Sogno e poesiaper chi ha sempre la testa tra le nuvole |
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Succede così che tu ti apra come un bocciolo tutt'ad un tratto, così prima di scoppiare...prima che sia troppo tardi...prima che tutto precipiti. Oggi parlando con mia madre al telefono, alle ripetute insistenze da parte sua sul voler sapere perchè non vado dal professore, sul perchè non mi firma il modulo, sul perchè le ho mentito dicendole che fosse tutto a posto, che ero avanti con la tesi invece sono nei guai...sul perchè sto male...le ho detto che è un'anno che sto così, ma non è solo un disagio...e lei non ha capito un cavolo... Soffro di bulimia da un anno e tutti hanno voluto fare finta di nulla...sì sì...la solita paternale sul fatto che devo reagire che ci sono quelli che muoiono di fame, che devo trovare delle ragioni...mi vuole aiutare mia madre, ha detto che viene domani...che si precipita...anche se all'inizio ha fatto orecchie da mercante...ha avuto una reazione che voleva dire "Mamma mia che disgrazia che ci è capitata"...mio nonno che ha preso il telefono e urlava "dovete fare qualcosa, portatela dallo psichiatra, vostra figlia ha bisogno d'aiuto", mia madre che mi rinfacciava che la colpa è mia se mi sono chiusa, che lei ha tentato da un pò di avere un dialogo con me... Risultato...magari mia mamma è sempre mia mamma...domani mi viene a prendere e mi porta via, ha detto, così vede di fare qualcosa, mentre piagnucolava...Mio padre...porca paletta...e chi ci parla con mio padre...per lui gli psicologi non servono a nulla...mi dirà che il bello è che sono intelligente...e allora sarà perplesso sul come ho fatto a cascarci...colpa della dieta...ecc...ecc...che lui lo sapeva da sempre che non ero "normale", dalle crisi isterica di quando avevo 3 anni...E mi sentirò una feccia umana...ancora una volta...degna solo di essere buttata...cacciata...insultata...ma non potevo continuare così...tenermi tutto dentro...gli altri...voi...i miei contatti con cui mi sono confidata...sono stati meravigliosi...mi ha fatto bene sfogarmi...ma loro sono i genitori...e se mi accettano e mi vogliono bene...hanno il dovere di aiutarmi...E non di dirmi lascia stare l'università se non la tua strada, cercati un lavoro...ai miei tampi questi disturbi non esistevano...proprio no...perchè fino a qualche tempo fa io amavo studiare...avevo le mie soddisfazioni...serena non lo sono mai stata...ma mi gratificava... Non so che mi sia scattato in mente...ho paura...molta paura...non so che succederà domani...Vi voglio bene a tutti, e voi sapete di chi parlo, tutti quelli che mi hanno dato qualcosa. C'è chi dice che internet è una doppia vita...ma io non credo che il virtuale sia un mondo freddo...I post di deracinato...le chiacchierate con fra...i consigli di Silas...le poesie di Sad...i sorrisi di Dario...la storia di Luca...leggere il blog di Chiaretta e di altre ragazze che sanno come mi sento...tutto questo mi ha fatto piacere...mi è entrato nel cuore...Non so se li riabbraccerò idealmente...non so cosa accadrà in futuro...se ci saranno ostacoli da superare...ma è arrivata l'ora che prenda a picconate questo muro che ho sollevato...Che prenda in mano anche se a 23 anni le redini della mia vita...almeno che ci provi...Un bacione ideale a tutti: smack ^_^
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Nickname: briciolina82
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VERSI
Io sono solo
Il fiume è grande e canta
Chi c'è di là?
Pesto gramigne bruciacchiate.
Tutte le ore sono uguali
Per chi cammina
Senza perché
Presso l'acqua che canta.
Non una barca
Solca i flutti grigi
Che come giganti placati
Passano davanti ai miei occhi
Cantando.
Nessuno.
(Attilio Bertolucci)
A volte sulla sponda della vita
preso da un infinito scoramento
mi seggo; e dove vado mi domando,
perché cammino. E penso la mia morte
e mi vedo già steso nella bara
troppo stretta fantoccio inanimato...
Quant'albe nasceranno ancora al mondo
dopo di noi!
Di ciò che abbiam sofferto
di tutto ciò che in vita ebbimo a cuore
non rimarrà il più piccolo ricordo.
Le generazioni passan come
onde di fiume...
Una mortale pesantezza il cuore
m'opprime.
Inerte vorrei esser fatto
come qualche antichissima rovina
e guardare succedersi le ore,
e gli uomini mutare i passi, i cieli
all'alba colorirsi, scolorirsi
a sera.
(Camillo Sbarbaro)
Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro,
in perpetuo volo.
La vita la sfioro
com’essi l’acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch’essi amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.
(Vincenzo Cardarelli)
MIE POESIE NEL BLOG
Ti ho cercato nelle onde del pensiero,
al tramonto nell'abbraccio
tra la nube grigio-perla e il rosso rubino.
ti ho cercato nelle grotte del bisogno
come verdura assetata
di liquido evanescente.
Come il Bernini
nell'aureola di Santa Teresa cattura
un riverbero di luce divina.
Tu, raggio di sole...
Io, candore di luna...
Malia
Difficile in un antro di dolore,
tra porzioni d’ansia e un tamburellare,
saggiare l’extratemporale,
coglierne di sbieco l’espressione
mentre aspira chino nervosamente.
Discutibile, mastica parole sincopate,
tra una boccata e un’altra,
tra un passo e un altro.
Si abbina allo sguardo maliardo
quell’occhio stampato sul braccio.
È un quasar, mistero insolubile
O un buco nero che attira
il mio fluido vitale,
confonde l’orientamento
D’intralcio l’orario rompe l’incanto,
di scatto poi col ticchettio
copre il mio battito.
Non che il mio turno non ci divida;
ma è la distanza tra noi la deriva.