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ODE ALLA VITA
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lantamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi non distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i propri giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Il discorso pare audace,
noi parliamo qui di pace.
Anche se siamo bambini
ci sentiam tutti vicini
contro chi mostra violenza
anziché portar pazienza.
La saggezza è virtù rara
se si vuol però s'impara.
Basta aver cuore sincero
e ispirarsi sempre al vero,
che è da sempre assai distante
dallo spirito arrogante.
Se proviamo ad ascoltare
chi con noi vuole parlare,
alla fin ci capiremo
e assai meglio noi vivremo.
Troppo grande la faccenda,
perchè un bimbo se ne intenda?
NO: è question di volontà,
e per questa non c'è età!
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Post n°77 pubblicato il 24 Novembre 2007 da ciao.manuciao
E' proprio vero che le donne ne sanno una più del diavolo! VIVERE COME LE DONNE DEI CALCIATORI Una truffa milionaria rimasta nascosta per anni. Intere biblioteche sono state dedicate al ruolo svolto dai media elettronici e dalla pubblicità di massa nella creazione di modelli sociali non sempre edificanti. Ma un caso come quello della trentaseienne britannica Sharon Bridgewater, forse, non si era ancora visto. Direttore finanziario di una società londinese, nel 1996 la Bridgewater non resiste alla tentazione di cambiar vita e sottrae alla cassa la bella sommetta di due milioni di sterline (oggi equivarrebbero a circa tre milioni di euro). Senza preoccuparsi di essere scoperta, Sharon si dedica a soddisfare una shopping list che la ossessionava da tempo. Acquista sette piccoli ma lussuosi appartamenti in Inghilterra, una villa al mare in Spagna, una Ferrari, una Bmw e sei Porche. Nella sua residenza principale cambia l’arredamento e fa installare un sistema audio ultramoderno e ultracostoso. Il suo compagno, Robert Sangster, non viene dimenticato: riceve in dono una Porche e accompagna Sharon in una serie di vacanze esotiche in giro per il mondo. Fino al mese scorso, quando finalmente la Bridgewater viene fermata e arriva davanti al giudice. Come è riuscita la funzionaria disonesta a farla franca per tanto tempo? Possibile che una truffa di tali dimensioni sia rimasta nascosta per undici anni? Il dibattimento chiarisce che Sharon possiede un’intelligenza finanziaria fuori dal comune, tale da averle permesso di imbrogliare impunemente polizia, banche e datori di lavoro. Una specie di genio del male, insomma. Allora il giudice, prima di condannarla a cinque anni di reclusione, cede a una curiosità sociologica: ma perché si è lasciata andare, proprio lei che aveva una posizione invidiabile,proprio lei che guadagnava molto, proprio lei che aveva davanti una carriera garantita? La risposta della brillantissima Sharon Bridgewater è stata categorica: “Volevo vivere come vivono le donne dei calciatori”. Pare che il giudice sia rimasto a bocca aperta. Come l’amico di Sharon, Robert Sangster, che per complicità si è beccato nove mesi. E il tacito rimprovero di non fare il calciatore. (articolo di F. Venturini, preso dalla rivista IO DONNA del 17 novembre) |
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SPAGHETTI CON CIPOLLE ROSSE, POMODORI SECCHI, ACETO BALSAMICO E BASILICO Spaghetti with Red Onions, Sun Dried Tomatoes, Balsamic Vinegar and Basil
Serves 4
1 red onion, peeled and finely chopped
Olive oil
2 handfuls of sun-dried tomatoes in oil, chopped
3 tablespoons balsamic vinegar
Salt and freshly ground black pepper
2 handfuls of basil, torn
1 small handful of Parmesan or pecorino cheese, grated
While cooking the Spaghetti in plenty of salted boiling water until al dente, slowly fry the onion in a couple of lugs of olive oil, for 5 minutes until soft and tender. Stir in the drained tomatoes and vinegar, and throw in your drained pasta. Season and toss together with the basil, serve with grated Parmesan or Pecorino.
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