Alessandro Mahony

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Progetto Psicologia del Dolore

Post n°69 pubblicato il 01 Ottobre 2023 da thecityhunter

 

Psicologia del Dolore è un progetto di respiro internazionale nato dall'esperienza di diversi professionisti in diversi anni di lavoro e di collaborazioni internazionali con enti di diverso genere nel trattamento di pazienti cronici, pazienti farmacoresistenti, pazienti difficili, pazienti definiti inguaribili, pazienti che si sono sentiti soli.

La ricerca e l'esperienza ci mostrano sempre più quanto la figura dello psicologo/psicoterapeuta specializzato sia non soltanto di ausilio bensì fondamentale nella gestione di un paziente con sindromi croniche, e che sia sempre più necessario nella complessità della realtà odierna.

Abbiamo sempre più malati con sindromi croniche, spesso anche “misteriose”, e innumerevoli pazienti che non sanno a chi rivolgersi. Ecco perché la figura dello psicologo e psicoterapeuta oggi diventano sempre più indispensabili, e le moderne scoperte della psiconeuroendocrinoimmunologia ci mostrano quanto stiano avanzando le neuroscienze e quanto le persone debbano “imparare” quanto il percorso psicologico sia fondamentale.

Abbiano oggi tecniche la cui efficacia è ampiamente mostrata a livello scientifico nel campo della malattia e del dolore cronico, in moltissime patologie. Abbiamo proposte di percorsi psicologici e psicoterapeutici sostenute da dati fino a pochi anni fa impensabili. E oggi abbiamo imparato e dobbiamo tenere sempre a mente che la figura del medico e la figura dello psicologo/psicoterapeuta specializzato (specializzato, non possiamo non ripeterlo sempre) è necessario si rinforzino l'un l'altro per il bene del paziente. E' ormai un dato di fatto inappuntabile e da cui non si può piu tornare indietro.

Il nostro scopo è quello di fare informazione scientifica, di pubblicare articoli ed aggiornamenti, di essere un importante punto di riferimento per i malati, e di lasciare spazio, senza censure, ad alcune esperienze di pazienti che si sentiranno liberi di raccontare le loro esperienze dopo un percorso psicologico mirato.

Ricordiamoci sempre che mente e corpo non sono due entità distinte e inscindibili, e che il paziente va sempre seguito nella sua totalità di essere umano come un sistema articolato, dinamico, unico e irripetibile di mente, corpo, emozioni e relazioni.

 

English Version

Psychology of Pain is an internationally oriented project born from the experience of various professionals who have spent several years working on international collaborations with various organizations in the treatment of chronic patients, pharmacoresistant patients, difficult patients, patients considered incurable, and patients who have felt isolated. Research and experience increasingly show us how the specialized psychologist/psychotherapist's role is not only supportive but fundamental in managing a patient with chronic syndromes, and how it is becoming increasingly necessary in today's complex reality. We have more and more patients with chronic, often "mysterious" syndromes, and countless patients who don't know where to turn. That's why the role of the psychologist and psychotherapist has become increasingly indispensable today, and modern discoveries in psychoneuroendocrinoimmunology show us how neuroscience is advancing and how people need to "learn" how essential the psychological path is. We now have techniques whose effectiveness is widely demonstrated scientifically in the field of chronic illness and pain in many conditions. We have proposals for psychological and psychotherapeutic pathways supported by data that were unthinkable just a few years ago. And today we have learned and must always remember that the role of the physician and the specialized psychologist/psychotherapist (specialized, we cannot emphasize this enough) need to complement each other for the patient's well-being. It is now an undeniable fact from which there is no turning back. Our goal is to provide scientific information, publish articles and updates, be an important point of reference for patients, and allow space, without censorship, for some patients' experiences who will feel free to share their experiences after targeted psychological treatment. Let us always remember that the mind and body are not two separate and inseparable entities, and that the patient should always be treated as a whole human being, as an articulated, dynamic, unique, and irreplaceable system of mind, body, emotions, and relationships.

 

 
 
 

Harmony Meditation

Post n°68 pubblicato il 29 Settembre 2023 da thecityhunter
 

Anni fa codificati una particolare tecnica di meditazione chiamandola Harmony Meditation. Ne ho parlato anche in alcuni miei libri e pubblicazioni.
È una tecnica che ritengo molto più adatta alla terapia del dolore rispetto ad altre (ricordiamo sempre l'adattabilità al paziente), ed è uno dei cavalli di battaglia nel trattamento della sindrome fibromialgica e altre sindromi dolorose croniche. La uso da più di vent'anni. L'ho spiegata a lezione anche in università ai nostri studenti futuri medici di allora, ai fisioterapisti, agli operatori sanitari, e ai medici specialisti in ospedale.
Dopo anni di studio ho codificato da poco una sorta di upgrade che ho visto permettere in modo ancora più efficace l'elaborazione delle emozioni e dei sintomi fisiologici ad esso correlati, sia in senso di cause che di effetti. In particolare modo ho visto che sembra unire teoricamente le potenzialità della meditazione "pura" a quella di altri tecniche maggiormente "basate" sull'elaborazione interemisferica, unendo quindi più caratteristiche funzionali.

 
 
 

Ripartire

Post n°67 pubblicato il 01 Luglio 2021 da thecityhunter

Riprendere a scrivere su questo blog è per me una vera emozione. Cercherò di dare di nuovo ordine alle mie idee, a tante idee. Cercherò di essere voce dei miei pensieri ma anche a quelli di molti che non possono esprimerne. Cercherò di fare informazione e di aiutare chi mi sarà possibile. 

