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Evenemenziale

Post n°3 pubblicato il 09 Giugno 2009 da Stormbrain
 

" Perchè vivi qui se non ti piace la pioggia? "

Questa domanda, limiti, controsensi e restrizioni a parte, mi sta dando ancora da pensare. La risposta che ho dato a lei è stata riduttiva, un alibi. La verità è che il mio è un attaccamento viscerale ad un semplice luogo finito e formato, l'attaccamento a una certezza materiale. Qui ci sono nato, cresciuto, vissuto, ho speso gli anni della mia vita nel costruire una spessa tela a maglia stretta in cui ho incasellato frammento per frammento gli avvenimenti di tutta un'esistenza. E' una grossa carta geografica in cui non sono segnati solo rilievi, fiumi, torrenti, sentieri, abitati, strade e vegetazione. Ci sono anche i fermo-immagine di una vita passata a rincorrere che cosa?

Non posso andarmene da qui semplicemente perchè non voglio.
Neppure saprei dove andare.
Probabilmente il mondo lì fuori avrebbe le sembianze dell'uomo nero sotto al letto di quando ero bambino, solo che Robert ora non c'è più e chi lo caccerebbe via?
Vuoi crescere Brian? Quando comincerai?
E' strano a dirsi ma credo sia puro slancio egoistico.
Sono "il signore della mia terra".
O almeno è quello che il mio subconscio tenta di farmi credere.
Conosco ogni buco, ogni anfratto, ogni tana, ogni fattoria, ogni sentiero come se non avessi mai fatto altro che percorrerli. Questo mi concede un certo vantaggio, ma vantaggio su chi o su cosa? Dov'è il senso?

Perchè comincio con le solite seghe mentali a metà giornata?
Perchè è ora di pranzo e ho fame e perchè sto ripensando alla cena di ieri e a quel maledetto Cheesburger. Un Cheesburger è capace di spalancarti gli occhi, in senso lato e non. Abbastanza quanto sia capace di spalancarti gli occhi un culo tondo e sodo o un paio di tette abbondanti ma composte.

Dovrei scopare di più.

Quello di cui ho veramente bisogno ora però non è qualcosa di meramente materiale, non è il sesso, l'appagamento dei sensi, neppure il bisogno di un fottuto piatto di pasta o uno spezzatino col dragoncello, no. Ho bisogno di capire.

Solo che non ho tempo di cercare le risposte, sono troppo impegnato con la faccenda della fattoria dei Thompson. Il virus sembra una cosa seria, se dovesse diffondersi nella valle distruggerebbe l'economia pastorale del posto e qui la gente ci sopravvive.
(n.b. scoprirne di più su quel tale Wallace )

Neil è stato avvertito, dovrei passare alla fattoria ma se non trovo prima quel Francis Simens non posso. Non amo fare da balia a nessuno, tantomeno all'ultimo arrivato ma non posso tradire la fiducia di John. Devo solo cercare di imparare ad essere più paziente. Contare fino a dieci prima di cominciare a visualizzare nella mente i metodi più efficaci per eliminare i rompicoglioni.

Credo di aver fatto un passo avanti ieri sera al Wester Saloon. Quell'Antony, il buttafuori, tipo grezzo e tono decisamente petrolifero, stava per scaldarsi e avrebbe potuto farmi scaldare ma vuoi per la fame, vuoi per la stanchezza, non ho focalizzato neppure un modo per disintegrarlo. Niente mufloni in caduta libera dal soppalco, niente voragini infernali nel pavimento. Tutto regolare. Quelle patatine erano un po troppo salate ma ottime e il Cheesburger... eh!

Dairine sembra simpatica. E' una gran gnocca. Ha un fisico notevole, una bella voce, lineamenti un po rudi ma tuttosommato originali. Cherry non si è sprecata in nuovi acquisti quest'anno, buon per lei. Se i turisti aumentano durante la stagione ne avrà bisogno.

Dovrei passare più spesso al Saloon.
Passare più spesso al Saloon per fare cosa poi?

Bah.

 
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