Post n°10 pubblicato il 31 Gennaio 2010 da miprendipermano
Alla ricerca della felicità.... La felicità consiste nel provare quello che c'è di bello nella vita. Si tratta di un’abilità individuale, e non di un’eventualità del destino: tutti possono essere felici se imparano a capire come si fa ad esserlo. Infatti, per vivere una vita felice è necessario essere capaci di godere di ciò che già si ha. La felicità non va ricercata nel futuro, ma nel presente, perché non dobbiamo dimenticare che il nostro attuale presente è il futuro che immaginavamo per noi qualche tempo fa. Molti dei nostri desideri sono stati realizzati, ambiziosi traguardi sono stati raggiunti…Ma siamo forse per questo "felici" ora? La risposta, sono sicura, è ‘'no" o meglio "nn ancora ". Ognuno di noi ha qualcosa che ancora gli manca per essere felice: un lavoro, la carriera, la casa, ecc…L’evasione dal presente, l’incapacità di prendere decisioni, la tendenza alla procastinazione determinano l’idealizzazione del proprio futuro, che intanto diventa il presente e la storia continua. La felicità, sempre rimandata all’indomani, continua a sfuggire alla nostra esistenza, nell’illusione che qualche forza magica, soprannaturale o anche proveniente da qualche misteriosa area del proprio sé possa finalmente risvegliarsi e risolvere per incanto tutti i problemi. A volte l’infelicità deriva dalla sensazione di "non avere" o "non avere abbastanza", di ciò che è necessario per vivere bene. Molto spesso si tratta di bisogni indotti dall'ambiente sociale ed in particolare da quei "persuasori occulti’"che, con logiche sottili ed ingannevoli, cercano di condizionarci nelle scelte e soprattutto nei consumi.Se la vita deve essere breve, facciamo almeno che sia lieta e lasciamo i tormenti, le angosce, le competizioni, gli accumuli, a quelli che pensano di non dover morire mai....la cosa importante è il modo in cui possiamo concepire la felicità nella nostra vita. Ognuno di noi ha un grado personale con il quale è possibile misurare lo stato di felicità e il modo in cui questo livello può salire in base alle cose che ci accadono ogni giorno. La cosa importante è concepire la felicità come un punto di partenza e non una meta da raggiungere. La felicità è una scelta che possiamo fare ogni giorno e che ci permette di guardare ogni aspetto della nostra vita in modo diverso. La cosa importante è considerare la felicità come un punto di partenza, uno stile di vita in modo da porci con un atteggiamento diverso nei confronti di quello che ogni giorno ci accade. Si può essere felici a prescindere da quello che si ha, e nel momento in cui otteniamo qualcosa che vogliamo, allora in quel caso si alza il nostro termostato della felicità. Ma la cosa importante è imparare ad essere felici al di là di ogni cosa, considerare la felicità come un unizio per guardare alla bellezza della nostra vita. All'inizio non è sempre facile, ma si tratta di abituare la nostra mente ad avere i pensieri più utili per farci sentire bene. La verità è che, se vogliamo essere felici, possiamo esserlo immediatamente, perché la felicità non è nel futuro, ma nel momento presente: non conta quanto abbiamo, ma quanto riusciamo a godere di quello che possediamo. E’ inutile trascorrere la vita inseguendo il successo, la fama, i soldi e il potere: mentre lottiamo e competiamo per raggiungere tutto ciò, ci allontaniamo inevitabilmente dai nostri valori e ci rendiamo schiavi di un sistema che da noi vuole sempre di più e sempre di meglio. Solo concentrandoci sul processo anziché sul risultato, allontanandoci dalla competizione e dalle illusioni condizionanti coniate ad arte dagli strateghi della comunicazione, potremo ritrovare la gioia nelle piccole cose della vita quotidiana e ritornare ad impostare la vita secondo i nostri valori ed essere FELICI!!!