Benvenuti a tutti coloro che riprenderanno questo viaggio con me. Benvenuti a tutti quelli che mi supporteranno e mi ...sopporterano .

Tra scienza, filosofia e medicina....buon viaggio a tutti noi. 

Dott. Alessandro Mahony

 

 
 
 

Congresso sulle malattie rare del 10 dicembra a Latina

Post n°66 pubblicato il 28 Febbraio 2012 da thecityhunter

Ciao papà, ti decico questo, spero tu sia orgoglioso di me....
"In data 10 dicembre 2011 si è svolto a Latina il Convegno Nazionale per un aggiornamento sulle Malattie Rare organizzato dal MID – MEDA (Movimento Italiano Disabili – Movimento Europeo Diversabili Associati) e dall'Università “La Sapienza” di Roma.
Vogliamo ringraziare pubblicamente il Dott. Alessandro Mahony, intervenuto appositamente da Brescia, uno dei massimi esperti in Europa per quanto riguarda la sindrome fibromialgica, nonché Capo Dipartimento Istruzione, Università e Ricerca di Rinnovamento Popolare Cristiano (RPC) e Responsabile Del Dipartimento per la Cooperazione Nazionale ed Internazionale per l'Università e la Ricerca della Federazione dei Cristiano Popolari – PDL.
Numerosi gli spunti promossi dal Convegno. In particolare modo due. Il primo è la mancanza di una ricerca seria e di bravi docenti e ricercatori che pur essendo presenti nel territorio italiano sono (e sono stati) spesso costretti ad emigrare se non addirittura a cambiare lavoro in quanto penalizzati da un sistema concorsuale che non ha quasi mai favorito la meritocrazia (con conseguenti enormi danni per la ricerca italiana e per i malati soprattutto. Il secondo riguarda i disagi e le ingiustizie a cui sono spesso, anzi quasi sempre sottoposti i malati invece di vedere riconoscere i propri diritti.
Il convegno organizzato a Latina dall'Associazione “MID-MEDA” aveva come scopo proprio quello di portare a conoscenza tutte le varie problematiche che un malato di malattie rare deve affrontare su varie realtà a livello sociale e combattere quotidianamente i vari disagi che tutto ciò comporta (sociale, familiare, burocratico, etc.). Gli interventi del dott. Mahony e del Prof. Marino Paroli, Reumatologo e Immunologo dell' ”Università La Sapienza” hanno ben evidenziato sia a livello medico-scientifico che psicologico come un malato nelle diverse fasi della malattia, dalla difficile diagnosi alle cure spesso sperimentali, debba subire travagli ed enormi stress e difficoltà soprattutto economiche, non venendo considerato come un paziente comune, “normale”, ma molto spesso considerato ipocondriaco.
Ben liete, la coordinatrice nazionale Malattie Rare “MID- MEDA”, Sig.ra Romina Perez e la coordinatrice nazionale pubbliche relazioni del “MID” sig.ra Francesca Novello per il successo e l'attenzione mostrata al convegno del pubblico partecipante, dagli organi di stampa e dell'ambiente politico locale, intervenuti al dibattito, tra questi l'assessore “servizi sociali della provincia di Latina” Fabio Bianchi, impegnandosi a voler invitarci a un tavolo tecnico nel consiglio provinciale di Latina per discutere e portare tutte le problematiche successivamente al Consiglio regionale.
Ci auguriamo che tutti i buoni propositi ottenuti da questo convegno scientifico aiutino a sensibilizzare e dare le giuste risposte nel concreto ai malati affetti da patologie rare affinché diventino pazienti non più di serie B, portando a conoscenza non solo a livello Regionale ma bensì Nazionale il riconoscimento delle “Malattie Rare”.ROMINA PEREZ COORDINATRICE NAZIONALE MID E MEDA X LE MALATTIE RARE".

Sai quanto è difficile fare emergere i valori veri in un mondo di squali....dove vanno avanti solo i furbi e non certo per meriti loro ma per spinte e simili...e io sono orgoglioso di me perche vado avanti senza spinte ma solo con le mie forze....Ma non mi arrendo mai, e che un giorno a mio figlio possano dire che suo padre non si arrendeva mai.

 
 
 

AI MALATI DI FIBROMIALGIA

Post n°64 pubblicato il 20 Maggio 2009 da thecityhunter

Ho saputo oggi che un malato di fibromialgia in Spagna, un ragazzo di 28 anni se non erro, si e' suicidato perche non ce la faceva piu. Purtroppo e' stata una vittima di questa malattia.

E' diverso tempo che mi occupo di fibromialgia, e mi sento in tutta onesta' di poter dire la mia. Ho grande comprensione e affetto per tutte le persone che ad un certo punto della loro vita hanno scoperto di essere fibromialgiche...Innanzitutto in generale sono persone che hanno iniziato a stare molto male senza sapere un perche', girando poi molti specialisti sentendosi spesso dire che non hanno nulla, che e' depressione, che sono ipocondriaci, ansiosi, somatizzano e via dicendo....Insomma, come sentirsi dare degli imbecilli a caro prezzo (il denaro pagato per le visite specialistiche...)...

Posso dire a questi signori che non possono arrendersi cosi. C' e[ molto da fare, si stanni sperimentando nuovi farmaci e nuove terapie, ci sono gruppi di auto aiuto, ginnastica, stretching, ma soprattutto ho scoperto che c'e molto da fare lavorando psicologicamente con il proprio corpo.

