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Un blog creato da xystria il 14/09/2006

Rottweiler-Pitbull

Urlo contro il razzismo canino

 
 

LE MASSIME DELLA VITA CANINA

Se vi venisse in mente di farvi psicanalizzare, provate prima lo sguardo del cocker, ossia fatevi guardare da uno di questi animali: se non vi sentite in colpa per qualche cosa, allora dallo psicanalista non ci dovete andare...
- G. BERTO -
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Quando si sceglie di vivere con un cane, è per sempre. Non lo si abbandona. Mai. Mettetevelo bene in testa, prima di adottarne uno.
- D. PENNAC -

Si confida in Dio come il cane confida nel padrone. Basta un fischio, e il cane accorre. Dovunque vada, ti segue allegro, senza chiedere, senza pensare. In capo al mondo.
- ANDREJ SISJAVSKIJ -
 
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La ragione per cui un cane ha molti amici è che agita la sua coda invece che la sua lingua.
- ANONIMO -

Più conosco gli uomini, più amo i cani.
- NICHOLAS DE CHAMFORT -

La cosa migliore di un uomo è il suo cane.
- PROVERBIO FRANCESE -

Volgi gli occhi allo sguardo del tuo cane: puoi affermare che non ha un'anima?
- VICTOR HUGO -
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In Paradiso si entra per favoritismo. Se si entrasse per merito, tu resteresti fuori ed il tuo cane entrerebbe al posto tuo.
- MARK TWAIN -
 
 

 
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Ogni anno in Italia uccisi 15 mila cani nei combattimenti

Post n°100 pubblicato il 18 Maggio 2007 da xystria
Foto di xystria

Lo denuncia l'associazione Aidaa, che ha elaborato i dati in
base alle denunce e alle segnalazioni ricevute. Un giro d'affari enorme
che riguarderebbe anche alcuni canili privati

Milano,
16 maggio 2007 -

Una strage. Sono 15mila i cani che in Italia
vengono uccisi dal business dei combattimenti. Lo denuncia l'Aidaa
(Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, che ha elaborato i dati in
base alle denunce e alle segnalazioni ricevute.

Un fenomeno crescente e preoccupante che non accenna a diminuire,
quello dei combattimenti clandestini in cui, annota l'Aidaa vengono utilizzati
cani di grossa taglia, appartenenti alle cosiddette razze pericolose. Gli
animali vengono tenuti in cattività, alla catena e maltrattati in modo da far
emergere il loro carattere aggressivo.

Un fenomeno che riguarda almeno 15mila cani «che ogni anno
trovano la morte non solo nei combattimenti clandestini ma anche in incontri
'imparì di allenamento, durante i quali cani di piccole dimensioni (gli stessi
rapiti o appositamente allevati in canili lager) vengono usati come cavie,
mandati a combattere contro i cani usati per i combattimenti, destinati quindi
a morte certa. Quello dei combattimenti clandestini è un fenomeno diffuso che
nasconde anche attività strettamente legate alla malavita organizzata».       

Dopo l'appello lanciato nei giorni
scorsi
dal presidente nazionale di Aidaa Lorenzo Croce sui rapimenti
di cani, spiega l'associazione, «sono centinaia le telefonate arrivate in
questi tre giorni al numero delle segnalazioni Aidaa e non solo dalla provincia
di Milano o dalla Lombardia ma da tutta Italia. Segnalazioni che parlano di
cani rapiti e di possibili centri dove vengono tenuti gli animali destinati al
combattimento a Milano, Roma, Torino, Napoli e la Calabria, ma anche nella
piccole città del Nord e del Centro Italia, dove il fenomeno stando a queste
segnalazioni sarebbe in costante aumento.

 I combattimenti tra cani,
spiega l'Aidaa,
piacciono »non solo nel Sud Italia ma anche nelle
provincie periferiche delle regioni del Nord come Lombardia e Veneto".

