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« Ebola | Al bar..... » |
Lo scorso fine settimana sarei dovuto partire per un week end lavorativo dove era prevista una “importante riunione” per pianificare il lavoro dell’anno prossimo. Mi attaccai al telefono e alla mail e constatai che nessuno dei convocati aveva preparato nulla e quindi il meeting sarebbe stato assolutamente inutile. Ne parlai con il presidente esponendo i fatti e anche lui non aveva novità da portare avanti. Tirai le somme e decisi di non partire anche perché era uno spreco di soldi inutile visto che non si sarebbe concluso nulla. Avvisai il presidente della decisione ma lui mi disse “Vai lo stesso che non si sa mai…..”. Non gli diedi peso e lo scorso week end restai a casa restando in contatto con il “meeting” tramite telefono. Le cose andarono come previsto e già sabato mattina ricevetti la telefonata che mi informava che il “meeting” era stato annullato e rinviato a data da destinarsi. Come logico aspettarsi. Lunedì di buon mattino ero in ufficio e, inaspettatamente, arriva nel mio ufficio il presidente che senza troppi giri di parole mi chiede “Ma come facevi a sapere che il meeting sarebbe stato annullato?”. Carissimo Presidente…. La scorsa settimana ti ho chiesto se avevi novità da portare avanti e la tua risposta è stata che non c’era alcuna novità. Ora… questa riunione doveva servire a pianificare gli sviluppi dell’anno prossimo, ma se tu e gli altri presidenti non avete trovato nessun accordo su nulla per l’intransigente posizione della Germania…. Che ci andavo a fare al meeting? Era logico che non avrebbe avuto luogo. A questa fredda analisi il presidente era contrariato e la cosa stava prendendo una brutta piega. Non avevo eseguito un suo ordine diretto anche se lo avevo avvisato e mi conveniva prendere tempo. Eravamo nel salottino dell’ufficio e mi allontanai per chiamare la segretaria e chiedergli due caffè, in modo da dargli il tempo di pensare. Quando tornai il presidente mi stava squadrando. “Senti una cosa…. – mi disse – lo sai che finora ti ho sempre appoggiato anche quando le tue decisioni sembravano folli, vero?. Ed è stato un miracolo che abbiamo ottenuto questi risultati anche quando tutto era contro di noi. Io tenevo moltissimo a questo meeting per i motivi che conosciamo e tu non ci vai… Spiegami la logica”. La logica è molto semplice : andare alla riunione per guardarsi in faccia quando sapevamo benissimo che non avevamo i numeri per far passare la nostra posizione era un atto di debolezza. Loro erano presenti con l’intero stato maggiore mentre noi, gli italiani e i giapponesi non ci siamo presentati. Alla fine la figuraccia l’hanno fatta loro che credevano di potersi pavoneggiare davanti a tutti e invece sono stati loro a doversi guardare in faccia e porsi delle domande. A questo punto sanno benissimo che la loro posizione non potranno mantenerla a lungo e dovranno cedere su diverse questioni per avere ancora credibilità internazionale. Noi competitor sappiamo che loro sono in vantaggio ma in questa situazione abbiamo mostrato un fronte compatto contro la loro egemonia. E’ vero che gli abbiamo lasciato la vetrina a disposizione tutta per loro, ma ti assicuro che non vedevano l’ora di sparire perché la stampa li ha fatti neri. Politicamente parlando hanno fatto una mossa stupida e adesso sanno che “ce ne devono una” perché non possono fare altrimenti. La mossa giusta è stata quella di non presentarsi. Il presidente pensa a quello che gli ho appena detto e se dal lato professionale può ritenersi soddisfatto, dal lato personale si vede che non lo è affatto. “Quindi hai fatto la cosa giusta contravvenendo ad una mia disposizione, giusto?”. No perché ti avevo avvisato che non sarei andato. Sarebbe stato inutile, controproducente e costoso. “Va bene…. Ma la prossima volta gradirei avere tutte queste informazioni prima che avvengano e non dopo. Mi sarei potuto trovare in imbarazzo…”. E’ andata. Non ho fatto nulla di strano, anzi, ma a volte è meglio “rompere le scatole” una volta in più piuttosto che trovarsi il presidente in ufficio il lunedì mattina presto… |
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