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Post n°9 pubblicato il 17 Gennaio 2010 da miprendipermano
Salute ,denaro,amore... E' la formula della felicità o solo un banale luogo comune?? Disporre di questi elementi nn garantisce la felicità, ci sono persone felici anche senza averli tutti!! La maggior parte delle persone sono felici nella misura in cui si decide di esserlo... Ognuno di noi costruisce la propria felicità, nn la si trova già pronta, ma piuttosto si può "imparare" a trovarla. come possiamo imparare a godere della vita... essa è un bene prezioso, diamogli il giusto valore. iniziando, magari,dal nn pretendere che sia perfetta!!
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Post n°8 pubblicato il 10 Gennaio 2010 da miprendipermano
Non riesco a controllare e gestire da sola tutta la mia vita ... E di questo me ne rendo conto soprattutto la sera, Quando torno a casa stanca ... quando mi stendo E guardo il fuoco scoppiettare nel camino Che penso a tutto quello che mi è successo .. ed il momento quello ... Quando intorno a te c'è pace e tranquillità che i pensieri vengono alla luce e corrono prepotenti, fosse tutta una gara .. tutti vogliono esserre i primi ...... tutti vogliono avere più tempo ... vogliono, forse, più male quasi ci provassero gusto .. che forse non riuscirò più uno controllare certe cose ... Ed è in quei momenti che getto la spugna .. E mi dico: "Lascia che le cose prendano il loro corso" ... che quasi bastasse a tranquillizzarmi. Apro gli occhi mi rendo conto che non sono per niente tranquilla, che vorrei fare qualcosa ma che cosa?? mi dico che forse dovrei accontentarmi di ciò che ho .. Perchè in fondo in fondo ... sono fortunata! |
Post n°7 pubblicato il 02 Gennaio 2010 da miprendipermano
Alla Conoscenza si affianca, E poi segue, La padronanza di sé; per Poter esserci realmente utili é necessário Che si Diventi prima padroni a "casa propria" della propria mente! L'emotività non va certamente repressa, Né tanto meno rifiutata, MA Piuttosto compresa e controllata. L'esperienza quotidiana ci Dimostra Che Nulla di "bello e nobile" PUÒ Compiere chi nn segue Ogni richiamo dell'istinto o dell'emozione. L'emotività e la sensibilità ci permettono di relazionarci con l'Interiorità degli altri esseri; questi sono "strumenti di contatto" Usare da ai fini evolutivi, Comprendere meglio per se Stessi; Invece se si manifestano con caratteri egocentrici, eccessivi o morbosi, diventano ostacoli e, uno volte si Hanno anche effetti DISTRUTTIVI in noi e questo non va bene .... CI PROVO: Cambio me stessa? Sarà Evoluzione A questo punto possibile l' Che rappresenta un servizio, Il mio Contributo alla trasformazione DEL MONDO in un luogo di operatività Gioiosa al servizio della pace interiore. Potrò così - "Fare della mia vita un'opera d'arte" -- Al servizio d'Ogni cosa mi SI CREI intorno .... |
Post n°6 pubblicato il 26 Dicembre 2009 da miprendipermano
Me ne stò in silenzio uno riflettere
Perdere un figlio Lascia un segno nel cuore x tutta la vita ... di chi amavi più di te Stessa, colui x il Quale si darebbe la vita E alla fine paff ... tutto scompare, svanisce, muore Dolore resta non è che il Solo una madre PUÒ capire e sentire dentro, un dolore indescrivibile Che nessuno altro PUÒ Comprendere se non si Hanno figli, Il dolore di chi non Potrai più abbracciare e toccare con mano ma dentro di te sai Che in fondo lui Ci Sarà sempre, sai che non è mai morto il ricordo perchè resterà sempre nel cuore. @@@@ @ @ X Eros e Francesca .. Oreste è diventato un angelo e fara compagnia alla mia piccola. Un dolore Che ci accomuna ... una sofferenza atroce Che nn trova risposte! Solo il tempo lenirà la ferita.
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Inviato da: cherytamtam
il 20/09/2010 alle 20:56
Inviato da: Giovanni_54
il 05/05/2010 alle 20:58
Inviato da: Fallovenireconte
il 04/04/2010 alle 16:25
Inviato da: Gallodigallura
il 02/04/2010 alle 15:05
Inviato da: Gallodigallura
il 27/03/2010 alle 10:54