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Messaggi del 02/10/2019
Post n°2348 pubblicato il 02 Ottobre 2019 da blogtecaolivelli
Il sentimento del ferro Editore: Fandango Libri Anno edizione: 2019 In commercio dal: 29 agosto 2019 Pagine: 452 p., Brossura Una spy story in bilico tra due continenti e due epoche, un romanzo corale su una civiltà al tramonto. «Una storia che parte dalla Germania nazista e arriva fino al Sudamerica, intrecciando una delle più atroci verità della "soluzione finale": gli esperimenti medici effettuati nei campi di concentra- mento, con i prigionieri utilizzati come cavie» - L'Espresso «Il romanzo scorre veloce e l'alternarsi dei due momenti temporali fornisce ritmo e si incastra perfettamente nell'ordito narrativo» - Francesco Morra Agli inizi degli anni Quaranta, il maggiore delle SS Hans Lichtblau viene messo alla guida di un programma di ricerca che utilizza i prigionieri dei campi di concentramento come cavie, ma anche come assistenti, inquadrati nel Kommando Gardenia. Sullo sfondo degli esperimenti, la "soluzione finale del problema ebraico", l'avanzata nazista in Russia e la colonizzazione dei territori dell'Est, poi, inaspettata, la disfatta e la caduta di Berlino. Del Kommando fanno parte Shlomo Libowitz, nato in uno shtetl polacco e convertitosi al sionismo nel Lager, e Anton Epstein, ebreo assimilato della borghesia praghese, convinto che l'unica risposta possibile alla barbarie sia il socialismo. Shlomo e Anton sopravvivono all a guerra e al trattamento di Lichtblau, testimoni scomodi di un mondo passato, eppure ancora capace di influire sul presente. A distanza di quarant'anni, per conto di mandanti diversi e in apparenza inconciliabili, i due reduci si mettono sulle tracce di Lichtblau, il quale, in America Centrale, combatte i sandinisti per conto della CIA, razzia villaggi e smercia droga. Quella di Anton e Shlomo è una vendetta tardiva, in una corsa contro il tempo, perché a vita potrebbe essere troppo breve per saldare tutti i conti. |
Post n°2347 pubblicato il 02 Ottobre 2019 da blogtecaolivelli
Nostalgia del sangue Editore: Giunti Editore Collana: Tascabili Giunti Anno edizione: 2019 Formato: Tascabile In commercio dal: 3 gennaio 2019 Pagine: BrossuraUna provincia del nord Italia, dove la gente abita in villette a schiera con giardino. Gli stessi luoghi che più di cento anni fa, infestati dalla miseria, videro gli spaventosi delitti di Vincenzo Verzeni, il "vampiro di Bottanuco", il primo serial killer italiano, studiato da Lombroso con minuzia farneticante. Il serial killer che sembra citare il modus operandi di quel primo assassino non è però un giovane campagnolo con avi "cretinosi", è una mente lucidissima, che uccide con rabbia ma poi quasi si prende gioco degli inquirenti. A raccontare ai lettori le sue imprese e, a un certo punto, a tentare in prima persona di dargli la caccia, una coppia: Marco Besana, un giornalista di nera alle soglie del pre- pensionamento, e una giovane stagista, la ventiseienne Ilaria Piatti, detta "Piattola". Goffa, malvestita, senza corteggiatori, traumatizzata da un dolore che l'ha segnata nell'infanzia, eppure intelligente, intuitiva, veramente dotata per un mestiere in cui molti vanno avanti con tutt'altri mezzi. Un uomo anziano e una ragazza uniscono la loro fragilità e le loro impensabili risorse per raccogliere la sfida lanciata dal male. |
Post n°2346 pubblicato il 02 Ottobre 2019 da blogtecaolivelli