Un giro di affari enorme che riguarderebbe anche alcune
strutture di canili privati, che in qualche caso possono essere addirittura
convenzionati con i Comuni.    
"Le segnalazioni precise e
circostanziate stanno arrivando al ritmo di quaranta al giorno -spiega Lorenzo
Croce, presidente nazionale Aidaa- persone che si sono decise a segnalare la
presenza di possibili canili lager privati dove vengono tenuti in pochi metri
cani di grossa taglia, che ogni giorno vengono picchiati per essere
incattiviti, situazioni che sono ben oltre la legalità".


PS. Oh My God... Me ne sono accorta ora che è il mio 100esimo post!!!!!!!!

 
 
 

Anche i cani abbaiano in dialetto

Post n°99 pubblicato il 01 Maggio 2007 da xystria

Lo dimostrerebbe una ricerca inglese

Chi
non ricorda la scena iniziale della "Carica dei 101"? A furia di stare
insieme, cani e padroni finiscono per assomigliarsi fisicamente. Non
solo: gli amici a quattro zampe col tempo tendono ad abbaiare anche con
le inflessioni dialettali dei proprietari. Autori della strana scoperta
sono stati i ricercatori del Centro per il comportamento canino della
Cumbria, in Gran Bretagna.

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Gli
studiosi hanno chiesto ai proprietari di lasciare sulla segreteria
telefonica un messaggio con la loro voce, seguito dal latrato del cane.
L'analisi delle registrazioni ha portato a un risultato inimmaginabile:
gli animali imitano il ritmo e il timbro della parlata dei padroni.
Soprattutto in alcuni casi. "Sembra che i cani abbiano la propensione
ad imitare gli accenti più forti e marcati, piuttosto che quelli più
morbidi - ha sottolineato Tracey Gudgeon, del centro canini della
Cumbria. Secondo il ricercatore questa tendenza è un modo per stabilire
un legame con il padrone.


L'idea della ricerca è nata in occasione della ripubblicazione del
classico cartone animato Disney "Lilly e il vagabondo". Proprio
pensando alla nobile Lilly, i ricercatori dicono che alcuni cani hanno
un accento "da alta società", esattamente come la cockerina del cartone
animato.

 
 
 

Rapporto Bambini - Cani

Post n°98 pubblicato il 28 Aprile 2007 da xystria

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Ecco la Brochure intera



Una bella iniziativa per educare i bambini al rapporto con i cani, bisognerebbe farla girare nelle scuole, negli asili e nei centri ricreativi per bambini.
L'amore e il rispetto per gli animale deve essere insegnato già da piccoli.

 
 
 

Anche i cani imitano

Post n°96 pubblicato il 28 Aprile 2007 da xystria

La capacità di comprendere le intenzioni altrui appartiene anche ad alcuni animali. Lo studio su Current Biology


La
capacità di comprendere le intenzioni altrui, che da sempre denota
l’intelligenza umana, sembra essere condivisa con altri animali. Tale
caratteristica, che si riscontra nei bambini e si sviluppa durante
l’infanzia, è stata verificata per la prima volta anche nei cani, come
riporta Current Biology.

I ricercatori delle Università di
Vienna e Budapest hanno dimostrato che i cani presentano il cosiddetto
meccanismo di “imitazione selettiva”, attraverso il quale non si
limitano a copiare un’azione, ma sono in grado di adattare un
comportamento a diverse situazioni. Friederike Range e Ludwig Huber
hanno sottoposto alcuni cani a un test: essi dovevano aprire una
scatola contente cibo mediante la spinta di una leva. Normalmente i
cani preferiscono servirsi del muso per compiere tale gesto, tuttavia è
stato fatto loro vedere un cagnetta addestrata ad aprire la scatola con
una zampa. In seguito a ciò anche gli altri cani hanno imitato il gesto
con la zampa, ma in maniera selettiva. Infatti, in situazioni normali
hanno imitato la cagnetta aprendo la scatola con la zampa; viceversa,
quando la cagnetta aveva il muso impegnato (per esempio per tenere in
bocca una palla) hanno continuato a compiere il gesto a loro più
spontaneo, ossia aprire il contenitore con il muso.