Invito le persone che mi leggono a confrontarsi con i miei pazienti, per poter sapere come si sono trovati. La fibromialgia e' una malattia "complessa", nel senso che va affrontata sotto diversi punti di vista: reumatologico, neurologico, psichiatrico (non nel senso che e' una malattia psichiatrica!!! ma nel senso che chi e' psichiatra dovrebbe conoscere e saper gestire meglio certi farmaci) ma soprattutto psicologico (passatemi il soprattutto, da psicologo.... ).

La mia esperienza mi ha insegnato che si puo' uscirne. Attenzione, non dico guarire e fare sparire totalmente i sintomi, anche se ho persone che hanno remissioni totali dai sintomi, ma migliorare notevolmente si'. Migliorare e vivere normalmente, questo si'.

Forse non tutti ci riescono, forse per qualcuno e' difficile seguire questi percorso, che non e' necessariamente quello giusto, ma uno dei tanti, e comunque un'arma in piu'. C'e di sicuro un aspetto: chi si impegna nel seguire un certo tipo di lavoro psicologico come posso proporre io, ha molte piu possibilita' di "guarire' (diciamo stare molto meglio). E' impegnativo perche dico sempre ai miei pazienti che se sperano di guarire cercando la pastiglietta miracolosa allora stanno freschi... perche devono innanzitutto impegnarsi e capire realmente se stessi..e chiaramente non e' assolutamente facile, anzi...molti fuggono alla ricerca di nuovi farmaci e sempre nuovi specialisti, anche una volta fatta finalmente la diagnosi!) .

Ritengo che il dolore sia di origine centrale e non periferica, non c'e nulla di esterno che morde, graffia, costringe...eppure ci si sente trafitti.... E' il cervello che dice "dolore", ma qualcosa all'esterno che nuoce non c'e.

Non propongo a nessuno terapie lunghe o pericolose, anzi, se i miei pazienti non vedono un briciolo di beneficio dopo 5-6 sedute allora non sto seguendo la strada giusta... Sento in giro prezzi allucinanti di visite specialistiche, e molti arrivano da me dopo essersi prosciugati il portafoglio :( eppure un mese di terapia a mediazione corporea (es. meditazione) costa come 1 (UNA) visita specialistica o poco piu'.

Provo enorme rispetto per tutte le persone che dedicano il loro sapere alla sofferenza, e a questo tipo di sofferenza, e spingo i malati appunto a non arrendersi mai. Auguro a tutti loro di poter incontrare sulla loro strada specialisti di ogni genere che conoscano davvero la fibromilagia e che non etichettino loro come ipocondriaci o altro.

 

In bocca al lupo quindi a tutti i fibromialgici :)

 
 
 

I pazienti "difficili"

Post n°63 pubblicato il 04 Febbraio 2009 da thecityhunter

Ci sono alcune cose che mi preme dire. Questo spero a favore delle persone che soffrono per qualche malattia incurabile o cronica, e che credo abbiano il diritto di essere massimamente informati. 

Mi occupo da anni ormai di malati cronici, soprattutto dei pazienti difficili, pazienti spesso che nessuno vuole, diciamo così. Parliamo ad esempio dei malati di cancro o di dolore cronico. Purtroppo sappiamo tutti come persone che soffrono di questa malattia debbano affrontare problemi legati ai medici e alla medicina "ufficiale". Quello che racconto preendetelo con le pinze, voglio solo dare spunti di riflessione. Sono solo uno psicologo, non un medico.

Ho visto pazienti con il cancro. Tutti conosciamo il travaglio di queste persone, persone che a volte riescono a guarire, a volte purtroppo sembrano destinate a non farcela; ma arrivare alla propria fine in maniera degna credo sia un diritto dei malati; ed un dovere da parte dei medici consentirlo. Sono stupito dal fatto che non si parli abbastanza del corretto ruolo dello psicologo nella gestione di questa malattia e di queste persone.

Lo psicologo non è il medico dei matti. Lo psicologo è un professionista che si occupa del modo di pensare e del comportamento delle persone. Lo psicologo di oggi ha a disposizione modelli e dati presi da altre scienze come la medicina o le neuroscienze. Oggi, guardandoci dentro con metodiche come la risonanza magnetica o la tomografia ad emissione di positroni sappiamo qualcosa in più di quello che succede nella testa e nella mente di una persona. Questo ci porta a capire qualcosina di più e a farci domande si spera sempre più mirate sul come e perchè noi funzioniamo, fisicamente e psicologicamente.

Ho avuto la possibilità di far praticare tecniche di meditazione a persone con il cancro. In alcuni casi abbiamo avuto (prendetelo con le pinze) remissioni della malattia apparentemente non spiegabili da altre metodiche, o comunque un grado di serenità maggiore nelle persone affette da disperazione che ha per quanto possibile preso il posto dell'ansia e della depressione. Queste cose sono studiate scientificamente (chissà perchè invece in Italia invece anche al sottoscritto hanno messo i bastoni tra le ruote ed il lavorarci sopra è reso difficoltoso....) ed i risultati sono recensiti e pubblicati sulla serissima banca dati di Medline, consultabile non solo da specialisti ma da tutti.

I dati sembrerebbero far pensare a possibili regressioni di alcuni tumori, di possibili guarigioni in alcuni casi, un allungamento della vita rispetto a quanto atteso, e comunque, una diminuzione degli stati ansiosi e depressivi in questi pazienti.  E scusate se e' poco. Ripeto per non dare false speranze, sono dati scientifici pubblicati ma che allo stato attuale delle conoscenze vanno presi con le pinze. Ma chi ne ha bisogno deve conoscerli e deve riflettere con la propria testa. Ritengo sia diritto dei malati essere informati su tutte le metodiche conosciute e sperimentate, ed un dovere da parte dei medici e operatori informare su tali possibilita'.

