una sonda diretta al pianeta rosso
Le minifig Lego sbarcano su Giove, contenute all'interno dell'astronave Juno. A quanto pare la sonda Juno aveva questo carico importante all'interno di se stessa. La missione che ha portato queste minifigure sull'astronave è durata all'incirca 5 anni e in questi giorni ha avuto successo. La sonda Juno si troverebbe in orbita intorno al famosissimo gigante gassoso. Ma molti si chiedono cosa centrino gli omini prodotti dalla Lego con una missione dellaNasa, ossia l'agenzia che si occupa della ricerca nel settore spaziale per conto degli Stati Uniti d'America. La risposta è semplice, la Lego, società famosa per la produzione dei famosissimi mattoncini da costruzioni utilizzati in tutto il mondo, ha voluto produrre queste tre minifigure da inserire nell'astronave Juno diretta verso Giove per manifestare il suo aiuto nel campo della ricerca spaziale. Infatti i tre omini son stati prodotti grazie ad una collaborazione tra la Nasa e la Lego stessa nell'ambito di una sorta di programma educativo con l'obiettivo di invogliare i bambini a studiare e acquisire conoscenze riguardo la scienza, la matematica, la tecnologia e ingegneria. Le tre minifigure della Lego inviate su Giove sarebbero state costruite in alluminio e sono la rappresentazione di Giove, il padre degli dei secondo la mitologia Roma, chiamato anche Zeus nella mitologia greca, sua moglie Juno ed infine Galileo Galilei, grandioso scienziato italiano considerato dalla storia come il padre della scienza, grazie alle sue numerose scoperte. Queste minifigure inserite nella sonda Juno avrebbero un significato particolare. L'omino raffigurante Juno terrebbe in mano una sorta di vetro o lente di ingrandimento, che simboleggerebbe la ricerca della verità, mentre Giove tiene in mano dei fulmini. Nella mitologia antica si racconta di come Giove potesse creare delle nuvole per nascondere la sua natura, e di come Juno potesse eliminarle in modo da mostrare la natura stessa del pianeta rosso. L'interpretazione data delle minifigure descrive la missione affidata alla sonda Juno, che darà la possibilità di scoprire informazioni riguardanti in modo più accurato il pianeta Giove. Galileo Galiei sarebbe stato inserito tra le tre minifigure inviate, per rende omaggio a tutte le scoperte che ha fatto. Tra queste ricordiamo la conferma dei satelliti del nostro |
Post n°1419 pubblicato il 31 Agosto 2017 da blogtecaolivelli
da Internet Volete guidare il robot Curiosity su Marte? Ecco il gioco della Nasa La NASA ha sviluppato un gioco che riproduce la vita del rover Curiosity su Marte. Ora sarà possibile per tutti vivere l'emozione di pilotare un robot sul suolo di Marte Chi non ha mai sognato di andare su Marte? Di conoscere i segreti che nasconde nel suo sottosuolo? Tutti, da bambini, hanno guardato il cielo e pensato, almeno una volta, quanto sarebbe bello viaggiare su ognuno di quei puntini luminosi. Quest'estate, la NASA ha pensato a tutti loro. Quest'anno, infatti, è stato celebrato il quarto anniversario dell'atterraggio della sonda spaziale Curiosity su Marte. Per celebrare l'evento la NASA ha simpaticamente pensato di ideare un applicazione facilmente accessibile a tutti. Mars Rover Game L'idea è stata quella di offrire a tutti la possibilità di guidare un robot sul suolo di Marte. E' stata riprodotta un'applicazione bidimensionale nella quale una navicella spaziale stilizzata viaggia in un'unica direzione sul rosso terreno marziano. Il percorso è segnato da ostacoli e il robot non deve assolutamente capovolgersi. I punti si acquisiscono superando piccole pozze d'acqua inserite in profondità. La navicella le rileverà in automatico e aumenterà lo score. L'obiettivo è semplice. Acquisire il punteggio più alto possibile proseguendo sul terreno scosceso. Il gioco è stato ideato per dispositivi mobili, sia sui sistemi Android o sui