SEMPLICEMENTE NOI

Anche questa volta è andata bene, è stata una splendida vacanza. Il meridione dell'Umbria ci ha riservato sorprese ed emozioni così come la parte nord della regione fece quasi un anno fa. Abbiamo posto base a Terni (città moderna ma un pò "spenta" nella vita notturna) e abbiamo vissuto quattro giorni molto intensi visitando angoli davvero belli di una regione forse mai troppo pubblicizzata.

Il giorno del nostro arrivo, dopo esserci riposati in albergo, siamo andati a Narni che per il suo borgo medievale ha influenzato C.S. Lewis per la sua serie di romanzi de "Le cronache di Narnia". Qui abbiamo visitato la parte sotterranea del paese che trova il suo fulcro nella colorata chiesa di S.Maria Impensole e nella suggestiva sala dell'ufficio della santa inquisizione scoperta alcuni anni or sono da un gruppo di appassionati locali. La visita è stata molto interessante ed emozionante anche per la grande partecipazione emotiva dell'oratore che in un'ora racconta l'incredibile storia che avvolge quel luogo. Può sembrare fantasia ... ma in realtà è tutto documentato. Bellissimo. Davvero. Per chi fosse curioso consiglio la visita di questi due siti www.narnisotterranea.it e www.lultimoeletto.it

L'indomani ci siamo diretti al Lago di Piediluco, splendidamente articolato tra colline e boschi. Abbiamo passeggiato tra le vie del piccolo paese e abbiamo fatto un bel giro del lago a bordo di un mini battello che la guida Bruno ha fatto guidare per un lungo tratto a Lydia! Il posto era davvero splendido e al centro del lago, era possibile godere di una forte eco ponendosi di fronte alla collina abitata. Anche in tal caso, mi stupisce che Piediluco non sia degnamente reclamizzata. Abbiamo pranzato lì, alla Trattoria da Teresa, ben nota nella zona e nella quale abbiamo gustato un ottimo piatto di carne al carpaccio con funghi porcini. Da lì siamo tornati in albergo per riposare un pò, anche perchè il caldo è stato davvero notevole in queste giornate. Nel tardo pomeriggio ci siamo mossi di pochi chilometri per visitare la Cascata delle Marmore: possente, rumorosa, meravigliosa. Una delle cose più belle che abbia mai visto! Ritagliate nel verde e massicce nei suoi 165 metri di salto, la cascata per chi non c'è mai stato è uno spettacolo per gli occhi e per il cuore. Io e Lydia abbiamo passeggiato nel parco (stancandoci parecchio) andando anche al "balcone degli innamorati" posto alla fine di un tunnel, dove su un balcone di pietra cade a dirotto l'acqua della cascata. E' stato un momento splendido che io e Lydia abbiamo vissuto con il cuore a mille e due singolari impermeabili colorati (quelli che vedete in foto). Abbiamo cenato lì alle Marmore perchè poi alle 21.00 abbiamo fatto la visita guidata notturna. Bellissima anche quella perchè di notte la cascata e il parco cambiano totalmente diventando più onirici e più intimi. Il percorso è stato molto suggestivo e io e Lydia ne siamo rimasti totalmente affascinati.

Mercoledì mattina ci siamo mossi per Montegabbione (vicino il Lago Trasimeno) per visitare la Scarzuola di Tommaso Buzzi. Il complesso è sorto nei pressi di un convento fondato (a quanto pare) da S. Francesco che l'architetto milanese ha acquisito nel XX secolo per farci sua dimora e costruirci la sua città ideale figlia di ispirazioni letterarie, artistiche ed esoteriche. Insomma un mix di sacro e profano che personalmente mi ha molto colpito (ho rivissuto le tante lezioni di scenografia ambientale del prof. Smerilli) ma che a Lydia è risultato molto noioso. La cittadella a ogni modo è molto bella, ricca di citazioni storiche, nonchè eretta su concezioni metafisiche e filosofiche ben note per chi ha studiato l'arte moderna della prima metà del '900. Per chi invece giunge alla Scarzuola senza determinate nozioni, posso ben comprendere che la visita e l'atteggiamento della guida possano risultare bislacche e spesso indecifrabili. Per pranzo eravamo ad Orvieto dove abbiamo subito visitato lo stancante (ma suggestivo) pozzo di San Patrizio per poi muoverci nel centro cittadino. Abbiamo visitato lo splendido Duomo che toglie il fiato tanto per il suo esterno, quanto per la possenza e le vertigini che provoca il suo interno. Davvero meraviglioso ... un capolavoro del gotico internazionale.

