Sogno e poesia

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Cinque tue strane abitudini

Post n°15 pubblicato il 12 Gennaio 2006 da briciolina82

Ciao ragazzi questo mio post è per non interrompere la catena di cui sono diventata un anello( il problema è per me trovare 5 persone a cui passare il testimone!).Questo gioco mi è stato passato da luce_universale alias fra81 alias boh che mi considera un pò la sua immagine riflessa e gli ho promesso di "postarlo" sul mio blog.Vi indico il regolamento per esteso.
Regolamento:il primo giocatore di questo gioco inizia il suo messaggio con il titolo "cinque tue strane abitudini", e le persone che vengono invitate a scrivere un messaggo sul loro blog a proposito delle loro strane abitudini devono anche indicare chiaramente questo regolamento.Alla fine dovrete scegliere 5 nuove persone da indicare e linkare il loro blog o web journal.

1) La mattina metto la sveglia alle 5:30 per studiare(o almeno dovrei farlo), pur sapendo che non la sentirò e che sarà mio nonno a svegliarmi o lò farò io alle 8:30-9:00 circa.

2)Quando devo svolgere attività a me non congeniali(molte) tipo lavori di casa occupo la mente con qualcosa di più piacevole, come pensare alla mia attuale infatuazione non corrisposta oppure canto sempre le stesse canzoni(non ne conosco altre) combinando...qualche guaio...come piatti o bicchieri rotti o distraendomi.

3) Alla mattina quando mi alzo e vado al bagno ci sto due ore perchè mi metto a leggere riviste o a farmi paranoie ed esami di coscienza vari.

4)Andare all'università e tornare quasi sempre a piedi,nonostante ci vogliano tre quarti d'ora e altrettanti al ritorno,perchè è la mia unica attività sportiva

5) Quando per caso tutti i membri della mia famiglia guardiamo lo stesso film alla tv, chiedo sempre a mia madre delucidazioni, chi è questo e chi è quello, lei giustamente si arrabbia perchè non le faccio capir nulla e si mette a urlare.Chissà, forse inconsciamente(non tanto) voglio ottenere questo risultato, farla adirare...
Passo il testimone a :
lampoblu20

Filippo

SadShadow

Dario206XT

Ale


 
Rispondi al commento:
Dario206XT
Dario206XT il 12/01/06 alle 19:26 via WEB
Cosaaaaaa..... 5 mie strane abitudini.... mmm... ne ho appena 5555 le vado a postare nel mio blog, dovrei finire entro domani. Scherzo ^__^ Bacino Smack
 
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VERSI

Io sono solo
Il fiume è grande e canta
Chi c'è di là?
Pesto gramigne bruciacchiate.

Tutte le ore sono uguali
Per chi cammina
Senza perché
Presso l'acqua che canta.

Non una barca
Solca i flutti grigi
Che come giganti placati
Passano davanti ai miei occhi
Cantando.

Nessuno.
(
Attilio Bertolucci)

A volte sulla sponda della vita
preso da un infinito scoramento
mi seggo; e dove vado mi domando,
perché cammino. E penso la mia morte
e mi vedo già steso nella bara
troppo stretta fantoccio inanimato...

Quant'albe nasceranno ancora al mondo
dopo di noi!
Di ciò che abbiam sofferto
di tutto ciò che in vita ebbimo a cuore
non rimarrà il più piccolo ricordo.

Le generazioni passan come
onde di fiume...

Una mortale pesantezza il cuore
m'opprime.
Inerte vorrei esser fatto
come qualche antichissima rovina
e guardare succedersi le ore,
e gli uomini mutare i passi, i cieli
all'alba colorirsi, scolorirsi
a sera.
(
Camillo Sbarbaro)

Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro,
in perpetuo volo.
La vita la sfioro
com’essi l’acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch’essi amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.
(
Vincenzo Cardarelli)

 

MIE POESIE NEL BLOG

   Ti ho cercato nelle onde del pensiero,
   al tramonto nell'abbraccio
   tra la nube grigio-perla e il rosso rubino.
   ti ho cercato nelle grotte del bisogno
   come verdura assetata
   di liquido evanescente.
   Come il Bernini
   nell'aureola di Santa Teresa cattura
   un riverbero di luce divina.
   Tu, raggio di sole...
   Io, candore di luna...

Malia

Difficile in un antro di dolore,
tra porzioni d’ansia e un tamburellare,
saggiare l’extratemporale,
coglierne di sbieco l’espressione
mentre aspira chino nervosamente.

Discutibile, mastica parole sincopate,
tra una boccata e un’altra,
tra un passo e un altro.
Si abbina allo sguardo maliardo
quell’occhio stampato sul braccio.
È un quasar, mistero insolubile

O un buco nero che attira
il mio fluido vitale,
confonde l’orientamento

D’intralcio l’orario rompe l’incanto,
di scatto poi col ticchettio
copre il mio battito.

Non che il mio turno non ci divida;
ma è la distanza tra noi la deriva.

 

 
 

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