sistemi iOS o anche chiunque abbia a disposizione un computer. Gli sviluppatori e Curiosity L'applicazione è stata prodotta dalla GAMEE. Gli sviluppatori erano estremamente curiosi del successo che avrebbe riscontrato scoprire le avventure della navicella spaziale Curiosity. Il gioco può essere sperimentato anche su internet, sebbene non renda come quello scaricabile su dispositivi mobili. La navicella spaziale, infatti, è da sempre stata oggetto di grande ammirazione. Il MSL (Mars Science Laboratory) ha usato il rover denominato Curiosity per una missione di esplorazione sul pianeta Marte. E' stato lanciato il 26 novembre del 2011 ed è atterrato su Marte quattro anni fa, il 6 Agosto 2012. L'obiettivo della missione era indagare il terreno marziano e verificare se fosse o meno ospitale per gli esseri umani. Appena atterrata, la navicella ha iniziato ad inviare immagini. Curiosity, inoltre, è stata dotata di strumenti scientifici raccolti e finanziati a livello internazionale e, pertanto, decisamente più potenti rispetto alle precedenti missioni. Il nuovo gioco progettato dalla NASA per GAMEE, consente di vivere, seppur in piccolo e senza finanziamenti internazionali, l'emozione di quel giorno. |
Post n°1418 pubblicato il 31 Agosto 2017 da blogtecaolivelli
Curiosity trova i resti di un dinosauro sul pianeta rosso. La notizia ha suscitato l'entusiasmo dei commentatori, secondo cui il teschio proverebbe la vita su Marte Curiosity trova il teschio di un dinosauro nel corso delle sue esplorazioni. Già da molti anni i tecnici della Nasa, l'agenzia spaziale americana, inviano sulla superficie di Marte i veicoli robotici più avanzati, verso le zone più affascinanti attualmente raggiungibili con la nostra tecnologia ed abilità di atterraggio. I risultati sono sorprendenti a livello scientifico ma anche in termini di mistero e fascino. Alcune strane pietre, infatti, sembrano simili a resti fossili antecedenti alla sparizione dei dinosauri. Nel complesso, la serie di immagini è travolgente e solleva più domande che risposte, tra cui speculative e fantasiose scoperte. Il fulcro del recente interesse è il teschio di un dinosauro che sporge dalla rigolite di Marte con i denti ancora incorporati. La linea della mascella non ha alcun punto di connessione con il cranio, così le nostre menti compongono il deficit, riempiono gli spazi vuoti e ci convincono che si tratta di un teschio fossile. L'oggetto sta suscitando entusiasmo tra i cacciatori di Ufo appassionati di paranormale. Marie, che gestisce il canale di Youtube Paranormal Crucible, ha postato un video in cui Curiosity trova il dinosauro. La signora afferma che il manufatto è sicuramente il teschio di qualche creatura, forse un dinosauro vissuto su Marte o una specie di cavallo selvatico. Marie fa notare alcune aree come la mandibola e la mascella, così come altri sei punti di riferimento: si tratta di elementi che proverebbero l'origine fossile dell'oggetto. La commentatrice spiega di non aver aggiunto nulla all'immagine a parte il colore e che tutti i particolari si trovano nella foto grezza scattata dalla Mastcam, grazie alle quale Curiosity trova il dinosauro e fa le sue scoperte su Marte. Malgrado l'entusiasmo dei seguaci del paranormale, molti commentatori rimangono scettici. Già in passato vari utenti avevano pensato di aver scoperto scheletri di ratti, vertebre di specie marziane estinte, o addirittura un cranio umano, mezzo sepolto in una foto di Opportunity Rover. Tutte le immagini ritraggono pietre antiche: quando le vediamo siamo sottoposti al processo psichico chiamato pareidolia, un fenomeno psicologico che ci fa rappresentare uno stimolo visivo casuale come una forma nota. Gli scettici affermano che si tratta di invenzioni della nostra immaginazione, guidate dal nostro interesse per Marte e dal desiderio di sapere che non siamo soli. |
