Creato da bloody_blonde il 20/01/2010

Brain and Soul

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IN BALIA DI DUKE

Post n°184 pubblicato il 21 Luglio 2010 da duke_Hellingthon

fog

20/07/2010
Entro in chat, sto bene, mi sento bene due chiacchere allegre, battutine. E poi click, scatta la molla, quella canzone mi catapulta in una dimensione tutta nuova, i ricordi si arrotolano nella mente ad una velocità incredibile. Mi risucchiano, mi annientano, mi neutralizzano. Arriva lui Duke.
E sono agli ottanta all'ora. Il ritmo incessante e alienante della musica che stanno mandando in onda sul tubo è l'unica cosa che mi tiene sveglio. Sul cruscotto l'orologio digitale, lo guardo: secondo lui sono le 4:49... ma diciamo che non ho mai avuto tutta questa preoccupazione, ogni volta quando si passava dall'ora legale a quella solare e viceversa, di cambiargli l'ora.
Fatto sta che sono più o meno le quattro meno un quarto del mattino, se non ricordo male, e come dicevo, l'unica cosa a tenermi ben sveglio con gli occhi sulla strada, è il tubo in questo momento... insomma, quel che vedo della strada, sempre che sia una strada. Sì, perchè è una di quelle nebbiose, bastarde e gelide serate di inverno (sera o mattina sono punti di vista). Le due birre della serata girano felici nel mio sangue, e a far loro compagnia sembra che ci sia anche una buona dose di thc, (cosa del tutto impossibile, sono anni che non ne faccio più uso): la comitiva sta facendo un bel giro turistico del mio corpo, scommetto che c'è anche qualcuno con la digitale là in mezzo... la canzone cambia... sull'asfalto ghiacciato strisce bianche... a tempo di musica i semafori sparano luci gialle... nessuno per strada, nessuno... a parte qualche povero pazzo che, come me, che nonostante l'ora e il tempo decide di tornare a casa... un altro cambio magistrale mi porta sulle sponde di una nuova canzone, un nuovo ritmo... sempre più incessante...
Non vedo nulla, non riesco a vedere oltre venti metri dalla macchina talmente è fitta la nebbia; e man mano che mi allontano dal centro della città la situazione sembra peggiorare: la fortuna in questa notte ha deciso di girarsi dall`altra parte.
Giro a sinistra nel controviale, una macchina ferma... due puttane a fianco, una è intenta ad assicurarsi il cliente... l'altra per invogliarmi a "comprare" la sua sporca merce si gira verso di me e mi guarda... continuo senza fermarmi... la musica incalza... ad ogni angolo della strada altre puttane, tutte in minigonna: ma cosa cazzo le tiene in vita preservandole dall'assiderazione? E come un proiettile sparatomi dritto in fronte un'altra domanda mi balena nella mente... Chi cazzo glielo fa fare? ... e poi, subito la risposta: si perchè non credo che conceda molti giorni di ferie alle sue dipendenti, il pappone del quartiere, lui che problemi ha? In questo momento probabilmente si starà iniettando nelle vene qualche ancestrale cocktail chimico, o qualsiasi sia la merda che va adesso di moda. E se quello schifo gli provocasse un viaggio di sola andata per l'inferno non penso sarebbe una grande perdita per la società ...
Inferno... in questo momento non potrei immaginarlo più lontano, le dita delle mani sono congelate da questo fottuto freddo; sono ancora intorpidite per via del quarto d'ora passato a raschiare i vetri della macchina... ormai non manca molto a casa... guardo l'ora, e adesso segna le 5:10... onnipresente è ormai la nebbia, c'è solo il cofano e un quadrato di strada, il resto è bianco, palazzi alberi... nulla... ed il tubo continua con la sua musica, che ormai mi sta completamente alienando, ogni tanto mi rendo conto di aver fatto dei tratti di strada in automatico, senza ricordare di averli fatti... non è la prima volta, quindi non me ne preoccupo...
Arrivo a casa finalmente, le 5:16, o almeno questo è quello che dice quel maledetto orologio, giro la chiave, il motore si spegne, ma la musica continua... e d'un tratto il silenzio quando spengo l'autoradio, come se stessero narrando la mia storia quei pensieri che si succedevano nella mente, che ho trascritto qui quegli stessi pensieri... sparirono, nel nulla... beh, se mai torneranno... vorrà dire che tornerò a trascriverli
Saluto la stanza, vado a dormire ... il nulla.

                                                                                   - Duke -

 
 
 
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