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« Promesse d'amore(letter...AMORE »

felicità e creatività

Post n°2 pubblicato il 18 Agosto 2006 da tonidiblu

Ho letto sul blog di “Mi_ni_ma” una breve ed efficace sintesi del pessimismo leopardiano che, in ultima istanza, attribuisce alla ragione sia la causa dell’infelicità umana, sia la sua possibile soluzione.

In quanto causa dell’infelicità umana, la ragione è colpevole di distruggere l’illusione con la scoperta del vero.

In quanto soluzione dell’infelicità, invece, essa è il bene che gli uomini hanno, per porsi eroicamente di fronte al vero e, unendosi fra loro in solidarietà fraterna, conservare nella sventura la propria dignità e addirittura vincere o lenire il dolore.

Che cos’è la felicità? Non in assoluto o in generale ma “che cos’è per me in questo momento?”

Un’altra blogger, “freddissima”, ha scritto delle righe stupende su di un suo momento di felicità vissuto nell’infanzia, Messaggio 103, “… lei [la madre] era distesa su una sdraio ed io sopra di lei come fosse un caldo piumino sul quale scaricare le tensioni e riposarsi tranquillamente…”.

Quanto alle verità, non c’è dubbio che le verità delle ragione siano potenzialmente distruttive, ma quando? Soltanto quando le verità sono accompagnate dell’odio, dalla disperazione, dalla mancanza di fede (nella vita, nei sogni o nell’amore), quando le verità sono fine a se stesse, assolute e senza orizzonti.

“Gli uomini non possono volare” è una verità biologica, che costringerebbe l’uomo “a terra” per sempre, per fortuna Leonardo da Vinci e altri, dopo di lui, non si sono limitati a prenderne atto. Dinanzi a questa banale verità scientifica, Leonardo non si è posto eroicamente ma creativamente, si è chiesto come l’uomo avrebbe potuto volare, pur con i suoi limiti… il resto lo sappiamo, ma

per questo oggi l’uomo può volare

 

 

 

 

 

 
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Commenti al Post:
lauviahdamore
lauviahdamore il 18/08/06 alle 12:45 via WEB
La felicità e la creatività... un connubio che mai avevo preso in considerazione... quanto l'una può essere al servizio dell'altra... Non riesco neanche ad elaborare un concetto, perché il mio spirito critico, da questo punto di vista, è stato, sin'ora, completamente assente...
(Rispondi)
 
 
tonidiblu
tonidiblu il 18/08/06 alle 13:32 via WEB
Ciao, e benvenuta. Mi viene da dire, in realzione al tuo commento, che lo spirito critico non serve nel momento della creazione artistica... anzi è un peso del quale è meglio liberarsi, per lasciare fluire liberamente il genio del momento. E' ancora lo "spirito critico" che minaccia il ritorno alla realtà, quando il godimento dell' attimo di felicità si fa più intenso. (acci... proprio ora sto combattendo con il mio "spirito critico" che pretende concetti più precisi)... :-)
(Rispondi)
 
 
 
lauviahdamore
lauviahdamore il 19/08/06 alle 19:15 via WEB
Allora, lasciando perdere di vista il punto di vista critico... d'istinto mi vien di scrivere che la creatività ben può essere al servizio della felicità... Si, possono andare daccordo...
(Rispondi)
 
Mi_ni_Ma
Mi_ni_Ma il 18/08/06 alle 22:26 via WEB
Non c'è limite all'intelletto e alla fantasia (tranne il limite che ci imponiamo per mancanza di fiducia nelle capacità individuali) ... per questo oggi l'uomo può volare e non solo ...
(Rispondi)
 
 
Mi_ni_Ma
Mi_ni_Ma il 18/08/06 alle 22:28 via WEB
peccato che tutto questo non sia comunque garanzia per la felicità ... ^_^
(Rispondi)
 
sandrabianchi1
sandrabianchi1 il 23/08/06 alle 11:19 via WEB
perdona l'insulsaggine, ma gli scienziati dicono anche, esaminando la struttura delle sue ali, che il calabrone non dovrebbe volare..ma il calabrone non lo sa, e vola lo stesso :-)
(Rispondi)
 
 
tonidiblu
tonidiblu il 23/08/06 alle 12:29 via WEB
Ti ringrazio per questa splendida curiosità, che approfondirò senz'altro. La prima cosa che mi viene da dire è che, comunque, il calabrone segue le leggi della natura (che noi uomini in parte conosciamo e in larga parte dobbiamo ancora scoprire). Invece noi, uomini e donne, seguiamo in parte le leggi della natura e in maggior misura leggi che altri prima di noi hanno formulato e che possiamo anche cambiare, se ne troviamo di più adeguate e se lo vogliamo. Il calabrone non è libero di decidere se volare oppure no, noi uomini possiamo deciderlo, unico limite, parafrasando Mi_ni_Ma,: la fiducia e la fantasia.
(Rispondi)
 
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