L' uomo del labirinto Editore: Longanesi Collana: La Gaja scienza Anno edizione: 2019 In commercio dal: 19 settembre 2019 Pagine: 400 p., Rilegato Dopo il David di Donatello con La ragazza nella nebbia torna al cinema il re del thriller 2019 con Toni Servillo e Dustin Hoffman Una ragazza scomparsa e ritrovata. cosa, costringendo tutti a invertire i ritmi di vita: soltanto durante le ore di buio è possibile lavorare, muoversi, sopravvivere. Ed è proprio nel cuore della notte che Samantha riemerge dalle tenebre che l'avevano inghiottita. Tredicenne rapita e a lungo tenuta prigioniera, Sam ora è improvvisamente libera e, traumatiz- zata e ferita, è ricoverata in una stanza d'ospedale. Accanto a lei, il dottor Green, un profiler fuori dal comune. Green infatti non va a caccia di mostri nel mondo esterno, bensì nella mente delle vittime. Perché è dentro i ricordi di Sam che si celano gli indizi in grado di condurre alla cattura del suo carceriere: l'Uomo del Labirinto. Ma il dottor Green non è l'unico a inseguire il mostro. Là fuori c'è anche Bruno Genko, un investiga- tore privato con un insospettabile talento. Quello di Samantha potrebbe essere l'ultimo caso di cui Bruno si occupa, perché non gli resta molto da vivere. Anzi: il suo tempo è già scaduto, e ogni giorno che passa Bruno si domanda quale sia il senso di quella sua vita regalata, o forse soltanto presa a prestito. Ma uno scopo c'è: risolvere un ultimo mistero. La scomparsa di Samantha Andretti è un suo vecchio caso, un incarico che Bruno non ha mai portato a termine... E questa è l'occasione di rimediare. Nonostante sia trascorso tanto tempo. Perché quello che Samantha non sa è che il suo rapimento non è avvenuto pochi mesi prima, come lei crede. per quindici lunghi anni. E ora è scomparso. |
Post n°2345 pubblicato il 02 Ottobre 2019 da blogtecaolivelli
L' ora del mondo Editore: Hacca Anno edizione: 2019 In commercio dal: 23 maggio 2019 Pagine: 174 p., Brossura "Ti chiudono gli occhi e ti trascinano lì, nel vuoto. Non sai dove sei. Ti dicono: 'Cammina'. Non vedi da pochi minuti e già il buio ti crolla addosso. Cammini e senti la pianta del piede appog- giarsi sul terreno, percepisci per la prima volta con attenzione le gambe in movimento. Le hai sempre mosse, hai sempre camminato, ma ora non solo te ne accorgi: lo vivi. Ti chiedi: 'I miei occhi torneranno a posarsi sulle pianure, le lande, le colline?' Eppure, cammini, sempre dritto, all'infinito, e in ogni istante senti il tuo corpo e ti chiedi 'Esiste il mondo per chi non ha un corpo?' E dunque cammini, inspiri ed espiri, verso l'ignoto, fino all'infinito, che poi finisce. Così mi sono sentito leggendo questa nuova opera di Matteo Meschiari. Il cammino, da lettore, era verso l'ignoto, il tempo era disgregato, lo spazio era denso di pericoli. Dove stavo andando? Chi erano queste creature che incontravo tra le pagine? Bevevo una tisana, e l'Uomo Salamandra bisbigliava alle mie orecchie: 'Sei come Libera. Viaggi senza saperlo. Nessuno sa da quando. Nessuno sa per dove'. Che cos'è L'ora del mondo? A quale ora si r iferisce il titolo e a quale mondo? Un mondo può avere una sua ora, una soltanto? Procediamo per immagini. Libera, la bambina senza mano, finalmente raggiunge l'Uomo- Somaro, che l'attende da novecentocinquant' anni. Libera e il Mezzo Patriarca perduto. Libera e i buchi di stella. Libera e i luoghi: da Femmina Morta al Bosco della Barba. Libera e i Servitori Notturni: quando un'anima viene presa e lascia il suo corpo arrivano loro e la portano via. Libera e le visite ai giardini urbani di una Modena che non esiste: abbraccia la corteccia, sente il respiro. Ci sono testi che raccontano il mondo e testi che ti portano in un altro mondo. In questi ultimi, talvolta, lo spazio è infinito, il tempo è esploso, la luce muore. Sono, spesso, questi testi, un tuffo nell'ignoto, dove l'ignoto ci rivela un nuovo frammento di questo nostro passaggio terrestre. L'ora del mondo è una pietra lunare: esiste il mondo per chi non ha un corpo?" (Andrea Gentile) |
Post n°2344 pubblicato il 02 Ottobre 2019 da blogtecaolivelli