Giovedì mattina abbiamo visitato Spoleto con focus al bellissimo duomo con gli affreschi di Filippo Lippi e al suggestivo ponte delle due torri. Faceva davvero caldo e così avendo il pranzo a sacco, abbiamo preferito spostarci subito alle Fonti del Clitunno e mangiare qualche panino lì. Le fonti sono un meraviglioso specchio d'acqua che si ritaglia in una ricca vegetazione fatta di cespugli, prati e pioppi secolari dove protagonista assoluta è la natura anche faunistica (c'erano cigni e germani reali a loro completo agio con i visitatori). Siamo rimasti un bel pò lì all'ombra a chiacchierare e mangiucchiare del buon pane al formaggio con pecorino e insaccati locali. Il luogo era davvero tranquillo, con massima quiete e pace. Dopo ci siamo spostati di qualche centinaio di metri per visitare il Tempio del Clitunno ma qui siamo rimasti delusi in quanto è possibile visitare solo il tempio perchè la discesa che porta al fiume e nel bosco è stato privatizzato, acquistato da un ristorante a quattro stelle. In serata abbiamo cenato al Tabard Inn, ottimo pub/birreria posto sulla strada Narni-Terni e che per raggiungere ci ha fatto girare mezza zona industriale ternana!

Venerdì è stato il giorno della ripartenza. Dopo una piccola spesa siamo andati direttamente a Norcia dove abbiamo pranzato alla mitica Cantina de Norsia e acquistato presso un salumificio sulla strada per Ascoli diversi insaccati della norcineria locale. La strada del ritorno è stata lunga e accaldata e l'abbiamo passata chiacchierando, sorridendo e ripensando a questa nostra vacanza. Lydia ha guidato per quasi tutto il tragitto di ritorno e le sono grato perchè io ero davvero stanco. Sono state delle vacanze davvero belle e ricche di momenti intensi di cui già io e Lydia conserviamo il ricordo ... e credo che il top sia stato raggiunto alle Marmore. Non so perchè, ma credo che quella giornata la ricorderemo per sempre!

Si riparte nuovamente. Le due settimane di ferie in tipografia ci hanno permesso di ritagliare qualche giorno per farci una mini vacanza. Io e Lydia eravamo partiti con l'idea del Salento ma quest'estate (?) evidentemente è tempo di "cresta" e abbiamo trovato prezzi esorbitanti tanto negli alberghi quanto nei B&B. Abbiamo pensato di andare perciò a Rimini ma anche lì la spesa era un pò alta per via degli ingressi ai parchi ... e così, tagliando la testa al toro, abbiamo deciso di tornare in Umbria! Questa volta però pernotteremo a Terni per visitare il sud di questa fantastica regione: cascata delle Marmore, lago di Piediluco, Orvieto, Todi, Scarzuola, Spoleto e Norcia ... queste sono le tappe prefissate per questi 4 giorni tra gli Appennini che si preannunciano stancanti ma intensi ... belli ed emozionanti, anche perchè nel mezzo cadrà l'anniversario per me e Lydia e il nostro secondo anno insieme. Il 26 Agosto precisamente. Al ritorno cercherò di raccontare al meglio quanto accaduto, magari pubblicando qualche foto e sussurrando qualche aneddoto. Non vedo l'ora di partire ... non vedo l'ora che sia domani!

E' arrivato anche il nostro momento: buone vacanze Lydiandrea!