Data la posta in gioco (in genere la propria vita) si capisce benissimo perchè molte persone si rivologono ad altre medicine. Ma attenti, diffidate da coloro i quali promettono guarigioni miracolose sapendo di non poterle realizzare ed hanno il solo scopo di arricchire le proprie tasche. Informatevi sempre su tutto.

Le tecniche come quelle di meditazione sono state studiate e le stiamo approfondendo. I costi sono assolutamente irrisori se non a costo zero perchè ognuno impara ciò che riesce e lo applica quando può o quando vuole. Non fatevi imbrogliare.

Io lavoro nel mio campo cercando sempre di spiegare alle persone quello che è possibile e quello che si sa fare. Se c'è la volontà di fare qualcosa, a volte si può andare più avanti di quello che si crede. Io almeno lavoro così;  e scusate se mi permetto, ma posso avere rispetto per me stesso.

 
 
 

Acqua nuova

Post n°62 pubblicato il 04 Gennaio 2009 da thecityhunter

Padre, immerso nel tuo lago di sofferenza ti venni a trovare... Mi calai in esso, e divisi la tua stessa acqua con te.... E tu pensasti che la stessa cosa che ti dava dolore condivisa con tuo figlio non era piu la stessa sofferenza, ma era come acqua nuova....

 
 
 

Lettera aperta al Presidente del Consiglio, On. Silvio Berlusconi

Post n°61 pubblicato il 28 Dicembre 2008 da thecityhunter

Gentile Signor Presidente

le scrivo con il cuore in mano dando voce credo alla speranza di molte persone. Da quando mi sono laureato sono subito entrato in universita' a svolgere attivita' di ricerca. Ho sempre svolto attivita' da precario in quanto mi e' sempre stato consigliato "misteriosamente" di non fare concorsi perche' c'era sempre qualcuno piu' in gamba di me, che la carriera universitaria e' lunga e difficile e che bisogna avere gli attributi. Guarda caso sappiamo in molti come funzionano i concorsi in Italia.... infatti ho poi visto docenti universitari venire a lavorare un giorno alla settimana, questi tanto conclamati "esperti" con i succitati attributi non conoscere neppure le basi della materia, ho visto svolgere ricerche di dubbio interesse, ho visto personaggi realmente validi con ottime idee essere invece rifiutati.
Ho visto soldi gettati al vento, signori bravi solo a pensare di essere grandi e ad autoelogiarsi che in realta' valgono quanto un due di picche rispetto all'asso per quanto riguarda il confronto con colleghi esteri, e gente come me che e' dovuta andare all'estero dove e' non solo accettata ma anche rispettata e spero ammirata per il suo lavoro e le sue idee. Ho visto pazienti buttare moltissimi soldi al vento  per visite e terapie che avrebbero potuto e dovuto essere migliori se solo le cose fossero andate come dovevano.
Ho deciso di dedicare la mia "carriera"(se mai faro' una carriera) alla ricerca della verita', ad aiutare le persone che soffrono ingiustamente, a denunciare tutto quello che avrebbe potuto essere ma non e' stato fatto non per mancanza di capacita', ma per colpa di personaggi e di un sistema che definire marcio e' soltanto un complimento.
Gentile Onorevole, la gente deve sapere che non esiste solo la malasanita', ma esiste ed e' forte anche la malaricerca. Molti lavorano per passione con enorme sacrificio: docenti, ricercatori, medici....ed e' grazie alla fatica di questi uomini e donne, gente che vive con pochi euro al mese e che fa turni impossibili che le cose fortunatamente vanno avanti. E dobbiamo dire grazie al cuore di queste persone: gli onesti. Ma onestamente mi vergogno per tutti gli altri, mi vergogno di essere italiano per queste persone che hanno rovinato un campo che avrebbe potuto essere il nostro fiore all'occhiello: un'ottima ricerca. Credo di parlare non solo a mio nome se dico che i tagli ci vogliono si', ma quelli destinati a tagliare le gambe ai furbi, ai baroni, agli ipocriti che non possano piu' vivere alle spalle della gente che paga. Che paga in tutti i sensi. Molti sulla propria pelle.
Gentile Signor Presidente, spero che questa lettera le arrivi, e spero anche di incontrarla presto per parlare di queste cose. Bisogna cambiare. E in fretta.

Con stima e rispetto

Dott. Alessandro Mahony

 
 
 

Rivista online

Post n°60 pubblicato il 27 Dicembre 2008 da thecityhunter

Qualcuno saprebbe darmi informazioni su come si crea una rivista elettronica? Soprattutto cosa bisogna fare in materia legale...Grazie

 
 
 

Consigli "natalizi"

Post n°59 pubblicato il 06 Dicembre 2008 da thecityhunter


Vorrei chiedervi di consultare il sito

http://www.bresciareumatologia.it/ABAR.html

Chi fosse interessato può associarsi o fare offerte. Ci si occupa di malattie reumatiche e di fibromialgia. Per informazioni potete contattare la Sig. ra Alessandra Sandrini, che potete trovare su questo blog come "sandykan".