Il mantello del fuggitivo Editore: Il Maestrale Collana: Narrativa Anno edizione: 2019 In commercio dal: 5 febbraio 2019 Pagine: 192 p., Brossura Efisio Marini (1835-1900), medico inventore di un'originale tecnica di pietrificazione dei cadaveri, è l'indagatore di un ciclo letterario concepito da Giorgio Todde fra il 2001 e il 2007. Dopo più dieci anni torna con "Il mantello del fuggitivo" lo spirito tormentato di Marini, in una storia ambientata fra la Napoli adottiva e la Cagliari natia, da dove è scappato, malvisto dalla comunità e sgradito all'ambiente universitario. Ed è in una torbida Napoli che all'imbalsamatore viene chiesto di conservare per sempre il corpo della tredicenne Marcellina, assassinata dentro una casa abbandonata dove l'ha attirata una musica modulata da un fischiettìo celestiale. Il temperamento scientifico di Marini sfocia presto in una ricerca della verità, attorno alla quale iniziano a gravitare Argante Solera, ras del porto che vive rintanato nel suo battello, l'avvocato Ernani Massente con il suo aiutante dall'aspetto primordiale, il pianista Thalberg, la conturbante Alcina che negli anni ha reso potente il gesto seduttivo di schiudere il mantello. La follia omicida seguirà Efisio anche in un suo ritorno alla matrigna Sardegna. |
Post n°2343 pubblicato il 02 Ottobre 2019 da blogtecaolivelli
La fine del mondo Curatore: Gianfranco De Turris Editore: GOG Anno edizione: 2019 In commercio dal: 20 febbraio 2019 Pagine: 206 p., ill. , Brossura Pubblicato nel 1921, "La fine del mondo" è uno dei primi romanzi di fantascienza futurista, una visione avveniristica che anticipa temi cari a Bradbury, Simak, Sturgeon e soprattutto a James Blish. Volt immagina che nel 2197 l'invenzione di un materiale antigravità, la piombide, permette la costruzione di navi spaziali, le eteronavi, e l'esplorazione del Sistema Solare. La Terra è diventata invivibile per il degrado ecologico, il susseguirsi di disastri naturali, l'esaurirsi delle risorse energetiche e la sovrap- popolazione. Cinquanta anni dopo, nel 2245, si costituisce la Società di Navigazione Transeterica con lo scopo di costruire una flotta di vascelli spaziali e la colonizzazione di altri pianeti, in pratica di Giove. Da questa possibilità si verifica uno scontro politico-ideologico fra i sostenitori di idee pacifiste e umanitarie e i teorici di una espansione di tipo imperiale: il protagonista Paolo Fonte, ideatore della Società, minato da un grave male, si deciderà a compiere l'azione risolutiva per il bene dell'umanità contro tutti i divieti politici del Consiglio Mondiale. Questo romanzo è la testimonianza del clima intellettuale che si respira tra i futuristi, i primi a guardare con favore e concitazione allo sviluppo tecnologico. Insieme ai loro sogni di conquista dello spazio, però, si vedono in controluce i loro incubi e le loro angosce esistenziali. |
Post n°2342 pubblicato il 02 Ottobre 2019 da blogtecaolivelli
Nel territorio del diavolo Editore: Mondadori Collana: Scrittori italiani e stranieri Anno edizione: 2019 In commercio dal: 12 marzo 2019 Pagine: 187 p., Rilegato Con Nel territorio del diavolo, Antonio Monda si conferma come uno degli autori italiani più internazionali, e continua la sua esplorazione letteraria degli Stati Uniti e di New York con un libro profondo, appassionante e di clamorosa attualità, ricostruendo la storia di una delle figure politiche più controverse degli ultimi cinquant'anni. Vince chi racconta la storia migliore, e soprattutto chi la racconta meglio. E la gente crede a quello che vuole credere Alexander Sarris è un giovane newyorkese che si trova a dover decidere se cedere al fascino seduttivo e intelligente del male. Ha trent'anni, origini greche e lavora in politica; più precisamente