Post n°1417 pubblicato il 31 Agosto 2017 da blogtecaolivelli
da Internet Alcune formazioni rocciose e fangose simili a quelle terrestri sono state rilevate su Marte: ciò fornirebbe agli scienziati molti indizi sul suo clima
Ci sono possibili novità su Marte, secondo quanto segnala la NASA. Il suo rover, infatti, ha svolto, con gli strumenti tecnologici avanzatissimi MAHLI e Mastcam, la sua indagine nella zona di Old Soaker. Old Soaker è situato nella parte bassa del Monte Sharp, su Marte. Questa area è costituita soprattutto da lastre di roccia sulle quali si notano creste superficiali. Gli scienziati hanno ipotizzato che tali creste potrebbero essere il risultato di unprocesso di essiccazione del fango. Sulla Terra è frequente che, dopo l'essiccazione, un terreno fangoso si rompa causando la formazione di crepe. Se ciò accadesse anche su Marte, significherebbe ammettere su questo pianeta l'esistenza di un clima secco, seguito ad un periodo di clima umido. Il terreno di Marte La zona di Old Soaker su Marte è originata da rocce stratificate. Si è formata più di tre miliardi di anni fa da una moltitudine di materiali. Quelli che costituivano gli strati superficiali però, sono stati spazzati via dall'azione erosiva del vento; gli altri, al contrario, hanno sedimentato dando origine a creste. L'oggetto della recente ricerca è stato il materiale riempitivo dello spazio tra le fratture. Scopriamo che a due tipi di crepe corrispondono due tipi di materiale di riempimento. Quando le fratture sono superficiali, in genere gli interstizi tra esse sono riempiti da sabbia o polveri trasportate dal vento. Nel caso di fenditure sotterranee, invece, flussi d'acqua calda trasportano in esse il materiale che le colma, costituito da minerali quali il solfato di calcio. A Old Soaker sono state rilevate tracce di entrambi i tipi di riempimento: ciò indica probabilmente il succedersi, in un passato remoto, di tutti e due i tipi di crepe, prima quelle superficiali e successivamente le più profonde. Da Old Soaker al Gale Crater Curiosity è la sonda inviata su Marte la quale si sta occupando delle rilevazioni e afferma che i solchi creati dal fango sarebbero coerenti con gli altri dati sul terreno rilevati nella zona del Monte Sharp. Proprio a quest'area Curiosity ha dedicato svariati mesi di analisi e gli studiosi continuano ad occuparsi delle fratture rocciose per arrivare a una risposta definitiva. La sonda Curiosity, nel frattempo, si sposta, invece, da Old Soaker verso la successiva zona di indagine: si tratta del Gale Crater al quale Curiosity è giunto per la prima volta nel 2012. |
Post n°1415 pubblicato il 31 Agosto 2017 da blogtecaolivelli
I misteri della Grande Macchia Rossa di Giove Sulla superficie di Giove si trova la Grande Macchia Rossa, una gigantesca tempesta rossa studiata da secoli e ricca di misteri La Grande Macchia Rossa è una delle caratteristiche più conosciute di Giove, si tratta di un gigantesco ciclone che spira vorticosamente ed è visibile anche dalla Terra. Qualche tempo fa la sonda Juno si è avvicinata al pianeta per tentare di svelare i misteri che ancora avvolgono la Macchia Rossa. Quanti anni ha la macchia di Giove? Secondo alcune fonti il primo "avvistamento" sarebbe avvenuto nel 1664 ad opera di Robert Hooke, fisico inglese, mentre nell'anno seguente sarebbe stata descritta anche dall'italiano Giovanni Cassini. Per gli scienziati dunque si troverebbe lì da circa quattro secoli. Gli ultimi rilievi hanno mostrato come la Macchia Rossa si stia rimpicciolendo. Scomparirà? Nel 1979 il suo diametro era di 25 mila km, mentre oggi si è ridotto a 16 mila. Il restringimento tuttavia non è uniforme e, se dal 2012 al 2014 è stato piuttosto rapido, ultimamente sembra essere diminuito. Cosa alimenta la Grande Macchia Rossa? Numerose ricerche hanno mostrato come sia alimentata dai vortici generati dalle correnti a getto