Il soggiorno romano è stato fantastico ... e non è una novità che le uscite per me e Lydia siano sempre belle. Siam partiti dopo la classica colazione a Caffè del Drago, Lydia non stava molto bene e ha fatto nanna quasi subito fino a Candela. Anche io avevo un bel pò di sonno ma l'idea del viaggio, di stare 36 ore insieme e lontani da Monopoli, mi ha tenuto bello sveglio e allegro. Siamo arrivati a Roma nella mattinata e abbiam provato ad andare ai Musei Vaticani ... speranza vana perchè la fila era chilometrica e così, come spesso accade, abbiamo improvvisato. A Lydia l'intuizione: andiamo allo zoo di Roma! Con il nostro fido navigatore arriviamo così in Villa Borghese, parcheggiamo su uno dei viali che costeggia il giardino zoologico e visitiamo così il rinomato giardino zoologico della Capitale. Davvero bello, grande, divertente ... abbiam camminato parecchio e fatto un giro in trenino documentando il tutto con molte foto (come sempre). Bello il rettilario (con le piccole rane acide), grandissima la voliera, enorme l'orso bruno e divertenti i diversi nomignoli dati agli animali presenti (molti provenienti da altri zoo d'Europa e del mondo). Abbiamo pranzato con qualche panino in riva al laghetto tra corvi, papere, piccioni e pavoni prima di rimetterci in macchina e puntare al Flaminio Village.

Arrivati in villaggio, abbiamo preso possesso del nostro bungalow e dopo una doccia abbiamo riposato un pò ... giusto fino alle 17.30 quando ci siamo rimessi in macchina per andare all'Auditorium. Non c'ero mai stato ... è davvero grande, molto bello ... anche se il colore delle aule lo trovo un pò austero. Abbiamo visitato la mostra Synchronicity che ho trovato molto interessante. C'erano molte copertine, alcune davvero uniche e di grande valore: da quelle firmate da Warhol a quelle di Rauschenberg, da quelle di Bruno Munari fino alle "Stelle" di Mario Schifano di cui erano presenti il disco e altro materiale pubblicitario di grande rarità (dopotutto l'LP fu prodotto in sole 500 copie). Dopo la mostra (e le ovvie fotografie) abbiamo fatto un bel giro nell'adiacente libreria acquistando alcuni segnalibri (Lydia ne è una collezionista). Abbiamo così passeggiato tra le strutture con Lydia a farmi da "guida" e io a lasciarmi affascinare da quel luogo così adatto al mio gusto e al mio desiderio di vivere in una comunità che possa regalarmi attrazioni culturali. Musica, arte o cinema che sia.

In serata abbiamo cenato alla Casetta di Campagna, bissando quanto fatto un anno fa quando andammo a Roma in occasione del concerto dei Depeche Mode. I camerieri non sono cambiati, via Affogalasino è sempre fuori Roma e la cucina è rimasta di solita, grande qualità! Lydia ha preso nuovamente un fagottino e io un piatto di straccetti con rucola e pomodorini; naturalmente non abbiamo rinunciato ai fiori di zucca ripieni (che lì fanno buonissimi) e al dolce! Per lei un ottimo soufflè e per me il mio primo sgroppino! Satolli siamo rientrati al Falminio, addormentandoci stretti in una notte che ha portato quella pioggia che era stata prevista per il pomeriggio.

L'indomani siamo andati in Villa Borghese, abbiamo parcheggiato nuovamente vicino lo Zoo e abbiamo visitato la Galleria ... finalmente!!!! Abbiamo preso un caffè e fatto un giro nel bookshop prima di poter accedere al museo. La visita è durata un bel pò ed è stata bellissima! Ho potuto ammirare dal vivo opere di Bernini, Canova, Raffaello, Tiziano ... opere che avevo solo potuto vedere sui libri di storia dell'arte che studiavo negli anni di Liceo! La "Deposizione" di Raffaello è una delle cose più bella che abbia mai visto e dal vivo è un'emozione pura godere dei colori, delle forme, delle linee ... ne sono rimasto entusiasta, tanto da sedermi su un divanetto e osservarla per bene. Alla fine del giro, dopo l'acquisto di alcuni souvenir (ho comprato un bellissimo libro di Danièle Ohnheiser) ci siamo rimessi in marcia per Monopoli, pranzando nello Spizzico del famoso Autogrill a ponte subito fuori Roma. Il viaggio è stato tranquillo (salvo una lunga coda a Bari) e abbiamo fatto diverse fermate alla ricerca di un album di figurine e di un gelato per Lydia che non abbiamo mai trovato.

