CECCHINA 24

«Le bugie hanno, come si suol dire, le gambe corte. Questo vecchio adagio - si legge in una nota di Fabio Ginestra, Consigliere comunale per il Pdl ad Albano - si adatta perfettamente alla nuova politica dell’Amministrazione di centro-sinistra di Albano Laziale. Da mesi assistiamo sulla stampa locale, nei dibattiti, ma soprattutto con i manifesti affissi in città, ad un susseguirsi di notizie che celebrano le gesta di questa Giunta, artefice della presunta rinascita di Albano dopo un decennio di oscurantismo dovuto al governo del centro destra. Capisco che dopo un anno di lavoro bisogna dire qualcosa agli elettori, ma questo non significa attribuirsi meriti che sono di altri».

 

«Ho lasciato passare in questi mesi numerose inesattezze e appropriazioni indebite - si legge ancora nella nota - ma quello che ho letto alcuni giorni orsono mi ha sorpreso e amareggiato. Mi riferisco all’enfasi con cui l’attuale maggioranza annuncia l’apertura dell’Anfiteatro Severiano dopo ”udite udite” 1600 anni. Ricordo ai cittadini di Albano, ma penso non ce ne sia bisogno, che l’Anfiteatro in questione è stato riaperto al pubblico nel 2001 dall’allora Sindaco Marco Mattei e dalla maggioranza che lo sosteneva; nel corso degli anni sono state organizzate al suo interno numerosissime manifestazioni: dalla rievocazione storica dei Legionari, ai concerti bandistici, alla rappresentazione di commedie e spettacoli teatrali, tutti contornati da un enorme successo di pubblico e di critica. Dimenticarsi volutamente di ciò è scorretto oltre che ingiusto nei confronti di chi negli anni passati ha lavorato affinchè Albano riavesse fruibile uno dei monumenti più importanti dei Castelli Romani; rammento a più distratti che addirittura la televisione pubblica giapponese all’epoca, fece un servizio sulla serata conclusiva dei giochi gladiatori, di scena proprio all’interno dell’arena albanense».

 

«Fummo, dieci anni fa, molto meno faziosi quando si trattò, quella volta veramente, di restituire alla città il prestigioso sito; avremmo dovuto sicuramente a ragione, affermare che dopo lustri di amministrazioni di centro sinistra il nostro anfiteatro era di nuovo disponibile ai cittadini ed ai turisti grazie alla programmazione della Giunta Mattei. Non lo abbiamo fatto perché ritenevamo che l’evento fosse un momento per unire e non per dividere; non lo abbiamo fatto perché la cultura non è ne di destra ne di sinistra, ma ad esclusivo vantaggio della comunità intera».

 

«Da moderato - conclude la nota - quale mi ritengo di essere, invito gli amici del centro- sinistra ad un comportamento più corretto e meno di parte, questo contribuirebbe ad un sereno dibattito ed eviterebbe doverose precisazioni».