Un nostro contadino con il pastrano “sciancato”, le scarpe
rotte, gli abiti dismessi.
Il volto pieno di rughe e bruciato dal sole. Un contadino con
un vecchio cappello per metà elmetto, in ricordo dei milioni
di proletari morti nelle trincee della prima guerra mondiale
e sui fronti di battaglia della seconda.
Così, povero ma dignitoso, un po' Sanchio Pancia ed un po'
don Chisciotte, lo ha immaginato il nostro scultore Walter
Carnì.
Creatività ed intelligenza si notano nell'opera di questo giovane
artista di Caulonia che ha saputo cogliere un'idea e
creare un'opera d'arte.
Walter ha immaginato la vita quotidianamente eroica dei
nostri contadini, le loro sofferenze, le loro umiliazioni, le loro
rivolte, la loro rassegnazione, la saggezza, l'utopia, ha fuso
tutti questi elementi nella sua testa mentre le sue mani creavano
un monumento ai vinti del secolo scorso.
Un ricordo autentico d'una grande civiltà che il consumismo
ha triturato nelle sue ingorde ganascie.
L'amministrazione comunale di Caulonia ha voluto con
forza questa statua, l'ha concepita, l'ha commissionata ad un
suo giovane artista e ne è soddisfatta.
I regimi totalitari innalzavano statue ai dittatori e le stesse
democrazie occidentali hanno privilegiato statue per i vincitori.
Generali, eroi di guerra, statisti, uomini del potere.
Gli umili vivono accanto a noi e spariscono come pulviscolo
atmosferico che si diffonde nell'aria.
Per noi questa statua è una ulteriore icona che serve per
ricordare, una chiave che apre la mente e la fa riflettere su
ciò che siamo stati e ciò che siamo.
C'è chi ci vorrebbe senza radici, figli
d'una civiltà liquida, senza storia, senza
ricordi.
Noi abbiamo una storia dignitosa
da rivendicare. Noi ci sentiamo
eredi delle istanze ugualitarie del
Cristianesimo, eredi, in linea
stoica, dei grandi movimenti
contadini. Eredi della parte
migliore della civiltà contadina.
Dedichiamo questo lavoro ai
contadini, autentici eroi dei
campi, fanti sacrificati sui
campi di battaglia, emigrati,
briganti, cavalieri dell'utopia.
La statua sarà posizionata il
4 novembre, data che ricorda
la vittoria della grande
guerra ma anche l'eccidio di
migliaia di ragazzi del popolo,
innocenti.
Sotto una targa bronzea con queste
parole:
A Te contadino
Eroe dei campi
Fante sacrificato nelle
trincee
Emigrante
Brigante
Cavaliere dell'utopia.
ILARIO AMMENDOLIA
LA RIVIERA 01/11/2009
Inviato da: valentinodichiera
il 07/02/2012 alle 02:25
Inviato da: difensoredelcomune
il 01/04/2010 alle 12:18
Inviato da: valentinodichiera
il 16/11/2009 alle 18:35
Inviato da: manialavorata
il 15/11/2009 alle 17:45
Inviato da: cavallaro90
il 17/02/2009 alle 17:42