Siamo arrivati a casa in serata. Stanchi ma felici. Sono state due giornate bellissime, intense ... divertenti ... eccitanti ... insomma sono le "nostre" giornate. Ero a letto, abbracciato a lei e pensavo alla sera prima, alla giornata passata a Roma ... e già avevo voglia di tornarci, di ripartire, di stare di nuovo con lei per tutto il tempo. Senza sveglie, senza rientri, senza orari. Solo io e Lydia. In luoghi tutti nostri. Voglio vivere con lei ... e questo pensiero cresce ormai da tempo. Ogni giorno di più.

In questa estate ... poco estate ... che però vola via, domani io e Lydia partiamo nuovamente. Martedì e mercoledì a Roma per visitare la mostra Synchronicity (dedicata alle copertine dei dischi) e la Galleria Borghese (la mia chimera ... un pò come i Musei Vaticani). Abbiamo deciso di partire domattina alle 5.00 perchè, come dice Lydia, almeno alle 5:15 facciamo colazione a Caffè Del Drago. In effetti ha ragione ... la conchiglia crema-nutella appena sfornata è meravigliosa! Credo troveremo pioggia domani pomeriggio ma spero non tanta, almeno per poter passeggiare un pò. L'anno scorso quando andammo a Roma per il concerto dei Depeche Mode, il giorno era molto caldo ma la notte pioveva ... ricordo l'acqua battere sul tetto del nostro bungalow al Flaminio Village (anche domani pernotteremo lì), per poi trovarci immersi nei raggi di sole e il cinguettio degli uccellini. Proprio poco fa sono andato a fare il pieno per l'auto e, stranamente, ho già idea di cosa portarmi ... sempre che domattina non cambi idea. :)) Sono felice di partire, sono felice che io e Lydia ci prendiamo un paio di giorni tutti per noi ... è davvero bello, intimo e nostro ... mi piace, mi eccita e mi diverte tantissimo! Naturalmente cercherò di raccontare quanto più possibile al nostro ritorno. Magari con qualche foto. Certamente con una vagonata di sorrisi. I nostri.

Sono giorni caldi ... parecchio caldi. Il periodo torrido che ha avvolto l'Italia mi porta alla mente l'estate più afosa della mia vita ... quella del 2002 in Calabria, quando ero scenografo al Carioca Club. C'ho pensato stamattina, alzandomi, avendo qualche problema nel respirare e sentendo l'aria calda entrarmi nei polmoni ... troppo presto per un gelato ma non per una doccia fredda. Effetto minimo ... perchè dopo dieci minuti ero già accaldato. Ho cercato di ricordare come ho fatto lì in Calabria a resistere 4 mesi sotto il sole cocente e l'aria rarefatta, in quella attrezzeria nascosta tra le case dove non batteva mai un filo di vento, lì sul palco dell'anfiteatro all'aperto a montare alle 15.00 del pomeriggio le tele sulle quinte nere ormai bollenti, con quei chiodi e quelle viti che se le sfioravi anche solo con il gomito sentivi bruciarti per intero! Eppure son sopravissuto a quei 4 mesi (per altro senza abbronzarmi neanche il minimo, nonostante tutto!) e sopravviverò anche a questo periodo afoso, anche se oggi mi sento deluso in quanto dicevano che il cielo si sarebbe incupito, abbassando leggermente la temperatura ... macchè! Qui vento non se ne vede, così come nuvole non ce ne sono e l'aria, statica e corposa, rende qualsiasi camera di questa casa un piccolo fornetto. Boh ... spero nel passare delle ore che qualcosa cambi. Odio il caldo ... odio l'afa ... e preferisco di gran lunga il freddo. Se non altro ci si può coprire!

Peggio di me, sta sicuramente Lydia che questa mattina lavora al museo di Egnazia. Una moderna struttura ... con le pareti di vetro! Dove il caldo trasforma gli ambienti non in piccoli forni ma in veri e propri altoforni! Io qui ho la compagnia di un ventilatore (perchè a casa di vedere climatizzatori ancora non se ne parla) ma al museo non c'è neanche quello e posso immaginare quanto lei stia soffrendo come una formichina in una sorta di lente di ingrandimento cubica!!!! Oggi pranziamo insieme a casa sua e poi dovremmo andare a mare verso il tardo pomeriggio, motivo per cui dovrò portarmi un cambio e il costume ... sta di fatto però che fino ad allora so già che sarà un bagno di sudore e l'idea poco mi rallegra! E vabbè ... passerà anche questo caldo ... spero quanto prima! Buona domenica.