Chi è interessato alla meditazione e alle sue applicazioni può invece consultare il nostro sito

www.sitem-italia.org

(chiedo scusa, è ancora in costruzione, ma sono tantissime le cose da fare...) e scrivere ai nostri indirizzi per qualsiasi informazione. Chi vuole può anche associarsi o contribuire.


Grazie a tutti

 
 
 

Non saprei che titolo metterci...fate voi ...

Post n°58 pubblicato il 03 Dicembre 2008 da thecityhunter


Un argomento che vedo stare a cuore a molti qui sopra sono i bambini. Inevitabilmente si arriva a parlare di violenza sui bambini.
Allora me le tirate fuori con la pinza....le cose che sto per scrivere devo proprio dirle.
Alcuni anni fa ho fatto un progetto per l' università riguardo la terapia psicologica del bambino vittima di traumi e abusi sessuali. Il tutto era nato in quanto un docente della mia università aveva invitato alcune psicologhe dall'Argentina per raccontare che cosa succede in SudAmerica e dirci come si muovono loro. E' un fenomeno chiaramente terribile. Essendo io stato colpito da questa conferenza, parlai con queste psicologhe dicendo loro che sono il Presidente della Società Italiana Tecniche di Meditazione e che avevo alcune idee che secondo me potevano essere interessanti: per il trattamento della violenza sui minori si possono infatti usare tecniche basate sul corpo per insegnare ai bambini e ai ragazzi a "riappropriarsi" del proprio corpo e delle proprie sensazioni. Senza soffermarmi qui nei particolari, dico solo che queste tecniche si stanno studiando in soggetti che hanno avuto traumi come quello dell'11 settembre o in caso di traumi da guerra nei paesi mediorientali, dove hanno dato interessanti risultati, e comunque si possono ipotizzare in tutti i casi in cui ci siano stati traumi psicologici.
Queste colleghe sono rimaste molto interessate, anche per creare un ponte per la ricerca tra i nostri paesi e fare un bel progetto insieme.
Ne ho  parlato al mio docente.....Volete sapere cosa mi ha risposto???? Se ne è assolutamente fregato.
Ora, non so voi, ma io me ne sono avuto moltissimo a male...E non era la prima volta che mi faceva il pacco... Tempo prima ero stato invitato da un signore giapponese del Ministero del Lavoro per mostrare un mio progetto riguardo la salute dei lavoratori (cosa che ai giapponesi interessa moltissimo) e questo invece mi disse che non c'erano i fondi per mandarmi in Giappone e comunque che non voleva collaborare con loro perchè tanto mi avevano invitato solo per cortesia :(
Ecco, signore e signori, anche questa è l'università italiana... E i concorsi sappiamo già  come sono fatti.
Questa cosa mi sta ancora qui. I bambini sono lo scopo della nostra vita. A quanti avremmo potuto fare del bene? Quanto male fanno le logiche di un certo potere??
Se qualcuno avesse voglia di creare dei fondi per portare avanti questo progetto, o fare delle offerte, o chiamarmi per questo, io ci sono. Intendo portare avanti le mie idee con coscienza e creare dei professionisti che danno l'anima per questo. E non solo in Italia...


 
 
 

Una lezione di psicologia 

Post n°56 pubblicato il 02 Dicembre 2008 da thecityhunter

Quando entro in aula guardo sempre i miei ragazzi e li chiamo tutti per nome. Non lo faccio per fare l'appello e segnarmi chi c'è e chi non c'è; lo faccio perchè li voglio guardare in faccia e vederli come persone.
Sono orgoglioso di tutti questi ragazzi. Mi seguono (o perlomeno fanno finta...), si incuriosiscono, fanno domande e fanno critiche...ne hanno il diritto e il dovere.
Studiano e lavorano. Stamattina uno di loro è venuto a lezione portando dei confetti rosa perchè gli è nata una figlia...Come posso non sentirmi commosso....
Li accompagno in palestra per alcuni esercizi di rilassamento. Ridono, scherzano...ridiamo, scherziamo...mi prendono anche in giro....Ne prendo una e la uso come vittima sacrificale per la mia dimostrazione...
Alla fine della lezione entra la mia collega (io la trovo attraente, ma che non glielo dica nessuno ) e mi chiede scusa per avermi interrotto....
Le chiedo scusa io e finisco di indottrinare i fanciulli...Scrivo sul mio registro l'argomento della lezione, e nel frattempo uno di loro tira fuori la sua chitarra e gli chiedono di suonare...
Lo guardo e penso che questi ragazzi, questi "miei" ragazzi, i ragazzi che ho il difficile ma bellissimo compito di educare, sono meravigliosi, che se avessi vent'anni in meno tirerei fuori anche io la mia chitarra, e invece sono lì a fare la parte del professore.
E la cosa che spero di più è che pensino con la loro testa, che vadano al di là delle nozioni libresche che comunque dovranno imparare, e che dovranno imparare ad applicare; e spero che non si lascino mai condizionare dai falsi profeti, da quelli che ti devono dire a tutti i costi che loro hanno ragione e tu hai torto (perchè in realtà si sentono inferiori ed hanno paura)...
Scusate se lo ripeto, ma secondo me tutti questi ragazzi sono meravigliosi.
La mia collega rientra, adesso tocca a lei fare lezione.....

 
 
 

Una bella giornata. 

