Sogno e poesiaper chi ha sempre la testa tra le nuvole |
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« Una svolta... | Le cose che mi vanno di traverso » |
Ciao ragazzi...scusate sono di fretta...solo un salutino veloce...scrivo dalla postazione internet del sindacato in cui lavora mio padre...nulla...volevo darvi mie notizie...ho cominciato ad andare dallo psicologo...i miei problemi non scompariranno dall'ogggi al domani...ma almeno ci sto provando...mi manca un pò chattare...ma forse quest'astinenza può essere una liberazione...capisci quali professioni d'amicizia di gente conosciuta on-line siano più o meno stantie...Mi manca chiacchierare con alcune persone, ma non in chat...e avrei voluto stare a palermo per frequentare alcune persone...ma d'altronde non posso restare da sola in città, e poi quel caldo umido come lo sopporterei? Sono sbattuta a destra e sinistra, aiuto mio padre al sindacato, copiando 730 e ICI, mi stanno sempre addosso perchè hanno paura mi immalinconisca da sola, però...ho almeno una famiglia nonostante tutto e tutti alle mie spalle, devo solo imparare a gioire delle piccole cose, dire questo in teoria è facile...poi...metterlo in pratica... Mio padre credo sia a conoscenza della mia appartenenza al mondo della chat e dei blog...mi ha preso da parte dicendo che è un mondo finto e di non fare affidamento su questo mezzo per conoscere gente, anche se sa che è difficile per me aprirmi, perchè qualcuno potrebbe approfittare della mia buona fede e trasparenza...Non ha tutti i torti...so solo che sono a gangi, che non ho amici qua, non ho nessuno...
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Nickname: briciolina82
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VERSI
Io sono solo
Il fiume è grande e canta
Chi c'è di là?
Pesto gramigne bruciacchiate.
Tutte le ore sono uguali
Per chi cammina
Senza perché
Presso l'acqua che canta.
Non una barca
Solca i flutti grigi
Che come giganti placati
Passano davanti ai miei occhi
Cantando.
Nessuno.
(Attilio Bertolucci)
A volte sulla sponda della vita
preso da un infinito scoramento
mi seggo; e dove vado mi domando,
perché cammino. E penso la mia morte
e mi vedo già steso nella bara
troppo stretta fantoccio inanimato...
Quant'albe nasceranno ancora al mondo
dopo di noi!
Di ciò che abbiam sofferto
di tutto ciò che in vita ebbimo a cuore
non rimarrà il più piccolo ricordo.
Le generazioni passan come
onde di fiume...
Una mortale pesantezza il cuore
m'opprime.
Inerte vorrei esser fatto
come qualche antichissima rovina
e guardare succedersi le ore,
e gli uomini mutare i passi, i cieli
all'alba colorirsi, scolorirsi
a sera.
(Camillo Sbarbaro)
Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro,
in perpetuo volo.
La vita la sfioro
com’essi l’acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch’essi amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.
(Vincenzo Cardarelli)
MIE POESIE NEL BLOG
Ti ho cercato nelle onde del pensiero,
al tramonto nell'abbraccio
tra la nube grigio-perla e il rosso rubino.
ti ho cercato nelle grotte del bisogno
come verdura assetata
di liquido evanescente.
Come il Bernini
nell'aureola di Santa Teresa cattura
un riverbero di luce divina.
Tu, raggio di sole...
Io, candore di luna...
Malia
Difficile in un antro di dolore,
tra porzioni d’ansia e un tamburellare,
saggiare l’extratemporale,
coglierne di sbieco l’espressione
mentre aspira chino nervosamente.
Discutibile, mastica parole sincopate,
tra una boccata e un’altra,
tra un passo e un altro.
Si abbina allo sguardo maliardo
quell’occhio stampato sul braccio.
È un quasar, mistero insolubile
O un buco nero che attira
il mio fluido vitale,
confonde l’orientamento
D’intralcio l’orario rompe l’incanto,
di scatto poi col ticchettio
copre il mio battito.
Non che il mio turno non ci divida;
ma è la distanza tra noi la deriva.