Quando ero poco più che bambino, il calcio a Monopoli era rappresentato da una società sportiva che dal 1966 era stata capace di scalare molte categorie arrivando fino alla serie C1 e conoscendo solo una volta l'onta della retrocessione. Il ritorno in C2 prima del fallimento.  Dopo quel 1994 si susseguirono diverse nuove società, serie e poco serie, che partendo da campionati di promozione e terza categoria, sparirono nell'arco di un paio di stagioni. Insomma il calcio a Monopoli sparì. Fino al 2004 quando i Ladisa (famiglia barese imprenditrice nel campo della ristorazione) decise di acquistare il titolo del Locorotondo e partire dall'Eccellenza pugliese. Da quel momento non ho smesso di frequentare lo stadio, vivendo tutte le gare, tutti i derby, tutte le emozioni che il Gabbiano, risorto, affrontava e superava di stagione in stagione. Una cavalcata che ha portato allo stadio migliaia di persone e che, personalmente, non dimenticherò mai: i 10.000 spettatori di Monopoli-Fasano, la coreografia dei 18 anni dei Bad Boys, l'adrenalina dei derby col Brindisi, le torce e i tamburi, le risate e le battute con i compagni di gradinata, il gol di Loseto a Maglie, il record mondiale di 102 punti, la promozione in serie D e quella seguente in C2 con i gol di Galetti, le gare di Coppa Italia serali che a vedere i fari accesi, ci sembrava di giocare la Champions! Le ho vissute tutte, gonfio in cuore di adrenalina e appartenenza. Mi abbonai anche nel 2006/2007 quando i Ladisa allestirono una squadra di tutto rispetto. Forte. Esperta. Arrivammo fino ai playoff quando cose strane (e mai spiegate) ci privarono di una nuova eventuale promozione. Non mi piacque l'atteggiamento dei giocatori, tanto meno quello della dirigenza. Qualcosa non quadrava ... mi convinsi che, al di là delle dichiarazioni, la società non voleva la C1 e che forse più che alla città, erano le loro tasche il pensiero unico delle loro azioni. Fu in quel momento che decisi di smettere di andare allo stadio finchè certa gente sarebbe rimasta al timone ... "ai Ladisa mai più un euro" dissi. Da quella stagione il Monopoli ha costruito squadre sempre più modeste fatte di spiccioli e giocatori di belle speranze. Da quella stagione si è lottato per la salvezza. Da quella stagione sempre meno gente si è affacciata allo stadio. Stufa. Demoralizzata. Il calcio è così, si sa.

Da qualche giorno i Ladisa, di punto in bianco, hanno deciso di ritirarsi come proprietari dell'AC Monopoli e di non iscrivere la squadra al prossimo campionato di C2. Un fulmine imprevisto. Troppo grande e troppo forte ... l'ultimo gradino di una scalinata che, da quel 2007, è scesa sempre più verso il basso. Molti gridano alla carognata ma personalmente la ritengo una cattiveria bella grossa, perchè il Monopoli non è morto, il Monopoli è in un limbo dove vegeta senza società, senza giocatori e senza categoria. Questo perchè i Ladisa hanno deciso di non dichiarare fallita la società ma solo di estraniarsi da essa. Macabro gesto che aumenta il rancore e la rabbia di chi, come e come tanti altri tifosi, hanno condiviso con il Gabbiano molti momenti di felicità, di rabbia e di adrenalina. Non credo centri la città (sempre troppo permissiva nei confronti della dirigenza), nè credo possano avere gravi colpe i politici cittadini, pensando che da anni i Ladisa hanno cercato di mungere più volte le casse comunali senza andare mai del tutto a digiuno.

Le voci in città sono tante. Alcune parlano di ripartenza dalla terza categoria ... altre invece vorrebbero il Monopoli ripartire dalla Promozione con alla guida Tatò, l'ex presidente del Noicattaro. Altri ancora, in pochissimi, credono in un miracolo. Io me ne sto in disparte ad aspettare l'evolversi degli eventi. Non ho buone sensazioni ma di fatto credo sia difficile essere ottimisti. Monopoli merita altri palcoscenici, altro rispetto, altra storia ... le trasferte a Mottola, a Mola, a Montalbano non fanno per noi. Non prendetemi per altezzoso ma è la verità. E il movimento ultras e sportivo nazionale lo sa.