Post n°55 pubblicato il 01 Dicembre 2008 da thecityhunter

Oggi abbiamo fatto un pranzo con i pazienti ammalati di artrite reumatoide e fibromialgia. E' stata una bellissima festa.
Non è tanto la mangiata che ci siamo fatti, che vi assicuro che ha fatto vergognare qualunque pranzo matrimoniale voi possiate immaginare, ma è stata l'atmosfera.
Un centinaio di persone, molte delle quali "frequentanti" purtroppo il nostro ospedale e soci dell'associazione ABAR (Associazione Bresciana Artrite Reumatoide) in un quadro veramente originale.
Il mio amico dott. Roberto Gorla (che qui sicuramente mi citerà per diffamazione.....), reumatologo di fama internazionale (lui dice di no...mah.....) ha contribuito ad organizzare ed ha partecipato a questo pranzo mostrandomi ancora una volta come si fa a vivere. Non so quanti di voi facciano feste con il proprio medico curante e questo si metta a cantare insieme a loro e a suonare la chitarra. E' un medico molto amato e molto disponibile. I nostri pazienti sono molto contenti sotto molti punti di vista: dal lato medico e psicologico e dal lato umano. E sono sempre consapevoli di avere una malattia parecchio bastarda, che purtroppo è cronica e non se ne va con una pastiglia...
In piu di dieci anni del mio lavoro ho imparato che bisogna far crollare molte vecchie e insane abitudini. Il rapporto medico-paziente non puo essere quello che ci insegnano a scuola...Quello è solo un vecchio retaggio baronale di chi non sa o non vuole rapportarsi con la sofferenza delle persone e pensa che deve ergersi al di sopra della propria umanità; perchè non hanno ancora capito che non bisogna curare neppure un'influenza di per sè, ma che bisogna prendersi cura della persona.
Ed ecco allora che ci si nasconde dietro a tecniche, teorie o scuole che in alcuni casi non hanno ragione di essere. E' ora di riformulare i concetti della psicologia che ci hanno insegnato a scuola: quei concetti che se fossero davvero funzionali non avrebbero portato centinaia di migliaia di pazienti fibromialgici ad esempio (ed è solo un esempio) a girare decine di specialisti (psicologi, psichiatri, psicoanalisti..sto parlando del mio ramo) senza ottenere alcun effetto, ma anzi vedendosi peggiorare costantemente e aumentando il proprio senso di impotenza....Ahi ahi ahi .....
E' ora di cambiare. Nell'ottocento si usavano i cavalli; oggi siamo andati sulla luna.
La psicologia è forse la scienza più giovane (nata ufficialmente nel 1879), ma non è certo una scusa per portare avanti sempre le stesse idee.
La prova di questo è proprio che l'approccio e la teoria con molte nuove patologie falliscono miseramente.
Sembra infatti che non si voglia un cambiamento, ma il mantenimento di uno status quo. I vecchi baroni non riescono ad avere schemi cognitivi diversi da quelli che vogliono mantenere (e che molti dicono invece di voler migliorare) Forse lo sforzo cognitivo appunto è troppo forte per loro, o forse è solo una questione politica e chiaramente economica (sedia sotto il culo).
Ma chi le dice queste cose a chi ha fatto anni di analisi o di psicoterapia per sentirsi poi come prima SE NON PEGGIO, e ha speso migliaia di euro?
Eh no, cari signori..Torno a dire che allora non ce l'ho con quelli che stanno in alto, ma con quelli che stanno in basso perchè quei signori ce li vogliamo tenere. Quanti i concorsi  truccati? Quanti i soldi raccolti per la ricerca o la beneficenza e invece magari "spariti" ? Quante cose, anche se con il senno di poi è difficile ragionare, avrebbero potuto e dovuto andare meglio???
Miei cari signori....come diceva la mia di terapeuta...."chi è causa del suo mal, pianga nel cesso".

 
 
 

Psicofarmaci

Post n°54 pubblicato il 26 Novembre 2008 da thecityhunter

Vorrei scrivere alcune cose sugli psicofarmaci. Attenzione: sono uno psicologo, non sono un medico e non posso sostituirmi ad un medico; ciò che scrivo sono solo alcuni consigli generali. Per qualsiasi problema e indicazione rivolgetevi SEMPRE ad un medico esperto.

Vedo molte persone che storcono il naso quando si tratta di prendere ansiolitici o antidepressivi. Spesso in seguito ad una diagnosi di sindrome ansiosa o depressiva, a volte invece questi farmaci possono essere consigliati per altre patologie, as. nella terapia del dolore. Ok: quando vi viene fatta una diagnosi di ansia o di depressione NON VUOL DIRE che siete pazzi. Significa che siamo esseri umani che abbiamo sofferto o che stiamo soffrendo di fronte ai problemi inevitabili della vita. Se una persona perde la famiglia in un incidente, se viene licenziato, se viene violentata, se si ha una malattia grave, se ha problemi economici o di lavoro, o qualsiasi altra cosa spiacevole accada nella vita, è normale reagire in un certo modo. Se la sofferenza è troppa allora può servire un aiuto farmacologico. Non significa essere matti, significa essere umani.

Bisogna fare corretta informazione su questi farmaci. Gli effetti collaterali sono in genere tollerabili e spariscono in breve tempo; certo, la reazione è individuale, ma in genere si può non aver paura se usati correttamente. Uso corretto, non abuso. Sono farmaci dei quali è bene non abusare mai.

Altro mito negativo da sfatare è quello dello psichiatra. Lo psichiatra NON è il dottore dei matti. E' semplicemente una persona competente per determinati disturbi. Se abbiamo un mal di stomaco ci vergognamo forse di andare dal medico? ese abbiamo una verruca ce la vogliamo tenere? Perchè con la depressione dovrebbe essere diverso? Lo psichiatra è uno specialista come gli altri; unica cosa che dovrebbe avere sviluppato è la comprensione umana, non tanto il tecnicismo. E sa che  farmaci andrebbero usati in un contesto più ampio che non il semplice "prendi le medicine e stai zitto".