che si trovano nell'atmosfera del pianeta. Al centro del vortice ci sarebbe del materiale che trasporta verso l'alto il calore tenendo attiva la tempesta. Da cosa deriva il suo colore rosso? Gli scienziati non sono riusciti stabilirlo, dopo secoli di osservazioni. In realtà non è sempre rossa, ma diventa anche ruggine, arancione e spesso salmone. I diversi colori potrebbero essere provocati dalla reazione delle sostanze chimiche (zolfo, fosforo e idrocarburi) che si trovano all'interno del vortice. La zona superficiale della Grande Macchia Rossa è fredda. In quell'area le nubi si condensano ed espandono diventando dei cristalli di ghiaccio. Il cuore della tempesta, caratterizzata dal colore rosso scuro, è invece caldissimo, a causa della stagnazione dei venti. La Grande Macchia Rossa resta comunque uno dei più grandi misteri dell'Universo e la caratteristica più nota di Giove. La sonda Juno con la sua ultima missione è riuscita a svelare qualcosa di più su questo fenomeno, ma tanti interrogativi restano ancora in attesa di risposta. |
Post n°1414 pubblicato il 31 Agosto 2017 da blogtecaolivelli
da Internet A San Pietroburgo la metro diventa biblioteca Sulla metropolitana letteraria di San Pietroburgo A San Pietroburgo la linea rossa della metropolitana è stata trasformata in un treno letterarioVideo tratto da: Russian TourLa letteratura è una delle componenti fondamentali per comprendere la storia e la cultura della Russia. Tolstoy, Dostoevsky, Chekhov, Gogol, Lermontov e Turgenev sono solo alcuni dei principali autori russi. Questi scrittori sono considerati tra i più importanti della letteratura classica e moderna e hanno dato un grande contributo allo sviluppo culturale di tutta Europa.Detto ciò, la letteratura classica russa è sempre viva nel Paese. Camminando per le strade di Mosca e San Pietroburgo si respira l'atmosfera che ha ispirato le opere di tutti questi scrittori.Dalla strada a San Pietroburgo la letteratura russa si è spostata sotto il suolo cittadino.La linea rossa della metropolitana è stata trasformata in un treno letterario. Metà dei vagoni sono dedicati a Pushkin e Majakovskij, due aDostoevskij, Chernyshevsky e Gorky e altri due vagoni sono stati dedicati ai poeti della Silver Age, che va dagli Anni '60 agli Anni '70. |
Post n°1413 pubblicato il 31 Agosto 2017 da blogtecaolivelli
da Internet Hogwarts Express, il treno di Harry Potter Il Jacobite Express è il treno della Scozia che fa un viaggio indietro nel tempo. È considerato il migliore del mondo A bordo dell'Hogwarts Express, il treno di Harry PotterIl Jacobite Express è il treno della Scozia che fa un viaggio indietro nel tempo. È considerato il migliore del mondo. Considerato il viaggio in treno più bello del mondo, iI percorso del Jacobite Express - meglio conosciuto come Hogwarts Express, il treno di Harry Potter - corre lungo 135 chilometri di rotaie attraversando luoghi storici molto suggestivi della Scozia. Il treno parte dalla montagna più alta della Gran Bretagna, il Ben Nevis, e fa tappa nella stazione più occidentale dell'isola ad Arisaig, costeggia il lago più profondo d'Inghilterra, Loch Morar, e il fiume più corto, River Morar, per concludere il viaggio nei pressi del lago salato più profondo d'Europa, Loch Nevis. Il percorso è famoso per le depressioni e le strette curve che il convoglio fatica a percorrere. Tuttavia, lalocomotiva a vapore che traina i vagoni fa sentire il proprio sforzo ai passeggeri che ascoltano incantati il cigolio dei freni e lo sferragliamento degli ingranaggi. Tra le fermate più suggestive c'è il villaggio di Glenfinnan, ma anche quelli di Lochailort, Morar e Mallaig. Da Arisaig, nelle giornate più limpide, si possono scorgere le piccole isole di Rum, Eigg, Muck, Canna e la punta meridionale di Skye. Il villaggio di Arisaig è anche detto 'the Safe Place' (il luogo sicuro) e si affaccia