CattiveStrade
per chi viaggia in direzione ostinata e contraria« - | - » |
"...come un uccello che ha provato ad esser libero
e che muore appena fuori,
sono restato senza ali e senza te"
Sarebbe un interessante esercizio che non so se faro' o meno anche se ho gia' pensato alla chiave di lettura da utilzzare per cominciare a narrare del mio limbo.... Pero' ,da affrontare in maniera così analitica, la questione richiede un approccio di petto, che non so fino a che punto riuscirei ad avere di questi tempi: la mia paralisi e' tale che influisce ovviamente anche sulla descrizione della medesima, rivelandosi così un cane che si morde la coda. Eppure,un accenno potrei gia' farlo adesso, partendo da chi non c'e' piu'.... L'eterno dilemma: vale piu' un disperato grido di indipendenza e dignita' che mi fa credere ancora che i rapporti umani hanno il presupposto basilare della reciprocita' per esistere e che in mancanza di questo, pur se infarciti da autoinganni, sono arrivati al loro punto di non ritorno OPPURE vale di piu' l'idea che c'e' sempre una possibilita' di cambiamento, e che e' sempre e comunque doveroso mandare avanti un rapporto, perche' un rapporto trova la ragion d'essere ultima in se stesso e a prescindere da tutte le contraddizioni da cui e' caratterizzato? Si, e' decisamente ampollosa la forma in cui pongo la domanda, perche' in preda a pensieri travagliati,che vorrei tener cautamente in qualche ripostiglio del mio cervello,non riesco ad essere lucido e chiaro come vorrei. Eppure, a modo mio affronto: con inerzia a dire il vero, ma tengo botta meglio di altri periodi. Mi son fatto piu' forte o deve ancora venire la burrasca? Eppure gran parte del nichilismo e li',anche se la questione potrebbe benissimo essere meglio spiegata e generalizzata sotto il nome di "aneliti incompresi con l'altro sesso". Quanto dovro' aspettare per elaborare il lutto? E siamo sicuri che l'elaborazione del lutto non e' che un semplice meccanismo che garantisce la conservazione della sanita' mentale ,ma non RISOLVE EFFETTIVAMENTE IL PROBLEMA? Nel mio modo malato,ma mi manca.Mi mancano i miei aneliti, e' vero, da fottuto egocentrico quale sono, ma mi manca soprattutto lei. Il problema e' che sono stato io a decidere il punto di non ritorno
Se dovessi cominciare a descrivere questo periodo, dovrei elencare tutti quei fattori che stanno influendo nel rendermi cosi' demotivato, umorale, nichilista.
" Qualcuno mi protegga
da quello che desidero
o almeno mi liberi
da quello che vorrei
Dall’obbedienza e dal timore
e dalla viltà
guadagnar la libertà
dalla clandestinità "
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Inviato da: mulinodelsole
il 29/07/2009 alle 18:33
Inviato da: sara.princess1987
il 13/05/2009 alle 16:15
Inviato da: ELI.K
il 04/05/2009 alle 20:09
Inviato da: LaCattivaStrada84
il 08/01/2009 alle 15:10
Inviato da: Anonimo
il 04/01/2009 alle 16:12