Da quando esistono determinati farmaci la qualità dela vita di molte persone è notevolmente migliorata. La comprensione della mente umana grazie al cielo non è quella del medioevo quando i malati venivano picchiati perchè considerati indiavolati. grazie alle tecniche avanzate abbiamo scoperto (anche se ci sono molte cose da scoprire ancora) cosa si è "guastato" nel cervello di una persona. Sappiamo cosa sono o neurotrasmettitori (ad es. la serotonina e la dopamina) e miriamo a ripristinarne il corretto funzionamento nel cervello di una persona..Se uno si rompe una gamba non la si ingessa e poi fa fisioterapia? perchè per il cervello non dovrebbe essere la stessa cosa?

E bisogna capire poi che i farmaci appunto sono solo una strategia di approccio nel trattamento, diciamo nel nostro tentativo di comprensione, meglio, di quella cosa affascinante e misteriosa che è l'essere umano.

 
 
 

Uomini che si fingono donne

Post n°53 pubblicato il 24 Novembre 2008 da thecityhunter

Leggo che ogni tanto qualche ometto si finge donna.....Qualcuno (o qualcuna, meglio) mi può spiegare perchè? Forse per entrare nelle grazie di qualche femminuccia? Ma quando poi si rivela la verità, che succede???

 
 
 

Ma non è possibile!!!!! Giudicate voi...

Post n°51 pubblicato il 17 Novembre 2008 da thecityhunter

Intervista a Gabriella Carlucci dopo la sua sfuriata con le Iene....

Tratto da http://magazine.libero.it/lifestyle/generali/gabriella-carlucci-onorevole-stipendio-ne8974.phtml

Ci sarà però qualche critica che lei vuole fare ai suoi
colleghi e non solo a Le Iene? Ci sono colleghi scorretti, assenteisti?
Gli stipendi sono un po’ troppo alti?
No, lo stipendio
troppo alto no! Io ho una segreteria a Roma che pago io, due segreterie
in Puglia che pago io… Sa cosa vuol dire mantenere una segreteria?
Affitto, telefono, luce…

Si però, onorevole, non si può dire che il vostro stipendio non è alto. Perché è alto
Allora
adesso io ti mando l’elenco delle mie spese. Perché io ho il rimborso
aereo, ma quando vado a Trani o a Bari dormo e mangio in albergo. Ti
faccio l’elenco delle mie spese e poi vediamo se il mio stipendio è
alto. Il mio stipendio è il minimo! Perché tutte le spese che ho le
sostengo con i miei soldi. Spese che giustamente servono a mantenere il
rapporto con l’elettorato.

Ok allora facciamo un ragionamento sul netto. Un dipendente in busta paga prende X, a lei quanto resta in tasca tolte le spese?
Ma scusa, innanzitutto sai quante ore al giorno lavoro io?

No
Ventiquattrore
su ventiquattro. Dormo tre o quattro ore per notte perché io da
Montecitorio mi porto il lavoro a casa! Devo studiare, devo leggere…
Faccio delle interpellanze? Ebbene, mi devo preparare, mica posso
scrivere delle stronzate! Se no mi ridono dietro. Metti in conto tutto!
Allora adesso tu dimmi: quanto paghi il mio straordinario a casa?
Perché il mio orario di lavoro ufficiale è finito. Quanto costo io il
sabato e la domenica? E allora che cosa dite!

Si però lo stipendio medio di un cittadino…
Un
operaio quando va a casa ha lasciato i suoi problemi nel suo ufficetto.
Io quando vado a casa ho ancora i miei problemi di lavoro. Il mio
telefono è sempre accesso, è sempre quello dal 1994 e chiunque mi può
raggiungere, sabato domenica o festivi. Ma mica solo io lavoro così
tanto. Però voi purtroppo pensate che tutti siano dei lavativi perché
questo è il messaggio che passa.

Non è questo il punto.
Al di là di chi lavora o non lavora in Parlamento, lei saprà che in
Italia stiamo attraversando in periodo di recessione e quindi la busta
paga di un onorevole fa ancora scalpore. C’è poco da girarci intorno

Poco
da girarci intorno? Va bene allora io, se mi lasci la tua email, ti
farò l’elenco della spesa, con tutti i costi che io devo mantenere per
avere un rapporto con il mio elettorato in Puglia o per il mio ufficio
– perché io non ho solo l’ufficetto del parlamentare – ma ho una
segreteria, un addetto stampa e tutto quel che serve per fare bene
questo mestiere. Allora tu alla tua cameriera quanto dai per gli
straordinari? Eh? Quanto le dai? Perché io quando torno a casa invece
di stare con mio figlio lavoro e nessuno mi paga gli straordinari. Io
sono tenuta fare questo lavoro anche la sera e anche nei giorni di
festa ed è valutato nella mia busta paga.

Quindi il suo stipendio è meritato
E
direi proprio di sì, guarda. Perché io voglio sapere quanto dai alla
tua cameriera di straordinario. Chiunque lavori delle ore in più viene
pagato. Noi no. E nessuno considera mai che nel nostro stipendio è
incluso tutto il lavoro extra.




Dico...ma dico ancora....ma perchè questa gente ce la vogliamo tenere....????
 
 
 

E' vero....mi sono dimenticato lo yoga!!!