Anni fa scrissi sul forum di Greenwhitesupporters "ragà, state insalivando i deretani sbagliati" ... per una volta mi dispiace aver avuto terribilmente ragione. Aggiunsi un "Ladisa non è il mio presidente". Oggi non lo è più davvero. Ma a quale prezzo?

Ieri non avevo molta voglia di stare in giro, non avevo molta voglia perchè l'Inter da sempre mi provoca nervosismo e fastidio. Ieri sera l'Inter ha vinto dopo 45 anni la sua terza Coppa dei Campioni (a me piace ancora chiamarla così) e naturalmente non mi ha stupito oggi, rivedendo foto e filmati, di constatare che saper vincere è ancora un fattore sconosciuto a certi nerazzurri. Mi è piaciuto (devo essere sincero) vedere la gioia genuina di Zanetti e Milito, godere con il cuore e col sudore per un trofeo così importante ... sono stato meno felice invece di sentire le dichiarazioni e vedere i sorrisi soddisfatti di Moratti, un uomo che predica bene ma che ha razzolato e razzola male ... dopotutto sono davvero convinto che Facchetti e Oriali fossero non del tutto "coscienti" quando si sono coperti di vergogna con le intercettazioni e con lo scandalo dei passaporti. Due magagne naturalmente mai pagate dall'Inter. Ma questa non è una novità. A ogni modo in passato ho vinto anche io da tifoso una finale di Champions e quindi posso immaginare la gioia di un'attesa lunga quasi mezzo secolo!

Quello che meno ho gradito ieri, è stata la t-shirt di Materazzi durante i festeggiamenti. Nè ironica ... nè offensiva ... stupida e fuori luogo direi. Matrix dopo aver sbroccato nella festa scudetto aizzando i romanisti, concede il bis con una maglietta "Rivolete anche questa?" chiaro messaggio alla Juve che ha chiesto la revoca dello scudetto interista vinto a tavolino nel 2006. Materazzi evidentemente ormai abbonato alla panchina, non avendo di meglio da fare, ha pensato bene di festeggiare una Champions League attesa 45 anni regalando il primo e più importante pensiero a noi juventini ... e così anzichè godersi la festa, anzichè sventolare un tricolore (sarebbe stato l'unico dove i giocatori nerazzurri esponevano con orgoglio bandiere sudamericane ed europee) ha pensato bene di dedicare a noi juventini una maglietta in un giorno di assoluta festa nerazzurra. Bravo Matrix ... dal 5 Maggio 2002 deve bruciarti ancora parecchio il sedere! Che uomo ... che mentalità. Impara da Zanetti. Impara da Milito. E tra altri 45 anni, alla prossima Coppa dei Campioni vinta dall'Inter,  forse saprai come godertela davvero.

Sul cammino nerazzurro nella competizione europea non vorrei dire più di quanto è stato già detto un pò ovunque. L'Inter ha indubbiamente una rosa molto forte, completa e sempre in salute ma di certo in Europa molto del suo successo lo deve alla buona sorte sin dalle prime partite. La finale è stata una gara perfetta, vinta meritatamente contro un Bayern che ha pagato più del previsto l'assenza di Ribery ... ma per aver raggiunto questa finale, la squadra di Mourinho non deve dimenticare i tanti episodi fortunosi che le sono accaduti: i pali a Milano del Barcellona, del Rubin e della Dynamo ... la papera del portiere ukraino e il gol in fuorigioco che valse la qualificazione a Kiev ... i pali del Rubin a Kazah ... il palo di Drogba a Milano e i due rigori netti non concessi a Londra al Chelsea ... fino ad arrivare alla doppia sfida con il Barcellona dove gli spagnoli possono recriminare per un palo, tre rigori netti non assegnati e un gol (che sarebbe valsa la qualificazione in finale) ingiustamente annullato per un fuorigioco inesistente. Si dice che la fortuna aiuta gli audaci ... ma l'Inter alla fortuna deve davvero molto direi. Finale a parte come ho già detto. Il Bayern in passato aveva perso una Coppa UEFA con l'Inter (gran gol di Berti) e in Champions ricordano tutti il clamoroso harakiri nei minuti di recupero con il Manchester United ... forse ai tedeschi l'Europa non porta benissimo. Un pò come a Vaan Gaal che tronfio dopo il successo sulla panchina dell'Ajax nella finale del 1995 sul Milan di Capello, si dovette arrendere a Roma alla Juventus di Marcello Lippi. Era il 22 Maggio 1996 e ieri erano quindi 14 anni da quella sera. Era un altro calcio ... era un'altra Juve. Ma io ero Gobbo tanto allora quanto lo sono oggi. Oltre la B, oltre i tempi bui. Io non dimentico il mio DNA, non dimentico i miei colori e sono orgoglioso SEMPRE di amarli.

