C'ho l'angoscia!!

.....Applico alla vita puntini di sospensione......

 

.....MUSIC FROM THE DEAD.....

Don't know why I feel this way
Have I dreamt this time, this place?
Something vivid comes into my mind
And I think I've seen your face
Seen this room, been in this place
Something vivid comes again into my mind...

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« .....pensando a lei...

Waiting in a gray night

Post n°285 pubblicato il 10 Agosto 2009 da dadodavd

Ma cosa fa il cielo? Prende per il culo?

E' tutto il giorno che minaccia uragani, fa la voce grossa, lampi e tuoni...per poi vomitare due timide gocce, giusto per rompere le scatole a me mentre facevo jogging in corso Racconigi: congiura contro il mio dimagrimento?

E intanto, le stelle ancora non si vedono...magari cadranno anche, ma spente, in borghese. Semplici meteoriti che invadono la mia atmosfera senza che io possa impedirlo...senza nessun attrito che le riscaldi, si schiantano integre e a temperatura ambiente su di me e sulla mia mente attiva di questa notte, che è troppo bella per non essere vissuta, tra buona musica e qualche desiderio recondito. Una sigaretta....

Il massimo che sono riuscito a trovare è un piccolo sigaro, probabilmente abbandonato qui dal mio coinquilino.

E mentre il cestello della lavatrice sbatacchia con fragore le mie scarpe da ginnastica (magari non è l'ora più adatta, ma chi se ne frega), accendo il mio sigaro e mi sento a metà tra Che Guevara e Tinto Brass.

Morfeo mi aveva rapito nel bel mezzo di un tg notturno, cullato dai seni prosperosi e lo sguardo seducente dell'anchorwoman, gran donna....ma solite notizie.

Ed eccomi destato improvvisamente da un frastuono, seguito da rumori di vetri infranti e lamiere che si contorcono: un idiota con la sua Daewoo Lacetti si è schiantato contro un bidone della spazzatura, proprio sotto casa mia. Che c'è...hai pippato aulin stasera?
Risultato: il sonno latita, ma i pensieri non esitano a mulinare vorticosamente come elettroni raschiando le pareti interne della mia calotta cranica...
Sono queste le notti in cui ti senti un pò scrittore un pò sognatore (che poi, forse, è la stessa cosa),  e ti ritrovi quasi a sperare che il sonno non ritorni, per non perderti questi momenti così intimi di solitudine ed empatia con sè stessi, attimi che vorresti non passassero mai, e che ogni volta hai la sensazione di non sfruttarli appieno.
Vorrei uscire a passeggiare per le vie deserte e affascinanti di questa magica Torino, con i Pink Floyd nelle cuffie e magari un pò di thc in corpo che non guasta mai. Ho voglia di respirare a pieni polmoni l'aria che mi circonda, non importa se limpida o in compagnia di simpatiche nanoparticelle che colonizzino i miei bronchi urlando "c'è nessuuunoooooo??" per poi accorgersi che c'è molto meno catrame di quanto si aspettassero. Ho voglia di vivere, sento il tempo che trascorre e percepisco il suo valore, la sua preziosità. Sogno, vivo questa notte ad occhi aperti senza per questo scacciare le fantasie oniriche che si annidano a metà strada tra le mie orecchie, e, forse, un pò più giu, dalle parti del cuore.
Mi sento vivo, e non voglio sprecare il tempo dormendo: dissi una volta, avrò tempo in abbondanza per riposare, una volta morto.
Ma cosa significa vivere?
E' necessario girare il mondo, scalare le montagne, fare paracadutismo, bungee jumping per sentirsi vivo?

No, credo, quello serve più che altro a testare l'efficacia di alcuni tipi di assorbente..