Ciò indica
chiaramente che le modalità di imitazione dei cani sono regolate dallo
scopo dell’azione: poiché la cagna d’esempio aveva il muso occupato,
quindi impossibilitato ad aprire la scatola, ma essi stessi erano
liberi, i cani hanno deciso di continuare ad adottare il metodo di
apertura a loro più congeniale. Questo comportamento, finora mai
riscontrato nemmeno nei nostri parenti più stretti, gli scimpanzé,
potrebbe essere assimilato ad altri significativi esempi di
corrispondenze cognitive tra essere umano e cane, probabilmente dovute
alla lunga e stretta comunicazione durante l’addomesticamento. (a.p.)

 
 
 

Incredibile.....

Post n°95 pubblicato il 26 Aprile 2007 da xystria

Secondo l'ideatore, il dispositivo può sostituire la museruola

L'invenzione di un ragioniere svizzero di origine macedone: un copri-zanne blu in grado di evitare guai in caso di morso
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Septim Saciri mostra il «copri-zanne» applicato ad un rottweiler (Ansa)

GINEVRA (Svizzera) - A prima vista sembra un paradenti di
quelli che utilizzano i pugili durante i combattimenti sul ring, una
sorta di «copri-zanne» dall'insolito colore blu. In realtà è qualcosa
di più: una vera e propria polizza di assicurazione sotto forma di
protesi. Applicata ai denti dei cani infatti,
consente di evitare danni irreparabili a quanti dovessero essere
accidentalmente morsicati. DENTIERA ANTI-MORSO - Il dispositivo è stato inventato
da un ragioniere di Brigue, in Svizzera, il 26enne di origine macedone
Septim Saciri, che sfruttando il fatto di avere una moglie
odontotecnica, ha brevettato questa mascherina anti-morso subito
diventata oggetto di culto.
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Un particolare della protesi anti-morso (Ap)

MAI PIU' MUSERUOLA - La protesi, secondo il suo inventore, ha
la stessa funzione della museruola, anche se presenta un indubbio
vantaggio per il cane: gli consente infatti di respirare e di abbaiare
regolarmente e senza traumatizzarlo troppo. Il dispositivo viene messo
in vendita al costo di 150 franchi svizzeri (circa 94 euro) ed è
mutuato dai modelli realizzati dagli odontotecnici per coloro che hanno
l'abitudine di digrignare i denti durante la notte.


VETERINARI FAVOREVOLI -
L'invenzione di Saciri ha
raccolto anche il plauso di alcuni veterinari che collaborano con la
Spa, la società per la protezione degli animali. Secondo il dott.
Samuel Debrot «il cane si abitua in due o tre giorni e in caso di
attacco il rischio è quello di una contusione». Il materiale
sintetico con cui è realizzata la protesi, bagnato dalla saliva
dell'animale, finirebbe col scivolare sulla pelle evitando punti di
affondo e conseguenze troppo gravi
«ANCHE FOSFORESCENTE» - Il colore blu non è casuale: è
stato scelto proprio perché balzi subito agli occhi anche da lontano e
faccia capire ai passanti che quel cane che si sta avvicinando loro è
stato già messo «in sicurezza» dai padroni. «Tuttavia - ha spiegato
Saciri al quotidiano- le protesi le possiamo fare di vari colori, anche fosforescenti». L'idea ora è pronta per il mercato e resta da vedere se ci sarà qualche
azienda disponibile ad avviare una produzione su vasta scala. Il dubbio
riguarda, in particolare, le autorità: accetteranno il «copri-zanne» di
Saciri come alternativa alla museruola? Alcuni cantoni svizzeri hanno
infatti emanato normative rigide in materia e prevedono per i
proprietari di animali, indipendentemente dalla loro taglia, l'obbligo
di utilizzare guinzaglio e museruola per le passeggiate in pubblico. E
non è detto che ai solerti agenti incaricati di fare applicare le
regole il nuovo sorriso blu del quattrozampe sia sufficiente...

25 aprile 2007

 
 
 
 

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