Proprio riguardo ciò, ho notato un aumento allucinante di interisti nell'ultimo periodo ... ma dov'erano?!? Sarà perchè io in B non ho mai negato il mito tifo, non ho mai nascosto le mie sciarpe ... sarà che mi sono fatto 1000km di sudore a ferragosto in un auto senza climatizzatore per vedere un preliminare di Champions ... sarà che io nei tempi magri non mi sono mai nascosto agli sfottò ma anzi, ho sempre resistito alimentando quel sano senso di superiorità. Razziale. Sportivamente parlando. Sarà per questi fattori che non capisco come si faccia a far finta di nulla, come si faccia a nascondere il proprio tifo, come si faccia a comprare una maglia e una sciarpa della "propria squadra" solo in queste occasioni. Boh ... io non sarei orogoglioso di una piazza con 100 tifosi e 1000 modaioli ... anzi, avrei massimo rispetto per quei 100 tifosi, qualsiasi squadra tifino. A ogni modo il calcio è una ruota che gira e quando le vacche magre torneranno dalle parti di Appiano, sarò proprio curioso di vedere quanti di questi "interisti" lasceranno la loro sciarpa sulla mensola (o meglio ancora al loro collo) e quanti la chiuderanno negli armadi. Nella polvere. Come hanno fatto per venti lunghi anni.

E rieccomi qui ... i tre giorni in costiera sono stati fantastici! Troppo brevi veramente, la voglia di tornare a casa era pochissima e infatti sono ancora in "ripresa" perchè il vivere Lydia 24 ore su 24 mi manca già tantissimo! Abbiamo visitato diversi posti interessanti, lì dove l'Italia regala alcuni dei suoi paesaggi più belli ... da togliere il fiato! Sin dalla prima mattinata, la sosta e il caffè a Maiori prometteva bene: bel tempo, caldo sopportabile, leggera brezza. Un bel punto di partenza prima di proseguire lungo la costa e salire a Ravello dove abbiamo visitato la bellissima Villa Rufolo (tra i suoi coloratissimi fiori e la sua scenografia sul Golfo, Wagner musicò il "Parsifal") e la stancante Villa Cimbrone, un vero e proprio parco dove statue, tempietti e sentieri nascosti creano un percorso a stretto contatto con la natura. Certamente è il suo Belvedere dell'Infinito la cosa più spettacolare, una balconata altissima a strapiombo sul Golfo di Salerno: bellissimo!!!! Ravello ci ha stancati molto, tanto che siamo subito andati a Piano di Sorrento lungo tutta la Costiera e pranzando presso il ristorante "Le tre arcate" dove abbiamo scoperto che a Sorrento fanno delle bruschette fenomenali! Arrivati al Relais Francesca, ci siamo riposati un pò prima di uscire in serata a Sorrento per cenare al famoso "Leone Rosso" nel quale abbiamo assaporato due pizze buonissime e, per la gioia di Lydia, una Delizia fenomenale!