sul lago Loch nan Ceall (Loch of the Cells). Da questo luogo tranquillo ci si può imbarcare sulla Sheerwater e raggiungere le isole. Il treno prosegue il viaggio verso Morar con le sue spiagge argentate che hanno fatto da sfondo al film Highlander. Fort William, la più grande città delle Highland scozzesi, all'ombra del monte Ben Nevis, è il punto di partenza per escursioni alla scoperta delle West Highland. Il treno continua la sua corsa attraversando il viadotto di Glenfinnan sorretto da 21 archi, reso celebre dai filmHarry Potter e la camera dei segreti, il secondo dedicato al maghetto, dove il Jacobite Steam Train è stato trasformato nell'espresso per Hogwarts e ripreso mentre attraversa proprio questo viadotto. Il treno termina la sua corsa a Mallaig, una cittadina fondata nel 1840 dall'allora proprietario terriero Lord Lovat, che divise le proprie terre tra i suoi affittuari facendo nascere un delizioso villaggio di pescatori. Oggi Mallaig è un porto molto importante e da qui partono ogni giorno i traghetti per l'isola di Skye e le Ebridi. Ma questo è un altro viaggio. |
Post n°1412 pubblicato il 31 Agosto 2017 da blogtecaolivelli
da Internet Albania misteriosa: la Sorgente dell'Occhio Blu incanta Poco distante dalla località balneare di Saranda, inedite sfumature di blu formano un "occhio" tutto naturale Fonte: 123rfÈ un'inusuale meta per le vacanze, l'Albania. Tuttavia, la sua natura straordinaria, il suo splendido mare e l'accessibile costo della vita stanno pian piano conquistando i turisti, in primis gli italiani. Chi arriva qui, in questa vera e propria sorpresa nel cuore del Mediterraneo, può godersi sensazionali spettacoli naturali, come la "Sorgente dell'Occhio Blu" (in albanese, "Syri i Kaltër"). Facilmente raggiungibile in auto da Saranda (da cui dista 18 km, lungo la strada che collega la città a Gjirokaster, Angirocastro), una tra le più vivaci località balneari del Paese, l'Occhio Blu sorge nel piccolo villaggio di Mullina. Si tratta di una sorgente carsica, situata alle pendici del monte Mali i Gjere, che, come suggerisce il nome, ha un'incredibile colorazione blu. Con una portata variabile e una profondità ancora sconosciuta (i sub l'hanno esplorata fino a 50 metri, ma recenti studi geologici hanno dimostrato che sarebbe profonda almeno il doppio), la Sorgente ha una temperatura di 10 gradi, che non scoraggia i più temerari dall'immergersi nelle sue acque tuffandosi dalla pedana di legno costruita per osservarla. Sebbene il sito non sia balneabile, e immergersi può - a lungo andare- rovinare l'ecosistema. Per arrivare alla Sorgente dell'Occhio Blu - e godersi così la meraviglia delle sue sfumature che, dal cuore blu scuro (simile alla pupilla di un occhio), si fanno più chiare verso l'esterno, raggiungendo una tonalità acquamarina (a ricordare un'iride) - è necessario parcheggiare l'auto al bivio segnalato lungo la strada e, da qui, procedere a piedi per circa 2 km. Immergendosi in una natura già di per sé meritevole di una gita. Circondata dalle querce, la sorgente è sorvolata da farfalle e libellule color blu elettrico. E ha la capacità di incantare chiunque vi si avvicini. Attorno alla Sorgente dell'Occhio Blu è possibile improvvisare pic-nic, pranzare al bar-ristorante che propone piatti tipici albanesi, ma anche affittare gli spartani bungalow affacciati sull'acqua, perfetti per un soggiorno nel mezzo della natura ma anche per sessioni di yoga e di meditazione dalla vista mozzafiato. Ci sono poi numerosi sentieri che, a partire dalla sorgente, si inoltrano nella vegetazione, raggiungendo altre sorgenti, con l'acqua a sgorgare da fessure tra le rocce o da piccole grotte. Per un paradiso della natura fatto di pace e di tranquillità, a pochi chilometri dal caos della "riviera". |
AREA PERSONALE
MENU
CHI PUŅ SCRIVERE SUL BLOG
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.