Chi sono?Gianfranco Guglielmi, Il concetto preferito "Lo Sport e` una dimensione dell'uomo dove la forza, l'intelligenza e la volonta` si equilibrano per il raggiungimento del traguardo il cui prezzo e` una vita condotta all'insegna del sacrificio" Area personale- Login
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Creato da: Frankcanoa il 10/03/2007
discorsi a megafono spento di un allenatore di canoa olimpica
Post n°109 pubblicato il 11 Gennaio 2009 da Frankcanoa
PREMESSA:La corretta postura e`fondamentale per la preservazione delle articolazioni ed una corretta preparazione fisica e` fondamentale per una armoniosa crescita dell'individuo. La conoscenza della Biomeccanica (scienza che studia le forze interne ed esterne agenti su un sistema biologico e gli effetti prodotti da queste forze) risulta indispensabile a tale scopo. Asimmetria del gesto nella pratica dello sport Canoa Canadese. La domanda e`:"Quale rapporto, seppure ne esiste uno, tra la pratica della Canadese e la comparsa e/o l'evoluzione di una scoliosi?". Sono vari decenni che si fa un gran parlare del possibile ruolo patogenetico degli sport asimmetrici nel meccanismo di innesco o nell'evoluzione di una scoliosi. In verità, molti ne parlano solo per "sentito dire" ed altri, spesso qualificabili come esperti, sulla base di dati per lo più insufficienti a legittimare giudizi conclusivi, che, se formulati, sono frutto di teorizzazioni non suffragate da sicuri riscontri scientifici. Se ci si chiedesse il perché di tanta incertezza, la risposta sarebbe semplice: nonostante l'importanza del tema, sono finora mancate ricerche tali ( per rigore di metodo e ampiezza casistica ) da fornire risultati probanti. La conseguenza più clamorosa di un tale stato di cose è che, ancora oggi, un gran numero di addetti ai lavori (educatori fisici, maestri di sport, allenatori, etc.) si limita a dare risposte vaghe e interlocutorie ai genitori che si rivolgono ad essi per sapere se questo o quello sport asimmetrico sia indicato o controindicato per i propri figlioli, magari in presenza di una semplice attitudine scoliotica. Capita a volte che anche il giudizio dei medici sportivi, se non hanno avuto la possibilità di integrare le loro conoscenze di base, per avanzate che siano, con gli scarsi dati epidemiologici disponibili, non sia netto e risoluto come ci si potrebbe aspettare. Cerchero` di affrontare il problema in modo realistico, analizzando criticamente i dati emersi dall' esperienza maturata nei molti anni da Allenatore nel "settore specifico" ed anche valutando il personale trascorso in qualita` di Atleta di Canadese onde garantire, in concreto, a quei ragazzi che amerebbero la "Canadese" quale pratica sportiva il più possibile vantaggiosa sotto il profilo psicofisico e, soprattutto, esente da rischi. Cominciamo col valutare all'incirca attorno al 20/30% il dispendio energetico del lavoro specifico(attivita` sportiva) rispetto al totale della attivita` fisica della giornata (24 ore) del nostro giovane Atleta. Non dimentichiamo che un giovane 11/13 anni e` in continuo movimento dal mattino alla sera (salta,corre,usa la bici, lo skeit ecc...) Sovente ripeto ai miei giovani Atleti "Ragazzi, le gare si vincono in inverno". Cosa vuol dire? Vuol dire che il "LAVORO" con sovraccarichi previsto dal "PLANNING" annuale nella fase invernale in palestra, incide di oltre il 50% . Risulta pertanto evidente quanto sia "abbondante" il lavoro simmetrico di compensazione. Non solo; nella fase estiva, saranno previsti allenamenti (ed anche gare) in kayak anche per gli Atleti del settore Canadese. Un esempio: nel 2008 il nostro "Canadese" (Cadetto A) Carlo Tacchini ha partecipato a due Regionali gareggiando in kayak. In passato, ho insegnato la Tecnica della Canadese a numerosi giovani che hanno ottenuto buoni risultati in questa disciplina. Non mi risuta di aver mai riscontrato in alcuno di questi giovani Atleti, difetti di ipertrofia muscolare asimmetrica ne tantomeno riscontri di scoliosi causate dal gesto tecnico asimmetrico. Io stesso ho iniziato ad andare in Canadese a 13 anni e non mi risulta di aver mai riscontrato, sulla mia persona , alcun difetto di ipertrofia o di scoliosi. Lo stesso si puo` dire di altri che hanno praticato la Canadese in giovane eta`, come ad esempio Vittorio Carletto (classe 1945 ex Allenatore ) , Paolo Cerutti (laureato I.S.E.F. ed ex Allenatore) , Gianmarco Zaninetta (Allenatore dei Canadesi della Polisportiva Verbano) , Luca Rota (laureato in Medicina) , Marco Mittino (Allenatore Mergozzo) , Carlo Garzia (Allenatore Ghiffa) , Daniele Caldarone (Allenatore Mergozzo) ecc... Che combinazione!!! La maggioranza degli Allenatori della zona Laghi ha praticato la CANADESE. Ma!! Sara` per la bellezza e la complessita` del gesto atletico . Lo stesso Bebo e` stato Campione Italiano anche di Canadese nella categoria "Ragazzi", segno che a 14 anni gia` praticava anche questo tipo di inbarcazione. Conclusione: un Allenatore di Canoa , se ben preparato ed aggiornato Tecnicamente, non puo` e non deve avere dubbi sull'avviamento alla CANADESE dei giovanissimi Atleti, proprio per le argomentazioni sopra esposte. Frankguglielmi - Allenatore Polisportiva Verbano
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