C'ho l'angoscia!!

.....in questo giorno di primavera, le nuvole sembrano essersi ricordate che è maggio, decidendo di dar tregua a un cielo di cui mi ero quasi dimenticato il colore. Qui a Torino diluvia da una settimana!!
E finalmente oggi torno a vedere l'azzurro del cielo negli squarci tra le nuvole. E vola tra le nuvole un piccolo pensiero, tenero e dolce come un batuffolino. Forse mi stai ascoltando adesso, che non parlo ma scrivo, magari mi senti, e magari stai sorridendo, mentre tiri fuori i dentoni, lassù nel paradiso dei criceti.

                                              R. I. P.     Aga     R. I. P.

Era un'afosa mattinata di inizio Agosto quando la mia ragazza me lo regalò, era così piccolo e tenero (però già mordeva)!!!! Decidemmo di chiamarlo Agamennone, per poi scoprire che era femmina.....ma pazienza, il nome era già stato dato e rimase tale. In men che non si dica il roditore conquistò la simpatia del mia e del mio papà (mentre mia madre, maniaca dell'ordine e leggermente topofobica, successivamente ha esultato alla sua dipartita. CATTIVA!!), in un modo molto semplice: accettando tutto il cibo che le offrivamo. E così, in men che non si dica, la piccola cricetina si trasformò in una splendida zoccola, che io affettuosamente ribattezzai topo-vacca. Ingurgitava di tutto!! Ma proprio per questo io la amavo ed ero fiero di lei. La mostravo con orgoglio agli amici, mentre si esibiva in spettacolari evoluzioni macinando chilometri alla ruota, oppure mentre difendeva il territorio aggredendo la manica della mia felpa. Era diventata l'attrazione principale del condominio: i bambini della mia vicina di casa passavano metà della giornata chiedendomi di mostrare loro il roditore intento a divorare la qualunque!!Fino a quel triste giorno di gennaio......quando accadde l'irreparabile.
La topovacca era diventata talmente grossa che quasi non riusciva più a entrare nella casetta, aveva smesso di fare ginnastica (ormai girava al largo dalla ruota), dovevo prendere provvedimenti prima di metterla ad acqua e lattuga!!! Quindi chiesi consiglio al negoziante di animali, che ammonì: "Falle fare un pò di movimento, lasciala libera di girare in ampi spazi". Detto, fatto. Il giorno seguente, mentre pulisco la gabbietta (da notare che il mammifero tra l'altro cagava come un leone), lascio la bestia libera di scorrazzare per il terrazzo, avendo cura di chiudere i buchi delle grondaie con pesanti pile di giornali. Il tempo di dare una sciacquata all'abitazione, ed ecco che il roditore è scomparso, giro in lungo e in largo per il terrazzo e non riesco a trovarlo!! Sapete, all'inizio ho pensato: "Un piccione o un falco è passato in volo radente e l'ha predato, c'est la vie" ma dopo pochi secondi si consuma il dramma: mi sporgo verso la strada e lo trovo lì, spiaccicato sul marciapiede. La zoccola.....si è voluta infrattare a tutti i costi dietro quella pila di giornali....ed è precipitata giù per la grondaia!Ma come avra fatto? Beh...a dire il vero un pò mi sento responsabile, ma alla fine tendo a propendere per la tesi del suicidio...per la forza con cui la topovacca avrà insistito nell'infrattarsi tra i giornali e piombare nella voragine...la forza della disperazione......noi non abbiamo voluto capirla...o forse non abbiamo saputo capirla.....e lei ha deciso di farla finita.....e così, dopo un'ora di atroce agonia, la piccola topovacca si spense circondata dall'affetto del suo padrone (e dal sollievo della mamma del padrone). Chissà, forse sarebbe morta di infarto di lì a qualche settimana, magari era sommersa dal colesterolo.....ma non meritava certo una fine tragica come quella!!
E adesso mi piace pensare che adesso mi stia quardando, lassù, dal paradiso dei criceti, dove scorrazza tranquilla e felice rosicchiando un pezzo di nuvola.....e chissà, lassù sarà un pò più felice, libera, lontano da stupide gabbie e da stupide manìe di possesso che abbiamo noi umani.....e spero che mi abbia perdonato. 
                                       we'll never forget you Aga!!