Sogno e poesia

per chi ha sempre la testa tra le nuvole

 

 

« lontanaFinalmente! »

Ritornata

Post n°40 pubblicato il 19 Gennaio 2007 da briciolina82

Buongiorno a tutti! Vi sarete chiesti che fine abbia fatto e io ve lo racconto in ogni caso, anche se non ve ne importasse nulla. Mi sono laureata. Già, ma non è perchè sono stata molto occupata che non ho scritto per tutto questo tempo. Non riesco a connettermi ad internet ( sto digitando dalla biblioteca). Comunque, questo obiettivo raggiunto, la laurea, avrebbe dovuto darmi più fiducia in me stessa. In realtà non è cambiato nulla, sono sempre genitori-dipendente, ho la fobia dei programmi, rimando a domani quello che dovrei fare oggi, non riesco a fare amicizia con nessuno. Prendete i colleghi della specialistica, loro parlano tra loro e io mi isolo, magari alcuni sono i soliti snob,ma non può essere così per tutti. In più vi dò un consiglio: non affezionatevi mai di qualcuno conosciuto su internet che non avete mai visto prima, potreste restare delusi. Se invece trovate un migliore amico o il compagno ideale, beati voi...

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Morgana_51
Morgana_51 il 01/05/07 alle 00:21 via WEB
sembra proprio buona questa torta!!!
 
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VERSI

Io sono solo
Il fiume è grande e canta
Chi c'è di là?
Pesto gramigne bruciacchiate.

Tutte le ore sono uguali
Per chi cammina
Senza perché
Presso l'acqua che canta.

Non una barca
Solca i flutti grigi
Che come giganti placati
Passano davanti ai miei occhi
Cantando.

Nessuno.
(
Attilio Bertolucci)

A volte sulla sponda della vita
preso da un infinito scoramento
mi seggo; e dove vado mi domando,
perché cammino. E penso la mia morte
e mi vedo già steso nella bara
troppo stretta fantoccio inanimato...

Quant'albe nasceranno ancora al mondo
dopo di noi!
Di ciò che abbiam sofferto
di tutto ciò che in vita ebbimo a cuore
non rimarrà il più piccolo ricordo.

Le generazioni passan come
onde di fiume...

Una mortale pesantezza il cuore
m'opprime.
Inerte vorrei esser fatto
come qualche antichissima rovina
e guardare succedersi le ore,
e gli uomini mutare i passi, i cieli
all'alba colorirsi, scolorirsi
a sera.
(
Camillo Sbarbaro)

Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro,
in perpetuo volo.
La vita la sfioro
com’essi l’acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch’essi amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.
(
Vincenzo Cardarelli)

 

MIE POESIE NEL BLOG

   Ti ho cercato nelle onde del pensiero,
   al tramonto nell'abbraccio
   tra la nube grigio-perla e il rosso rubino.
   ti ho cercato nelle grotte del bisogno
   come verdura assetata
   di liquido evanescente.
   Come il Bernini
   nell'aureola di Santa Teresa cattura
   un riverbero di luce divina.
   Tu, raggio di sole...
   Io, candore di luna...

Malia

Difficile in un antro di dolore,
tra porzioni d’ansia e un tamburellare,
saggiare l’extratemporale,
coglierne di sbieco l’espressione
mentre aspira chino nervosamente.

Discutibile, mastica parole sincopate,
tra una boccata e un’altra,
tra un passo e un altro.
Si abbina allo sguardo maliardo
quell’occhio stampato sul braccio.
È un quasar, mistero insolubile

O un buco nero che attira
il mio fluido vitale,
confonde l’orientamento

D’intralcio l’orario rompe l’incanto,
di scatto poi col ticchettio
copre il mio battito.

Non che il mio turno non ci divida;
ma è la distanza tra noi la deriva.

 

 
 

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