C'era una volta... - le fiabe sono solo dei ricordi d'infanzia o non sono piuttosto un codice da interpretare? Andiamo alla ricerca dei valori, dei miti, della storia profonda dell'umanità e dell'io che trasmettono.
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La fiaba come viaggio

…non è esagerato dire che il mito costituisce il passaggio segreto attraverso il quale le inesauribili energie del cosmo penetrano nelle forme della cultura dell'Uomo... Il Viaggio dell'eroe mitologico può avvenire anche materialmente ma quest'aspetto è irrilevante. In realtà il Viaggio è fondamentalmente un evento interiore, un viaggio verso profondità in cui oscure resistenze vengono…
 

FAVOLA vs. FIABA

Favola e fiaba sono usati spesso come sinonimi perché derivano dalla stessa radice latina, il verbo fari che significa "parlare", "raccontare" e distinguono un tipo di racconto risolto con elementi irreali o addirittura soprannaturali.La favola è un componimento scritto con intendimenti morali e ammaestrativi ed ha come protagonisti quasi sempre animali, intesi come simboli dei…
 

Fiaba, crudeltà e verità

Non esistono fiabe non cruente, tutte le fiabe provengono dalla profondità del sangue e dell'angoscia, e con le fiabe si attira l'attenzione degli uomini sulla verità.[Franz Kafka]
 

Le Fate Oscure

Le Fate, nella nostra tradizione, hanno un'origine oscura. Infernale.Non sono il "piccolo popolo" del mondo celtico, aerei folletti con alucce trasparenti, dispettosi ma tutto sommato benevoli.Non sono nemmeno, o non subito, per lo meno, la trasposizione delle ninfe: esseri della natura, collegati a sorgenti, foreste, laghi.Sono invece le PARCHE, o MOIRE. Divinità pre-elleniche che tengono…
 

il Gatto del Ceshire

"Potrei sapere per favore", chiese Alice, "da che parte posso andare?" "Tutto dipende da dove vuoi andare!", rispose il gatto.Questo è l'incontro tra Alice e il Gatto del Cheshire, quel misterioso felino, matto e saggio allo stesso tempo, come ogni gatto, capace di svanire (come ogni gatto) lasciando dietro di sé, per un breve istante, solo…
 

CIBO e CANNIBALISMO

I temi del cibo, del mangiare o dell’essere mangiato sono assai frequentemente usati nelle fiabe, spesso per dare una svolta, positiva o negativa alla narrazione.Il mangiare il nemico o l’esserne mangiato sono temi frequenti nella mitologia e nella etologia dei popoli primitivi: il dio Cronos , il tempo, mangiava i propri figlioletti appena nati per impedire che…
 

Le 31 funzioni di Propp

In Morfologia della fiaba lo studioso russo Vladimir Propp ( 1895-1970 ) ha indagato la fiaba popolare. Egli ha individuato nelle cosiddette “funzioni” gli elementi costanti che si presentano nel testo secondo un determinato ordine (grosso modo il tipo di azioni e di avvenimenti che vi ricorrono); le azioni che essi compiono sono poche e si…
 

La fiaba come ambivalenza

La natura fantastica della fiaba aveva fatto pensare che dovesse sfuggire ad ogni possibilità di inquadramento in un campo, con una propria strutturazione. Una sorta di pianeta pre-logico e quindi non organizzato, primitivo e per questo anche inferiore.Insieme al mito e alla magia, le fiabe erano state confinate, dall'Ottocento positivista, nel regno dell'irrazionale. Il regno…
 

Dov'è la fiaba?

 Le favole dove stanno?Ce n'è una in ogni cosa:nel legno, nel tavolino,nel bicchiere, nella rosa.La favola sta lì dentroda tanto tempo, e non parla:è una bella addormentatae bisogna svegliarla.Ma se un principe, o un poeta,a baciarla non verràun bimbo la sua favolainvano aspetterà.Gianni Rodari
 

La sindrome di Peter Pan

Negli anni Ottanta lo psicologo americano di scuola junghiana Dan De Kiley ha individuato una sindrome che ha chiamato proprio "sindrome di Peter Pan", che colpisce chi "finisce per rimanere imprigionato nell’abisso dell’uomo che non vuole diventare e del ragazzo che non può continuare ad essere" chi ha provato a rifiutare le regole del mondo…
 

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