Post n°50 pubblicato il 17 Novembre 2008 da thecityhunter

Scusateeeee!!!!
Diversi pazienti che non avevano benefici con le terapie "classiche" sono notevolmente migliorati se non guariti dagli attacchi di panico con lo yoga.
Lo yoga, la meditazione e altre tecniche "orientali", diciamo così, hanno una notevole capacità di armonizzare corpo e mente e di andare veramente a fondo dei problemi, permettendo di ritrovare ciò che hanno perduto o dando alle persone ciò che non hanno mai avuto.
Sono tecniche millenarie, e se resistono al tempo....In effetti oggi c'è una grossa diatriba tra medicina/psicologia  occidentale e medicina/psicologia orientale. Secondo voi qual è migliore?
Aggiungo un'altra domanda: se c'è qualcuno di voi che ha fatto psicoanalisi, vorrebbe raccontare se gli/le è servita oppure no?

 
 
 

Attacchi di panico

Post n°49 pubblicato il 16 Novembre 2008 da thecityhunter

Dato che non riesco a dormire e ho voglia di scrivere qualcosa, vorrei parlare un po' degli attacchi di panico (giustamente potete pensare..."questo non dorme e si mette a scrivere queste cose..."; e bè, c'è chi può...). Non è l'argomento sul quale sono piu ferrato, ma spero di poter dare indicazioni utili a qualcuno che magari ne soffre.
I sintomi dell'attacco di panico sono devastanti. Improvvisamente non capisci piu nulla, ti parte il cuore a mille, ti gira la testa, ti si contorce lo stomaco, non riconosci piu dove sei, non senti piu il tuo corpo, ti sembra di morire...Non si sa piu cosa fare...si vorrebbe scappare chissà dove ma si rimane paralizzati...Credo sia una delle sensazioni piu brutte che un essere umano possa provare.
Sono fortemente convinto che chi ne soffre non debba vergognarsi di nulla. Tali attacchi sono reazioni fisiologiche dell'organismo esagerate, ma non mortali...E   neppure gravi, dato che alla fine non succede nulla.
La teoria piu accreditata al momento ne trova la causa nella respirazione: quando la respirazione non è piu corretta si va in iperventilazione e per un meccanismo particolare il cervello non ha abbastanza ossigeno; da cui...tutte queste sensazioni.
Alcuni consigli: primo, rallentare la respirazione rendendola addominale piuttosto che toracica (se avete un attacco di panico ascoltate dove va la vostra aria, la troverete solo a livello del torace e vi accorgerete che state respirando malissimo); secondo: non preoccupatevi perchè non succede niente (lo so che è facile da dirsi, ma il pensare positivo è gia un atteggiamento costruttivo per uscirne); terzo: distraete l'attenzione su qualcosa di interessante; quarto: NON VI VERGOGNATE O PENSATE DI ESSERE PAZZI; NON é ASSOLUTAMENTE VERO!!!
E' una sintomatologia che puo essere ben tenuta sotto controllo. In genere insorge spesso durante o dopo un periodo di stress, quindi puo essere naturale che l'organismo reagisca cosi.
Ma sapete quante persone ne soffrono? Tantissimi, molto piu di quanto non immaginate.
Terapie consigliate: antidepressivi della famiglia SSRI, che favoriscono la ricaptazione della serotonina (ATTENZIONE: non sto dando consigli medici, sto semplicemente informando che ci sono farmaci adatti per gli attacchi di panico; rivolgetevi SEMPRE ad un medico esperto, in genere uno psichiatra; non vuole dire che siate pazzi, semplicemente lo psichiatra è quello che meglio sa gestire questi farmaci); tecniche di rilassamento: secondo me la meditazione e il training autogeno possono dare ottimi risultati; la psicoterapia cognitivo-comprtamentale, che è quella che meglio aiuterebbe a risolvere il problema (e NON è vero che non ne va a fondo come dicono alcuni psicoanalisti...).
Soprattutto non vi vergognate di chiedere aiuto. Pensate di quante cose vi private se vi chiudete in casa per la paura di stare male. Tanto questa paura di uscire e di stare male prima o poi è destinata se non a scomparire del tutto a diminuire di molto....quindi siete destinati/e a ritornare a vivere... ;)

 
 
 

Stavo pensando....

Post n°48 pubblicato il 15 Novembre 2008 da thecityhunter

proposta di legge per le pensioni dei politici...Quando hanno finito di fare il loro lavoro (lavoro...ehm...) pensione minima come per tutti quei poveri cristi che hanno veramente lavorato una vita privandosi di tutti i piaceri e poi si trovano con 800 euro al mese e un affitto e le spese da pagare, e che se stanno male si devono pagare le medicine o il ticket perchè i fondi dello stato e della sanità sono in rosso e dobbiamo fare tutti i sacrifici...Giusto???
Perchè questo è l'inferno; ed è ora che chi se lo merita ci finisca dentro lui, invece di buttarci gli altri...

 
 
 

Cosa ha detto oggi il presidente Napolitano?

Post n°47 pubblicato il 14 Novembre 2008 da thecityhunter


Che c'è la recessione e che servono rigore e sacrifici....??? Ma non ne abbiamo fatti ancora abbastanza??? Dobbiamo morire dissanguati????
Perchè loro invece i sacrifici non se li fanno mai??????
Non posso dire tutto quello che vorrei dire a proposito, ma penso proprio sia condiviso dal 100% degli italiani....
Ma perchè sta gente continuiamo a tenercela?

 
 
 
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Un blog di: thecityhunter
Data di creazione: 26/09/2007
 

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