è l'assistente di Lee Atwater, il famigerato "Boogie Man", lo spin doctor più temuto d'America, l'uomo che governa la comunicazione del Partito repubblicano. È il 1988 e tutti gli Stati Uniti sono convinti che il prossimo presidente sarà un altro uomo politico di origini greche, il democratico Michael Dukakis. Nessuno pensa che lo sfidante, il texano George Bush, possa davvero sconfiggerlo. I sondaggi, all'inizio della campagna elettorale, sono inequivocabili. Finché non entra in scena Lee Atwater, che imposta una campagna elettorale cinica e spietata, spregiudicata e violenta, volta a screditare Dukakis a colpi di insinua- zioni, maldicenze, colpi bassi, falsità. E grazie a quelle che oggi verrebbero chiamate "fake news", Bush recupera in pochi mesi un distacco di diciassette punti percentuali e vince le elezioni. |
Post n°2341 pubblicato il 02 Ottobre 2019 da blogtecaolivelli
La casa del manoscritto maledetto Editore: Newton Compton Collana: Nuova narrativa Newton Anno edizione: 2019 In commercio dal: 6 giugno 2019 Pagine: 346 p., Brossura Una misteriosa scomparsa. Un manoscritto di magia nera. Geremia Solaris è di nuovo in pericolo. Geremia Solaris ha cinquant'anni ma non ha ancora rimesso in sesto la sua vita: si attribuisce la colpa per la morte della moglie, non riesce a pubblicare il suo romanzo e la bottiglia di Chianti è l'unica amica fedele che gli è rimasta. Un giorno incontra un avvocato che intende assumerlo per conto di un uomo misterioso. Incuriosito, Geremia lo segue in una villa nel circondario di Firenze e qui incontra il conte Guidi, prossimo a morire, ma deciso a ritrovare suo figlio, sparito in circostanze misteriose. Il conte sostiene che è stato ammaliato da una giovane donna, che deve averlo indotto a svuotare il conto in banca e fuggire. Ma la presenza di Geremia è cruciale perché nell'appartamento dell'uomo è stato rinvenuto il Libro delle Evocazioni, un antico manoscritto di magia nera. Il conte teme che l'incolumità di suo figlio sia a rischio e vuole ricorrere alle abilità di Geremia per ritrovarlo. Lo ritiene, infatti, l'unico in grado di decifrare l'antico volume. Quello che Geremia non sa è che accettare significherebbe, una volta ancora, mettere la sua vita in grave pericolo. |
Post n°2339 pubblicato il 02 Ottobre 2019 da blogtecaolivelli
Il maestro del silenzio Editore: Rizzoli Collana: Nero Rizzoli Anno edizione: 2019 In commercio dal: 9 luglio 2019 Pagine: 300 p., Brossura
Non esistono. Combattono una guerra invisibile. Sono gli agenti dell'Unità Zero. Giulio Massobrio riscrive il genere della spy story restituendo contraddizioni, debolezze e umanità di chi opera nelle più riservate agenzie di intelligence. Figure furtive scivolano nei caruggi, nelle ombre della casba di Genova tra il caos delle botteghe e i silenzi di vecchi bordelli. Da lontano occhi attenti osservano, perché il tempo incalza e gli eventi sbandano ora che sulla Superba, nei giorni della Conferenza Internazionale del Mediterraneo, incombe la minaccia di un attentato. A sventarla, in un clima di tensione e paura che opprime l'Europa intera, è chiamata l'Unità Zero dei Servizi italiani, capeggiata dal veterano Fosco e da Petra, la "numero due" con cui è meglio non incrociare troppo a lungo lo sguardo. La squadra si avvale di scrupolosi analisti, abilissimi hacker, infallibili operativi e soprattutto di Mimo: il trasformista dai cento volti, l'agente segreto condannato a vivere mille vite. Ma stavolta la trama ordita dal nemico sembra invincibile. E solo calandosi nella mente dell'avversario, l'Unità Zero potrà riuscire a neutralizzarne gli intenti di morte. Grazie a una meticolosa ricerca sul campo, Giulio Massobrio crea una perfetta alternanza tra il ritmo dell'azione e le schermaglie del duello psicologico. Riscrive il genere della spy story restituendo le intime contraddizioni, le debolezze inconfes- sabili, la tormentata umanità delle donne e degli uomini che operano nelle più riservate agenzie di intelligence. |