L'indomani, depennata l'idea Capri a causa di un tempo non proprio perfetto abbiamo deciso di andare ad Amalfi. Splendida cittadina sul mare, attraverso le viuzze siamo arrivati al famoso Duomo che abbiamo naturalmente visitato con la cripta e la tomba di S.Andrea Apostolo ... un luogo molto bello e intriso di leggende (era presente anche una esposizione dedicata alla Sindone) ... ad Amalfi abbiamo acquistato qualche souvenir, un paio di bottiglie del tanto agognato Lacryma Christi (che spero di aver scritto giusto) e abbiamo pranzato al ristorante "La Galea", dove durante la classica spaghettata con le vongole, una mini band di suonatori ha intonato alcuni classici napoletani per la "gioia" di Lydia! :-)) A parte questo, anche Amalfi ci è piaciuta e così dopo pranzo abbiamo ripreso la strada per Positano fermandoci alla Grotta dello Smeraldo. Poco pubblicizzata, questa grotta invasa dalle acque è uno spettacolo! Si scende al livello del mare tramite un'ascensore per giungere a un porticciolo nascosto tra le insenature, qui si accede all'interno di una grande cavità che ha sul fondo un'apertira sotterranea dala quale giunge l'acqua marina: questa apertura crea con la luce del sole dei bellissimi giochi color smeraldo sull'acqua. La visita è durata dieci minuti credo, girando all'interno della grotta su di una imbarcazione dove il "marinaio" racconta la storia della grotta, descrive le sue perticolarità e, con un pizzico della classica ironia napoletana, canta e diverte i visitatori. Sul fondo è presente anche un presepe in ceramica che per filmare con la videocamera, stava per procurarmi una testata alle rocce (per la facile battuta del marinaio e delle più facili risate di Lydia). :-) Dopo questa tappa siamo tornati in albergo per fare ritorno a Sorrento ... un giro sul porto, una chiacchierata in riva al mare con il tramonto a spegnersi alle spalle della sagoma di Capri ... insomma molto bello, suggestivo e ... romantico. ;-) Abbiamo così cenato ancora una volta al "Leone Rosso" con rinnovata e grande soddisfazione (pizza buonissima e babbà davvero ottimo).

Mercoledì mattina è stata la giornata del rientro. Abbiamo salutato Piano di Sorrento e dopo aver comprato dei limoni giganti da un ambulante in Costiera, ci siamo fermati a Positano. La cittadina è davvero splendida ... arroccata sulla montagna e a terrazze verso il mare, abbiamo disceso la strada che portava al cuore del paese con viuzze e negozi portati però verso un target economico più "alto" rispetto ad Amalfi o Ravello. Abbiamo fatto colazione su una terrazza sul golfo (Lydia ha mangiato la sua terza Delizia mentre io ho assaporato uno splendido tiramisù al limone) e abbiamo visitato il duomo, cuore di tante sfilate e spot pubblicitari. Siamo così giunti fino alla spiaggia (libera!!!!) dove abbiamo acquistato gli ultimi souvenir tra barche in partenza, bagnanti, ristoranti e bar ... insomma un luogo turistico per eccellenza, anche perchè di turisti ce n'erano già davvero tantissimi! Tornati alla macchina, ci siamo spostati nuovamente ad Amalfi dove abbiamo fatto altre compere e dove abbiamo pranzato presso un bar che aveva arancini, mozzarelle in carrozza e panuozzi davvero buoni! Un saluto gastronomico alla Costiera prima di riprendere la strada per Salerno, svoltare per Bari e tornare (con un bel pò di flemma) a casa.

Sono stati tre giorni bellissimi, mi sono divertito tantissimo e con Lydia è davvero una cosa meravigliosa vivere il mio tempo, in ogni luogo e in ogni situazione. Ci sto benissimo insieme, sono innamorato perso e anche questa piccola vacanza finirà nei ricordi migliori della mia vita. Viverci intere giornate è sempre stupendo ... e la voglia che ciò possa divenire una realtà definitiva, cresce sempre di più. Succederà. Ogni cosa ha il suo tempo. E io non vedo l'ora!!!!

E' domenica. Bel tempo ... caldo sopportabile ... leggera brezza. Domani è il compleanno di Lydia ... domani si parte per la costiera. Tre giorni tutti per noi. Finalmente! Sono felice all'idea e non vedo l'ora di partire ... so che durerà pochissimo, so che in un batter d'occhio saremo di nuovi qui con i nostri orari, le nostre abitudini e i nostri luoghi ... ma insieme. Quindi per quel che mi riguarda, voglio godermi in pieno questa "evasione" di 72 ore! Al ritorno vedrò di raccontare come è andata (sicuramente bene) e di quanto abbiamo sorriso (sicuramente tanto) ... fino ad allora auguro una buona domenica a tutti ... sopratutto alle mamme ... in particolar modo alla mia, naturalmente ... a cui dedico la sua canzone preferita! ;-)