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« ILLUSIONI CERTE DI ESSER...Alla fine »

BOUQUET

Post n°5 pubblicato il 18 Ottobre 2009 da purceddduzzzi
 

INNO ALLA BELLEZZA

 



Vieni tu dal cielo profondo o sorgi dall'abisso, Beltà? Il tuo sguardo, infernale e divino, versa, mischiandoli, beneficio e delitto: per questo ti si può comparare al vino.

Riunisci nel tuo occhio il tramonto e l'aurora, diffondi profumi come una sera di tempesta; i tuoi baci sono un filtro, la tua bocca un'anfora, che rendono audace il fanciullo, l'eroe vile.

Sorgi dal nero abisso o discendi dagli astri? Il Destino incantato segue le tue gonne come un cane: tu semini a casaccio la gioia e i disastri, hai imperio su tutto, non rispondi di nulla.

Cammini sopra i morti, Beltà, e ti ridi di essi, fra i tuoi gioielli l'Orrore non è il meno affascinante e il Delitto, che sta fra i tuoi gingilli più cari, sul tuo ventre orgoglioso danza amorosamente.

La farfalla abbagliata vola verso di te, o candela, e crepita, fiammeggia e dice: "Benediciamo questa fiaccola!" L'innamorato palpitante chinato sulla bella sembra un morente che accarezzi la propria tomba.

Venga tu dal cielo o dall'inferno, che importa, o Beltà, mostro enorme, pauroso, ingenuo; se il tuo occhio, e sorriso, se il tuo piede, aprono per me la porta d'un Infinito adorato che non ho conosciuto?

Da Satana o da Dio, che importa? Angelo o Sirena, che importa se tu - fata dagli occhi vellutati, profumo, luce, mia unica regina - fai l'universo meno orribile e questi istanti meno gravi?

Charles Baudelaire

 

GENIO   

È l'affetto e il presente poiché ha voluto la casa aperta all'inverno schiumoso e al rumore dell'estate,  lui che ha purificato i cibi e le bevande, lui che è il fascino dei luoghi fuggenti e la delizia sovrumana delle stazioni. È l'affetto e l'avvenire,  la forza e l'amore che noi, in piedi nella rabbia e nella noia,  vediamo passare nel cielo di tempesta e nelle bandiere d'estasi.
    È l 'amore,  misura perfetta e reinventata,  ragione meravigliosa e imprevista,  e l'eternità:  macchina  amata dalle qualità fatali. Tutti noi abbiamo provato lo spavento del suo concedersi e del nostro:  o godimento  della nostra salute, slancio delle nostre facoltà, a ffetto egoista e passione per lui,  lui che ci ama per tutta la sua vita infinita…
   E noi lo ricordiamo e lui viaggia… E se l'Adorazione se ne va, risuona, la sua promessa risuona: "Via queste superstizioni, questi corpi antichi, queste coppie e queste età. E' questa epoca qui che è naufragata".
   Non se ne andrà, non ridiscenderà da un cielo,  non compirà la redenzione delle collere delle donne  e  delle allegrie degli uomini e di tutto questo peccato: perché è cosa fatta, egli essendo, ed essendo amato.
    Oh i suoi respiri, le sue teste, le sue corse; la terribile rapidità della perfezione delle forme e dell'azione.
    Oh fecondità dello spirito e immensità dell'universo!
    Il suo corpo! La liberazione sognata, l'infrangersi della grazia pervasa di nuova violenza!
    La sua vista! la sua vista! tutte le genuflessioni antiche e le pene riscattate grazie a lui.
    La sua luce! l'abolizione di tutte le sofferenze sonore e mutevoli nella musica più intensa.
    Il suo passo! migrazioni più enormi delle antiche invasioni.
    Oh lui e noi! l'orgoglio più benevolo delle carità perdute.
    Oh mondo! e il canto chiaro delle nuove sventure!
    Lui ci ha conosciuti tutti e amati tutti.  Sappiamo,  questa notte d'inverno,  da un capo all'altro,  dal polo tu-  multuoso al castello, dalla folla alla spiaggia, di sguardo in sguardo, con forze e sentimenti stanchi, chiamarlo e vederlo,  e ricacciarlo,  e sotto le maree e  sopra i deserti di neve,  seguire i suoi sguardi, i suoi respiri,  il suo corpo, la sua luce.

ARTHUR RIMBAUD

 

LA DIVINA IMMAGINE

Grazia, Amore, Pace, e Pietà
Chi è negli affanni prega,
E ad esse virtù che liberano
Torna l’animo grato.

Grazia, Amore, Pace, e Pietà
E’ Iddio, Padre caro,
Grazia, Amore, Pace e Pietà
E’ l’uomo, Suo figliolo e Suo pensiero.

La Grazia ha cuore umano;
Volto umano, Pietà;
Umana forma divina, l’Amore,
E veste umana, Pace.

Ogni uomo, d’ogni clima,
Se prega negli affanni,
L’umana supplica forma divina,
Amore e Grazia e la Pietà e la Pace.

Da tutti amata sia l’umana forma,
In Turchi si mostri o in Ebrei;
Dove trovi Pietà, l’Amore e Grazia,
Iddio sta di casa.

WILLIAM BLAKE

 

 
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