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Test di dialetto per i prof? Esempio di notizia inventata dal nulla

Post n°275 pubblicato il 29 Luglio 2009 da Capodiponte
 

"Premesso che la Lega in ogni circostanza ritiene che la valorizzazione della cultura locale sia indispensabile tanto nel processo formativo dei docenti quanto in quello degli alunni e che il radicamento degli insegnanti sul territorio sia un valore imprescindibile, la notizia che la Lega avrebbe bloccato la proposta di legge chiedendo di far superare ai professori un test di dialetto è una colossale bufala", afferma il Presidente dei deputati della Lega Nord, on. Roberto Cota. "Bisognerebbe interrogarsi su come sia possibile che si facciano i titoli dei giornali e che i politici dichiarino senza neanche aver visto il testo dei provvedimenti e quindi senza sapere di che cosa parlano. E non è possibile strumentalizzare, perché il testo dell'emendamento è lì che parla da solo e se uno scrive su un giornale non può fare la notizia senza leggere il testo. E' l'esempio di un cortocircuito mediatico e cioè una notizia inventata dal nulla", conclude Cota.

“Sarebbe veramente il caso di smetterla di fare polemiche inutili. Meglio conoscere il contenuto delle proposte prima di criticarle. Inoltre occorre rappresentare correttamente le dinamiche del confronto in Commissione.

Punto primo: il presunto esame di dialetto è una bufala. La proposta è quella di fare dei test preselettivi per consentire l’accesso agli albi regionali degli insegnanti, albi previsti proprio dalla proposta di legge in discussione. Tali test sono visti come propedeutici rispetto al superamento dei concorsi pubblici (basta leggere il testo dell’emendamento dove la questione del dialetto non compare nemmeno). Quella che bisogna eliminare è la sperequazione che si crea dando esclusivo peso alla valutazione dei titoli scolastici, perché come sappiamo ci sono università più “generose” e università più “rigorose”. Come si può evincere dal testo dell’emendamento il test dovrà riguardare uno spettro culturale ampio, non riconducibile alla banalizzazione che viene fatta oggi dai giornali.

Punto secondo: quanto alle dinamiche del confronto in Commissione vorrei precisare che il Ministro Gelmini è la prima a ritenere che sia necessario quell’approfondimento al testo Aprea da noi richiesto. Dico ciò riaffermando una maggiore valorizzazione della cultura locale nel processo formativo degli studenti e degli insegnanti”.



Nell'emendamento della Lega non si parla di dialetto.

Il testo integrale:
Articolo 12 bis
Dopo l'articolo 12 aggiungere il seguente:
Articolo 12 bis -

1. L'iscrizione all'Albo di cui all'articolo 12  prevede il superamento di un test d'ingresso a carattere culturale e professionale.
2. Il Ministro del'istruzione, università e ricerca affida al Comitato di valutazione regionale, di cui all'art.12 ter la somministrazione di cinque  moduli a risposta aperta finalizzati all'accertamento della conoscenza e consapevolezza dei valori, degli scopi, degli obiettivi e dei requisiti generali dell'insegnamento.
3. Il Comitato di valutazione regionale  valuta in particolare:
a) le aspettative e gli obiettivi  che i docenti si pongono, al fine di garantire il raggiungimento degli standard previsti e il possesso delle qualità personali e intellettuali adatte per diventare insegnanti;
b) la conoscenza delle proprie responsabilità future all'interno del sistema d'istruzione e sui metodi da attuare riguardo i bisogni educativi speciali meno diffusi, relativi agli alunni portatori di handicap;
c) la conoscenza di una vasta gamma di strategie per promuovere l'educazione alla cittadinanza, alla legalità, alla salute e il rispetto delle proprie  radici culturali;
d) l'influenza che il sistema valoriale può avere sull'apprendimento degli studenti, influenzando il loro sviluppo fisico, intellettuale, linguistico, culturale ed emotivo;
e)  la buona conoscenza delle tecnologie didattiche, sia nell'insegnamento della loro materia sia come supporto del  ruolo professionale.

4. Il test d'ingresso si valuta in centesimi e si intende superata se il candidato consegue un
punteggio non inferiore a 80/100.

5.L'esito del test concorre alla formazione del voto finale nella graduatoria di merito, ai sensi del comma 3 dell'articolo 12 octies.

6.La prova  si svolge  nelle sedi individuate dagli uffici scolastici regionali.

 
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