Post n°2338 pubblicato il 02 Ottobre 2019 da blogtecaolivelli
Racconto d'inverno Editore: Minimum Fax Collana: Minimum classics Anno edizione: 2019 In commercio dal: 12 settembre 2019 Pagine: 156 p., Brossura Il campo è quello di Gerlospass, sulle Alpi austriache. Tommaso, insieme a un gruppo di prigionieri polacchi, ucraini e italiani, lavora alla creazione di una linea elettrica tra il Tirolo e il Salisburghese. Tirano su i pali del telegrafo nella neve, sotto un cielo livido e inclemente. Le giornate hanno l'odore asprigno dei mantelli bagnati, le scarpe sono basse e rotte, le labbra dolenti come i muscoli. Alla sera, gli stanzoni si riempiono del fumo delle stufe. Fuori dai vetri corre l'urlo delle abetaie lungo i pendii lisciati dalle tormente e di notte si sente il tonfo delle imposte. Ogni tanto del pane raffermo e una tazza di caffè di ghiande danno un po' di sollievo alle gambe stroncate. Ma non si aspetta più nulla. Si guarda soltanto l'assurdo candore della neve e si pensa che l'inverno non sia più una stagione, ma uno stato dell'anima, una sorte chiusa, come se la prigionia durasse da sempre e la vita, ormai, fosse stata recisa. Oreste Del Buono è tra i primi in Italia a raccontarci l'esperienza del lager, con una lingua ruvida e urgente ma di grande espressività, e quasi in presa diretta: «Racconto d'inverno», scritto sulla base di una breve novella, uscì alla fine del 1945. Ma la sua testimonianza trascende la Storia e finisce per illuminare una condizione umana universale, quel senso di smarrimento che allora fu avvertito da molti scrittori europei: l'assistere stranieri al muto dolore del mondo e alla sua insensatezza; l'impossibilità di tornare alle parole di prima, dopo l'esperienza della guerra e della deportazione; il tradimento di tutte le attese e di tutte le speranze. |
Post n°2337 pubblicato il 02 Ottobre 2019 da blogtecaolivelli
La macchina del vento Editore: Einaudi Collana: Einaudi. Stile libero big Anno edizione: 2019 In commercio dal: 16 aprile 2019 Pagine: 344 p., Brossura Isola di Ventotene, colonia di confino degli antifascisti, 1939. «La guerra non la pagherà solo il regime: la pagherà l'Italia, e noi erediteremo le macerie. Però noi vediamo l'occasione di ricostruire! Invece là, - puntò il bastone in direzione del continente, - la maggior parte della gente ancora sonnecchia, intorpidita dal fascismo. Qui a Ventotene vediamo il futuro, mentre nel resto d'Italia non ne hanno la minima idea! E allora chi sono gli isolati? Chi sono i veri prigionieri del loro tempo?» Erminio è un giovane socialista, ex studente di Lettere a Bologna. Voleva fare la tesi sui mari d'Italia nei miti greci e adesso, ironia della sorte, è segregato su uno scoglio nel Tirreno, di fronte alla dimora della maga Circe, dove rischia di impazzire. Per non cedere, Erminio guarda all'esempio di un compagno piú anziano, un uomo carismatico e tenace, da dieci anni prigioniero del regime. Si chiama Sandro Pertini. Una mattina d'autunno, dal piroscafo Regina Elena sbarca in catene Giacomo, un nuovo confinato. È un fisico romano e ha un segreto. Anzi, piú di uno. Mentre l'Italia entra in guerra e la guerra travolge l'Italia, le stranezze di Giacomo e i misteri sul suo conto influenzano Erminio, innescando una reazione a catena e trasformando l'isola in un crocevia di epoche e mondi. Perché a Ventotene ci sono anarchici, utopisti, futuri partigiani, costituenti, pionieri dell'Europa unita... Ma c'è chi sogna ancor piú in grande di loro. |
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