Quello che voglio dire stanotte è che, forse, non è indispensabile ricercare emozioni forti o provare mille miliardi di cose per arrivare a dirsi "ecco, sono veramente vivo".. Magari aiuterà sicuramente, ma cogliere il tempo in ogni suo momento, qualunque esso sia, ed assaporare tutte le sensazioni che esso ti regala, belle o brutte che siano, interagire con sè stessi e con l'intorno, ecco cos'è vivere per me.
E se, fortunatamente, riesco a sentirmi così anche da solo, tra le quattro mura della mia camera, con un sigaro in una mano e musica di quella giusta nelle cuffie, beh, che male c'è?
Spesso ho sottolineato quanto sia difficile sescrivere sè stessi secondo canoni prestabiliti, tipici da test psico-attitudinale o da semplice conversazione sbrigativa con una persona che hai appena conosciuto e che non ti affascina più di tanto (che poi, forse, è la stessa cosa). Ti ritieni estroverso o introverso? Ti piace più il mare o la montagna? Destra o sinistra? Dolce o salato? e stronzate varie...
Non voglio essere preso per presuntuoso, ma le persone che riescono a rispondere sinceramente a queste domande e ritenerle sufficienti per tracciare un proprio profilo, devono essere persone abbastanza superficiali e "basse" come il mio letto giapponese...
Io poi, sono l'esatto opposto di queste situazioni, e non è detto che questo sia un pregio: non sono e non sono mai stato in grado di descrivermi, sono indecifrabile, magari qualcuno mi conoscerà come le sue tasche ma io sono un alieno di me stesso. Sono uno di quelli che a quelle domande risponde sempre "dipende dal contesto..."

Però stanotte, scrivendo a braccio queste quattro puttanate dettate da un sigaro orribile e un sonno che è andato a dormire lasciandomi solo, rileggendo queste righe mi è giunta un'illumunazione:

io non mi annoio mai!!

Riesco a godere anche di una notte solitaria davanti al pc, riesco a trovare interessante persino guardare il soffitto!!
Non so se questo possa essere positivo o negativo, dato che potrei essere un inguaribile sognatore come anche uno che si accontenta di troppo poco.
Però sono convinto di quello che dico, e me ne accorgo scrivendo su questo blog, che mi sento vivo anche così, con poco...
Allora diciamo che per vivere appieno la vita bisogna saper assaporare tutte le sensazioni che percorrono la propria anima, quelle belle e quelle brutte, senza distinzioni. E fin qui siamo d'accordo.
Ma la novità di stanotte è che, forse, chi ha bisogno di essere iperattivo con l'esterno per arrivare a ciò, magari ricerca sensazioni che non riesce a trovare dentro di sè, perchè non ci sono o, più probabilmente, ci sono, ma è difficile cavare fuori. E' una ricerca, quasi come un tentativo di reperire carburante per far andare avanti la propria mente e l'anima. E, magari, forse io ho tanta benzina in corpo...
Ora non so, ma forse mi tornerà utile fra 40 o 50 anni...

Che cosa meravigliosa è scrivere...come in un dialogo con sè stessi, raccontandomi imparo a conoscermi meglio. 

Che bella questa notte, così grigia del grigio delle nuvole, che le luci della città  illuminano dal basso questa scenografia...
Tra poco sorgerà ancora il sole, puntuale come sempre, quasi come un guastafeste che scaccia via l'oscurità e, con essa, la parte più introspettiva di me.
Certe volte vorrei che fosse sempre notte...

..e penso a mio fratello, che come me è sveglio, ma vestito di bianco in un reparto d'ospedale, che conta le ore, ormai poche, che lo separano dalle meritate ferie. e resto sveglio anche per lui, quasi come a voler condividere, a sua insaputa, le sensazioni, il brivido di un'attesa, che è la sua attesa, ma è anche un pò mia, dato che presto andrò da lui e insieme scenderemo giù a casa...una delle cose più belle del mondo dopo il sesso e il cibo....viaggiare insieme, meglio se di notte, per novecento chilometri "on the road", lasciandosi andare ai discorsi più svariati possibili e immaginabili, fino a veder  spuntare, all'orizzonte del sole appena nato, la collina della tua città...CASA...LEI....perchè non è bello solo arrivare, ma conta anche il modo in cui ci arrivi!!
E così, il desiderio di una determinata cosa, l'ATTESA, diventa bello quasi quanto la cosa stessa...e così mi godo quest'attesa.

E' così che mi sento VIVO.
Del resto, cos'è la vita, se non una lunga attesa della morte?
Buongiorno mondo. 

 
 
 
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