Pensieri e mappe

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ma che fine hai fatto?...sei scomparso?

nn conosco questo filosofo francese...da quello che tu scrivi..potrei dedurre che è cosi'..ma in fin dei conti.....nn credo dipenda dall'essere maschi o dal linguaggio...tra l'altro ...il dissertare..potrebbe come accennavi nell'altro tuoo post farci avere l'idea dell'amore sempre piu' chiara...ma pur sempre un idea....tutto cio' va aldila' di ogni dissertazione...a mio avviso...grazie vio

credo si sappia solo quando cè il ricomoscimento di quello che effettivamente siamo...finche' è "solo" un bisogno umano ,nn sapppiamo..ciao vio

preferirei evitare commenti sull'amore per a desso...ti lascio solo i miei saluti!...baci!

Concordo con il fatto che l'amore sia un'indefinibile e, aggiungo, ineffabile energia umana, e non solo umana... per questo credo tutte le tradizioni esoteriche hanno teso i loro sforzi per conoscerla e penetrarne, non tanto con l'intelletto, i suoi misteri: mistici, santi musulmani, yogi, buddisti, cabbalisti, ecc. Ma l'ultima affermazione è naturalmente ... NON SO

Sono sempre stata follemente attratta dalla figura del "derviscio rotante"... questi "monaci imploranti" che raggiungono l'estasi con la danza e la musica... L'amore?... Troppe "definizioni" per la più INDEFINIBILE delle energie umane... Sceglierne una potrebbe portare al rischio di aderire ad uno "schema di cause ed effetti" che potrebbe non appartenerci nel reale delle nostre sensazioni ma solo nell'irreale della nostra immaginazione... Ultima affermazione... NON SO...

Ti ringrazio per questa splendida curiosità, che approfondirò senz'altro. La prima cosa che mi viene da dire è che, comunque, il calabrone segue le leggi della natura (che noi uomini in parte conosciamo e in larga parte dobbiamo ancora scoprire). Invece noi, uomini e donne, seguiamo in parte le leggi della natura e in maggior misura leggi che altri prima di noi hanno formulato e che possiamo anche cambiare, se ne troviamo di più adeguate e se lo vogliamo. Il calabrone non è libero di decidere se volare oppure no, noi uomini possiamo deciderlo, unico limite, parafrasando Mi_ni_Ma,: la fiducia e la fantasia.

perdona l'insulsaggine, ma gli scienziati dicono anche, esaminando la struttura delle sue ali, che il calabrone non dovrebbe volare..ma il calabrone non lo sa, e vola lo stesso :-)

Allora, lasciando perdere di vista il punto di vista critico... d'istinto mi vien di scrivere che la creatività ben può essere al servizio della felicità... Si, possono andare daccordo...